Roma, 26 aprile - Le patologie a eziologia microbica costituiscono una sfida critica per la sanità pubblica, soprattutto in ragione della preoccupante diffusione del fenomeno della resistenza batterica agli antibiotici oggi disponibili in terapia...Continua a leggere #corsoFad #ecm #ordineroma #patologieaeziologiamicrobica
Post di RIF Day
Altri post rilevanti
-
Si terrà il 14 Giugno in modalità 𝗙𝗔𝗗 𝗦𝗶𝗻𝗰𝗿𝗼𝗻𝗮 il corso 𝐄𝐂𝐌 "IV SICILIA WORKSHOP on Antimicrobial Therapy" dalle ore 14:30 alle ore 18:45. L’obiettivo è quello di proporre un update sulla terapia antimicrobica in ambito ospedaliero, per fornire le più recenti evidenze derivanti dagli studi clinici e dalle opinioni dei leaders. I topics dell’evento formativo riguardano le più recenti acquisizioni sul management delle patologie fungine e batteriche, update sulla malattia da COVID 19, attualità in tema di HBV/HDV e screening HCV e la vaccinazione contro l’herpes zoster. 𝗥𝗲𝘀𝗽𝗼𝗻𝘀𝗮𝗯𝗶𝗹𝗶 𝗦𝗰𝗶𝗲𝗻𝘁𝗶𝗳𝗶𝗰𝗶: Prof. Antonio Cascio, Dott. Pietro Colletti e Dott. Giovanni Mazzola 𝗜𝘀𝗰𝗿𝗶𝘇𝗶𝗼𝗻𝗶: https://lnkd.in/dhaqG-TX #infectiousdiseases #malattieinfettive #covid19 #coronavirus #herpeszoster #HCV #infectious #infezioni #fad #formazioneadistanza #CollagePalermo #antimicrobial #therapy #terapie #medicina #chirurgia
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
-
💡 Congresso regionale #SIAAIC Sicilia - Messina 29 e 30 Novembre. Il meeting SIAAIC Sicilia si svolgerà a Messina che è la sede dell’UO di Allergologia e Immunologia Clinica dell’AOU Policlinico G. Martino di Messina e della Scuola di Specializzazione in Allergologia e Immunologia Clinica dell’Università di Messina, entrambe fiori all’occhiello in ambito siciliano, meridionale ma anche in ambito nazionale, viste le fruttuose collaborazioni con i vari Centri di Allergologia e Immunologia Clinica. Le risorse diagnostiche e terapeutiche da potere applicare nella gestione del paziente allergoimmunologico sono in continuo divenire grazie alle conoscenze sempre più approfondite sul sistema immunitario. Le terapie innovative già approvate, o in corso di approvazione, modulano segni, sintomi, qualità di vita e pathway del sistema immunitario permettendo trattamenti di precisione, approcci multi-disciplinari e risultati eccezionali in termini di controllo e/o di remissione della patologia allergo-immunologica. L’obiettivo è l’aggiornamento di Specializzandi e Specialisti, anche delle branche affini, Medici di Medicina Generale e Pediatri sulle tematiche allergo-immunologiche. #SIAAICSicilia #SIAAICMessina #AllergologiaMessina #ImmunologiaMessina #AllergologiaSicilia #InnovazioneImmunologia
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
-
📣 Si è concluso sabato 13 aprile 2024 il 30° Congresso Nazionale Delle Malattie Digestive, uno dei più importanti ed inclusivi incontri nazionali multidisciplinari incentrato sulla salute dell’apparato digerente. L’evento viene organizzato annualmente dalla Federazione Italiana delle Società delle Malattie dell’Apparato Digerente (#FISMAD). 🔎 Durante il Congresso sono state trattate, in maniera approfondita, le seguenti tematiche: - Le più recenti raccomandazioni terapeutiche, nutrizionali e probiotiche nella gestione dell’IBS e delle IBD - Le ultime dimostrazioni scientifiche su celiachia e Sensibilità al Glutine/Grano Non Celiaca (NCGS/WS), e la loro stretta relazione con il microbiota intestinale - Le evidenze che correlano le Malattie Infiammatorie Croniche Intestinali (MICI) al rischio di cancro colon-rettale - Le novità cliniche e terapeutiche sulle patologie gastro-esofagee, quali gastrite, Malattia da Reflusso Gastro-Esofageo (MRGE) ed esofago di Barrett. 👨⚕️ In questa occasione, abbiamo avuto modo di approfondire insieme al Prof. Vincenzo Stanghellini, autorità nel campo della gastroenterologia, le ultime evidenze sulla correlazione tra microbiota, barriera intestinale e permeabilità. #FISMAD2024 #MicrobiotaTalks #microbiota #malattiedigestive #BromatechItalia
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
-
Antibiotici, nuovi test diagnostici contro i ‘supermicrobi’ - Gli esperti: “-30% di decessi per le infezioni resistenti” Le infezioni antibiotico-resistenti e quelle correlate all’assistenza hanno un impatto enorme sul nostro sistema sanitario nazionale. Si stima che ogni anno in Italia siano responsabili di 2,7 milioni di ricoveri . Rapidi, precisi e affidabili. Grazie a test diagnostici innovativi è oggi possibile individuare, nel giro di poche ore, non solo gli agenti patogeni responsabili di un’infezione, ma anche a quali farmaci sono sensibili. Utilizzati in maniera appropriata, questi nuovi strumenti diagnostici potrebbero ridurre i decessi per infezioni resistenti agli antibiotici di ben il 30% permettendo di individuare in tempi rapidi il farmaco idoneo. Questo si tradurebbe per il nostro Paese in circa 3.300 vite salvate ogni anno. Ne sono convinti gli esperti riuniti in occasione della presentazione del nuovo Polo di Ricerca & Sviluppo di bioMérieux, a Bagno a Ripoli in provincia di Firenze. Un investimento che apre uno spazio nuovo nella ricerca in Italia in questo ambito. L’Italia è infatti considerata “maglia nera” in Europa per antibiotico-resistenza con ben 11mila decessi registrati in un anno. Il nuovo hub di Bagno a Ripoli ha l’obiettivo di individuare e mettere a punto nuove soluzioni diagnostiche in grado in grado di contrastare l’emergenza “supermicrobi”. Inoltre, la multinazionale della diagnostica prevede di portare nello stabilimento toscano la produzione del Vitek MS Prime, un sistema di diagnostica di ultima generazione basato sulla spettrometria di massa che consente di individuare rapidamente le specie microbiche presenti in un campione biologico. “Nell’Unione Europea più di 670mila infezioni sono dovute a batteri resistenti agli antibiotici, mentre circa 33mila persone muoiono come diretta conseguenza di queste infezioni – sottolinea Maurizio Sanguinetti, direttore del Dipartimento Scienze di Laboratorio e infettivologiche, direttore della UOC Microbiologia, Policlinico Universitario A. Gemelli IRCCS, ordinario di Microbiologia all’Università Cattolica -. L’Italia è il primo paese europeo per numero di morti per l’antibiotico-resistenza, un terzo dei quali prevenibili grazie un approccio proattivo all’individuazione e al trattamento mirato di agenti patogeni resistenti”. CONTINUA A LEGGERE https://lnkd.in/dkNZDp79
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
-
ANTIBIOTICO-RESISTENZA: DALLA RICERCA NUOVE SOLUZIONI La selezione di ceppi batterici resistenti agli antibiotici è un fenomeno preoccupante generato da decenni di uso smodato di questi farmaci, anche negli allevamenti, e di una ricerca non particolarmente impegnata in questo campo. Secondo stime della Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) la resistenza antimicrobica oggi rappresenta una delle 10 principali minacce globali per la salute pubblica, con circa 5 milioni di decessi ogni anno, causati direttamente o indirettamente. Inoltre, la Banca Mondiale stima che la resistenza antimicrobica potrebbe comportare costi sanitari aggiuntivi per 1.000 miliardi di dollari entro il 2050 e perdite da 1.000 miliardi di dollari a 3,4 trilioni di dollari di prodotto interno lordo (PIL) all’anno entro il 2030. https://lnkd.in/d5bx2Srq Una serie di programmi di incentivazione allo sviluppo di nuovi antibiotici inizia a dare i primi risultati. A fine maggio, sulla prestigiosa rivista Nature è stata pubblicata una ricerca del Dipartimento di Chimica dell’Università dell’Illinois (USA), coordinata da Paul J. Hergenrother, dove si descrive lo sviluppo di un nuovo antibiotico in grado di uccidere i batteri Gram-negativi patogeni, senza compromettere il microbiota intestinale. https://lnkd.in/dRXmXX32 Il nuovo antibiotico – LOLAMICINA - punta al sistema di trasporto delle lipoproteine presente nei batteri Gram-negativi, il cosiddetto “sistema Lol”, da cui il nome del nuovo antibiotico. I batteri gram-negativi, infatti, sono caratterizzati da un doppio strato di protezione che li rende più difficili da eliminare. I pochi antibiotici ora disponibili contro le infezioni da batteri Gram-negativi sono poco selettivi e uccidono anche batteri non patogeni presenti nell'organismo (vedi microbiota intestinale). Nei test di laboratorio in vivo (su topi) la somministrazione di LOLAMICINA ha protetto i topi dal contagio da più di 130 ceppi batterici multi-resistenti agli antibiotici, tra cui tra cui Escherichia coli, Klebsiella pneumoniae ed Enterobacter cloacae, prevenendo l'infezione secondaria da Clostridioides (o Clostridium) difficile. Somministrata per via orale a topi con setticemia o polmonite resistenti ai farmaci, LOLAMICINA ha salvato il 100% dei topi con setticemia e il 70% dei topi con polmonite. Inoltre, la LOLAMICINA non ha causato cambiamenti drastici nella composizione del microbiota intestinale durante il trattamento di tre giorni, o nei 28 giorni successivi di recupero. Il passaggio successivo sarà la sperimentazione clinica. Sebbene i dati preclinici siano molto interessanti, come sempre l’ultima parola sull’efficacia e sicurezza di un farmaco arriva dai dati clinici, sull’uomo. A noi tutti non ci resta che incrociare le dita. #AntibioticoResistenza #Lolamicina https://lnkd.in/dYBarmWV
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
-
INFEZIONI OSPEDALIERE: EMERGENZA FUNGHI E' stato pubblicato su Mycoses uno studio italiano - realizzato con il contributo di Gilead Sciences - che ha fotografato la diffusione delle infezioni fungine invasive nei reparti di terapia intensiva del nostro Paese e il loro impatto sui pazienti ricoverati. Lo studio – osservazionale retrospettivo condotto su dati amministrativi relativi al periodo 2012-2023 – ha dimostrato che in Italia candidosi, aspergillosi e pneumocistosi sono le infezioni più diffuse fra i pazienti ricoverati in terapia intensiva, in accordo con i dati a livello europeo. A essere colpiti soprattutto pazienti di sesso maschile con età media di 68 anni. Tra le condizioni che mettono più a rischio di infezione ci sono ipertensione, trattamento con antibiotici sistemici, tumore, diabete o malattia cardiovascolare. L'infezione fungina allunga il tempo di ospedalizzazione e concorre al rischio di morte. Tra i dati raccolti, quelli relativi al periodo Covid testimoniano che durante la pandemia (2020-2022) circa un terzo dei pazienti con Covid in terapia intensiva ha sviluppato una sovrainfezione da Aspergillus (CAPA), allungando i tempi di guarigione e aumentando il rischio di morte. Ciò che emerge dallo studio è la generale sottovalutazione delle Infezioni Fungine Invasive e il loro scarso monitoraggio, il che le rende una vera e propria emergenza di sanità pubblica. Una conclusione condivisa anche dall’OMS che sottolinea la carenza sia di ricerca sia dello sviluppo di soluzioni terapeutiche adeguate per le forme più critiche, come Cryptococcus neoformans, Aspergillus fumigatus, Candida albicans e Candida auris, su cui è indispensabile maggiore sorveglianza e intervento. CONTINUA A LEGGERE https://lnkd.in/dN7H--CX
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
-
Nel 1928, Alexander Fleming scoprì la penicillina, rivoluzionando la medicina e aprendo la strada all'era degli antibiotici. Tuttavia, meno di un secolo dopo, ci troviamo di fronte a una minaccia crescente: la resistenza agli antibiotici. Secondo le proiezioni, entro il 2050, 10 milioni di persone all'anno potrebbero morire a causa di infezioni resistenti ai farmaci, riportandoci a una situazione sanitaria simile a quella precedente al 1945, quando la penicillina fu introdotta in Italia. 𝐂𝐨𝐬'𝐞̀ 𝐥𝐚 𝐫𝐞𝐬𝐢𝐬𝐭𝐞𝐧𝐳𝐚 𝐚𝐠𝐥𝐢 𝐚𝐧𝐭𝐢𝐛𝐢𝐨𝐭𝐢𝐜𝐢? La resistenza agli antibiotici si verifica quando i batteri evolvono e sviluppano meccanismi per eludere l'azione dei farmaci progettati per eliminarli. Questo fenomeno trasforma infezioni un tempo facilmente curabili in minacce potenzialmente letali. Cause principali L'uso eccessivo e spesso inappropriato degli antibiotici è la causa principale di questo problema. Gli antibiotici vengono assunti non solo per trattare infezioni batteriche, ma anche in modo profilattico o per malattie virali, contro le quali sono inefficaci. Inoltre, tracce di antibiotici si trovano nell'acqua e negli alimenti, contribuendo all'esposizione continua e alla selezione di batteri resistenti. Batteri resistenti più comuni Tra i batteri che hanno sviluppato resistenza, i più preoccupanti includono: - Staphylococcus aureus: causa infezioni cutanee, polmonite, endocardite e osteomielite. - Escherichia coli: responsabile di infezioni del tratto urinario, polmonite e setticemia. - Streptococcus pneumoniae: associato a otite, polmonite e meningite. - Klebsiella pneumoniae: provoca polmoniti e infezioni del tratto urinario. - Pseudomonas aeruginosa: noto per la sua resistenza intrinseca a molti antibiotici. Implicazioni per il futuro Se non si interviene tempestivamente, rischiamo di tornare a un'epoca in cui infezioni comuni possono risultare fatali. La resistenza agli antibiotici rappresenta una minaccia non solo per la salute pubblica, ma anche per l'economia globale, a causa dell'aumento dei costi sanitari e della perdita di produttività. Cosa possiamo fare? - Uso responsabile degli antibiotici: Assumere antibiotici solo quando prescritti da un medico e seguire scrupolosamente le indicazioni. - Educazione e sensibilizzazione: Informare la popolazione sui rischi dell'uso improprio degli antibiotici. - Ricerca e sviluppo: Investire in nuovi farmaci e alternative terapeutiche. - Politiche sanitarie: Implementare strategie globali per monitorare e controllare la diffusione della resistenza. Affrontare la resistenza agli antibiotici richiede un impegno collettivo e una collaborazione tra governi, istituzioni sanitarie, industria farmaceutica e cittadini. Solo attraverso azioni concertate possiamo sperare di preservare l'efficacia degli antibiotici per le generazioni future. #ResistenzaAntibiotici #SalutePubblica #Antibiotici #Sanità #Prevenzione #SaluteGlobale #TeaGroup #Airqino
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
-
La #DietaMediterranea promuove la sopravvivenza in #pazienti con #diagnosi di #tumore, indipendentemente dalla sede di #malattia. Ovvero riduce il rischio di mortalità per tutte del 16%, specificatamente #cardiovascolare. Fondamentale è averla seguita con costanza e regolarità almeno nei 12 mesi precedenti la #diagnosi di tumore. È quanto emerge dallo studio “Moli-sani”, pubblicato sulla rivista americana JACC CardioOncology, condotto su oltre 800 pazienti fra uomini e donne nell’ambito del #ProgettoUMBERTO, tramite la #piattaforma congiunta Fondazione Umberto Veronesi ETS - Dipartimento di #Epidemiologia e #Prevenzione dell’NEUROMED I.R.C.C.S. di Pozzilli (IS), in collaborazione con l'Università LUM "Giuseppe Degennaro" di Casamassima (BA). elio rossi | Corinna Montana Lampo | Jessica Cuda | Alessia Rapuano | Tommaso La Vecchia | Tecniche Nuove Healthcare | Tecniche Nuove Spa
La dieta mediterranea aumenta la sopravvivenza oncologica - Medicina Integrata
https://www.medicinaintegratanews.it
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
-
𝐆𝐞𝐬𝐭𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐞 𝐢𝐧𝐟𝐞𝐳𝐢𝐨𝐧𝐢 𝐝𝐚 𝐁𝐚𝐭𝐭𝐞𝐫 𝐆𝐫𝐚𝐦-𝐧𝐞𝐠𝐚𝐭𝐢𝐯𝐢 𝐝𝐢𝐟𝐟𝐢𝐜𝐢𝐥𝐢 📅 𝑸𝒖𝒂𝒏𝒅𝒐: Venerdì 12 Aprile 📍 𝑫𝒐𝒗𝒆: AORN Ospedale San Giuseppe Moscati, Avellino 🎯 𝑭𝒊𝒈𝒖𝒓𝒆 𝒂𝒄𝒄𝒓𝒆𝒅𝒊𝒕𝒂𝒕𝒆: Biologo, Farmacista, Medico Chirurgo (𝘈𝘯𝘦𝘴𝘵𝘦𝘴𝘪𝘢 𝘦 𝘙𝘪𝘢𝘯𝘪𝘮𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦, 𝘊𝘩𝘪𝘳𝘶𝘳𝘨𝘪𝘢 𝘎𝘦𝘯𝘦𝘳𝘢𝘭𝘦, 𝘎𝘦𝘳𝘪𝘢𝘵𝘳𝘪𝘢, 𝘔𝘢𝘭𝘢𝘵𝘵𝘪𝘦 𝘥𝘦𝘭𝘭’𝘈𝘱𝘱𝘢𝘳𝘢𝘵𝘰 𝘙𝘦𝘴𝘱𝘪𝘳𝘢𝘵𝘰𝘳𝘪𝘰, 𝘔𝘢𝘭𝘢𝘵𝘵𝘪𝘦 𝘐𝘯𝘧𝘦𝘵𝘵𝘪𝘷𝘦, 𝘔𝘦𝘥𝘪𝘤𝘪𝘯𝘢 𝘐𝘯𝘵𝘦𝘳𝘯𝘢, 𝘔𝘪𝘤𝘳𝘰𝘣𝘪𝘰𝘭𝘰𝘨𝘪𝘢 𝘦 𝘝𝘪𝘳𝘰𝘭𝘰𝘨𝘪𝘢, 𝘖𝘯𝘤𝘰𝘭𝘰𝘨𝘪𝘢) La resistenza agli antibiotici rappresenta una delle principali minacce per la salute globale, con la carenza di nuovi farmaci antimicrobici che rende la situazione ancora più critica. L'uso razionale degli antibiotici è considerato una strategia chiave per affrontare le infezioni da batteri multiresistenti, particolarmente rilevanti in Italia, dove la presenza di batteri produttori di carbapenemasi è endemica. L'evento si focalizzerà sull'importanza della fosfomicina disodica, un antimicrobico unico nel suo genere, con un'azione battericida contro numerosi patogeni multiresistenti. Attraverso studi clinici e anni di utilizzo, si è dimostrata la sua efficacia nel trattamento di infezioni complesse, grazie al suo meccanismo d'azione peculiare e alla bassa resistenza batterica. Il corso si propone di approfondire l'efficacia clinica della fosfomicina disodica, soprattutto nel trattamento di infezioni causate da batteri antibiotico-resistenti come quelli esprimendo betalattamasi ad ampio spettro e carbapenemasi. La diffusibilità tissutale e la capacità di attraversare le barriere biologiche la rendono una preziosa risorsa nel combattere le infezioni da batteri Gram-positivi e Gram-negativi, offrendo un importante contributo alla gestione delle infezioni ospedaliere. Ringraziamo anticipatamente il Responsabile Scientifico Dott. Sebastiano Leone e la Faculty che interverrà durante l'incontro. 🔗 𝑳𝒊𝒏𝒌 𝒂𝒍 𝒑𝒓𝒐𝒈𝒓𝒂𝒎𝒎𝒂: https://lnkd.in/dSJrBvX9 🔗 𝑳𝒊𝒏𝒌 𝒂𝒍 𝒇𝒐𝒓𝒎 𝒅'𝒊𝒔𝒄𝒓𝒊𝒛𝒊𝒐𝒏𝒆 𝘐𝘴𝘤𝘳𝘪𝘻𝘪𝘰𝘯𝘪 𝘢𝘵𝘵𝘶𝘢𝘭𝘮𝘦𝘯𝘵𝘦 𝘢𝘭 𝘤𝘰𝘮𝘱𝘭𝘦𝘵𝘰! #ecm #micom #formazioneprofessionale #formazionecontinua #formazionemedica #aggiornamentoprofessionale #aggiornamentomedico #infezioni #batteridifficili #gramnegativi #resistenze
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
-
#sosantibioticoresistenza# Il problema dei patogeni multiresistenti è ben noto da tempo: gli antibiotici ,il cui uso inappropriato è ritenuta la causa prima dell’antimicrobico resistenza, e’ una minaccia sanitaria su scala globale ,hanno tra i loro effetti quello di alterare pesantemente il microbiota intestinale, ovvero la comunità di miliardi di microorganismi che partecipano in costante equilibrio ai processi digestivi del nostro organismo, sintetizzando vitamine essenziali, come quelle del gruppo B, metabolizzando le proteine, intervenendo nell’assorbimento del calcio, del magnesio e del ferro, regolando la motilità intestinale e che agiscono anche sul sistema immunitario, oltre a influenzare l’umore e la nostra salute mentale. Le terapie antibiotiche incidono sull’ equilibrio del microbiota e colpiscono anche i microrganismi benefici (come i probiotici) e l abuso determina una minor efficacia su diversi patogeni o perché provvisti di pareti cellulari con membrane difficili da attraversare, o perché capaci nel tempo di sviluppare meccanismi di disattivazione o ancora perché capaci di modificare le strutture di bersaglio dell’antibiotico e hanno sviluppato una resistenza a questi farmaci.Esempio i batteri Gram-negativi, virulenti e capaci di sviluppare rapidamente resistenza agli antibiotici. Che una volta assunti, se da una parte devastano il microbiota intestinale, dall’altra consentono a patogeni potenzialmente mortali (l’escherichia coli, la Klebsiella pneumoniae ,l’Enterobacter cloacae e il Clostridium difficile) di prendere il sopravvento. Risolvere la questione di assumere antibiotici senza procurare troppi danni al microbiota intestinale è tutt’altro che semplice, anzi, pone problemi e interrogativi ai medici nella pratica clinica quotidiana. Uno studio pubblicato sulla rivista Nature alla fine dello scorso mese di maggio apre un piccolo spiraglio sull’esistenza di possibili soluzioni: un team di ricercatori dell’Illinois ha infatti sviluppato un antibiotico in grado di uccidere i batteri Gram-negativi patogeni, senza compromettere il microbiota. intestinale. Per trovare un modo di aggirare le difese dei microrganismi nocivi, gli autori dello studio hanno iniziato con l’analisi di composti noti per inibire il “sistema Lol”, un gruppo di proteine che compongono i batteri Gram-negativi.Una successiva ricerca ha individuato una molecola che i ricercatori hanno chiamato lolamicina e che “uccide”selettivamente i batteri patogeni rispetto quelli non patogeni in base alle differenze nelle proteine Lol. Nei controlli di laboratori nei topi con setticemia o polmonite resistenti ai farmaci, la lolamicina ha salvato il 100% dei topi con setticemia e il 70% dei topi con polmonite,sopravvissuti al contagio di più di 130 ceppi batterici multi-resistenti agli antibiotici. (Lo studio su modello murino è un primo step) Ovviamente il passaggio sull uomo potrebbe sovvertire il risultato del proof of concept study e gli outcome osservati sui topi
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi