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Post di zeroCO2
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Diventare il primo continente a raggiungere la Carbon Neutrality entro il 2050: è questo l’obiettivo con cui è nato il Green Deal, il piano della commissione europea per contrastare il cambiamento climatico che abbraccia sia la dimensione ambientale che quella sociale. Si tratta di un progetto molto ambizioso che, nelle intenzioni della Commissione Europea, “trasformerà l’Unione Europea in una società giusta e prospera, con un’economia di mercato moderna e dove le emissioni di gas serra saranno azzerate, e la crescita sarà sganciata dall’utilizzo delle risorse naturali”. Vediamo nello specifico in cosa consiste questo patto verde e in che modo può aiutare l’Europa a settare l’esempio per gli altri continenti per compiere una grande missione: salvare la Terra. Leggi l'articolo per saperne di più. #liito #sostenibilita #greendeal #2050 #netzero #cambiamento #transizionesostenibile #climatechange
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Dopo diversi anni la finanza climatica ha ufficialmente conseguito un traguardo storico. Durante la COP15 di Copenhagen nel 2009, i paesi più ricchi si erano impegnati a destinare almeno $100 miliardi l’anno fino al 2025 ai paesi più vulnerabili, per sostenere le azioni di mitigazione del cambiamento climatico e di adattamento. Lo scorso mese l’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico, a seguito dell’evento COP28, ha annunciato che finalmente questi paesi hanno raggiunto l’obiettivo. Questo traguardo, sebbene registrato con due anni di ritardo, rappresenta un passo importante verso la giustizia climatica 👇 Infatti, nel 2022, i paesi sviluppati hanno superato per la prima volta la soglia di $100 miliardi l’anno in finanza climatica, segnando l’aumento più significativo di sempre di oltre il 30%. Tuttavia, non tutti concordano sul fatto che questo obiettivo sia stato effettivamente raggiunto. Alcuni sostengono che le risorse non siano “nuove e aggiuntive”, come richiesto dagli accordi, ma piuttosto fondi destinati allo sviluppo “reindirizzati” sulla finanza climatica. E tu, che ne pensi? 💬 #finanzia #clima #ambiente #cambiamentoclimatico #sviluppoeconomico
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🗓️ Siamo alle ultime giornate di lavori a COP29. 📌 Due settimane che ci hanno tenut* incollat* alle notizie da Baku, e che ci hanno visto al centro le discussioni sulla finanza climatica. Cosa sottende questo concetto, chiave nella discussione? 📝 Lo spiegano Giulia Maggiora e Davide Tonon in un articolo dedicato>>
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La COP29 ha deciso il nuovo obiettivo di finanza per il clima, dopo 2 settimane di negoziati molto tesi. L’esito scontenta molte delegazioni: appena 300 miliardi di dollari l’anno dal 2035, quando gli esperti dell’Onu ritengono che il minimo sindacale sarebbero 390 miliardi. C’è anche un secondo obiettivo, di 1.300 miliardi. Ma a contribuire saranno tutti i paesi. Ed è proprio questa una grande novità della conferenza sul clima di Baku: ha scardinato l’impostazione che i negoziati avevano dal 1992, cioè che solo i paesi ricchi contribuiscono alla finanza climatica. #climatechange #renewables
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🌍 COP29: Un Accordo per la Finanza Climatica, ma Resta l’Amarezza 🌿 Alle 2:30 del mattino a Baku, dopo due settimane di negoziati e notti insonni, arriva la notizia tanto attesa: i quasi 200 Paesi partecipanti alla COP29 hanno trovato un nuovo accordo sulla finanza climatica. 🔴 Cosa prevede l’accordo? 300 miliardi di dollari all’anno entro il 2035, sostituendo il precedente obiettivo di 100 miliardi. Un invito a mobilitare 1300 miliardi di dollari all’anno includendo fonti pubbliche e private. 🟡 Perché non basta? Gli esperti stimano che servano 2300 miliardi di dollari all’anno solo per i Paesi in via di sviluppo entro il 2030. Questo accordo lascia molte domande aperte: ❓ Come garantire che questi fondi siano disponibili e accessibili? ❓ Chi pagherà la quota maggiore: paesi ricchi o anche aziende private? ❓ Come saranno usati i fondi: per ridurre le emissioni o per proteggere le nazioni più vulnerabili? 🟢 Un passo avanti, ma… Oltre alla finanza, sono state finalmente approvate le regole per il mercato dei crediti di carbonio, un tema rimasto in sospeso per nove anni. Tuttavia, nessun progresso è stato fatto sull’abbandono delle fonti fossili, nonostante sia fondamentale per raggiungere l’obiettivo dell’Accordo di Parigi (+1,5°C). 🔎 Perché tutto questo è importante? La finanza climatica è cruciale per sostenere la transizione globale e proteggere i Paesi più vulnerabili. Ma i 300 miliardi all’anno rappresentano solo un compromesso: meglio di niente, ma non abbastanza per affrontare l’emergenza climatica in modo efficace. Non possiamo permetterci di perdere altro tempo: il cambiamento climatico è già qui, e serve un impegno più coraggioso per il nostro futuro. 💬 Cosa ne pensi? Come possiamo trasformare questo accordo in azioni più ambiziose e concrete?
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#COP29 avrebbe dovuto chiudersi ieri, ma sono ancora accesissime le discussioni sul nuovo obiettivo globale di finanza climatica. Pochi minuti fa è stato pubblicato un nuovo testo, che vede finalmente la modifica del quantum, oltre a un nuovo paragrafo con nuovi impegni sulla finanza pubblica. Qualche concessione ai Paesi in via di sviluppo nel contesto di un obiettivo a 300 figlio dei compromessi raggiunti nella notte scorsa ma comunque ritenuti insoddisfacenti da molti Paesi. Nel dettaglio: • si passa da 250 a 300 miliardi / anno mobilitati dai Paesi industrializzati, come ampiamente anticipato da varie fonti durante la giornata • para 16, si chiede di triplicare entro il 2035 (rispetto a quanto mobilitato nel 2023) i finanziamenti pubblici per l'adattamento su Adaptation Fund, Fondo per i Paesi Meno Sviluppati, Fondo Speciale per il Cambiamento Climatico • la finanza bilaterale deve considerare di aumentare flussi verso Paesi meno sviluppati (LDC) e piccoli Stati insulari in via di sviluppo • si invitano le istituzioni finanziarie internazionali ad aumentare i finanziamenti a fondo perduto verso LDC e Stati insulari • la COP produrrà uno Special Assessment nel 2030 nel 2030, in occasione della COP, per capire il livello di raggiungimento, in particolare verso LDC e Stati insulari Photo: UN Climate Change - Kiara Worth
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La COP29 Azerbaijan, svoltasi a Baku dall’11 al 22 novembre 2024, ha affrontato l’emergenza climatica in un anno segnato dal superamento stabile della soglia di 1,5 °C di #riscaldamento_globale. Il documento finale impegna i paesi a stanziare 𝟯𝟬𝟬 𝗺𝗹𝗱 𝗨𝗦𝗗 all’anno fino al 2035, con un incremento auspicato a 𝟭 𝟯𝟬𝟬 𝗺𝗹𝗱 𝗨𝗦𝗗. Tuttavia, l’accordo è stato giudicato insufficiente da molti paesi del Sud globale, che hanno evidenziato promesse finanziarie non all’altezza delle sfide. Tra i temi principali, il 𝘀𝗲𝘁𝘁𝗼𝗿𝗲 𝗮𝗴𝗿𝗶𝗰𝗼𝗹𝗼 è emerso come responsabile del 30 % delle emissioni globali e, al contempo, vittima di eventi climatici estremi. È stata presentata l’iniziativa “Harmoniya” e sono state discusse politiche innovative come quelle danesi, in un contesto che richiede urgentemente nuovi modelli sostenibili. La conferenza ha gettato basi importanti, ma con molte sfide ancora irrisolte, le quali costituiranno un pesante legato per la #COP30, che si terrà a Belém, in Brasile. www.goodfoodconsulting.it
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🌍 "Accordo finale alla COP29: un passo, ma insufficiente" La conferenza sul clima di Baku ha portato a un accordo storico, ma non senza controversie. Alle 2:39 del mattino, il nuovo quadro di finanza climatica post-2025 è stato deciso. Tuttavia, molti trovano insoddisfacente l'obiettivo di 300 miliardi di dollari all'anno dal 2035. Questo accordo rivoluziona le regole di 30 anni, richiedendo che tutti i paesi contribuiscano, compresi quelli in via di sviluppo come la Cina e l'Arabia Saudita. 📊 Gli esperti ONU avevano stimato che servirebbero almeno 390 miliardi di dollari all'anno entro il 2035. La delusione è palpabile tra i paesi del Sud globale, che si sentono trascurati. Nonostante il compromesso, non tutti sono convinti che questo sarà sufficiente per raggiungere gli obiettivi climatici e sostenere i paesi più vulnerabili. Il rappresentante del Gruppo AOSIS ha espresso preoccupazioni profonde, sottolineando che il livello di ambizione deve essere molto più alto. Quali sono i vostri pensieri sull'accordo raggiunto a Baku? Fateci sapere nei commenti! 🌿 #COP29 #Clima #FinanzaClimatica
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«Siamo venuti in buona fede, con a cuore la sicurezza delle nostre comunità e il benessere del mondo. Eppure, abbiamo visto il peggio dell'opportunismo politico qui a questa Cop, così si gioca con la vita delle persone più vulnerabili del mondo. Gli interessi delle industrie dei combustibili fossili sono stati determinanti per bloccare il progresso e minare gli obiettivi multilaterali per i quali abbiamo lavorato. Non si può permettere che ciò accada». Così descrive Tina Stege, inviata per il clima per le Isole Marshall, il processo che ha portato alla stesura dei documenti finali della Cop 29 sul clima di Baku, in Azerbaijan, terminata a notte inoltrata del 23 novembre. Risultati frutto di un accordo al ribasso sul tema principale, cioè stabilire un nuovo obiettivo quantitativo di finanza climatica (Ncqg - New collective quantified goal) post 2025. Argomento che durante la plenaria di chiusura ha scaldato l’anima e acceso i toni dei Paesi in via di sviluppo «traditi dal comportamento delle nazioni più ricche». #cop29 #GiustiziaClimatica #PoliticheAmbientali #TransizioneEcologica
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Mancano due mesi alla COP29 Azerbaijan , l’appuntamento annuale della diplomazia climatica. Prima di ogni COP c’è tanto lavoro, insieme a tante speranze, voglia di cambiamento concreto e ambizioni. L’obiettivo è arrivare alla COP con qualcosa di concreto su cui ragionare e discutere. Durante Cop29 si dovrà stabilire un nuovo obiettivo finanziario globale: più denaro dai paesi ricchi al Sud globale per finanziare la transizione. Nel 2009 le nazioni industrializzate promisero cento miliardi di dollari l’anno entro il 2020, obiettivo che in verità è stato raggiunto solo nel 2022. Per il 2025 serve una nuova cifra. Prima di COP, dicevamo, si lavora tanto: incontri, piani d’azione, etc. Per questo EU Environment and Climate e European Commission hanno organizzato una sessione di lavori sul Climate Risk Management dove ho avuto il piacere di partecipare e intervenire. 9 ore di lavori con massimi espertə del cambiamento climatico per riflettere sulla strada da seguire per rispondere ai rischi climatici e per proporre azioni concrete da applicarsi nel breve, medio e lungo termine. Abbiamo parlato di dati, di finanza climatica, di disinformazione climatica, di democratizzazione dei dati e di una comunicazione più vicina a tutti i gruppi sociali e ancora di comunità vulnerabili e di migrazione climatica. Adesso non ci resta che continuare a lavorare per azioni più concrete e permettere che nessuno sia lasciato indietro! Grazie a EU Environment and Climate e European Commission per avermi invitato! #sdgs #climateaction #cop29 #agenda2030
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