Al Congresso Nazionale FADOI di Rimini é stato approfondito il ruolo della sanità digitale e telemedicina nella Medicina Interna impegnata in setting di alta intensità di cura e nella riorganizzazione ospedale-territorio. Lo sviluppo di nuovi metodi di monitoraggio dei parametri vitali può rendere possibile la riduzione delle distanze, dei tempi, delle ospedalizzazioni e ancora più importante può consentire un’umanizzazione della cura dei pazienti cronici.
Post di Andrea Montagnani
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𝐋𝐚 𝐭𝐞𝐥𝐞𝐦𝐞𝐝𝐢𝐜𝐢𝐧𝐚 𝐞 𝐥𝐚 𝐬𝐨𝐬𝐭𝐞𝐧𝐢𝐛𝐢𝐥𝐢𝐭𝐚̀ 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐞 𝐜𝐮𝐫𝐞. Con l'approvazione del 𝐃𝐞𝐜𝐫𝐞𝐭𝐨 𝐌𝐢𝐧𝐢𝐬𝐭𝐞𝐫𝐢𝐚𝐥𝐞 𝟕𝟕 𝐝𝐞𝐥 𝟐𝟎𝟐𝟐, la telemedicina è diventata uno strumento chiave per integrare l'assistenza territoriale e ospedaliera, migliorando l'efficacia e la sostenibilità del sistema sanitario. Un esempio concreto è l'applicazione della 𝐭𝐞𝐥𝐞𝐝𝐢𝐚𝐥𝐢𝐬𝐢, che consente di monitorare il trattamento dei pazienti a distanza, riducendo la necessità di ricoveri e ottimizzando le risorse. Per saperne di più, abbiamo intervistato l'𝐈𝐧𝐠. 𝐃𝐚𝐧𝐢𝐞𝐥𝐞 𝐃𝐞𝐥 𝐏𝐫𝐞𝐭𝐞, responsabile dell'Unità Operativa Dipartimentale per l'Innovazione presso l’ASL di Lecce, che ci ha spiegato come queste innovazioni siano già realtà nel contesto delle cure nefrologiche, contribuendo a una gestione più efficiente e sostenibile dei pazienti in dialisi: è il caso della nostra piattaforma #GADALife, 𝐬𝐞𝐫𝐯𝐢𝐜𝐞 𝐝𝐢 𝐭𝐞𝐥𝐞𝐦𝐞𝐝𝐢𝐜𝐢𝐧𝐚 utilizzato presso il reparto di Nefrologia dell’Ospedale Vito Fazzi di Lecce. #ClinicalCorner #Telemedicina #Nefrologia #Innovazione #Salute #Dialisi #Teledialisi
La telemedicina e la sostenibilità delle cure
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Telemedicina per l'equità e l'innovazione del SSN: ecco le proposte di Salutequità Sabrina Nardi, consigliere di Salutequità, a Largo Chigi ha sottolineato il ruolo cruciale della telemedicina per garantire il diritto alla salute in Italia. 📍Equità di accesso alle cure. La telemedicina può colmare il divario tra aree urbane e interne, assicurando cure anche a chi vive lontano dai presidi sanitari. 📍Migliore gestione delle patologie croniche. Il monitoraggio remoto e le consulenze online possono migliorare la qualità di vita dei pazienti cronici. 📍Semplificazione per i pazienti. Accesso facilitato ai centri di innovazione farmacologica e riduzione della burocrazia per i professionisti. ⚠️Dati preoccupanti: Nel 2023, 4,5 milioni di italiani hanno rinunciato alle cure, spesso scoraggiati dalle lunghe liste d'attesa. Le proposte di Salutequità. ✅Livello essenziale di assistenza digitale. Garantire a tutti i cittadini l'accesso ai servizi sanitari digitali. ✅Telemedicina nei LEA. Includere la telemedicina tra le prestazioni erogabili dal Sistema Sanitario Nazionale. ✅Pdta aggiornati. Integrare gli strumenti di telemedicina nei Piani Diagnostico Terapeutici Assistenziali. ✅Monitoraggio dei risultati. Valutare l'efficacia della telemedicina attraverso dati concreti.
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Telemedicina e ospedali da campo: connessione per cure di qualità Grazie alla telemedicina, gli ospedali da campo possono collegarsi con specialisti a distanza, migliorando l’assistenza ai pazienti anche nelle aree più remote. Questo collegamento consente inoltre di ottenere una second opinion da esperti, offrendo ai medici sul campo un ulteriore supporto per decisioni mediche cruciali. Come funziona? Attraverso connessioni sicure, il personale medico può: Consultare specialisti in tempo reale per diagnosi complesse. Richiedere una second opinion per confermare diagnosi e trattamenti. Effettuare teleconsulti per garantire cure immediate e accurate. Perché è essenziale? Accesso a cure specialistiche ovunque. Supporto continuo e second opinion al personale medico locale. Decisioni rapide e informate per situazioni critiche.
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La telemedicina è il futuro. La Legge 133/2008 (art.79) ha creato lo spazio normativo per lo sviluppo di questo strumento, ma il cambiamento va oltre la legge. È un'opportunità per migliorare l'accesso alle cure, specialmente nelle aree rurali o per pazienti con difficoltà di spostamento. Innovare significa evolvere con le esigenze dei pazienti, migliorando la qualità della vita e riducendo i tempi di attesa. #Telemedicina #SanitàDigitale
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Durante il suo percorso, lungo ormai otto anni, il gruppo di lavoro del Progetto Forward aveva già incrociato il tema della telemedicina. Ora lo fa attraverso un approfondimento più specifico, con il nuovo numero dedicato a questo tema. Qui trovate la presentazione del numero, a cura di Antonio Addis:⤵ https://lnkd.in/dd--fNqB Regione Lazio ASL Roma 1 Il Pensiero Scientifico Editore
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In che modo la telemedicina può fare la differenza nelle cure oncologiche❓ 👩💻Si potrebbe pensare che il mondo digital e il mondo dell’assistenza sanitaria siano destinati a non incontrarsi, in realtà esistono servizi pensati ad hoc che permettono di sfruttare al meglio le potenzialità di entrambi. 🔎Se prendiamo come esempio il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) possiamo individuare 4 esempi: - la teleassistenza tra paziente e medico, per dare supporto e facilitare l’autogestione - il teleconsulto tra specialisti per confrontarsi su diagnosi e percorsi di cura - il telemonitoraggio del paziente, per restare sempre aggiornati sullo stato di salute - la televisita, una nuova modalità di dialogo medico-paziente che può ridurre il numero di volte in cui un paziente si deve recare in ospedale. Questi sono alcuni esempi dei possibili benefici che può portare l’integrazione della telemedicina nell’ambito delle cure oncologico. Ne avevi già sentito parlare? Hai già avuto esperienze di questo tipo? Faccelo sapere nei commenti 👇
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La #telemedicina rappresenta un'opportunità straordinaria per trasformare l'assistenza sanitaria, ma il suo sviluppo nel settore privato è ancora limitato da diverse sfide. Da un lato, molti pazienti mostrano una certa diffidenza verso questa modalità di cura, percependola come distante e impersonale rispetto al tradizionale rapporto diretto con il medico. È fondamentale promuovere una maggiore consapevolezza e fiducia attraverso una comunicazione efficace e mirata. Dall'altro lato, le strutture sanitarie di piccole e medie dimensioni spesso non dispongono delle risorse tecnologiche e organizzative necessarie per integrare la telemedicina nei loro servizi, creando così un divario con le realtà più grandi e attrezzate. Per colmare questa lacuna, è essenziale adottare strategie che favoriscano l’accessibilità e la sostenibilità tecnologica anche per le strutture meno strutturate. Un ulteriore ostacolo è rappresentato dalla mancata integrazione della telemedicina nei modelli di cura esistenti. Piuttosto che essere considerata un servizio complementare, dovrebbe essere pienamente inserita nei percorsi sanitari, sostenuta da incentivi specifici che ne promuovano l’utilizzo. Infine, la mancanza di un quadro normativo chiaro e uniforme, accompagnata dall’assenza di certezze sui rimborsi per i servizi erogati, limita significativamente il potenziale del settore. Una regolamentazione chiara e stabile è indispensabile per garantire sostenibilità economica e operativa, consentendo al settore privato di contribuire in modo più incisivo allo sviluppo della telemedicina. Superare queste sfide richiede un approccio concertato tra istituzioni, operatori sanitari e imprese, per costruire un ecosistema che renda la telemedicina una realtà accessibile, integrata e sostenibile.
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A Ragusa sanità più efficiente con nuovi i percorsi e la Telemedicina CLICCA PER IL VIDEO
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La #Telemedicina è un’opportunità che è entrata in modo importante nella vita del nostro Servizio Sanitario nel periodo della pandemia COVID: ci ha permesso di raggiungere pazienti distanti per motivazioni di isolamento: una rapida ricerca su PubMed ha restituito ben 12.708 risultati sul tema! 📌 Oggi è il PNRR (Missione 6 – Salute) a riconoscere il ruolo della Telemedicina nelle attività delle aziende sanitarie per la realizzazione della Piattaforma nazionale di Telemedicina: in tal modo sarà possibile colmare il divario tra le disparità territoriali e offrire una maggiore integrazione tra i servizi sanitari regionali e le piattaforme nazionali 👉 La Telemedicina viene usata come strumento per supportare al meglio i pazienti con malattie croniche, attraverso progetti che consentano interazioni a distanza medico-paziente, per prestazioni di diagnostica e monitoraggio. Gli obiettivi dell’investimento garantiranno la possibilità di aumentare il numero dei pazienti assistiti nelle proprie abitazioni, incrementandolo a oltre un milione e mezzo entro il 2026 e di realizzare un nuovo modello organizzativo, con la creazione delle Centrali operative territoriali, al fine di assicurare la continuità, l'accessibilità e l'integrazione della cura sanitaria, soprattutto per i pazienti cronici over 65. Nel 2024: ✅ Azienda Zero Piemonte ha istituito un Gruppo Regionale di Telemedicina e due Gruppi di lavoro specialistici, uno in ambito clinico-organizzativo, uno in ambito tecnico-informatico ✅ attraverso il Gruppo Regionale è stata avviata una survey per la rilevazione dei progetti attivi nelle ASR, operati con strumenti di telemedicina ✅ sono stati aggiornati i referenti aziendali per la Telemedicina ✅ il DAIRI ha raccolto le manifestazioni di interesse delle ASR di uno studio clinico regionale, promosso dall’Università degli Studi di Torino, per la validazione di una nuova scala sull’atteggiamento degli operatori sanitari nei confronti della Telemedicina, richiedendo l’adesione delle ASR ➡️ Telemedicina, e-health, connected care, digital literacy, cyber security, Fascicolo Sanitario Elettronico (FSE 2.0), Cartella Clinica Elettronica (CCE), app per la salute e molti altri concetti correlati sono hot topic con i quali oggi ci confrontiamo quotidianamente, senza però dimenticare che “la prestazione in Telemedicina non sostituisce la prestazione sanitaria tradizionale nel rapporto personale medico-paziente, ma la integra per potenzialmente migliorare efficacia, efficienza e appropriatezza”(cit. Agenda Digitale) Per approfondire leggete la #newsletter del DAIRI R: https://ow.ly/E31M50TRSkG
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La gestione della sanità diventa sempre più complessa ed i fabbisogni di salute richiedono competenze manageriali e gestionali sempre più articolate per cogliere le opportunità offerte dalle nuove tecnologie. La sfida è avvincente, ma offre un’occasione unica di creare vantaggi competitivi che generino valore per le imprese e la collettività. #prevenzione #innovazione
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