🚑 La Centrale UNICA di Dalmine: una rivoluzione nella continuità assistenziale! In soli 6 mesi: ✅ 85.770 prestazioni gestite ✅ 45.198 casi trattati ✅ Presa in carico media in 12 minuti! 🕒 Orari: 🗓 Tutti i giorni: 19.00 - 8.00 🗓 Prefestivi e festivi: H24 📞 Chiamando il 116117, puoi parlare con un medico, ottenere una visita ambulatoriale o domiciliare e prescrizioni. 🩺 Il futuro della medicina territoriale è già qui! 👉 https://lnkd.in/dbRpvarr
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Video interessante dove si spiega come funziona la Continuità Assistenziale dove lavoro dopo l'introduzione della Centrale Unica a Dalmine
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In questa domenica sera mi sono imbattutto nell'ultima puntata di Dataroom di Milena Gabanelli e Simona Ravizza. L'analisi pubblicata sul Corriere della Sera è lucida e puntuale. La crisi dei Pronto Soccorso non è da vedere come un fenomeno a sé stante, ma va inserita all'interno di un quadro di insieme. Insomma, è un sintomo di una patologia ben più ampia e diffusa: assistenza territoriale in difficoltà, tempi di attesa per le visite troppo lunghi, carenza di personale negli ospedali e medici che - giustamente - in Pronto Soccorso non vogliono più starci. Con questo in mente è evidente come non si possa risolvere la situazione con interventi spot (es: togliere il numero chiuso a Medicina). Il ragionamento è molto più ampio e va ben oltre la programmazione da qui ai prossimi 5 anni. È necessario - e urgente - un piano di azione che possa risollevare la sanità pubblica sul lungo periodo. #sanità #ssn https://lnkd.in/dw8uiBVh
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I dati riportati dall’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Agenas) sulla qualità dell’assistenza dell’ospedale "Ruggi d’Aragona" di Salerno mettono in luce una situazione allarmante, con indicatori negativi in numerose aree critiche. #agenas #aziendaospedalierauniversitariasangiovannididioeruggidaragona #mariopolichetti #newssalerno #NotizieSalerno #salernoattualità #salute #sanità #uilfplsalerno #vincenzodamato
Aree di criticità estrema
https://www.gazzettadisalerno.it
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I dati riportati dall’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Agenas) sulla qualità dell’assistenza dell’ospedale "Ruggi d’Aragona" di Salerno mettono in luce una situazione allarmante, con indicatori negativi in numerose aree critiche. #agenas #aziendaospedalierauniversitariasangiovannididioeruggidaragona #mariopolichetti #newssalerno #NotizieSalerno #salernoattualità #salute #sanità #uilfplsalerno #vincenzodamato
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Grande lavoro della ASL Roma 1 per l'abbattimento delle liste d'attesa con l'apertura di nuovi slot per le prestazioni critiche e l'istituzione di un percorso di tutela per i cittadini https://lnkd.in/d8UPKUA6. Un ottimo modo pe rirspondere alla domanda di salute dei cittadini. Torna sempre più evidente quanto sarebbe utile poter governare parte della domanda direttamente negli studi dei propri medici di famiglia grazie alla #diagnosticadiprimolivello
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MEDICI DI FAMIGLIA E CASE COMUNITA' SPOKE. Il medico di base da libero professionista, convenzionato al Sistema Sanitario nazionale e con specifici obblighi, diventerebbe dipendente del SSN, lavorando presso le case di comunità. L idea è migliorare l offerta per i cittadini a livello territoriale. MA SIAMO COSÌ SICURI CHE QUESTA PROPOSTA SIA INTELLIGENTE?? Nell’idea del ministero, i medici di famiglia dovranno essere il primo riferimento dei cittadini rispetto alle richieste di salute. Un modo anche per decomprimere gli ospedali e soprattutto i pronto soccorso. SPOGLIAMO LA CHIESA PER VESTIRE LA SACRESTIA? Vorrei ricordare che il problema è la mancanza di medici. Ecco il perché della mia metafora "religiosa". Entro il 2026 le Case Comunità dovrebbero essere 1350 ma a giugno 24 se ne contano attive 413. I luoghi dove sorgeranno le stesse sicuramente NON saranno nei piccoli paesi di montagna abitati prettamente da anziani ma nelle città! Quindi cosa stiamo facendo??? Dobbiamo leggere le ordinanze di alcuni sindaci, tipo quello di BELCASTRO in provincia di CATANZARO?? "Non ammalatevi", l'ordinanza del sindaco di Belcastro. Il Pronto soccorso dista 45 km e la Guardia medica funziona a singhiozzo. I cittadini non possono contare, a causa delle carenze del servizio sul territorio, su un'assistenza sanitaria adeguata ed il sindaco emette un'ordinanza con cui «vieta» di ammalarsi. https://lnkd.in/duSDPzz5
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Come società scientifica vorremmo disporre di dati che, superando la fuorviante genericità espressa da medie globali di scarso significato e numeri di accessi divisi per codice di triage, esprimano invece la realtà fattuale attraverso la declinazione per età, patologie predominanti, comorbidità, prestazioni erogate, diagnosi finali e destinazione di ricovero: la semplice separazione dei tempi d’attesa per i ricoveri in Medicina dagli altri tempi d’attesa produrrebbe dati imbarazzanti, che ben rappresenterebbero la progressiva diminuzione di efficienza del Ssn negli ultimi anni (probabilmente anche più dei ben noti dati sulle liste d’attesa!) e che focalizzerebbero il problema della cura della fragilità e della cronicità riacutizzata, le vere vittime dell’attuale situazione.
Pronto soccorso, attenzione sui dati Agenas... i veri problemi sono carenza di personale e boarding
sanita24.ilsole24ore.com
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🎙️✨ La mancanza di comunicazione nella continuità assistenziale È fondamentale ripensare il paradigma della gestione della cronicità e il modo in cui informiamo e coinvolgiamo il territorio. Nel 2025, discutere di prelievi di sangue esclusivamente in ospedale appare superato; è necessario integrare il sistema sanitario con tecnologie e metodologie che consentano un monitoraggio e un'assistenza più accessibili e personalizzate. È ora di costruire reti di comunicazione che colleghino professionisti e pazienti in maniera fluida e proattiva. Solo così possiamo garantire una vera continuità assistenziale. Non perderti il primo episodio con Lorenzo Guzzetti, in uscita domani, 31 gennaio! #SkepticalHealth #PodcastSalute #SaluteEDibattito #ApprofondimentoSanitario #IntelligenzaArtificiale #RiskManagement #InnovazioneSanitaria #MedicinaCritica #ProfessionistiDellaSalute #PodcastItaliano #ConoscereLaSalute #CristianValeri #GuidoMagrin
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Le recenti aggressioni a professionisti sanitari di Foggia e altri ospedali hanno dato evidenza ancor più drammatica a una situazione che da qualche anno affligge il sistema. Questi fatti inducono a riflettere sulle cause che sono molteplici e che si autoalimentano. In sintesi, rottura dei rapporti di fiducia a tutti i livelli. È illusorio pensare che il problema possa essere risolto o ridotto aumentando i presidi di polizia presso gli ospedali. È necessario far convergere l’impegno delle professioni, del mondo scientifico, della politica, dei media per promuovere una profonda azione culturale in grado di riportare definitivamente il tema della salute al centro delle politiche pubbliche.
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Condivido questa interessante riflessione di Luciano Fontana sulla situazione in cui verranno i Pronto soccorso allo stato attuale: appare scontato che se i medici vengono lasciati a gestire le emozioni di rabbia dei pazienti, oltre a dover svolgere il proprio lavoro di erogazione di cure, appare evidente che ci sia un bias organizzativo a monte e che la situazione di grave carenza di personale non riesce a trovare soluzioni rapide: c'è necessità di rendere il pronto soccorso un posto sicuro in cui poter svolgere la propria attività medica e di rendere quella dell'urgentista una professione attrattiva!
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