Investire nel Benessere Spirituale e Mentale dei Dipendenti: Una Strategia Vincente per le Aziende I Fatti Parlano Chiaro: Benefici Misurabili del Benessere dei Dipendenti Le ricerche nel campo del benessere organizzativo hanno evidenziato come un dipendente che gode di buona salute mentale sia più motivato, concentrato ed efficiente. Questo si traduce in un miglioramento della produttività aziendale e in una riduzione dell’assenteismo. Inoltre, un ambiente di lavoro che promuove attivamente il benessere psicologico contribuisce a migliorare il morale generale dell’azienda. Strategie Efficaci per il Benessere dei Dipendenti Per raggiungere questi obiettivi, le aziende possono adottare diverse strategie: Formazione dei Leader: I dirigenti devono essere formati per riconoscere e sostenere il benessere psicologico dei dipendenti, creando un ambiente di lavoro che riduca le cause di malessere. Programmi di Welfare Aziendale: Implementare programmi che si occupino del benessere psicologico, offrendo supporto e risorse per la gestione dello stress e della salute mentale. Comunicazione Efficace: Promuovere una comunicazione aperta e onesta che permetta ai dipendenti di esprimere le proprie preoccupazioni senza timore di giudizio. Più Sostanza, Meno Slogan Come recitava una vecchia pubblicità, è il momento di passare da parole a fatti. Non basta proclamare l’importanza del benessere dei dipendenti; è necessario agire concretamente. Le aziende devono andare oltre gli slogan e dimostrare con azioni tangibili il proprio impegno verso il benessere dei propri collaboratori. Il Rendimento del Dipendente: Un Investimento che Ripaga Investire nel benessere dei dipendenti non è un costo, ma un investimento che ripaga. Un dipendente felice e mentalmente sano è un tesoro per l’azienda: è più creativo, meno incline a malattie e più leale verso l’organizzazione. Le immagini di dipendenti felici e soddisfatti rispetto a quelli stressati e demotivati parlano da sole: il benessere dei dipendenti è il benessere dell’azienda. In conclusione, le società che scelgono di investire sul benessere spirituale e mentale dei propri dipendenti si assicurano un vantaggio competitivo significativo. È un percorso che richiede impegno e dedizione, ma i benefici sono inestimabili sia per i lavoratori che per l’azienda stessa.
Post di Antonella Di Cianni
Altri post rilevanti
-
Quanto conta oggi il benessere sul lavoro per i dipendenti? Su quali aspetti dovrebbero investire le aziende? #LinkedInNotizie In occasione della Giornata Mondiale della Salute Mentale, voglio riflettere su un tema cruciale: il benessere sul posto di lavoro. Secondo una ricerca dell’Osservatorio HR Innovation Practice del Politecnico di Milano in collaborazione con Jointly, più della metà delle aziende italiane (64%) offre servizi a supporto del benessere psico-fisico e relazionale dei propri collaboratori. Tuttavia, meno di un lavoratore su dieci (9%) si sente realmente bene sul lavoro, e solo uno su quattro percepisce un impegno concreto della propria azienda in questo ambito. Questi dati parlano chiaro: il benessere non è solo una questione di benefit o programmi di wellness, ma deve diventare parte integrante della cultura aziendale. Quanto conta oggi il benessere sul lavoro? In un contesto di crescente competizione e cambiamento, il benessere dei dipendenti è diventato un fattore fondamentale per la produttività e la retention dei talenti. I professionisti cercano ambienti di lavoro che promuovano non solo la salute fisica, ma anche quella mentale ed emotiva. La mancanza di attenzione a questi aspetti può portare a burnout, turnover elevato e una diminuzione della motivazione. Su quali aspetti dovrebbero investire le aziende? - Formazione e Sviluppo Personale: Offrire corsi e masterclass che non solo migliorino le competenze professionali, ma anche quelle personali, come la gestione dello stress e la resilienza. - Flessibilità Lavorativa: Promuovere modalità di lavoro flessibili per consentire un migliore equilibrio tra vita professionale e personale. - Supporto Psicologico e Counseling: Implementare programmi di supporto psicologico, accessibili e discreti, per affrontare le difficoltà emotive e relazionali. - Cultura del Feedback: Creare un ambiente in cui il feedback sia costruttivo e continuo, stimolando una comunicazione aperta e sincera. - Attività di Team Building: Promuovere iniziative che rafforzino le relazioni interpersonali e favoriscano un clima di fiducia e collaborazione. Investire nel benessere dei dipendenti non è solo un atto di responsabilità sociale, ma una strategia vincente per attrarre e trattenere i talenti. Le aziende che comprendono questa necessità si posizioneranno come leader nel loro settore, creando ambienti di lavoro dove i collaboratori possono prosperare. #abway
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
-
Sviluppare piani focalizzati sul benessere delle persone è una delle nostre sfide. Leggi il post e scopri come implementare un piano d'azione personalizzato.
Quanto conta oggi il benessere sul lavoro per i dipendenti? Su quali aspetti dovrebbero investire le aziende? #LinkedInNotizie In occasione della Giornata Mondiale della Salute Mentale, voglio riflettere su un tema cruciale: il benessere sul posto di lavoro. Secondo una ricerca dell’Osservatorio HR Innovation Practice del Politecnico di Milano in collaborazione con Jointly, più della metà delle aziende italiane (64%) offre servizi a supporto del benessere psico-fisico e relazionale dei propri collaboratori. Tuttavia, meno di un lavoratore su dieci (9%) si sente realmente bene sul lavoro, e solo uno su quattro percepisce un impegno concreto della propria azienda in questo ambito. Questi dati parlano chiaro: il benessere non è solo una questione di benefit o programmi di wellness, ma deve diventare parte integrante della cultura aziendale. Quanto conta oggi il benessere sul lavoro? In un contesto di crescente competizione e cambiamento, il benessere dei dipendenti è diventato un fattore fondamentale per la produttività e la retention dei talenti. I professionisti cercano ambienti di lavoro che promuovano non solo la salute fisica, ma anche quella mentale ed emotiva. La mancanza di attenzione a questi aspetti può portare a burnout, turnover elevato e una diminuzione della motivazione. Su quali aspetti dovrebbero investire le aziende? - Formazione e Sviluppo Personale: Offrire corsi e masterclass che non solo migliorino le competenze professionali, ma anche quelle personali, come la gestione dello stress e la resilienza. - Flessibilità Lavorativa: Promuovere modalità di lavoro flessibili per consentire un migliore equilibrio tra vita professionale e personale. - Supporto Psicologico e Counseling: Implementare programmi di supporto psicologico, accessibili e discreti, per affrontare le difficoltà emotive e relazionali. - Cultura del Feedback: Creare un ambiente in cui il feedback sia costruttivo e continuo, stimolando una comunicazione aperta e sincera. - Attività di Team Building: Promuovere iniziative che rafforzino le relazioni interpersonali e favoriscano un clima di fiducia e collaborazione. Investire nel benessere dei dipendenti non è solo un atto di responsabilità sociale, ma una strategia vincente per attrarre e trattenere i talenti. Le aziende che comprendono questa necessità si posizioneranno come leader nel loro settore, creando ambienti di lavoro dove i collaboratori possono prosperare. #abway
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
-
La definizione di salute, secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità è quella di uno stato completo di benessere fisico, mentale e sociale. Questo concetto si riflette anche nel contesto lavorativo, dove il benessere organizzativo diventa cruciale. Mantenere alto il grado di benessere fisico, psicologico e sociale dei lavoratori è fondamentale per il successo di un'azienda. Oggi più che mai, riconoscere l'importanza della salute mentale dei dipendenti è essenziale. La presenza di stress, ansia e depressione può influenzare negativamente la produttività e il clima lavorativo. È compito delle aziende fornire adeguati strumenti e supporto per il benessere psicofisico dei propri dipendenti. Ascoltare le preoccupazioni dei dipendenti, promuovere una comunicazione aperta e creare un ambiente di lavoro in cui la condivisione delle conoscenze e delle esperienze sia incoraggiata, può contribuire significativamente a migliorare il benessere organizzativo. I manager hanno il compito di guidare in modo empatico e di incoraggiare un equilibrio sano tra lavoro e vita personale. Promuovere la consapevolezza del valore individuale dei dipendenti e concedere loro il giusto grado di autonomia può contribuire a migliorare la soddisfazione sul posto di lavoro e a ridurre il rischio di stress e burnout. Investire nella salute mentale dei dipendenti non è solo un atto di responsabilità sociale, ma può anche portare a un miglioramento della produttività e della reputazione aziendale. In un mondo in cui la competizione è sempre più feroce, il benessere dei lavoratori diventa un elemento cruciale per il successo a lungo termine di un'azienda. 🔲Offro consulenza aziendale per integrare lo yoga come beneficio per i dipendenti, collaborando con aziende di ogni dimensione. Il mio obiettivo è migliorare la salute e il benessere sul posto di lavoro attraverso pratiche come lo yoga, lo shiatsu e la meditazione, incentivando l'allenamento fisiologico motivazionale. ▪️ Istruttore Yoga Operatore Shiatsu Allenatore Fisiologico della Motivazione ▪️ Cellulare: 3387667187 ▪️ Email: yogaalby@gmail.com #aziende #welfare #lavoratori
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
-
-
Libero professionista_Tecnico: Sicurezza Lavoro, Qualità, Ambiente, HACCP_Formazione professionale_RSPP
Quanto conta oggi il benessere sul lavoro per i dipendenti? Su quali aspetti dovrebbero investire le aziende? #LinkedInNotizie Il benessere sul lavoro è fondamentale per diversi motivi. Innanzitutto, influisce sulla produttività: dipendenti soddisfatti tendono a essere più motivati e impegnati, il che si traduce in un miglioramento delle performance. Inoltre, un ambiente lavorativo positivo riduce l'assenteismo e il turnover, risparmiando costi e risorse all'azienda. Dal punto di vista della salute mentale, un buon benessere può prevenire stress e burnout, favorendo una maggiore creatività e collaborazione tra i membri del team. Infine, le aziende che investono nel benessere dei loro dipendenti spesso godono di una reputazione migliore, attraggono talenti e mantengono una cultura aziendale positiva. In sintesi, il benessere sul lavoro è un elemento chiave per il successo a lungo termine di qualsiasi organizzazione. Per attrarre e trattenere i talenti, le aziende dovrebbero investire in diversi aspetti chiave: Creare un ambiente di lavoro inclusivo, positivo e collaborativo, dove i dipendenti si sentano valorizzati e rispettati; Offrire opportunità di formazione, corsi di aggiornamento e percorsi di carriera chiari; Promuovere politiche flessibili, come il lavoro da remoto e orari flessibili, per aiutare i dipendenti a bilanciare le esigenze lavorative e personali; Offrire salari competitivi e benefit attraenti, come assicurazioni sanitarie, piani pensionistici e programmi di benessere; Implementare sistemi di feedback regolari e riconoscere i successi e i contributi dei dipendenti; Investire in programmi di salute mentale, corsi di gestione dello stress e iniziative per il benessere fisico; Favorire eventi interni ed esterni per costruire relazioni e collaborazioni, aumentando il coinvolgimento dei dipendenti.
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
-
L’impatto dei manager sulla salute mentale dei propri collaboratori è più influente di quello dei loro terapeuti. Il rapporto con il proprio capo, responsabile o datore di lavoro è uno dei fattori principali del benessere o del malessere di cui si compone la vita lavorativa (e privata) di ciascuno di noi. Il Workforce Institute UKG, dopo uno studio che ha coinvolto lavoratori in Australia, Francia, Germania, Canada, India, Messico, Nuova Zelanda, regno Unito, Stati Uniti e Paesi Bassi, ha stilato un report da cui è emerso come le figure manageriali siano in grado di impattare sulla psiche dei lavoratori al pari di un partner (69%) e più di un terapeuta (41%) o di un medico (51%). Da una seconda ricerca sull’Italia, in particolare, emerge che il 63% dei dirigenti afferma di percepire un alto grado di stress dei dipendenti. Stando al report “Mental Healt at Work” stilato dall’OMS assieme a l’InternationalLabour Organization, I consigli che vengono offerti a chi ricopre ruoli apicali in azienda sono fondamentalmente di 3 tipi: 📣Promuovere una formazione manageriale consapevole sul tema del benessere mentale in azienda, con l’obiettivo di imparare a riconoscere i disagi emotivi dei propri collaboratori e saper gestirli attraverso ascolto attivo e comunicazione efficace; 🚀Promuovere una formazione sui dipendenti sul tema della salute mentale in azienda; 💡Implementare l’acquisizione di strumenti per apprendere le competenze necessarie a gestire lo stress e ridurre i sintomi di malessere psicologico sul posto di lavoro. In tal senso, la formazione sulle soft skill appare la chiave principale per poter creare un ecosistema interno nel quale ogni risorsa possa sentirsi ascoltata e libera di sprigionare il pieno del proprio potenziale. Scopri come #formulacoach può supportarti in questo percorso e #accelerailsuccessodellatuaazienda.
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
-
-
⚖️🧘 I manager hanno un ruolo cruciale nella salute mentale dei loro dipendenti. Secondo uno studio del Workforce Institute di UKG, i manager hanno un impatto sulla salute mentale dei dipendenti maggiore di dottori e terapisti, e persino pari a quello di coniugi e partner. L'indagine, che ha coinvolto 3.400 persone in 10 paesi, sottolinea l'importanza del lavoro, della leadership e soprattutto dei manager nel supportare la salute mentale dentro e fuori dall'ufficio. Ecco alcuni dati chiave emersi dalla ricerca: 📊 Il 60% dei dipendenti afferma che il lavoro è il fattore che influenza maggiormente la loro salute mentale. 📊 I manager hanno lo stesso impatto sulla salute mentale dei dipendenti dei loro coniugi (entrambi il 69%), e persino maggiore di quello dei loro medici (51%) o dei loro terapeuti (41%). 📊 L'81% dei dipendenti a livello globale darebbe priorità alla salute mentale rispetto a un lavoro ben retribuito, e il 64% accetterebbe una riduzione dello stipendio per un lavoro che supporti meglio il loro benessere mentale. Questi dati evidenziano l'influenza significativa che i leader e i manager possono avere sulla salute mentale dei dipendenti. 🍀 È essenziale che i luoghi di lavoro promuovano un ambiente sano e di supporto per garantire il benessere complessivo dei propri team. 💬 Lasciaci un commento e facci sapere cosa ne pensi.
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
-
-
Il benessere organizzativo: una priorità strategica per il successo aziendale In occasione della Giornata Mondiale della Salute Mentale, riflettere sul benessere sul lavoro è fondamentale. I dati parlano chiaro: secondo una recente ricerca dell'Osservatorio HR Innovation Practice del Politecnico di Milano, il 64% delle aziende italiane offre servizi a supporto del benessere psico-fisico e relazionale. Tuttavia, solo il 9% dei lavoratori dichiara di stare realmente bene sul posto di lavoro. Questo divario evidenzia un problema strutturale che va affrontato con urgenza. Il benessere organizzativo non può essere considerato un elemento accessorio, ma deve essere al centro delle politiche aziendali. Offrire servizi come supporto psicologico o attività di team building è sicuramente positivo, ma non è sufficiente se questi non rispondono alle reali esigenze delle persone. È essenziale che il benessere venga integrato nella cultura aziendale, influenzando il modo in cui le persone lavorano, interagiscono e si sentono parte di un progetto comune. Una delle chiavi del benessere sul lavoro è la creazione di un ambiente che favorisca la fiducia e il dialogo. Quando i dipendenti si sentono ascoltati e sostenuti, aumenta il senso di appartenenza e diminuisce il rischio di stress e burnout. Questo non solo ha un impatto positivo sulla salute mentale, ma si traduce anche in una maggiore produttività e innovazione. Un dipendente che si sente bene è più motivato, più creativo e contribuisce attivamente al successo dell’azienda. Le organizzazioni che comprendono l'importanza di investire nel benessere dei propri collaboratori ottengono vantaggi concreti: la riduzione del turnover, una diminuzione delle assenze per malattia e un miglioramento della reputazione aziendale. Non si tratta di un costo, ma di un investimento che porta a risultati tangibili sia per l’azienda che per i suoi dipendenti. In un mondo del lavoro in continua evoluzione, il benessere organizzativo deve essere considerato una priorità strategica. È solo creando un ambiente lavorativo sano e stimolante che le aziende possono affrontare le sfide del futuro, attrarre i migliori talenti e garantire il successo a lungo termine. Da oltre 10 anni, operiamo nel territorio pugliese con interventi mirati a promuovere la cultura del benessere delle persone nei luoghi di lavoro!
Quanto conta oggi il benessere sul lavoro per i dipendenti? Su quali aspetti dovrebbero investire le aziende? #LinkedInNotizie In occasione della Giornata Mondiale della Salute Mentale, riflettere sul benessere sul lavoro è fondamentale. I dati parlano chiaro: secondo una recente ricerca dell'Osservatorio HR Innovation Practice del Politecnico di Milano, il 64% delle aziende italiane offre servizi a supporto del benessere psico-fisico e relazionale. Tuttavia, solo il 9% dei lavoratori dichiara di stare realmente bene sul posto di lavoro. Questo divario evidenzia un problema strutturale che va affrontato con urgenza. Il benessere organizzativo non può essere considerato un elemento accessorio, ma deve essere al centro delle politiche aziendali. Offrire servizi come supporto psicologico o attività di team building è sicuramente positivo, ma non è sufficiente se questi non rispondono alle reali esigenze delle persone. È essenziale che il benessere venga integrato nella cultura aziendale, influenzando il modo in cui le persone lavorano, interagiscono e si sentono parte di un progetto comune. Una delle chiavi del benessere sul lavoro è la creazione di un ambiente che favorisca la fiducia e il dialogo. Quando i dipendenti si sentono ascoltati e sostenuti, aumenta il senso di appartenenza e diminuisce il rischio di stress e burnout. Questo non solo ha un impatto positivo sulla salute mentale, ma si traduce anche in una maggiore produttività e innovazione. Un dipendente che si sente bene è più motivato, più creativo e contribuisce attivamente al successo dell’azienda. Le organizzazioni che comprendono l'importanza di investire nel benessere dei propri collaboratori ottengono vantaggi concreti: la riduzione del turnover, una diminuzione delle assenze per malattia e un miglioramento della reputazione aziendale. Non si tratta di un costo, ma di un investimento che porta a risultati tangibili sia per l’azienda che per i suoi dipendenti. In un mondo del lavoro in continua evoluzione, il benessere organizzativo deve essere considerato una priorità strategica. È solo creando un ambiente lavorativo sano e stimolante che le aziende possono affrontare le sfide del futuro, attrarre i migliori talenti e garantire il successo a lungo termine. Questa è la sfida che ogni giorno affrontiamo in Psyche at Work, l’azienda di cui faccio orgogliosamente parte. Da oltre 10 anni, operiamo nel territorio pugliese con interventi mirati a promuovere la cultura del benessere delle persone nei luoghi di lavoro.
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
-
Quanto conta oggi il benessere sul lavoro per i dipendenti? Su quali aspetti dovrebbero investire le aziende? #LinkedInNotizie In occasione della Giornata Mondiale della Salute Mentale, riflettere sul benessere sul lavoro è fondamentale. I dati parlano chiaro: secondo una recente ricerca dell'Osservatorio HR Innovation Practice del Politecnico di Milano, il 64% delle aziende italiane offre servizi a supporto del benessere psico-fisico e relazionale. Tuttavia, solo il 9% dei lavoratori dichiara di stare realmente bene sul posto di lavoro. Questo divario evidenzia un problema strutturale che va affrontato con urgenza. Il benessere organizzativo non può essere considerato un elemento accessorio, ma deve essere al centro delle politiche aziendali. Offrire servizi come supporto psicologico o attività di team building è sicuramente positivo, ma non è sufficiente se questi non rispondono alle reali esigenze delle persone. È essenziale che il benessere venga integrato nella cultura aziendale, influenzando il modo in cui le persone lavorano, interagiscono e si sentono parte di un progetto comune. Una delle chiavi del benessere sul lavoro è la creazione di un ambiente che favorisca la fiducia e il dialogo. Quando i dipendenti si sentono ascoltati e sostenuti, aumenta il senso di appartenenza e diminuisce il rischio di stress e burnout. Questo non solo ha un impatto positivo sulla salute mentale, ma si traduce anche in una maggiore produttività e innovazione. Un dipendente che si sente bene è più motivato, più creativo e contribuisce attivamente al successo dell’azienda. Le organizzazioni che comprendono l'importanza di investire nel benessere dei propri collaboratori ottengono vantaggi concreti: la riduzione del turnover, una diminuzione delle assenze per malattia e un miglioramento della reputazione aziendale. Non si tratta di un costo, ma di un investimento che porta a risultati tangibili sia per l’azienda che per i suoi dipendenti. In un mondo del lavoro in continua evoluzione, il benessere organizzativo deve essere considerato una priorità strategica. È solo creando un ambiente lavorativo sano e stimolante che le aziende possono affrontare le sfide del futuro, attrarre i migliori talenti e garantire il successo a lungo termine. Questa è la sfida che ogni giorno affrontiamo in Psyche at Work, l’azienda di cui faccio orgogliosamente parte. Da oltre 10 anni, operiamo nel territorio pugliese con interventi mirati a promuovere la cultura del benessere delle persone nei luoghi di lavoro.
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
-
Quanto conta oggi il benessere sul lavoro per i dipendenti? Su quali aspetti dovrebbero investire le aziende? #LinkedInNotizie La Giornata Mondiale della Salute Mentale ci offre l'opportunità di riflettere su un tema cruciale: il benessere sul posto di lavoro. Non è più un argomento secondario, ma una priorità assoluta per le aziende che desiderano attrarre e trattenere talenti di valore. Secondo una recente ricerca dell'Osservatorio HR Innovation Practice del Politecnico di Milano, solo il 9% dei lavoratori italiani dichiara di sentirsi veramente bene al lavoro, nonostante il 64% delle aziende offra servizi di supporto al benessere psico-fisico. Questo dato ci dice una cosa molto chiara: non basta offrire soluzioni standardizzate. Il benessere non è solo una questione di benefit, ma di cultura aziendale. Ma allora, su cosa devono investire realmente le aziende? Empatia e ascolto: Prima di tutto, le aziende devono imparare ad ascoltare davvero i propri collaboratori. Ogni persona ha bisogni diversi e offrire supporto senza comprendere cosa davvero sia importante per ciascuno rischia di essere solo un esercizio di facciata. Flessibilità e work-life balance: Il benessere passa anche dalla libertà di bilanciare vita personale e professionale. Dare ai dipendenti la possibilità di gestire il proprio tempo in modo più flessibile è una forma di rispetto e riconoscimento che, a lungo termine, ripaga con un aumento della produttività e della soddisfazione. Sostegno concreto alla salute mentale: Il benessere mentale è spesso trascurato, ma rappresenta una parte fondamentale del benessere generale. Le aziende devono investire in programmi di supporto psicologico, counseling e coaching, creando ambienti in cui parlare apertamente di stress o ansia non sia un tabù. Crescita professionale e leadership inclusiva: Valorizzare i propri collaboratori significa farli sentire parte di un progetto di crescita. Offrire opportunità di sviluppo, formazione e percorsi di carriera stimolanti è uno degli investimenti più importanti che un'azienda possa fare. In conclusione, il benessere sul lavoro è strettamente legato a una cultura aziendale basata sul rispetto e sulla valorizzazione delle persone. Le aziende che sapranno investire in queste aree saranno quelle che riusciranno non solo ad attrarre talenti, ma anche a mantenerli motivati e coinvolti nel lungo termine. Il benessere è una marcia in più per il successo, sia per i dipendenti che per le aziende. Osservatori Digital Innovation LinkedIn Politecnico di Milano
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
-
L'importanza di investire nel benessere organizzativo Il benessere organizzativo è uno stato di salute e di soddisfazione generale che si raggiunge quando le persone lavorano in un ambiente sicuro, stimolante e gratificante. Un ambiente di lavoro sano e positivo può avere un impatto significativo sulla produttività, la creatività, la fidelizzazione dei dipendenti e la soddisfazione dei clienti. Ci sono molti fattori che contribuiscono al benessere organizzativo, tra cui: ➡️ Un ambiente di lavoro sicuro e confortevole; ➡️ Un management che è in grado di motivare e coinvolgere i dipendenti; ➡️ Una cultura aziendale che incoraggia la collaborazione e la condivisione delle idee; ➡️ Un equilibrio tra lavoro e vita privata; ➡️ La possibilità di sviluppo e crescita professionale. Le aziende che investono nel benessere organizzativo possono ottenere molti vantaggi, tra cui: ➡️ Maggiore produttività; ➡️ Migliore qualità del lavoro; ➡️ Riduzione del turnover dei dipendenti; ➡️ Migliore soddisfazione dei clienti; ➡️ Maggiore efficientamento dei costi. Il benessere organizzativo è un investimento importante per le aziende che vogliono migliorare la loro performance e creare un ambiente di lavoro sano e positivo per i propri collaboratori! #benessere #sicurezza #prestazioni
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
-