Post di Azienda Ospedaliero-Universitaria SS Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria

🔬#iVoltidellaRicerca Niccolò Simonelli, Infermiere presso la Struttura Complessa Cardiologia, AOU AL. 📌Percezione del rischio cardiovascolare: descrizione del fenomeno in prevenzione primaria. La malattia cardiovascolare (CV) è la causa di circa 3,9 milioni di decessi ogni anno in Europa. Nonostante questo, alcuni comportamenti non salutari rimangono assai diffusi nelle persone. Per questo, in occasione degli eventi che hanno festeggiato la Giornata Mondiale per il Cuore (29 settembre) 2023 si è desiderato far conoscere, ai più di 300 partecipanti coinvolti, i loro personali “numeri del cuore”, ovvero, è stato predisposto uno screening dei principali fattori di rischio CV (pressione arteriosa, profilo lipidico, glicemia e parametri antropometrici) per ogni persona. Tale iniziativa si è concretizzata in uno studio multicentrico di prevenzione primaria che ha avuto l’obiettivo di descrivere il gap fra il rischio reale CV con la percezione del rischio CV. I primi risultati hanno evidenziato che le persone valutate con “alto” e “molto alto” rischio reale CV sono anche quelle che sottostimano la percezione del rischio CV medesimo (91% and 94%, rispettivamente). Concludendo, si ritiene che le campagne comunitarie di prevenzione CV dovrebbero sempre prevedere una valutazione sistematica del rischio reale CV e della sua percezione nelle persone sane. Futuri studi sono auspicabili diretti alle persone più fragili a livello economico-sociale. #curaricercaecomunità

📅 Congresso Regionale Congiunto AMD-SID-OSDI-ANIED "Il diabete nel giovane e nell’anziano: diverse prospettive lungo l’arco della vita" 🩺 Il congresso congiunto regionale AMD, SID, OSDI e ANIED di quest'anno è dedicato a un tema di grande attualità: la gestione del diabete mellito nelle diverse fasce d'età. 🔹 Il diabete è una sfida crescente per la salute pubblica, con una prevalenza sempre maggiore sia tra i giovani che tra gli anziani. Per i giovani, la gestione precoce e personalizzata è fondamentale per prevenire complicanze, mentre per gli anziani, la complessità delle terapie richiede un’attenta considerazione delle comorbidità e dei cambiamenti nello stile di vita. 👩⚕️👨⚕️ Obiettivo del congresso: esplorare le diverse prospettive nella cura del diabete, promuovendo lo scambio di esperienze e migliori pratiche tra professionisti sanitari. Verranno approfondite le nuove terapie farmacologiche (come SGLT2 inibitori e GLP1 RA) e le soluzioni innovative che migliorano l’aderenza terapeutica. 📍 Quando: 23 novembre 2024 📍 Dove: Genova - Hotel Continental #Diabete #CongressoMedico #AMD #SID #OSDI #ANIED #Genova #Salute #FormazioneMedica #TerapieInnovative

Al XXII° congresso nazionale di AME si è parlato di gestione precoce del diabete e dell’ obesità. L’obesità non solo deve essere affrontata con terapie mirate alla riduzione del peso corporeo, ma anche con strategie volte a gestire le complicanze associate. Negli studi STEP e SELECT, Semaglutide 2,4 mg. ha dimostrato un'efficacia riproducibile, con una riduzione ponderale media del 16-17%, indipendentemente da BMI iniziale, età, sesso o etnia. Oltre alla significativa perdita di peso, i dati confermano benefici rilevanti sulla prevenzione cardiovascolare e sul miglioramento del prediabete, con potenziali effetti di reversibilità. Questi risultati si accompagnano a un miglioramento della qualità di vita dei pazienti. È stato inoltre evidenziato che Semaglutide esercita effetti pleiotropici, non limitati alla sola perdita di peso, ma anche nella riduzione degli eventi cardiovascolari, contribuendo a una protezione globale del paziente. Il commento di Flavia Prodam – Specialista in endocrinologia e malattie del ricambio. Scienze Tecniche Dietetiche Applicate - Dipartimento di Scienze della Salute; Università del Piemonte Orientale.

I fattori di rischio delle malattie #cardiovascolari sono molteplici. Età, genere, compresenza di altre malattie e condizioni come l’ipertensione arteriosa, il diabete e le dislipidemie, stili di vita scorretti (fumo, sedentarietà, cattiva alimentazione) sono alcuni degli elementi a cui prestare attenzione quando si parla di prevenzione del rischio cardiovascolare. Ma, soprattutto quando il rischio di una persona rientra in una “zona grigia” (nella quale il rischio c’è, ma non è ancora francamente elevato), tenere in considerazione anche altri fattori, detti: "modificatori del rischio" rilevabili con analisi genetiche e di imaging, può forse contribuire a rendere più “personalizzata” la prevenzione. E, in effetti, le evidenze preliminari suggeriscono che fornire queste informazioni aggiuntive sul rischio può consentire al medico interventi più personalizzati e può così migliorare l'aderenza alle sue prescrizioni per una modificazione dello stile di vita e per trattamenti specifici. Scoprire il ruolo e la reale efficacia di questi elementi in una strategia di prevenzione cardiovascolare è l’obiettivo che si sono proposti 17 IRCCS della Rete Cardiologica con il progetto CVRISK-IT, che sarà presentato il 14 - 15 giugno 2024 presso l’IRCCS Policlinico San Donato al kick-off Meeting “Al Cuore della Prevenzione: Approcci integrati verso la prevenzione cardiovascolare personalizzata”. Nella Prima Sessione del Meeting (14 giugno) una Tavola rotonda, moderata da Luigi Ripamonti, tratterà gli aspetti più rilevanti nel contesto della prevenzione: "La sostenibilità futura del SSN: innovazione nella prevenzione"  Rosanna Tarricone Associate Dean, SDA Bocconi School of Management "Ruolo del polygenic risk score per le nuove strategie di prevenzione primaria" Nicole Soranzo Head of Genomics Research Centre, Human Technopole "Il ruolo dell'alimentazione e dell'attività fisica nella prevenzione e cura dell'obesità"  Michele Carruba Direttore Centro Studi e Ricerche Obesità, Università degli Studi di Milano "Il gender gap della prevenzione cardiovascolare nella ricerca, nella pratica clinica e nella vita quotidiana"  Elena Ortona Direttrice Centro di riferimento Medicina di Genere, Istituto Superiore di Sanità "Non c'è prevenzione senza consapevolezza: il ruolo strategico della comunicazione" Eugenio Santoro Advisor Scientifico, NExT-H Un passo avanti verso la prevenzione cardiovascolare. #cvriskit #cvd #alcuoredellaprevenzione #retecardiologica #prevenzione #prevention

🗞️ Fare le scale rafforza il cuore. Il Prof. Vetta dell’Università UniCamillus ci spiega perché, ma occhio ai controlli preventivi! Un recente studio ha dimostrato come 𝘀𝗮𝗹𝗶𝗿𝗲 𝗮𝗹𝗺𝗲𝗻𝗼 𝟱 𝗿𝗮𝗺𝗽𝗲 𝗱𝗶 𝘀𝗰𝗮𝗹𝗲 (circa 50 gradini al giorno) possa 𝗿𝗶𝗱𝘂𝗿𝗿𝗲 𝗱𝗲𝗹 𝟮𝟬% 𝗶𝗹 𝗿𝗶𝘀𝗰𝗵𝗶𝗼 𝗱𝗶 𝘀𝘃𝗶𝗹𝘂𝗽𝗽𝗮𝗿𝗲 𝗽𝗮𝘁𝗼𝗹𝗼𝗴𝗶𝗲 𝗰𝗮𝗿𝗱𝗶𝗼𝘃𝗮𝘀𝗰𝗼𝗹𝗮𝗿𝗶, come ictus e malattie coronariche. Si tratta della prima causa di morte nei Paesi occidentali, e l’Italia non fa eccezione, con i suoi 230 mila decessi all’anno per tale ragione. «I risultati di questo studio non stupiscono affatto – commenta il Prof. Francesco Vetta, docente di Cardiologia presso l’Università UniCamillus – Salire le scale è un’attività aerobica, ed è quella più consigliata per migliorare la salute del cuore e dell’organismo in generale». Perché proprio aerobica? «Nei soggetti che svolgono sport aerobici, aumentano le fibre muscolari di tipo IIa e di tipo I, che sono quelle più ricche di mitocondri, più vascolarizzate e che determinano una minor insulino-resistenza – risponde Vetta – Una miglior insulino-resistenza, a sua volta, si traduce in un miglior assetto glucidico, in una riduzione del colesterolo cattivo e, quindi, in un miglior assetto lipidico: considerando che tra i fattori di rischio cardiovascolari vi sono sedentarietà, diabete mellito e dislipidemia, va da sé che un’adeguata attività fisica di tipo aerobico riduca tale rischio». ➡️ Leggi l’articolo: https://lnkd.in/dBdG6P9Z #UniCamillus #OMS #salute #cuore 

💡Rivoluzione della prevenzione: Oltre i limiti delle analisi del sangue. 🩸Per anni, ci siamo aggrappati al monitoraggio di indicatori come colesterolo, trigliceridi e glicemia per la prevenzione primaria. Ma questi parametri, pur importanti, offrono solo una visione parziale della salute complessiva e della capacità di prevenire malattie croniche. 🔍Nuove ricerche, come una recente meta-analisi, ci rivelano un'altra verità: i marcatori funzionali della fitness cardiorespiratoria predicono con precisione la morbilità e la mortalità, e quindi il rischio di malattie croniche. 📚Uno studio su oltre 20,9 milioni di dati da 199 ricerche ha scoperto che: ✅Un livello più alto di fitness cardiorespiratoria riduce il rischio di mortalità per tutte le cause dal 41% al 53%. ✅Ogni aumento di 1-MET* nell'attività fisica è associato a una riduzione del 11% al 17% della mortalità per tutte le cause. 🚀Questi risultati sottolineano l'importanza di valutare la forza e la fitness cardiorespiratoria per una prevenzione primaria efficace. La capacità di svolgere attività fisica è un indicatore cruciale della salute generale e della prevenzione di malattie come cardiopatie, ictus, diabete e cancro. 🔥Integrare questi marcatori funzionali nelle valutazioni di prevenzione primaria offre numerosi vantaggi: 👉🏻Una visione più completa della salute. 👉🏻Identificazione precoce dei soggetti a rischio, anche con marcatori molecolari normali. 👉🏻Motivazione a uno stile di vita più sano. ❤️In conclusione, la prevenzione va al di là dei marcatori molecolari. È tempo di guardare oltre, verso una salute più completa e duratura. 👉🏻sentiti libero di ripubblicare o condividere il reel 👉🏻segui @healthcoachgiovannigagliardi per altri consigli 👉🏻tagga un amico a cui potrebbe piacere questo post

𝗥𝗶𝗹𝗲𝘃𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗗𝗶𝘀𝗴𝗹𝗶𝗰𝗲𝗺𝗶𝗮: 𝗨𝗻 𝗣𝗿𝗲-𝗙𝗮𝘁𝘁𝗼𝗿𝗲 𝗱𝗶 𝗥𝗶𝘀𝗰𝗵𝗶𝗼 𝗽𝗲𝗿 𝗘𝘃𝗲𝗻𝘁𝗶 𝗖𝗮𝗿𝗱𝗶𝗼𝘃𝗮𝘀𝗰𝗼𝗹𝗮𝗿𝗶 Durante le giornate mondiali del diabete del 2018 e 2019, un team di ricercatori dell'Università di Pavia e dell'IRCCS Policlinico San Matteo ha condotto uno studio su 666 persone per identificare la prevalenza di disglicemia, una condizione prediabetica che rappresenta un importante fattore di rischio per eventi cardiovascolari. 𝐴𝑟𝑡𝑖𝑐𝑜𝑙𝑜 𝑝𝑢𝑏𝑏𝑙𝑖𝑐𝑎𝑡𝑜 𝑠𝑢: 𝐴𝑚𝑒𝑟𝑖𝑐𝑎𝑛 𝐽𝑜𝑢𝑟𝑛𝑎𝑙 𝑜𝑓 𝑀𝑒𝑑𝑖𝑐𝑎𝑙 𝑆𝑐𝑖𝑒𝑛𝑐𝑒𝑠 𝑎𝑛𝑑 𝑀𝑒𝑑𝑖𝑐𝑖𝑛𝑒 𝑖𝑛 𝐴𝑝𝑟𝑖𝑙𝑒 2024. 𝗘𝗰𝗰𝗼 𝗶 𝗽𝘂𝗻𝘁𝗶 𝗖𝗵𝗶𝗮𝘃𝗲: -Prevalenza: È stato riscontrato che il 28% dei partecipanti era affetto da disglicemia, mentre l'11% risultava diabetico. La prevalenza del diabete rilevata è stata inferiore rispetto ai dati nazionali, probabilmente a causa dell'età media più bassa dei partecipanti. -Fattori di Rischio: L'età avanzata, il colesterolo totale elevato e i trigliceridi alti sono stati identificati come correlati indipendenti alla progressione verso il diabete. -Importanza della Prevenzione: La rilevazione della disglicemia sottolinea l'importanza di strategie di prevenzione primaria e secondaria per ridurre il rischio di sviluppare il diabete e le complicanze cardiovascolari associate. -Conclusione: Questo studio evidenzia la necessità di monitorare attentamente la popolazione per identificare e gestire tempestivamente i pre-fattori di rischio, contribuendo così alla prevenzione delle malattie cardiovascolari e del diabete. #savestudi #milano #diabete #prevenzione #sanità #salutepubblica #cardiologia #ricerca Giuseppe Derosa, Pamela Maffioli catherine klersy Virginia V. Ferretti, Angela D'Angelo, Sergio Di Matteo Giacomo M. Bruno Giorgio Lorenzo Colombo Chiara Martinotti Maria Chiara Valentino Giulia Vittoria Faitelli Roberta Di Massa Davide Zelioli Alessandro Alfano

WELFARE AZIENDALE. PREVENZIONE PERSONALIZZATA DELLE MALATTIE CARDIOVASCOLARI. Ottenere benefici immediati mentre si investe per il futuro è oggi possibile. Perché ogni persona diventi protagonista e responsabile della propria salute e delle proprie scelte. Vi è evidenza che le persone consapevoli del proprio rischio genetico cardiovascolare dimostrano un significativo miglioramento nel raggiungimento degli obiettivi terapeutici definiti dal proprio medico. E dalla nostra esperienza riscontriamo una riduzione dell’ordine del 50% del tasso di frequenza dei congedi per malattia. - In GENinCode abbiamo sviluppato CARDIO inCode Score® per valutare il rischio cardiovascolare, validato in più di quattordici anni di studio e scelto da aziende globali. Più di 80.000 persone - di diverse etnie - hanno già potuto beneficiare del nostro test CARDIO inCode Score® per la prevenzione personalizzata delle malattie cardiovascolari. “Negli adulti, l’aggiunta di un punteggio di rischio poligenico al calcolatore del rischio di malattia cardiovascolare aterosclerotica migliora significativamente la previsione degli eventi cardiovascolari”. [Polygenic Risk Scores For Cardiovascular Disease. A Scientific Statement From The American Heart Association. AHA, luglio 2022] Il test può essere eseguito anche a partire da un semplice campione di saliva. - CARDIO inCode Score® identifica le persone ad alto rischio cardiovascolare, e aiuta il medico ad elaborare una strategia di cura personalizzata. Se desideri ricevere maggiori informazioni scrivimi un messaggio, oppure visita la nostra pagina LinkedIn: https://lnkd.in/dPUpUhs2 #employeebenefits #genincode #cardioincode

OBESITA': aumento del rischio di frattura e impatto delle terapie sulla salute ossea 👉 L'obesità è strettamente correlata a un aumentato rischio di fratture. Questa condizione, oltre a sovraccaricare le ossa, altera negativamente il metabolismo osseo e muscolare. La presenza di diabete di tipo 2, spesso associata all'obesità, aggrava ulteriormente la situazione. 👉 Perdita di peso: una lama a doppio taglio Sebbene la perdita di peso sia fondamentale per migliorare la salute generale degli individui obesi, essa può paradossalmente aumentare il rischio di fratture. Questo effetto collaterale è dovuto a una perdita ossea accelerata, che contrasta i benefici della riduzione del carico meccanico sulle ossa. 👉 Strategie terapeutiche e prospettive future. Le strategie per affrontare l'obesità sono molteplici e includono diete, esercizio fisico, chirurgia e farmaci come gli agonisti del recettore GLP-1. Tuttavia, è cruciale comprendere gli effetti a lungo termine di queste terapie sul tessuto osseo. 👉 Conclusioni L'obesità rappresenta una sfida complessa per la salute pubblica. La gestione dell'obesità e la prevenzione delle fratture richiedono un approccio multidisciplinare che tenga conto sia dei benefici che dei rischi associati alle diverse terapie. 👉 Riferimento Paccou, Julien, and Juliet E. Compston. "Bone health in adults with obesity before and after interventions to promote weight loss." The Lancet Diabetes & Endocrinology (2024).

🫀 Le patologie cardiovascolari sono la prima causa di mortalità mondiale nei paesi occidentali. Ogni anno, in Italia, si verificano circa 120mila infarti del miocardio, che portano a 15mila interventi di by-pass aortocoronarico, 35mila interventi di valvuloplastica o sostituzione valvolare. Da 120.000 a 180.000 sono i ricoveri annuali per scompenso cardiaco (fonte PNE- AGENAS). La cardiopatia ischemica è la prima causa di morte in Italia (fonte OMS), 💪 La 𝗿𝗶𝗮𝗯𝗶𝗹𝗶𝘁𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗰𝗮𝗿𝗱𝗶𝗼𝗹𝗼𝗴𝗶𝗰𝗮 𝗲̀ 𝘂𝗻𝗮 𝘀𝗽𝗲𝗰𝗶𝗮𝗹𝗶𝘁𝗮̀ 𝗶𝗻 𝗰𝘂𝗶 𝗠𝗮𝘂𝗴𝗲𝗿𝗶 𝗲̀ 𝗹𝗲𝗮𝗱𝗲𝗿 𝗻𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗮𝗹𝗲, rivolta a chi ha subito un 𝗶𝗻𝗳𝗮𝗿𝘁𝗼 𝗱𝗲𝗹 𝗺𝗶𝗼𝗰𝗮𝗿𝗱𝗶𝗼, 𝘂𝗻 𝗶𝗻𝘁𝗲𝗿𝘃𝗲𝗻𝘁𝗼 𝗱𝗶 𝗮𝗻𝗴𝗶𝗼𝗽𝗹𝗮𝘀𝘁𝗶𝗰𝗮 𝗼 𝗰𝗮𝗿𝗱𝗶𝗼𝗰𝗵𝗶𝗿𝘂𝗿𝗴𝗶𝗰𝗼, 𝘂𝗻 𝘁𝗿𝗮𝗽𝗶𝗮𝗻𝘁𝗼 𝗰𝗮𝗿𝗱𝗶𝗮𝗰𝗼 𝗼 𝗲̀ 𝗮𝗳𝗳𝗲𝘁𝘁𝗼 𝗱𝗮 𝗽𝗮𝘁𝗼𝗹𝗼𝗴𝗶𝗲 𝗰𝗮𝗿𝗱𝗶𝗼𝘃𝗮𝘀𝗰𝗼𝗹𝗮𝗿𝗶 𝗰𝗿𝗼𝗻𝗶𝗰𝗵𝗲, come lo 𝘀𝗰𝗼𝗺𝗽𝗲𝗻𝘀𝗼 𝗰𝗮𝗿𝗱𝗶𝗮𝗰𝗼, 𝗹’𝗮𝗻𝗴𝗶𝗻𝗮 𝗱𝗮 𝘀𝗳𝗼𝗿𝘇𝗼 𝗲 𝗹’𝗮𝗿𝘁𝗲𝗿𝗶𝗼𝗽𝗮𝘁𝗶𝗮 𝗼𝗯𝗹𝗶𝘁𝗲𝗿𝗮𝗻𝘁𝗲 𝗱𝗲𝗴𝗹𝗶 𝗮𝗿𝘁𝗶 𝗶𝗻𝗳𝗲𝗿𝗶𝗼𝗿𝗶. Questo tipo di riabilitazione serve a ridurre il rischio di nuovi eventi cardiovascolari, è utile al recupero della capacità funzionale e dell’autonomia per una migliore qualità della vita. 🔍 La Cardiologia Riabilitativa delle strutture Maugeri, 𝗰𝗼𝗼𝗿𝗱𝗶𝗻𝗮𝘁𝗮 𝗱𝗮𝗹 𝗱𝗼𝘁𝘁. andrea passantino, ha programmi riabilitativi con sessioni personalizzate di training fisico supervisionato, supporto psicologico, counselling per il miglioramento dello stile di vita ed ottimizzazione della terapia medica. 👐 Tramite approccio multidisciplinare in cui cardiologi lavorano in stretta collaborazione con altri specialisti, come fisioterapisti, psicologi, infermieri specializzati e dietisti, le strutture Maugeri sono in grado di essere di supporto ai pazienti che necessitano di percorsi riabilitativi cardiologici a qualsiasi livello. #giornatamondialedelcuore #icsmaugeri