La #telemedicina rappresenta un'opportunità straordinaria per trasformare l'assistenza sanitaria, ma il suo sviluppo nel settore privato è ancora limitato da diverse sfide. Da un lato, molti pazienti mostrano una certa diffidenza verso questa modalità di cura, percependola come distante e impersonale rispetto al tradizionale rapporto diretto con il medico. È fondamentale promuovere una maggiore consapevolezza e fiducia attraverso una comunicazione efficace e mirata. Dall'altro lato, le strutture sanitarie di piccole e medie dimensioni spesso non dispongono delle risorse tecnologiche e organizzative necessarie per integrare la telemedicina nei loro servizi, creando così un divario con le realtà più grandi e attrezzate. Per colmare questa lacuna, è essenziale adottare strategie che favoriscano l’accessibilità e la sostenibilità tecnologica anche per le strutture meno strutturate. Un ulteriore ostacolo è rappresentato dalla mancata integrazione della telemedicina nei modelli di cura esistenti. Piuttosto che essere considerata un servizio complementare, dovrebbe essere pienamente inserita nei percorsi sanitari, sostenuta da incentivi specifici che ne promuovano l’utilizzo. Infine, la mancanza di un quadro normativo chiaro e uniforme, accompagnata dall’assenza di certezze sui rimborsi per i servizi erogati, limita significativamente il potenziale del settore. Una regolamentazione chiara e stabile è indispensabile per garantire sostenibilità economica e operativa, consentendo al settore privato di contribuire in modo più incisivo allo sviluppo della telemedicina. Superare queste sfide richiede un approccio concertato tra istituzioni, operatori sanitari e imprese, per costruire un ecosistema che renda la telemedicina una realtà accessibile, integrata e sostenibile.
Post di Francesco Barbieri
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- 5 dicembre 2024 Telemedicina e sanità privata: opportunità mancate? - I risultati della 2a edizione dell’indagine sulla telemedicina in ambito privato della Fondazione RiES confermano il medesimo mood dello scorso anno: al momento le opportunità della Telemedicina per il mondo privato sono tutte da capire, e il tasso di adozione delle tecnologie virtual care da parte degli erogatori sanitari privati, oggi - come un anno fa - è ancora molto, troppo basso. Complessità organizzativa, inerzia al cambiamento, aderenza - accesso e mantenimento - alle linee guida normative, remuneratività e soglia di ingresso degli investimenti: rappresentano le aree di maggiore criticità e ostacolo ad una vera transizione digitale del mondo sanitario privato. Grossi ostacoli, tante incertezze ma che indubbiamente non possono fermare la temperie culturale e il cambiamento che - lentamente o rapidamente - va avanti, inesorabilmente. E se è vero che il cambiamento lo si affronta, volenti o nolenti, con modalità e velocità diverse - che possono designare rilevanti vantaggi competitivi, così come adeguatezza ed efficacia nel rispondere ai bisogni del paziente - appare chiaro che il tema centrale non sia “la Telemedicina è realmente necessaria?”, quanto piuttosto: “quando e come lo sarà?”. Quindi? Se è vero che ad interessare l’accesso alla transizione del virtual care - per il privato, così come per la PA - sono “cambiamenti di processi” e “cambiamento della struttura organizzativa”: appare evidente che il cambiamento culturale debba essere espresso anche - se non soprattutto - dagli operatori economici, chiamati a garantire un servizio, un supporto globale, efficace e misurabile: e non semplicemente “fornire nuova tecnologia”.
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In questi mesi, il PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) ha fatto passi avanti significativi nella promozione della telemedicina in Italia. Grazie alla collaborazione tra Agenas e il Ministero della Salute, è stata avviata la Piattaforma Nazionale di Telemedicina, che rivoluzionerà l’accesso alle cure per milioni di italiani, soprattutto per i pazienti cronici e in aree geograficamente svantaggiate. 🔑 Obiettivi chiave del progetto: Fornire strumenti digitali per migliorare l'accesso alle cure e ridurre le disuguaglianze territoriali. Facilitare la gestione di patologie croniche attraverso servizi di monitoraggio remoto. Integrare piattaforme digitali con i percorsi di cura tradizionali, migliorando l’efficienza del sistema sanitario. 💡 SMED è già all’opera: Da oltre due anni, la nostra azienda ha reso possibile un accesso più facile e immediato ai servizi di telemedicina, aiutando migliaia di pazienti a ricevere assistenza sanitaria di qualità, direttamente a casa. In SMED offriamo soluzioni digitali che allineano l’innovazione tecnologica alle necessità dei pazienti, contribuendo a migliorare l’accessibilità ai servizi sanitari e a ridurre le barriere logistiche. Siamo orgogliosi di essere parte attiva di questa rivoluzione, in sintonia con gli obiettivi del PNRR e della sanità italiana. L'adozione di strumenti digitali come la telemedicina non è solo un'opportunità, ma una responsabilità per offrire una sanità più equa e accessibile. Scopri come SMED può aiutarti a sfruttare al meglio questi servizi 👉 www.smeditaly.it #Telemedicina #PNRR #SanitàDigitale #InnovazioneSanitaria #eHealth #AssistenzaRemota #DigitalHealth #FuturoDellaSanità SMED - Servizi Medici Digitali Loomnia Luca Furlanut Agenas Ministero della Salute Fonti: https://lnkd.in/eb9b2fWA
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Tra le prestazioni sanitarie oggi erogabili in televisita, la quota di quelle effettivamente fornite è tra l’1 e il 5% nell’86% delle Aziende sanitarie che dispongono di questo servizio. Questi alcuni dei dati estratti per FIASO, la Federazione delle aziende sanitarie e ospedaliere, dalla Ricerca dell’Osservatorio Sanità Digitale del Politecnico di Milano. Tra le barriere individuate dalle Aziende rispetto allo sviluppo dell’innovazione digitale ci sono anche quelle culturali e organizzative, sebbene il 66% delle direzioni strategiche dichiari che la maggior parte dei professionisti stia iniziando ad avere consapevolezza dei benefici della telemedicina. La telemedicina è una grande opportunità per i sistemi sanitari, per cercare di dare risposte a grandi problemi, tra cui una carenza sostanziale delle risorse, la mancanza di personale sanitario e le liste d’attesa. Come ho avuto modo di dichiarare in un recente Convegno a cui ho partecipato, per UCB, “innovazione” non significa solo dare vita a soluzioni farmacologiche in grado di cambiare la vita dei pazienti e trovare risposte a bisogni irrisolti, ma ha anche un significato organizzativo. Noi pensiamo che ci sia un diritto importante per le persone che vivono esperienze di malattia, che è quello di avere effettivo accesso alle cure. In questo senso, quindi, innovazione significa lavorare su modelli di presa in carico. Penso soprattutto alle patologie croniche alle quale dedichiamo la maggior parte del nostro impegno. Giovanni Migliore Ivan Di Schiena #telemedicina #digitalinnovation #sanitàdigitale #AccessToMedicine #sustainability https://lnkd.in/dpgaZqDv
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Telemedicina per l'equità e l'innovazione del SSN: ecco le proposte di Salutequità Sabrina Nardi, consigliere di Salutequità, a Largo Chigi ha sottolineato il ruolo cruciale della telemedicina per garantire il diritto alla salute in Italia. 📍Equità di accesso alle cure. La telemedicina può colmare il divario tra aree urbane e interne, assicurando cure anche a chi vive lontano dai presidi sanitari. 📍Migliore gestione delle patologie croniche. Il monitoraggio remoto e le consulenze online possono migliorare la qualità di vita dei pazienti cronici. 📍Semplificazione per i pazienti. Accesso facilitato ai centri di innovazione farmacologica e riduzione della burocrazia per i professionisti. ⚠️Dati preoccupanti: Nel 2023, 4,5 milioni di italiani hanno rinunciato alle cure, spesso scoraggiati dalle lunghe liste d'attesa. Le proposte di Salutequità. ✅Livello essenziale di assistenza digitale. Garantire a tutti i cittadini l'accesso ai servizi sanitari digitali. ✅Telemedicina nei LEA. Includere la telemedicina tra le prestazioni erogabili dal Sistema Sanitario Nazionale. ✅Pdta aggiornati. Integrare gli strumenti di telemedicina nei Piani Diagnostico Terapeutici Assistenziali. ✅Monitoraggio dei risultati. Valutare l'efficacia della telemedicina attraverso dati concreti.
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👩⚕️💻 Telemedicina e sclerosi multipla: il vademecum La telemedicina sta emergendo come un prezioso alleato nella gestione della sclerosi multipla, offrendo una serie di vantaggi sia per i pazienti che per le strutture sanitarie. Scopri di più sulle opportunità offerte dalla telemedicina per la SM nell'approfondimento:
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Durante il suo percorso, lungo ormai otto anni, il gruppo di lavoro del Progetto Forward aveva già incrociato il tema della telemedicina. Ora lo fa attraverso un approfondimento più specifico, con il nuovo numero dedicato a questo tema. Qui trovate la presentazione del numero, a cura di Antonio Addis:⤵ https://lnkd.in/dd--fNqB Regione Lazio ASL Roma 1 Il Pensiero Scientifico Editore
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L'intervista ad Alice Borghini di Agenas discute il ruolo dell'agenzia nell'implementazione della telemedicina, parte della missione 6 salute del PNRR. Agenas è responsabile dell'attuazione di investimenti per l'intelligenza artificiale, la telemedicina e il portale della trasparenza, seguendo le linee guida del DM 77/2022. Gli obiettivi iniziali includono migliorare l'assistenza ai pazienti cronici attraverso strumenti digitali. La raccolta dati è in corso e si pianifica una valutazione delle performance sanitarie. I finanziamenti comprendono 1,5 miliardi per la telemedicina e altri fondi per l'intelligenza artificiale e il portale della trasparenza. Le Regioni Lombardia e Puglia guidano l'acquisto di software e hardware. L'integrazione dei nuovi servizi mira a ridurre le disparità territoriali, con attenzione particolare alle aree interne. Infine, è necessario un decreto per definire il funzionamento della telemedicina e le infrastrutture regionali.
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In che modo la telemedicina può fare la differenza nelle cure oncologiche❓ 👩💻Si potrebbe pensare che il mondo digital e il mondo dell’assistenza sanitaria siano destinati a non incontrarsi, in realtà esistono servizi pensati ad hoc che permettono di sfruttare al meglio le potenzialità di entrambi. 🔎Se prendiamo come esempio il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) possiamo individuare 4 esempi: - la teleassistenza tra paziente e medico, per dare supporto e facilitare l’autogestione - il teleconsulto tra specialisti per confrontarsi su diagnosi e percorsi di cura - il telemonitoraggio del paziente, per restare sempre aggiornati sullo stato di salute - la televisita, una nuova modalità di dialogo medico-paziente che può ridurre il numero di volte in cui un paziente si deve recare in ospedale. Questi sono alcuni esempi dei possibili benefici che può portare l’integrazione della telemedicina nell’ambito delle cure oncologico. Ne avevi già sentito parlare? Hai già avuto esperienze di questo tipo? Faccelo sapere nei commenti 👇
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Verso un sistema sanitario connesso: il ruolo della telemedicina. L’innovazione digitale sta trasformando anche la sanità italiana e la telemedicina è uno degli strumenti più promettenti per garantire un’assistenza sempre più accessibile ed efficace. Grazie al PNRR, il nostro Paese sta investendo in infrastrutture digitali che consentiranno di gestire meglio le patologie croniche e migliorare la qualità della vita di milioni di pazienti. La telemedicina, integrando tecnologie avanzate e cure sanitarie, permette di: 🔹 Monitorare costantemente i pazienti cronici, riducendo accessi inutili alle strutture sanitarie. 🔹 Favorire un dialogo più diretto tra medici e pazienti, abbattendo le distanze geografiche. 🔹 Garantire una sanità più inclusiva, grazie a servizi che raggiungono anche le aree meno connesse. Questa rivoluzione richiede un impegno collettivo: dalle istituzioni ai professionisti della salute, fino ai pazienti, dobbiamo lavorare insieme per costruire un sistema sanitario che valorizzi le potenzialità dell’innovazione senza perdere di vista l’umanità della cura. Come vedete il futuro della telemedicina nel nostro Paese? Quali sfide e opportunità vedete per medici e pazienti? #cardiologiamedicasalernitana #sistemasanitario #telemedicina #pnnr #innovazionedigitale
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🤳🩺 𝐃𝐚𝐥 𝐬𝐨𝐠𝐧𝐨 𝐚𝐥𝐥𝐚 𝐫𝐞𝐚𝐥𝐭à: 𝐦𝐨𝐧𝐢𝐭𝐨𝐫𝐚𝐫𝐞 𝐢 𝐩𝐫𝐨𝐩𝐫𝐢 𝐩𝐚𝐫𝐚𝐦𝐞𝐭𝐫𝐢 𝐯𝐢𝐭𝐚𝐥𝐢 𝐝𝐚 𝐫𝐞𝐦𝐨𝐭𝐨, 𝐨𝐭𝐭𝐞𝐧𝐞𝐫𝐞 𝐝𝐢𝐚𝐠𝐧𝐨𝐬𝐢 𝐬𝐩𝐞𝐜𝐢𝐚𝐥𝐢𝐬𝐭𝐢𝐜𝐡𝐞 𝐨𝐧𝐥𝐢𝐧𝐞 𝐞 𝐝𝐢𝐠𝐢𝐭𝐚𝐥𝐢𝐳𝐳𝐚𝐫𝐞 𝐯𝐢𝐬𝐢𝐭𝐞 𝐞 𝐜𝐨𝐧𝐭𝐫𝐨𝐥𝐥𝐢 𝐩𝐞𝐫 𝐠𝐚𝐫𝐚𝐧𝐭𝐢𝐫𝐞 𝐜𝐮𝐫𝐞 𝐢𝐦𝐦𝐞𝐝𝐢𝐚𝐭𝐞 𝐞 𝐚𝐜𝐜𝐞𝐬𝐬𝐢𝐛𝐢𝐥𝐢 𝐚 𝐭𝐮𝐭𝐭𝐢, 𝐨𝐯𝐮𝐧𝐪𝐮𝐞. La #telemedicina fa già parte del presente e sarà sempre più centrale nella sanità del futuro. 🔎 𝐋𝐄𝐆𝐆𝐄𝐓𝐄 𝐎 𝐀𝐒𝐂𝐎𝐋𝐓𝐀𝐓𝐄 𝐐𝐔𝐈: 🎧👉 https://bit.ly/4g8HXlF 📍 «Innovazione tecnologica e digitalizzazione sono pilastri fondamentali per un nuovo modello di assistenza sanitaria più accessibile e vicina ai cittadini, che non punti solo alle cure del paziente cronico, ma anche alla prevenzione e al supporto dei caregiver. 📍 La telemedicina è utilizzata ancora in via occasionale, in molte strutture la strumentazione non è ancora disponibile e si registra una forte disorganizzazione, una scarsa implementazione di servizi di televisita o telemonitoraggio dei parametri clinici, seppure ci sia un forte interesse tanto da parte dei medici quanto dei pazienti», afferma il dr. Giandominik Bossone, direttore sanitario di XTE, il nuovo servizio di sanità integrata e digitale, unico in Italia, che offre assistenza sanitaria personalizzata di altissima qualità, attiva 24 ore su 24, 7 giorni su 7. 📍 Il sistema coniuga telemedicina e medicina di prossimità, garantendo la presa in carico del paziente nella propria casa e la possibilità di seguirne il percorso di prevenzione e cura attraverso il monitoraggio dei parametri di salute, nonché la prenotazione di check-up annuali o pacchetti sanitari in strutture convenzionate, con il supporto delle farmacie territoriali. 📍 La telemedicina è un pilastro fondamentale per la sanità del futuro, e anche il Fasdac lo dimostra con il lancio, nel 2023, di MyClinic Fasdac, il servizio di video consulto medico specialistico che consente ai suoi assistiti di usufruire di televisite con medici su 24 specializzazioni differenti. ❓❓❓ Cosa pensate della telemedicina? L'avete già utilizzata? La tecnologia sarà sempre più al servizio della nostra salute?
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