💥📏Sei davvero a conoscenza dell’impatto sociale che ha la tua organizzazione? L’impatto sociale è il cambiamento sulle vite delle persone, sulle comunità e sui contesti dei processi che le organizzazioni orientate socialmente, gli enti filantropici e le imprese sociali, mettono in atto con le loro attività, nel proprio lavoro quotidiano. Insomma, è la ragione per cui gli enti filantropici e le organizzazioni non profit esistono e operano ogni giorno. La tua organizzazione sa misurare concretamente l’impatto che genera, raccogliendo dati precisi da condividere con i partner e i donatori? Si tratta di un’attività sempre più importante per gli enti del terzo settore e Aragorn è pronta ad aiutarti a implementarla al meglio: definire obiettivi di cambiamento, scegliere indicatori e metriche per misurarli, sviluppare strumenti di raccolta dati agili e molto altro! Scopri di più sui servizi relativi alla valutazione di impatto sociale su: https://lnkd.in/d58Wttg3 #aragorn #fundraising #valutazionedimpattosociale
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Nella beneficenza convenzionale, i rapporti di potere tra donatore e beneficiario spesso finiscono con l’ostacolare le organizzazioni non profit nel raggiungere l'impatto desiderato: un controsenso, per chi agisce con l'intento di fare del bene. Nella Side View di questa settimana approfondiamo il tema della trust based philanthropy, un approccio di origine anglosassone che mette la fiducia tra le parti e l'orizzonte temporale di collaborazione di lungo periodo al centro della relazione.
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L'importanza di educare i donatori e gli stakeholder sui finanziamenti non solo ai programmi, ma anche alle infrastrutture organizzative, inclusi i salari e i costi indiretti, indispensabili per avere organizzazioni resilienti e capaci di adattarsi ai cambiamenti continui
🌍 Gli 11 Trends della Filantropia per il 2025 Qualche giorno fa, il Dorothy A. Johnson Center for Philanthropy ha pubblicato il report “11 Trends in Philanthropy for 2025”. Il rapporto, la cui prima pubblicazione è del 2017, esplora le principali tendenze che andranno a caratterizzare il settore filantropico, evidenziando sfide e opportunità future. Come di consueto, l’edizione 2025 del report ha identificato 11 principali trends: 1️⃣ Donazioni collettive in forte crescita (+140% dal 2017): modelli come i "giving circles" stanno rendendo la filantropia più inclusiva. 2️⃣ Lobbying no-profit in aumento: le organizzazioni della società civile puntano a influenzare le decisioni politiche per un maggiore impatto. 3️⃣ Strategie a durata limitata: sempre più fondazioni accelerano le donazioni per affrontare crisi globali, utilizzando le risorse a patrimonio. 4️⃣ Tax cliff del 2025: cambiamenti fiscali imminenti potrebbero rivoluzionare il settore. 5️⃣ Invecchiamento della popolazione: La filantropia deve adattarsi a una popolazione in rapido invecchiamento, con un focus su servizi sanitari e assistenziali. 6️⃣ Giving Days maturano: eventi di raccolta fondi sempre più efficaci. 7️⃣Il futuro del volontariato: servono strategie innovative per coinvolgere nuove generazioni. 8️⃣Carenza di personale sanitario: investimenti in formazione per colmare il gap. 9️⃣Giustizia sociale: progressi importanti ma ostacoli crescenti in un’epoca polarizzata. 🔟 Finanziamento della democrazia: lezioni fondamentali per massimizzare l’impatto. 🔟+1️⃣ Crisi del lavoro nel no-profit: Il settore no-profit è sotto pressione a causa della crescente domanda di servizi e della difficoltà a trattenere personale qualificato. 📢 Queste tendenze evidenziano la complessità delle sfide che dovrà affrontare la filantropia. È fondamentale che il settore sia consapevole della complessità di questi passaggi e costruisca, coinvolgendo le organizzazioni della società civile, risposte solide e sistemiche. 📖 Puoi leggere un breve summary del report qui 👉 https://lnkd.in/dgHHps9v Carola Carazzone Ilaria De Cave Francesca Mereta Stefania Mancini Assifero Francesca Magliulo Laura Savoia Fondazione EOS Marisa Parmigiani Laura Baiesi Roberta Franceschinelli Fondazione Unipolis Fondazione San Zeno Silvia Cappellini Letizia Dottorini Barbara Setti Simone Siliani Fondazione Finanza Etica Marzia Sica Alberto Francesco Anfossi Fondazione Compagnia di San Paolo Marta Cenzi Fondazione Cariverona Thomas Bastianel Fondazione di Modena Antonella Dentamaro Sara Tescione Francesca Sofia Tiziano Blasi Giampaolo Cerri Arianna De Mario Ashoka Italia Daniele Messina
Gli 11 trends della filantropia nel 2025
federicomento.medium.com
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Elisabetta Cibinel e Eleonora Rossero, sul Corriere della Sera del 17 dicembre 2024, esplorano il fermento culturale del #nonprofit italiano, volto a promuovere #equità, #collaborazione e #reciprocità. Pubblicato nella sezione “Il dibattito delle idee” di Buone Notizie, l’articolo si concentra sulla #filantropia trust-based, che mette al centro valori come #trasparenza, #dialogo ed #empowerment. Questo approccio trasforma il rapporto tra fondazioni e enti non profit in una collaborazione paritaria, superando la logica competitiva dei bandi e il conseguente “Starvation Cycle”. La #fiducia diventa il fulcro di relazioni basate su reciprocità, con finanziamenti di lungo periodo, supporto non economico (#networking, #formazione) e semplificazione amministrativa. Un cambiamento che richiede coraggio e umiltà da parte degli enti filantropici per affrontare le sfide del presente e rafforzare il Terzo Settore. 👉 Leggi l’articolo di Elisabetta Cibinel e Eleonora Rossero: https://lnkd.in/ezVE5Nk5 #Filantropia #Fondazioni #Innovazione #TrustBasedPhilanthropy #NonProfit #Collaborazione #TerzoSettore #InnovazioneSociale #StarvationCycle
La filantropia è più efficace quando si basa sulla fiducia
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🌍 Gli 11 Trends della Filantropia per il 2025 Qualche giorno fa, il Dorothy A. Johnson Center for Philanthropy ha pubblicato il report “11 Trends in Philanthropy for 2025”. Il rapporto, la cui prima pubblicazione è del 2017, esplora le principali tendenze che andranno a caratterizzare il settore filantropico, evidenziando sfide e opportunità future. Come di consueto, l’edizione 2025 del report ha identificato 11 principali trends: 1️⃣ Donazioni collettive in forte crescita (+140% dal 2017): modelli come i "giving circles" stanno rendendo la filantropia più inclusiva. 2️⃣ Lobbying no-profit in aumento: le organizzazioni della società civile puntano a influenzare le decisioni politiche per un maggiore impatto. 3️⃣ Strategie a durata limitata: sempre più fondazioni accelerano le donazioni per affrontare crisi globali, utilizzando le risorse a patrimonio. 4️⃣ Tax cliff del 2025: cambiamenti fiscali imminenti potrebbero rivoluzionare il settore. 5️⃣ Invecchiamento della popolazione: La filantropia deve adattarsi a una popolazione in rapido invecchiamento, con un focus su servizi sanitari e assistenziali. 6️⃣ Giving Days maturano: eventi di raccolta fondi sempre più efficaci. 7️⃣Il futuro del volontariato: servono strategie innovative per coinvolgere nuove generazioni. 8️⃣Carenza di personale sanitario: investimenti in formazione per colmare il gap. 9️⃣Giustizia sociale: progressi importanti ma ostacoli crescenti in un’epoca polarizzata. 🔟 Finanziamento della democrazia: lezioni fondamentali per massimizzare l’impatto. 🔟+1️⃣ Crisi del lavoro nel no-profit: Il settore no-profit è sotto pressione a causa della crescente domanda di servizi e della difficoltà a trattenere personale qualificato. 📢 Queste tendenze evidenziano la complessità delle sfide che dovrà affrontare la filantropia. È fondamentale che il settore sia consapevole della complessità di questi passaggi e costruisca, coinvolgendo le organizzazioni della società civile, risposte solide e sistemiche. 📖 Puoi leggere un breve summary del report qui 👉 https://lnkd.in/dgHHps9v Carola Carazzone Ilaria De Cave Francesca Mereta Stefania Mancini Assifero Francesca Magliulo Laura Savoia Fondazione EOS Marisa Parmigiani Laura Baiesi Roberta Franceschinelli Fondazione Unipolis Fondazione San Zeno Silvia Cappellini Letizia Dottorini Barbara Setti Simone Siliani Fondazione Finanza Etica Marzia Sica Alberto Francesco Anfossi Fondazione Compagnia di San Paolo Marta Cenzi Fondazione Cariverona Thomas Bastianel Fondazione di Modena Antonella Dentamaro Sara Tescione Francesca Sofia Tiziano Blasi Giampaolo Cerri Arianna De Mario Ashoka Italia Daniele Messina
Gli 11 trends della filantropia nel 2025
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Il mondo della filantropia sta attraversando una fase di riflessione e cambiamento. Fondazioni ed enti finanziatori sono sempre più invitati a instaurare relazioni equilibrate con le organizzazioni non profit, adottando modalità di lavoro collaborative, trasparenti e basate sulla fiducia reciproca. Le trasformazioni verso quella che viene chiamata filantropia basata sulla fiducia (trust-based) presuppongono un cambiamento culturale profondo, che mette in discussione i ruoli e le prassi di tutti i soggetti coinvolti. L’obiettivo è quello di intervenire per accrescere il capitale sociale sui territori, rafforzare le capacità degli enti del Terzo Settore e perseguire un cambiamento sistemico e di lungo periodo. Eleonora Rossero propone alcune riflessioni che saranno approfondite da un rapporto di prossima pubblicazione curato da Secondo Welfare: https://lnkd.in/d_RfjP7d #filantropia #fondazioni #secondowelfare #nonprofit
Valutazione degli interventi filantropici: da strumento di misurazione della performance a opportunità di apprendimento e relazione
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E' mai possibile che QUASI OGNI organizzazione che incontriamo sia L'UNICA E LA SOLA nel proprio settore a far le cose in un certo modo? Perché, sai, ne incontriamo una ogni due giorni, e allora... Fa un po' strano che un piccolo o medio ente di Milano, Follonica, Montebelluna, Lumezzane, Bologna immancabilmente persegua la sua missione in un modo inedito, mai visto prima, rivoluzionario. Diciamola com'è: nel 98,8% dei casi c'è già anche qualche altro ente che sta facendo le stesse cose, circa alla stessa maniera, con esiti magari anche migliori o soddisfacenti... la sola differenza notevole, sta nel nome del comune in cui tutto ciò avviene. Negli enti non profit piccoli e medi spesso c'è una dis-percezione di sé. Ritieni con convinzione di essere "the one & the only", ma... hai contezza di come lavorano gli altri nel tuo campo? Quanto tempo passi a verificarlo? Ti è chiaro che il contesto in cui operi - ahimè - è competitivo e popolato da circa 350.000 enti di ogni sorta? "Siamo gli unici, abbiamo un metodo unico, nessun altro oltre noi..." quasi sempre sono affermazioni infondate, oltre che vacue ai fini di trovare sostenitori. Infatti, sotto lavora anche una cattiva conoscenza o interpretazione del marketing, che di unicità e originalità si nutre, quando ha senso e ha luogo. In un contesto di altissima domanda, nel quale c'è chi muore dalla voglia di pagare per avere in cambio qualcosa per sè, essere unici può essere (ma non per forza é) un modo di posizionarsi nel mercato che risulta vincente. Nel profit si registrano infinite storie di successo di imprese che non nascono corazzate, ma trovando la famigerata "nicchia" e "folla affamata", fanno esplodere il proprio business. Invece, nel non profit, specialmente se parliamo di donazioni e gesti altruistici assimilabili (es: acquisto di un prodotto solidale), la "domanda" è di per sé bassissima, ed è raro che le persone provino un'impellenza a donare (seppure è possibile). Inoltre, la frequenza del sentimento di "dovere" o "bisogno" di donare è in sostanza rarefatta. Nel nostro particolare "mercato", nel quale per ricevere sufficiente attenzione tra poco bisogna mettersi a suonare con una big band dentro al bar, dichiararsi "gli unici che operano in un certo modo" è solo raramente significativo. Magari hai ragione a volerlo usare come argomento, ma allora appura che: ci sia abbastanza gente attorno a te che possa riconoscere un valore in questa posizione; l'informazione sia esatta (appura che lo sia, datti da fare!). Insomma, 'sta brama di essere "unici e originali", come fosse una virtù o un fattore di vantaggio competitivo, ceda il passo all'essere utili, che basta anche quello. Utili: comunicalo bene, danne prova, coinvolgi sulla base del cambiamento e all'impatto generati che documenti. Le donazioni arrivano quando attorno a casa fai una cosa coraggiosa e utile, e raccontarla ti riesce così bene che le persone tacciono e ti guardano le labbra. Basta poco, che cce vò!
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Vi presentiamo ufficialmente Project System, il fondo filantropico che fa da ponte tra attivismo civico e filantropia per supportare i cambiamenti della società. Nato dall’incontro tra noi di The Good Lobby Italia e Guglielmo Notarbartolo di Villarosa con Anya Capital, entrambi impegnati a promuovere processi di cambiamento sociale che partano dal basso, Project System offre sostegno finanziario e operativo ad attivisti, gruppi informali e organizzazioni non-violente che adottano un approccio sistemico e affrontano le cause profonde dei problemi che affliggono la nostra società. Sono tanti gli attivisti, movimenti, organizzazioni del Terzo Settore che ogni giorno si battono per costruire una società più equa e inclusiva, eliminare le diseguaglianze e proporre idee e soluzioni per le crisi sistemiche del nostro tempo. Eppure faticano a trovare spazio e supporto (economico e operativo), rendendo difficile - quando non impossibile - compiere appieno la propria missione e realizzare un cambiamento profondo e permanente. Nasce così Project System, che oggi sbarca online con un nuovo sito che trovate qui https://lnkd.in/dBWppPVe Ad oggi Project System ha supportato con micro-finanziamenti flessibili e dedicati alle organizzazioni cinque realtà: nei prossimi mesi vi racconteremo meglio come stanno contribuendo a costruire una società più equa e inclusiva. Per maggiori informazioni potete consultare il sito o scrivere all’indirizzo info@projectsystem.org #ProjectSystem #attivismo #nonprofit #TerzoSettore #advocacy
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💬 Concordo pienamente sulla necessità di spostare il focus dall’unicità all’utilità. Il rischio di cadere in una narrazione #autoreferenziale è altissimo, e non solo svilisce il valore dell’organizzazione, ma spesso allontana potenziali sostenitori. Nel settore non profit, ciò che conta davvero è dimostrare il valore tangibile e l’impatto concreto delle proprie azioni. Essere utili significa rispondere a bisogni reali, costruire relazioni di fiducia, e soprattutto comunicare con #trasparenza ciò che si fa e come lo si fa. In un panorama così affollato, l’obiettivo non dovrebbe essere quello di emergere come "gli unici", ma di essere riconoscibili per ciò che si realizza e per i cambiamenti positivi che si generano. Raccontiamo il nostro impegno mettendo al centro i beneficiari e l’impatto, non l’autocelebrazione. Alla fine, è l’utilità che parla al cuore delle persone, non l’originalità fine a sé stessa. #Impatto #Utilità #NonProfit #Parlarealcuore
Raccolgo fondi per le piccole e medie organizzazioni, assieme alla squadra di Officine Buone Cause. Avanti tutta!
E' mai possibile che QUASI OGNI organizzazione che incontriamo sia L'UNICA E LA SOLA nel proprio settore a far le cose in un certo modo? Perché, sai, ne incontriamo una ogni due giorni, e allora... Fa un po' strano che un piccolo o medio ente di Milano, Follonica, Montebelluna, Lumezzane, Bologna immancabilmente persegua la sua missione in un modo inedito, mai visto prima, rivoluzionario. Diciamola com'è: nel 98,8% dei casi c'è già anche qualche altro ente che sta facendo le stesse cose, circa alla stessa maniera, con esiti magari anche migliori o soddisfacenti... la sola differenza notevole, sta nel nome del comune in cui tutto ciò avviene. Negli enti non profit piccoli e medi spesso c'è una dis-percezione di sé. Ritieni con convinzione di essere "the one & the only", ma... hai contezza di come lavorano gli altri nel tuo campo? Quanto tempo passi a verificarlo? Ti è chiaro che il contesto in cui operi - ahimè - è competitivo e popolato da circa 350.000 enti di ogni sorta? "Siamo gli unici, abbiamo un metodo unico, nessun altro oltre noi..." quasi sempre sono affermazioni infondate, oltre che vacue ai fini di trovare sostenitori. Infatti, sotto lavora anche una cattiva conoscenza o interpretazione del marketing, che di unicità e originalità si nutre, quando ha senso e ha luogo. In un contesto di altissima domanda, nel quale c'è chi muore dalla voglia di pagare per avere in cambio qualcosa per sè, essere unici può essere (ma non per forza é) un modo di posizionarsi nel mercato che risulta vincente. Nel profit si registrano infinite storie di successo di imprese che non nascono corazzate, ma trovando la famigerata "nicchia" e "folla affamata", fanno esplodere il proprio business. Invece, nel non profit, specialmente se parliamo di donazioni e gesti altruistici assimilabili (es: acquisto di un prodotto solidale), la "domanda" è di per sé bassissima, ed è raro che le persone provino un'impellenza a donare (seppure è possibile). Inoltre, la frequenza del sentimento di "dovere" o "bisogno" di donare è in sostanza rarefatta. Nel nostro particolare "mercato", nel quale per ricevere sufficiente attenzione tra poco bisogna mettersi a suonare con una big band dentro al bar, dichiararsi "gli unici che operano in un certo modo" è solo raramente significativo. Magari hai ragione a volerlo usare come argomento, ma allora appura che: ci sia abbastanza gente attorno a te che possa riconoscere un valore in questa posizione; l'informazione sia esatta (appura che lo sia, datti da fare!). Insomma, 'sta brama di essere "unici e originali", come fosse una virtù o un fattore di vantaggio competitivo, ceda il passo all'essere utili, che basta anche quello. Utili: comunicalo bene, danne prova, coinvolgi sulla base del cambiamento e all'impatto generati che documenti. Le donazioni arrivano quando attorno a casa fai una cosa coraggiosa e utile, e raccontarla ti riesce così bene che le persone tacciono e ti guardano le labbra. Basta poco, che cce vò!
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La filantropia è sempre più strategica nel sostenere l'innovazione sociale, specie anche quando si affianca in funzioni di ricerca, formazione e sostegno dei sistemi della conoscenza.
Il mondo della filantropia sta attraversando una fase di riflessione e cambiamento. Fondazioni ed enti finanziatori sono sempre più invitati a instaurare relazioni equilibrate con le organizzazioni non profit, adottando modalità di lavoro collaborative, trasparenti e basate sulla fiducia reciproca. Le trasformazioni verso quella che viene chiamata filantropia basata sulla fiducia (trust-based) presuppongono un cambiamento culturale profondo, che mette in discussione i ruoli e le prassi di tutti i soggetti coinvolti. L’obiettivo è quello di intervenire per accrescere il capitale sociale sui territori, rafforzare le capacità degli enti del Terzo Settore e perseguire un cambiamento sistemico e di lungo periodo. Eleonora Rossero propone alcune riflessioni che saranno approfondite da un rapporto di prossima pubblicazione curato da Secondo Welfare: https://lnkd.in/d_RfjP7d #filantropia #fondazioni #secondowelfare #nonprofit
Valutazione degli interventi filantropici: da strumento di misurazione della performance a opportunità di apprendimento e relazione
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💥 Le organizzazioni no-profit sono il motore silenzioso che sostiene il cambiamento sociale. In un mondo in cui la sostenibilità economica e ambientale è al centro delle agende globali, il ruolo delle no-profit si sta espandendo, influenzando direttamente la qualità della vita delle comunità. Ma cosa le rende così potenti? 👉 Forse, la capacità di creare un impatto tangibile, aggregare risorse e catalizzare azioni collettive per il bene comune. E come si connettono gli enti no-profit con il mondo profit? Profit a per no-profit? Quali sono degli esempi virtuosi da approfondire? E soprattutto, sono modelli scalabili? #terzosettore #profit #noprofit #innovazione #modello
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