Post di Andrea Romboli

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Consulente in Pianificazione strategica e management del fundraising -

Il 30 ottobre scorso ho dato le dimissioni da Presidente, Consigliere, Tesoriere e socio di ASSIF Associazione Italiana Fundraiser. Sono stato in Assif dal primo giorno, quando 25 anni fa è nata nei corridoi della facoltà di Economia a Forlì. Da sempre ho creduto in una Assif che potesse diventare casa e riferimento per tutti i fundraiser e quando sono stato chiamato da alcuni membri del consiglio direttivo in scadenza a prenderne la presidenza, ho pensato che era il mio turno e l’occasione per sporcarmi le mani e dare un contributo attivo, per consolidare questi 25 anni e porre le basi per l’Assif del futuro.  In questi 18 mesi ho lavorato con i colleghi del consiglio direttivo per differenziare le attività dell’associazione affinché il tutto non si riconducesse ad un unico evento annuale, ma potesse contemplare l’evento stesso in un’offerta di servizi verso i soci.  E’ stato redatto un piano strategico condiviso con i soci ed i referenti territoriali, lavorando sulla sostenibilità dell’associazione, stipulando per la prima volta accordi per attività di consulenza scientifica che posizionavano quella che, fino a pochi giorni fa, chiamavo la nostra associazione ai livelli che merita. In questi 18 mesi è nato un comitato scientifico, coordinato da Niccolò Contucci che, poco più di un mese fa, riunito insieme al consiglio direttivo ha discusso di temi fondamentali per il futuro del fundraising e dei fundraiser italiani: un nuovo codice etico con una specifica sull’intelligenza artificiale applicata al fundraising, attività di lobbying per la rimozione del tetto del 5x1000 e una riforma dello statuto.  Ma resta una domanda: cosa vogliono i fundraiser italiani dall’associazione che dovrebbe rappresentarli? Vogliono un’associazione di categoria che non ha la forza di erogare nessun servizio ai soci, oppure qualcosa d’altro? Quel qualcosa d’altro stava gettando le sue fondamenta per una nuova visione dell’associazione, ma non sempre tutte le persone che guidano riescono ad avere la capacità di affrontare il cambiamento, soprattutto quando questo comporta sacrifici e rispetto dei giusti tempi e necessari investimenti. Anche in Assif, come in qualunque delle associazioni che ognuno di noi vive ogni giorno, se tutta la governance non riesce a compattarsi nel fare lo sforzo che il cambiamento richiede, se viene meno la fiducia in chi cerca di guidare verso una nuova direzione, non si va da nessuna parte.  Pertanto, nel rispetto dei miei valori personali e professionali, ho deciso uscire dall’associazione e abbandonare Assif.  Tantissimi mi hanno scritto, per chiedermi se potevano fare qualcosa; ciò che ho detto a tutti è di cercare, attraverso gli organi associativi, di riuscire a costruire una ASSIF che abbia un futuro finalmente in grado di rispondere ai bisogni reali dei fundraiser italiani.    Ciao Assif!

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Claudia Pozzi

Fundraising specialist - Temporary Manager per ETS - Certificazione Enti Terzo Settore - Partner Associato BetterFly Network

4 mesi

hai ragione, condivido totalmente ciò che dici: "se tutta la governance non riesce a compattarsi nel fare lo sforzo che il cambiamento richiede, se viene meno la fiducia in chi cerca di guidare verso una nuova direzione, non si va da nessuna parte". E dove ciò non avviene si disfa tutto...

Francesco Cingolani

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4 mesi

Ciao Andrea!

Lisa Orombelli

Direttore Raccolta Fondi e Sviluppo Vidas

4 mesi

Andrea condivido appieno la tua posizione e ti ringrazio per il cambiamento che hai provato a portare.

Mi spiace. Mi sembrava che a livello territoriale - mi riferisco alla Lombardia - negli scorsi anni ASSIF stesse lavorando bene, portando idee, persone e momenti di confronto. Spero possa esserci un rilancio.

Maria Gallo

Consulente di fundraising, fundraiser, formatrice | Esperta di fundraising culturale e sociale

4 mesi

Andrea mi dispiace molto! Avevo molta fiducia in quello che stavi facendo, vedo l’uscita tua e degli altri consiglieri come la grande occasione sprecata di ASSIF. Grazie per averci provato

Fabio Pasiani

Head of Fundraising

4 mesi

Mi dispiace molto Andrea!

Lo sai Andrea, mi ero iscritta per te, per ricostruire un discorso abbandonato tanto tempo fa. Peccato per chi ti perde

Guya Raco

Temporary Manager e consulente per la Valutazione di impatto e la promozione del dono. Project manager nei processi di progettazione partecipata. Grant Writer e Grant Manager.

4 mesi

Andrea, hai tutta la mia stima personale e professionale. E conoscendo la tua onestà intellettuale, so che se hai agito cosi hai validi e solidi motivi. Cosi come i consiglieri e consigliere che ti hanno seguito.

Francesca Boldreghini

Communication & Media Relations Consultant, Giornalista scientifica, Vicepresidente Fondazione Trapianti

4 mesi

Mi dispiace! Non per te… per Assif. Hanno perso il migliore!

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