L'IA può comporre la prossima Monna Lisa? Il dilemma del test di Lovelace 🎨🤖 Vi siete mai chiesti se un'intelligenza artificiale possa davvero essere creativa? Il test di Lovelace ci sfida a riflettere su questa affascinante questione! 🤔 Immaginate un'IA che scrive poesie, compone musica o dipinge quadri. Ma è vera creatività o solo un'abile imitazione? Il test di Lovelace, ispirato alla pioniera dell'informatica Ada Lovelace, cerca di stabilire se un'IA possa produrre qualcosa di veramente originale, che vada oltre la sua programmazione iniziale. 🖋️🎵 La domanda è profonda: la creatività richiede coscienza, emozioni, esperienze di vita? O è semplicemente la capacità di combinare informazioni in modi nuovi e sorprendenti? Le IA stanno già creando opere d'arte uniche, ma possono davvero "immaginare" come facciamo noi? 🌈💭 Questo dibattito non è solo filosofico. Ha implicazioni reali per il futuro dell'arte, dell'innovazione e persino per la definizione stessa di "umano". Mentre le IA diventano sempre più sofisticate, la linea tra creatività umana e artificiale si fa sempre più sfumata. 🎭🔬 Se trovi stimolante questo dibattito sulla creatività artificiale, condividi il post con i tuoi colleghi! 🔄 #TestDiLovelace #CreativitàArtificiale #FilosofiaIA
Post di Andrei Panait
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Lord Byron scriveva “Il miglior profeta del futuro è il passato”. Il passato, con i suoi modelli, errori e successi, non è semplicemente un ricordo, ma una guida per il futuro. Applicando questa considerazione al concetto d’intelligenza artificiale emerge una riflessione: le IA moderne imparano dal passato, dai comportamenti umani e dai pattern registrati. Ada Lovelace, figlia del celebre poeta Lord Byron e della matematica Anne Isabella Milbanke, è considerata la prima programmatrice della storia. Collaborando con il matematico Charles Babbage, comprese che la sua macchina analitica poteva andare oltre i calcoli, manipolando simboli e creando modelli, anticipando così il concetto d'intelligenza artificiale. 🔍 La sua intuizione rivoluzionaria? “La macchina non crea nulla, esegue ciò che sappiamo ordinare”. Una riflessione che ancora oggi guida le discussioni sull’IA e il suo potenziale. 👉 Un viaggio che unisce passato, presente e futuro dell’innovazione! Leggi l'articolo sul blog di Geolander.it Ada Lovelace, la visionaria che anticipò l’era dell’AI https://lnkd.in/d_e38r5Q Franc Arleo Giovanni Manta Giovanni Crotti Michela Varotto Veronica Serafini Emanuele Tamiazzo Filippo Scalabrin Martina Fulici Ugo Morenzetti Stefania Gomiero #AdaLovelace #STEM #IA #Innovazione #DonneNellaScienza
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Come si è sviluppato il cervello umano? E come conoscerne i meccanismi di funzionamento ci può aiutare nello sviluppo delle intelligenze artificiali? Quali sono state le tappe evolutive che ci hanno portato sino ad oggi a ridosso di una probabile nuova svolta evolutiva legata all'intelligenza artificiale? Con un approccio insolito Max Bennett ci porta lungo un viaggio che parte dalla comparsa delle prime forme di vita sulla terra, ci porta a guardare nei 《fossili polverosi sepolti nella crosta terrestre, in geni microscopici all'interno delle cellule di tutto il regno animale, e nel cervello dei molti altri animali che popolano il nostro pianeta.》 《Così ci troviamo sull'orlo del precipizio della sesta svolta nella storia dell'intelligenza umana, all'alba del controllo del processo at- traverso il quale stanno sorgendo esseri artificiali superintelligenti. Sull'orlo di questo precipizio, dobbiamo affrontare una domanda decisamente non scientifica, ma, di fatto, di gran lunga più importante: quali devono essere gli obiettivi dell'umanità? Questa non è una questione di verità, ma di valori.》 Se volete saperne di più su questo libro, è online la mia recensione per Libri di Marketing https://lnkd.in/dedC4BPz #libridaleggere #intelligenzaartificiale #ai #neuroscienze
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Ray Kurzweil vuole vivere per sempre e ha un piano: fondersi con un'intelligenza artificiale (IA). "A un certo punto, quando raggiungeremo tra 20 anni la Singolarità potremo unirci con l'IA e ottenere una potenza di calcolo milioni di volte maggiore di quella attualmente fornita dai loro cervelli biologici." Kurzweil, informatico e futurista, ha dedicato la sua vita a studiare l'integrazione uomo-macchina sviluppando teorie tecno-utopistiche che promettono l'immortalità. Nel suo nuovo libro "The Singularity Is Nearer" spiega che nel 2029, l’IA sarà “migliore di tutti gli esseri umani, e in ogni abilità posseduta da qualsiasi essere umano.” Non solo. "La nanotecnologia ci consentirà di modificare i nostri corpi a piacimento, consentendoci di correre molto più velocemente e più a lungo, nuotare e respirare sott'acqua come i pesci e persino dotarci di ali funzionanti". La teoria di Kurzweil fa parte di un movimento più strutturato chiamato LEV, velocità di fuga della longevità. Secondo la teoria della Lev, quindi, l’invecchiamento è un processo evitabile. Attraverso la tecnologia e le cure è possibile estendere la durata della vita umana. I sostenitori infatti chiedono ai ricercatori di investire sul campo per contrastare l'invecchiamento biologico.RR Digital Academy Ray Kurzweil #tecnologia #innovazione #intelligenzaartificiale #persone #ricerca #ai #invecchiamento continua su: https://lnkd.in/eCMKmG-Q https://www.fanpage.it/
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Lord Byron scriveva “Il miglior profeta del futuro è il passato”. Il passato, con i suoi modelli, errori e successi, non è semplicemente un ricordo, ma una guida per il futuro. Applicando questa considerazione al concetto d’intelligenza artificiale emerge una riflessione: le IA moderne imparano dal passato, dai comportamenti umani e dai pattern registrati. Ada Lovelace, figlia del celebre poeta Lord Byron e della matematica Anne Isabella Milbanke, è considerata la prima programmatrice della storia. Collaborando con il matematico Charles Babbage, comprese che la sua macchina analitica poteva andare oltre i calcoli, manipolando simboli e creando modelli, anticipando così il concetto d'intelligenza artificiale. 🔍 La sua intuizione rivoluzionaria? “La macchina non crea nulla, esegue ciò che sappiamo ordinare”. Una riflessione che ancora oggi guida le discussioni sull’IA e il suo potenziale. 👉 Un viaggio che unisce passato, presente e futuro dell’innovazione! Leggi l'articolo sul blog di Geolander.it Ada Lovelace, la visionaria che anticipò l’era dell’AI https://lnkd.in/d_e38r5Q
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CONSIGLI DI LETTURA 📚 In un recente evento sull'AI, mi sono imbattuto in un libro che consiglio molto: "Il Visconte Cibernetico - Italo Calvino e il sogno dell'intelligenza artificiale" di Andrea Prencipe e Massimo Sideri. Mi ci ritrovo molto... Liceo scientifico, ingegneria e poi una carriera professionale sempre nell'IT e nei dati (numeri). In questo mio percorso "tecnologico" ho un po' sentito anch'io la mancanza di contributi umanistici nel mio lavoro, come una sensazione di incompletezza simile a quella del personaggio del celebre libro di Italo Calvino "Il Visconte Dimezzato". Il visconte, colpito da una cannonata in battaglia, viene diviso in due metà (una cattiva e spietata, l'altra buona e compassionevole) che vivono separate e opposte, ma si cercano per ricomporre alla fine quell'integrità ed equilibrio che costituisce l'essere umano. Ragionando su questo gioco degli opposti e inserendo altri pensieri di quel genio innovatore di Calvino, che si rivelano straordinariamente attuali ed ispiratori (il testo delle Lezioni americane del 1985 sembra scritto oggi!), i due autori affrontano il tema dell'intelligenza artificiale secondo questa dicotomia. Dimostrano come sia necessario affiancare un approccio umanistico al percorso di evoluzione tecnologica. L'avvento dei modelli linguistici di grandi dimensioni (LLM), come ChatGPT, ci sta dimostrando questa incredibile e necessaria connessione tra mondo tecnologico e mondo umanistico. Improvvisamente il DATO è diventato anche TESTO... forse lo era già prima, ma ora è incredibilmente evidente! L'IA ha colmato il divario tra numeri e narrazioni, dimostrando che abbiamo bisogno del tocco umano per comprendere e utilizzare appieno questa tecnologia. Nel libro ci sono tantissimi spunti, citazioni, riferimenti filosofici e tecnologici che fanno riflettere ed aprono a interessanti riflessioni sul futuro dell'umanità, sull'etica e sulla responsabilità nell'utilizzo di questi potentissimi strumenti. Ce lo hanno insegnato altri geni innovatori, come i pensatori dell'antica Grecia (e andiamo ancora più indietro): è fondamentale continuare a fare le domande giuste... e questo vale anche per approcciarsi alla IA. Complimenti davvero agli autori e consiglio vivamente la lettura a qualsiasi tipo di lettore. Anche mia moglie (bibliotecaria), che in fin dei conti è la mia metà umanistica, l'ha apprezzato molto. 😊 Luiss University Press #AI #ItaloCalvino #MetodoCalvino #UmanesimoDigitale #LLM #ChatGPT #IntelligenzaArtificiale #VisconteCibernetico
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Relazioni interessanti, letture estive: “La trama della vita è fatta di reti all’interno di reti. A ogni scala di ingrandimento, i nodi della rete si rivelano come reti più piccole. La nostra tendenza è quella di ordinare questi sistemi secondo uno schema gerarchico, ponendo i sistemi più grandi al di sopra di quelli più piccoli in una struttura a piramide. Ma questa è una rappresentazione tipicamente umana. In natura non c’è alcun sopra e sotto, non esistono gerarchie.” La rete della vita, F. Capra “La macchina pensante (intelligenza artificiale, ndr) non è obbligata a dipendere dalle stesse premesse da cui dipendiamo noi esseri umani: sin dalla nascita, infatti, assumiamo che il mondo contenga oggetti solidi, che interagiscono con noi mediante contatto e che hanno proprietà precise. Questo ci aiuta ma ci limita al contempo, per esempio non riusciamo a comprendere il mondo quantistico, in cui gli oggetti non hanno posizioni precise, nè traiettorie chiare. Ebbene, non c’è ragione per cui le macchine debbano partire dagli stessi presupposti, e questo potrebbe consentire loro di scoprire relazioni utili che a noi sfuggirebbero.” Machina Sapiens, N. Cristianini
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L’Algoritmo di Babele (ed. Solferino) di Andrea Colamedici e Simone Arcagni offre un’analisi affascinante e sorprendentemente leggera dell’#intelligenzaartificiale, che va ben oltre la semplice parte tecnica. Già, perché questo libro non è un manuale su come usare l’IA o su come evitare che ci rubi il lavoro, ma una riflessione culturale e filosofica sull’impatto di queste tecnologie sulla nostra vita quotidiana, sulla nostra percezione del mondo e sul nostro posto nel #futuro.
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🚀 Consigli di lettura sull'intelligenza artificiale Se siete affascinati dal mondo dell'AI o volete semplicemente capire la portata della prossima rivoluzione tecnologica che ci investirá, e volete approfondirne vari aspetti, vi consiglio tre libri che affrontano questo tema da angolazioni diverse, in un percorso progressivo: 1️⃣ Machina Sapiens di Nello Cristianini: Un'introduzione chiara e illuminante alle tecnologie attuali dell'intelligenza artificiale, con riflessioni profonde sul rapporto tra macchine e conoscenza. Perfetto per iniziare a esplorare il tema. 2️⃣ La singolarità è più vicina di Ray Kurzweil: Uno sguardo al futuro della civiltà, analizzando le implicazioni sociali ed etiche del progresso tecnologico e l'integrazione tra uomo e macchina. 3️⃣ Perché le macchine imparano di Anil Ananthaswamy: Per chi vuole approfondire i fondamenti scientifici e matematici del machine learning, con spiegazioni tecniche accessibili ma rigorose. 💡Se avete letto titoli sul tema che vi hanno interessato particolarmente, condivideteli pure nei commenti!
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🤩Condivido un’articolo interessante che esplora la distinzione tra forma e contenuto e l’evoluzione del pensiero umano nell’era dell’intelligenza artificiale. L’autore riprende un paper scientifico sull’ipotesi di un esistenza di un Sistema 0, un livello cognitivo che si colloca alla base dei Sistemi 1 e 2 teorizzati da Daniel Kahneman. Questo Sistema 0 potrebbe rappresentare una dimensione ancora più essenziale, che precede e sostiene sia il pensiero rapido ed emotivo che quello lento e razionale. 🧐Inoltre l’articolo sottolinea come l’intelligenza artificiale, come nuovo medium, non trasformi necessariamente le basi del nostro quotidiano, ma potrebbe riorganizzarle, proprio come fece l’orologio nel ridefinire la nostra percezione del tempo e della routine.
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Nel panorama attuale dove il dibattito sull'intelligenza artificiale è sempre più predominante, "Machina Sapiens" di Nello Cristianini emerge come una lettura essenziale per chiunque desideri comprendere le radici e l'evoluzione di questa tecnologia. Il libro si distingue per la sua capacità di collegare le intuizioni pionieristiche di Alan Turing con le tendenze AI contemporanee, fornendo una narrazione che non solo documenta il progresso tecnologico ma anche esplora le sue implicazioni a lungo termine. Attraverso un'esposizione chiara e accessibile, Cristianini ci guida nell'esame di come le previsioni di Turing stiano influenzando le attuali capacità delle macchine, sfidando i confini tra l'intelligenza umana e quella artificiale. Questo testo si rivela quindi un contributo prezioso per professionisti e studiosi, offrendo una riflessione profonda su come l'intelligenza artificiale stia configurando il futuro del lavoro, dell'etica e della società. Invito colleghi e appassionati del settore a esplorare "Machina Sapiens" per una migliore comprensione di come le nostre creazioni tecnologiche stiano già trasformando il nostro mondo. #IntelligenzaArtificiale #InnovazioneTecnologica #FuturoDelLavoro #EticaAI #NelloCristianini
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