Verdi Gioielli Valenza ……. Quando la tradizione è qualità fanno parte del DNA aziendale
Post di Alessandro Dal lago
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Anche quest’anno sono molte le iniziative del Club degli Orafi Italia in occasione di VICENZAORO - ITALIAN EXHIBITION GROUP. In particolare, doppio appuntamento con i dati Club degli Orafi - Intesa Sanpaolo per festeggiare i vent’anni di collaborazione al sostegno del comparto orafo-gioielliero italiano, uno straordinario lavoro di squadra che ha consentito, nel corso di tutti questi anni, di fornire agli Imprenditori dati sempre aggiornati e da fonte autorevole su cui basare le programmazioni delle strategie aziendali. 17 gennaio, ore 15.00 - 16.15 - Educational Hub - L'Impresa orafa nel contesto attuale: i dati di oggi, il sentiment sul domani e l’impatto del passaggio generazionale sulle strategie aziendali Un'analisi approfondita del settore orafo italiano con la presentazione dei dati congiunturali più recenti e un focus sul tema del passaggio generazionale, una sfida cruciale per la continuità delle aziende e per la salvaguardia del Made in Italy. Interverrano: Saluti istituzionali - Sara Giusti (Economista presso il Research Department di Intesa Sanpaolo) - Augusto Ungarelli (Delegato Centro Studi Club degli Orafi e Past President Lombardi - Vendorafa e Club degli Orafi Italia) - Maria Cristina Squarcialupi (Presidente Club degli Orafi Italia e UNOAERRE INDUSTRIES SPA - Vice Presidente Federorafi con delega alla sostenibilità) - Alessandra Tognazzo (Ricercatrice e Docente di Family Business, Università degli Studi di Padova) - Andrea Buccellati (Presidente Onorario e Direttore Creativo BUCCELLATI HOLDING ITALIA) con la moderazione di Laura Biason (Direttore Club degli Orafi Italia) Al termine dell’evento si terrà un rinfresco di networking per festeggiare i 20 anni di collaborazione con Intesa Sanpaolo 18 gennaio, ore 13.30 - 14.45 - Educational Hub - Destinazione Stati Uniti: quali scenari nell’era Trump 2 Un focus specifico sulle opportunità e le sfide per le imprese orafe italiane nel mercato statunitense. Analisi dello scenario macroeconomico USA, con particolare attenzione all'andamento dei prezzi dei preziosi, e testimonianze di aziende che operano con successo negli Stati Uniti. Dopo un welcome-coffee con inizio alle 13.30 interverranno: - Filippo Fusaro (Direttore Ufficio ICE di Huston) - Stefania Trenti (Responsabile Industry & Local Economies Research Intesa Sanpaolo) - Daniela Corsini, CFA (Senior Economist responsabile della ricerca su commodity per Intesa Sanpaolo) - Licia Mattioli (AD Mattioli , già Vice Presidente Confindustria delega all’Internazionalizzazione, Fondatore Exclusive Brands Torino, Avvocato) con la moderazione di Laura Biason (Direttore Club degli Orafi Italia) Al termine dei lavori il Dr. Filippo Fusaro sarà a disposizione delle Aziende interessate ad approfondire le opportunità di supporto offerte da ICE Agenzia sul mercato statunitense. #clubdegliorafi #vicenzaoro #madeinitaly #jewellery #mercatousa #passaggiogenerazionale
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Vi ricordiamo che si terrà venerdì 17 gennaio alle ore 15.00 a VICENZAORO - ITALIAN EXHIBITION GROUP il convegno Club degli Orafi Italia - Intesa Sanpaolo “L'Impresa orafa nel contesto attuale: i dati di oggi, il sentiment sul domani e l’impatto del passaggio generazionale sulle strategie aziendali”. In occasione del 20° anniversario della collaborazione tra Club degli Orafi Italia e Intesa Sanpaolo, questo convegno offre un'analisi approfondita del settore orafo italiano. Saranno presentati i dati congiunturali più recenti, offrendo un quadro completo dell'andamento del settore. Particolare attenzione sarà dedicata al tema del passaggio generazionale, una sfida cruciale per le imprese italiane, in gran parte a conduzione familiare. Il passaggio generazionale, se non gestito correttamente, può rappresentare una minaccia per la continuità delle aziende e per la salvaguardia del Made in Italy. D'altro canto, un passaggio generazionale ben pianificato può trasformarsi in un'opportunità di crescita e innovazione, aprendo le aziende a nuove idee e a nuovi mercati. Durante il convegno si esplorerà il sentiment degli imprenditori sull’andamento del comparto. A seguire, rinfresco di networking per celebrare il ventennale della collaborazione tra Club degli Orafi Italia e Intesa Sanpaolo. Programma e relatori: - Matteo Zoppas (Presidente ICE Agenzia) - da confermare - Sara Giusti (Economista presso il Research Department di Intesa Sanpaolo) - Augusto Ungarelli (Delegato Centro Studi Club degli Orafi e Past President Lombardi - Vendorafa e Club degli Orafi Italia) - Maria Cristina Squarcialupi (Presidente Club degli Orafi Italia e UNOAERRE INDUSTRIES SPA - Vice Presidente FEDERORAFI Associazione Nazionale Orafi Argentieri Gioiellieri Fabbricanti con delega alla sostenibilità) - Alessandra Tognazzo (Ricercatrice e Docente di Family Business, Università degli Studi di Padova) - Buccellati Andrea (Presidente Onorario e Direttore Creativo BUCCELLATI HOLDING ITALIA SpA) Modera Laura Biason (Direttore Club degli Orafi Italia) #clubdegliorafi #vicenzaoro #IEG #passaggiogenerazionale #settoreorafo #MadeinItaly #jewellery
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Amaro Lucano 1894 - 2024 Da 130 anni niente di più dalla vita La storia di #AmaroLucano inizia nel 1894 a Pisticci, quando Pasquale Vena, pasticcere con una passione per l’erboristica, crea la miscela perfetta per il celebre #Amaro Lucano 1894 La sua dedizione porta il prodotto fino alla Reale Casa Savoia, conferendogli grande notorietà. Nonostante le difficoltà della Seconda Guerra Mondiale, Pasquale e la sua famiglia non si arrendono. Con il supporto dei figli Leonardo e Giuseppe, la produzione riprende nel sottoscala di casa, raggiungendo negli anni '50 una produzione annua di 3000 bottiglie. Nel 1965, la produzione si sposta nel nuovo stabilimento di Pisticci Scalo, raggiungendo i 117.000 litri annui. La terza generazione dei Vena, con Pasquale Vena attuale presidente, continua a guidare l’azienda, preservando la ricetta segreta e i valori di “Lavoro e Onestà”. A partire dagli anni ‘90, la storia di Amaro Lucano, con il suo mix di valori tipicamente #madeinitaly, s’intreccia con quella del Belpaese. Questo è reso possibile grazie allo slogan geniale "Che cosa vuoi di più dalla vita?", che entra nelle case e nelle menti degli italiani, diventando una domanda iconica con risposte sempre diverse, riflettendo sogni e ambizioni personali. La domanda è esistenziale; la risposta è pratica e filosofica al tempo stesso: un Lucano, una cosa buona che va bene in ogni circostanza. L’irripetibile vicenda di questa realtà è raccontata, in chiave #corporateheritage, nel libro “Cosa vuoi di più dalla vita? Amaro Lucano: storia di un’Italia dal bicchiere mezzo pieno", scritto da Francesco Vena ed Emiliano Maria Cappuccitti ed edito nel 2020 da Rubbettino Editore. Il libro narra la storia dello slogan e dell'azienda, intrecciando racconti di una Lucania di fine '800 con le vicende moderne della famiglia Vena. Esplora l'evoluzione del marchio #AmaroLucano, dai tempi difficili delle guerre fino alle sfide contemporanee, evidenziando come l'azienda sia riuscita a mantenere viva la propria tradizione innovando costantemente. L’attenzione per il #corporateheritage è testimoniata anche dalla costituzione del #MuseoEssenzaLucano, dove la storia dell’azienda si rivive e si tocca con mano. Il museo offre un'esperienza immersiva attraverso cinque aree tematiche che celebrano la Lucania, il Lucano, la Storia, l'Amaro e la Pacchiana (la figura femminile che incarna l'abbigliamento tradizionale delle donne di Lucania). Amaro Lucano rappresenta una storia di passione, dedizione e successo, condotta con orgoglio familiare che continua a evolversi e innovare, affinché alla classica domanda "Cosa vogliamo di più dalla vita?" si possa continuare a rispondere "un #Lucano", senza tradire le aspettative di generazioni di appassionati. #madeinheritage
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Oggi sul blog vocifemminili.it intervista di Ornella Manzi con molto piacere ho raccontato la mia storia e la storia della mia realtà lavorativa sperando di raggiungere sempre obbiettivi più importanti e trasmettere il vero Made in Italy e i valori del nostro artigianato.
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Condivido questo articolo del corriere del Veneto. Stilemaschile
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GRAZIE...EROE DEI DUE MONDi P.S. da ricordare il reale setificio di San Leucio le cui sete erano apprezzate mondialmente, adoperate come parati nella Reggia e nella Casa Bianca ,La bandiera degli Stati Uniti alle spalle della scrivania è in seta di San Leucio.e i prodotti caseari dellaVaccheria Reale di Caserta ove si produceva un formaggio con le stesse qualità del Parmigiano... MRS Le regioni più industrializzate d’ Italia, prima del 1860, erano la Campania, la Calabria e la Puglia: le Due Sicilie si collocavano ai primi posti in Europa. In Calabria erano famose le acciaierie di Mongiana, con due altiforni per la ghisa, due forni Wilkinson per il ferro e sei raffinerie, occupava 2.500 operai. L’industria decentrata della seta occupava oltre 3.000 persone. La piu’ grande fabbrica metalmeccanica del Regno era quella di Pietrarsa, (fra Napoli e Portici), con oltre 1200 addetti: un record per l’Italia di allora. Dietro Pietrarsa c’era l’Ansaldo di Genova, con 400 operai. Lo stabilimento napoletano produceva macchine a vapore, locomotive, motori navali, precedendo di 44 anni la Breda e la Fiat. A Castellammare di Stabia, dalla fine del XVIII sec, operavano i cantieri navali più importanti e avanzati d’Italia. In questo cantiere nacque la prima nave a vapore, il Real Ferdinando, 4 anni prima do quella inglese e la prima nave a elica d’ Italia e in ferro. La tecnologia era entrata anche in agricoltura, dove per la produzione dell’olio in Puglia erano usati impianti meccanici che sumentarono la produzione. L’Abruzzo era importante per le cartiere (come della Penisola Amalfitana)le industrie tessili. La Sicilia esportava zolfo, preziosissimo allora, specie nella provincia di Caltanissetta, all’ epoca una delle città più ricche e industrializzate d’ Italia. In Sicilia c’erano porti commerciali da cui partivano navi per tutto il mondo, Stati Uniti ed Americhe specialmente. Importante, infine era l’ industria chimica della Sicilia che produceva i materiali sintetici conosciuti allora, acidi, vernici, vetro. Puglia e Basilicata erano importanti per i lanifici e le industrie tessili, molte delle quali gia’ motorizzate. La tecnologia era entrata anche in agricoltura, dove per la produzione dell’olio in Puglia erano usati impianti meccanici che accrebbero la produzione. Le macchine agricole pugliesi erano considerate fra le migliori d’Europa. La Borsa più importante del regno era, infine, quella di Bari. Una volta occupate le Due Sicilie, il governo di Torino iniziò lo smantellamento "cinico e sistematico" del tessuto industriale di quelle che erano divenute le “province meridionali”. Pietrarsa fu condannata a un inarrestabile declino. Nei cantieri di Castellammare furono licenziati in tronco 400 operai. Le acciaierie di Mongiana furono rapidamente chiuse, mentre la Ferdinandea di Stilo (con ben 5000 ettari di boschi circostanti) fu venduta per pochi soldi a un "colonnello garibaldino", giunto in Calabria al seguito dei “liberatori”. Franco Anelli
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Basi solide, sviluppo e miglioramento continuo.
TRE A nasce nel 1974 come azienda orafa, con il marchio registrato 165 AR. Ad oggi è un laboratorio galvanico qualificato, specializzato nella lavorazione e valorizzazione di gioielli preziosi e articoli di alta bigiotteria. Grazie all'esperienza accumulata nel Settore orafo, l'azienda è in grado di gestire lavorazioni su accessori moda e luxury, compresi processi unici e prestigiosi che richiedono elevata professionalità e controllo artigianale. Nel maggio 2020, TRE A ha assunto quella che è la nuova e attuale immagine aziendale, mentre è notizia di questi giorni il lancio del nuovo sito dell’Azienda, dove è possibile approfondire la storia e il know-how di questa realtà. Scopri TRE A ➣ www.treagalvanica.it #LEMINDUSTRIES #TREA
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𝐀𝐛𝐛𝐢𝐚𝐦𝐨 𝐜𝐡𝐢𝐞𝐬𝐭𝐨 𝐚 𝐌𝐚𝐫𝐜𝐨 𝐅𝐚𝐫𝐜𝐡𝐢𝐨𝐧𝐢 𝐪𝐮𝐚𝐥𝐞 𝐟𝐨𝐬𝐬𝐞 𝐢𝐥 𝐬𝐮𝐨 𝐩𝐫𝐢𝐦𝐨 𝐫𝐢𝐜𝐨𝐫𝐝𝐨 𝐥𝐞𝐠𝐚𝐭𝐨 𝐚𝐥𝐥’𝐨𝐥𝐢𝐨. 𝐍𝐨𝐧 𝐩𝐨𝐭𝐞𝐯𝐚 𝐜𝐡𝐞 𝐞𝐬𝐬𝐞𝐫𝐞 𝐮𝐧 𝐫𝐢𝐜𝐨𝐫𝐝𝐨 𝐫𝐚𝐝𝐢𝐜𝐚𝐭𝐨 𝐧𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐭𝐫𝐚𝐝𝐢𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐟𝐚𝐦𝐢𝐥𝐢𝐚𝐫𝐞. 𝐒𝐜𝐨𝐩𝐫𝐢𝐚𝐦𝐨𝐥𝐨 𝐢𝐧𝐬𝐢𝐞𝐦𝐞! Il primo ricordo di Marco risale a suo bisnonno Pompeo. Pompeo preparava i blend con un grande cucchiaio di legno, immergendolo in un enorme vascone di stagno di circa 2,5 metri di diametro. Sembrava uno stregone, ai suoi occhi, soprattutto nei primi anni ‘80, un'epoca che segnava la fine di un'antica era nella produzione dell'olio. Utilizzava un lungo bastone di legno con delle tacche incise per misurare il livello dell’olio nelle cisterne interrate. Queste cisterne, simili a quelle usate oggi per il vino, permettevano all’olio di conservarsi più a lungo e di maturare meglio rispetto a quando era esposto all’aria. Per Marco, era come vedere un mago all’opera. Questi ricordi non sono solo personali, ma rappresentano anche le radici profonde e le tradizioni che Farchioni ha mantenuto nel tempo. La passione per l'olio e la dedizione alla qualità sono valori che ci accompagnano da generazioni, e oggi come allora, continuiamo a innovare mantenendo vivo il legame con la nostra storia. Guarda il video e condividi le tue impressioni, quali sono i tuoi ricordi legati all’olio? #Farchioni #Olio #Tradizione #Umbria
Il mio primo ricordo legato all'olio
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Con il ritorno di Donald Trump al centro della scena politica globale, quali saranno gli scenari per i costi delle materie prime? Ne parleremo a Vicenza!
Vi ricordiamo che si terrà il 18 gennaio a VICENZAORO - ITALIAN EXHIBITION GROUP alle 14.00 il convegno Club degli Orafi Italia - Intesa Sanpaolo dal titolo “Destinazione Stati Uniti: quali scenari nell’era Trump 2”. Alle 13.00 sarà offerto un light lunch per celebrare il ventennale della collaborazione tra Club degli Orafi Italia e Intesa Sanpaolo In un momento di incertezza per il mercato statunitense, questo convegno offre un focus specifico sulle opportunità e le sfide per le imprese orafe italiane. In occasione del convegno verrà presentato il nuovo Direttore dell’Ufficio di Houston di ICE - Agenzia, che sarà a disposizione delle Aziende per un primo contatto. Esperti del settore analizzeranno lo scenario macroeconomico USA, con particolare attenzione all'andamento dei prezzi dei preziosi. Saranno presentate testimonianze di aziende che operano con successo negli Stati Uniti, fornendo spunti e strategie per affrontare questo mercato complesso. I lavori saranno preceduti da un welcome coffee per celebrare la ventennale collaborazione tra Club degli Orafi e Intesa Sanpaolo Programma e relatori dalle ore 13:00 Light Lunch Intervento di saluto del nuovo Direttore di ICE Houston - Filippo Fusaro Stati Uniti primo mercato: l’economia americana e gli scenari per il settore orafo - Stefania Trenti (Responsabile Industry & Local Economies Research Intesa Sanpaolo) L’impatto dei prezzi dei preziosi sul mercato statunitense delle gioielleria - Daniela Corsini, CFA (Senior Economist responsabile della ricerca su commodity per Intesa Sanpaolo) Mattioli: storia di successo e nuove visioni sul mercato americano - Licia Mattioli (AD Mattioli S.p.a) Modera Laura Biason (Direttore Club degli Orafi Italia) Al termine dei lavori il Dr. Filippo Fusaro sarà a disposizione delle Aziende interessate ad approfondire le opportunità di supporto offerte da ICE Agenzia sul mercato statunitense. #clubdegliorafi #vicenzaoro #IEG #usa #settoreorafo #commodity #MadeinItaly #jewellery #statiuniti #trump2
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Analizzare e gestire i profondi cambiamenti del sistema distributivo del gioiello e le numerose complessità legate alla sostenibilità della filiera produttiva, indagare le potenziali applicazioni dell’intelligenza artificiale e cogliere a pieno le nuove opportunità della formazione: queste le sfide alle quali il Centro Orafo Il Tarì si prepara, dopo il rinnovo di fiducia che ieri l'Assemblea dei Soci ha confermato all'intero CdA e alla mia persona. Sento forte sulle mie spalle, e su quelle della squadra di governo che inaugura con me il quarto mandato, la responsabilità di consegnare il Tarì ai prossimi 30 anni di storia più giovane e dinamico che mai. Da sempre lavoriamo con costanza non soltanto per garantire i migliori risultati economici, ma anche per diffondere in tutte le nostre aziende una cultura d’impresa all’avanguardia. I risultati raggiunti mi confermano che siamo sulla strada giusta. Faremo in modo nel prossimo triennio che i più giovani dei nostri soci si avvicinino maggiormente alla complessa macchina organizzativa del Tarì ne comprendano le logiche e si apprestino a ereditare il testimone del nostro impegno con la nostra medesima passione. L’assemblea dei soci ha approvato il Bilancio di esercizio per il 2023, al quale si è allineata la pubblicazione del terzo Bilancio di sostenibilità del Gruppo Tarì. Abbiamo presentato risultati economici in crescita, con un trend positivo per tutte le attività: da quelle fieristiche e promozionali a quelle relative ai servizi, che hanno confermato la storica scelte della gestione diretta di tutte le attività. Molti gli investimenti sostenuti negli ultimi anni nella innovazione e nella digitalizzazione del Centro, oggi gestito con il supporto di un Crm integrato in tutte le funzioni aziendali, con strumenti innovativi di raccolta e analisi di dati e con competenze avanzate in tutte le aree funzionali. Abbiamo ultimato il revamping di tutti gli impianti tecnici del Centro e l’ampliamento di quello fotovoltaico, in parte destinato all’autoconsumo. Abbiamo raggiunto traguardi importanti anche sul piano della sostenibilità ambientale, con l’obiettivo raggiunto di consumo di energia 100% green e la compensazione della emissione di Co2e con certificazione internazionale VCU (verified carbon units). Generare valore per la comunità, promuovere il rispetto per le persone e per l’ambiente, valorizzare la cultura del territorio e sostenere i giovani come maggiore risorsa per il futuro delle aziende: i principi alla base del complesso percorso di crescita in tema di compliance e rispetto dei principi ESG del Centro orafo il Tarì, al quale è stato assegnato recentemente da Confindustria Caserta il “Premio Etica e Legalità” per il Sistema Moda. Il Consiglio di amministrazione del Tarì per il triennio 2024/2026 è composto dai soci imprenditori Giuseppe Di Gennaro, TIZIANA DI GENNARO, Giuseppe Casillo, Salvio Pace, Giancarlo Coscia, Pietro Capuano, Amedeo Giannotti e l'avvocato Francesco Scutiero.
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