A circa un anno dalla prima positiva esperienza di tutela e protezione della piccola popolazione di "Ghiandaia marina" nell’alessandrino nasce il progetto Campagne turchesi II. Nella provincia di Alessandria, circa quindici anni fa, veniva segnalata, dopo 70 anni dalla sua scomparsa, la prima coppia nidificante di Ghiandaia marina per il Piemonte e da allora sono diverse quelle tornate a ripopolare queste campagne. Tuttavia la popolazione è ancora molto lontana dall’aver trovato un suo equilibrio perché scarseggiano i siti per la nidificazione, soprattutto per i regolari disboscamenti e l’abbattimento di strutture ruderali in luogo di nuovi impianti viticoli, seminativi, noccioleti, impianti fotovoltaici, ecc. Ecco dunque che l’installazione di strutture nido artificiali diventa di fondamentale importanza per la riproduzione e l’espansione di questa e di altre specie. Possibili risultati: 2 nuove strutture di nido artificiali ed espandere i confini dell'attività anche alle limitrofe province di Asti e Torino, condividendo il più possibile questo progetto affinché altri possano contribuire ed incentivare la nidificazione della Ghiandaia marina e di altre specie cavicole secondarie. Sostieni questo progetto! https://lnkd.in/dmbcMQDT #campagna #tutela #protezione #GhiandaiaMarina #CoraciasGarrulus #biodiversità #Alessandria #Piemonte #nidificazione #disboscamenti #nidoartificiale #riproduzione #espansione Regione Piemonte
Post di Antonio Rancati
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Bella notizia che rafforza l'importanza delle politiche di protezione e conservazione delle specie a rischio, che implicano la conservazione di habitat e quindi protezione anche delle altre specie in una sinegia che alla fine porta a progressi tangibili.
Una bellissima notizia arriva oggi dalla penisola iberica: il felino più raro del Pianeta ha migliorato il suo stato di conservazione passando da specie “minacciata” a specie “vulnerabile” nella Lista Rossa dell’#IUCN. La #linceiberica era arrivata sull’orlo dell’estinzione alla fine degli anni ’90: i primi censimenti contavano solamente 62 individui maturi. Oggi si stima che la popolazione sia cresciuta del 21% in un anno, raggiungendo i 2.021 individui nel 2023 e questa notevole crescita allontana la specie dal pericolo di estinzione. Grazie agli sforzi di #conservazione la popolazione di lince continua a riconquistare i territori dai quali era scomparsa! Scopri di più 🔗 https://shorturl.at/sQ48F #WWF #wwfitalia #wwfspain © Antonio Liébana
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La sopravvivenza delle rondini è a rischio ma con l’impegno comune si può salvaguardarle. Le strategie per contribuire alla conservazione di questi uccelli migratori che animano i cieli nella bella stagione. #biodiversità #rondini #ecosistemi #ecologia
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Il ritrovamento di elementi vegetali di pregio conferma l'importanza della gestione attiva delle zone umide. Si tratta infatti di ambienti che spesso rischiano una banalizzazione della componente floristico-vegetazionale legata, in buona parte, alla successione ecologica. #WetlandConservation #FloristicSurvey #HabitatMonitoring #StudioFagus
I monitoraggi floristico-vegetazionali in corso, condotti da Studio Fagus, hanno portato alla scoperta di un elemento di grande pregio conservazionistico: una popolazione di 𝑳𝒖𝒅𝒘𝒊𝒈𝒊𝒂 𝒑𝒂𝒍𝒖𝒔𝒕𝒓𝒊𝒔 🌿 Si tratta di una 𝐩𝐢𝐚𝐧𝐭𝐚 𝐫𝐚𝐫𝐚 e in diminuzione su scala nazionale, a causa della progressiva alterazione antropica dell'habitat, costituito principalmente da bordure palustri fangose. Il ritrovamento conferma la presenza in Riserva di questa specie, che 𝐝𝐚 𝐨𝐥𝐭𝐫𝐞 𝟐𝟎 𝐚𝐧𝐧𝐢 𝐞𝐫𝐚 𝐫𝐢𝐭𝐞𝐧𝐮𝐭𝐚 𝐞𝐬𝐭𝐢𝐧𝐭𝐚, rappresentando inoltre l'unica stazione dell'anfiteatro morenico del Lago d'Iseo. Questo significativo ritrovamento conferma l'importanza della 𝐭𝐮𝐭𝐞𝐥𝐚 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐞 𝐚𝐫𝐞𝐞 𝐮𝐦𝐢𝐝𝐞 che, all'interno di habitat acquatici differenti e interconnessi, sono capaci di ospitare specie vegetali di grande interesse altrove minacciate.
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Il Carpobrotus edulis, noto come Fico degli Ottentotti, è un esempio di come le piante possano viaggiare oltre i loro confini naturali e influenzare nuovi #ecosistemi. Questa pianta succulenta, con le sue vivaci fioriture e la sua #resistenza, ha trovato un nuovo terreno fertile nel clima mediterraneo, simile a quello della sua terra natia, il Sudafrica. Il Fico degli Ottentotti, sebbene bello a vedersi, rappresenta una #minaccia per la #biodiversità locale, competendo con le piante indigene e modificando gli habitat naturali. Le sue capacità di #adattamento e di rapida diffusione lo hanno reso una specie invasiva in molte regioni costiere, richiedendo interventi di #gestione attenti per preservare gli ecosistemi locali. Ne parliamo in questo articolo di Taiao!
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Un bellissimo racconto di Andrea Barzagli sulle Foreste Modello, realtà che sul territorio portano competenze, reti e progetti (come il progetto STAI - strumenti e competenze dell'abitare la montagna) Cosa sono le Foreste Modello? No, non si tratta di boschi particolarmente belli o ben gestiti ma di una rete internazionale di territori che lavorano assieme per connettere sfide locali e globali, mettendo al centro le comunità. In Italia ne sono presenti due, entrambe posizionate sull’Appennino, una in Toscana e l’altra in Abruzzo.
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🌳 In questi giorni siamo tornati a visitare il #boscourbano di Poirino (TO), inaugurato un anno e mezzo fa nell’area nord della cittadina, tra la circonvallazione e il centro abitato. Dopo le #curecolturali e gli sfalci delle erbe infestanti realizzati durante l’estate, abbiamo verificato lo stato di salute del nuovo bosco e la presenza di fallanze, ovvero di giovani piante che, in queste fasi delicate di sviluppo, non sono riuscite ad attecchire. Si tratta di un fenomeno naturale dovuto proprio al fatto che alberi e arbusti sono esseri viventi e alcuni tra loro, per quanto scelti tra le specie autoctone meglio adatte al terreno e al clima dell’area, possono avere più difficoltà ad adattarsi. Facendo un censimento pianta per pianta abbiamo quindi constatato che alcuni esemplari di frassino e ligustro stanno facendo fatica a svilupparsi, mentre nell’area adibita a filare abbiamo trovato tre piante spontanee, un ottimo segno del benessere del bosco! Queste osservazioni ci aiuteranno, da un lato, a formulare una proposta di ripristino con le specie che si sono meglio adattate all’area e, dall’altro, a migliorare costantemente le nostre strategie di #forestazioneurbana per creare nuovi polmoni verdi sani e resistenti. 🌳🌲🌳 Il bosco di Poirino, esteso quasi 2 ettari, consentirà a regime di assorbire fino a 319 tonnellate di CO2 in 20 anni e di rilasciare fino a 233 tonnellate di ossigeno nel medesimo arco temporale, assorbendo fino a 226 Kg di PM10 all’anno. Scopri di più su questo progetto 👉 https://lnkd.in/drtkBDYs #diamoradicialfuturo #diariodicampo
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Il 12 agosto di ogni anno, la Giornata Mondiale dell'Elefante offre un'importante opportunità per riflettere sulle sfide che questa maestosa specie affronta e per rinnovare l'impegno verso la sua conservazione. Gli elefanti, simboli di forza e intelligenza, sono oggi più minacciati che mai, e il loro futuro è in bilico a causa di problemi complessi e interconnessi. Gli elefanti sono minacciati da un aumento allarmante del rischio di estinzione. La popolazione di elefanti africani è diminuita drasticamente, passando da circa 1,3 milioni negli anni '70 a meno di 400.000 individui oggi. Le cause principali di questa diminuzione includono la perdita di habitat e la caccia illegale. In Asia, la situazione è altrettanto preoccupante, con la popolazione di elefanti asiatici ridotta a meno di 50.000 esemplari, a causa di una combinazione di perdita di habitat e conflitti con le popolazioni locali. La crescente espansione agricola e l'urbanizzazione hanno ridotto drasticamente gli habitat naturali degli elefanti. Le foreste pluviali e le savane, essenziali per la loro sopravvivenza, sono state trasformate in terreni agricoli e zone urbane. Questa perdita di habitat non solo riduce le aree disponibili per gli elefanti, ma crea anche frammentazioni territoriali che ostacolano i loro movimenti e l'accesso alle risorse vitali come cibo e acqua. La caccia illegale per il commercio di avorio è una delle minacce più gravi per gli elefanti. Nonostante i divieti internazionali sul commercio di avorio, i bracconieri continuano a uccidere elefanti per le loro zanne, vendute a prezzi elevati nei mercati neri. Questo crimine non solo riduce la popolazione di elefanti, ma destabilizza anche gli ecosistemi in cui vivono, influenzando negativamente altre specie. La Giornata Mondiale dell'Elefante ci ricorda l'importanza di azioni concrete per proteggere questa specie iconica. Le iniziative di conservazione devono includere il potenziamento delle leggi contro il bracconaggio, il rafforzamento delle aree protette e la promozione di programmi di sensibilizzazione per le comunità locali. Solo attraverso sforzi globali coordinati e il sostegno delle popolazioni locali possiamo garantire un futuro sicuro per gli elefanti. In questo giorno speciale, è fondamentale rinnovare l'impegno per la conservazione degli elefanti e sostenere le iniziative che lavorano per proteggere questi magnifici animali. La loro sopravvivenza dipende da noi e dalle nostre azioni per preservare il loro habitat e fermare il commercio illegale di avorio.
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#Biodiversità - Il #Brasile sta affrontando un dilemma ambientale tutt’altro che indifferente in quanto possiede una delle più grandi reti stradali al mondo e, al contempo, circa il 40% delle specie di primati che vivono nella zona sarebbero a rischio estinzione. Un altro dato allarmante invece riguarda le cause principali di morte: secondo una revisione scientifica il numero di mammiferi medio-grandi uccisi nelle strade brasiliane ogni anno può raggiungere quasi le 9 milioni di unità. Per cercare di risolvere il problema è nata una missione che è frutto della collaborazione tra ricercatori e popolazioni indigene e che mira alla tutela dei primati dell’#Amazzonia: si tratta del #ProgettoReconecta, il quale è stato ideato dalla biologa e vincitrice del premio Whitley 2024 Fernanda Ambra e prevede la costruzione di “ponti” finalizzati a collegare le chiome degli alberi situati ai due lati della strada che percorre gli Stati di Amazonas e Roraima, permettendo così alla fauna locale di attraversare evitando il pericolo investimento, che è infatti una delle principali cause di morte per i primati nella regione.
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Oggi parliamo di... Picchio nero e bostrico: nuove nidificazioni nel Parco di Paneveggio
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Giornalista - Podcaster
9 mesiLa provincia di Alessandria è ampia. In quale zona sarebbe ricomparsa la ghiandaia?