Al piano soppalcato e all’interno delle nostre salette, è possibile ammirare una collezione di disegni dell’artista Gianluca Biscalchin. Queste opere, caratterizzate da un’estetica vivace e giocosa, riescono a trasmettere un’atmosfera ludica e allegra che arricchisce lo spazio in cui sono esposte. Biscalchin, con il suo stile unico, interpreta i nostri spazi come un simbolo di convivialità, ispirazione e gioia. I suoi disegni invitano i visitatori a immergersi in un mondo di forme che parlano di passione e creatività. Venite a scoprire la magia del caffè e dei nostri ambienti attraverso gli occhi di Gianluca Biscalchin e lasciatevi avvolgere dalla sua vivace interpretazione! #bistrotcasalavazza #turin #nuvolalavazza #caffè
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Il progetto espositivo offre un’ampia panoramica sull’opera dell’artista che si distingue per il suo utilizzo di materiali come vetroresina, feltro e cemento, con cui crea opere che esplorano la relazione tra permanenza e transitorietà. L'arte di Turroni si colloca al confine tra la libera creazione artistica e la rigorosa progettazione del design. Il suo lavoro si caratterizza per un'intensa fisicità, dove la "bruttezza" della materia viene trasformata in un mezzo espressivo potente. Seguendo le orme di artisti come Alberto Burri, Turroni esalta il valore estetico dei materiali, dimostrando come questi possano essere rinnovati e reinterpretati. Le opere in "Soglie dell'impermanenza" riflettono un dialogo continuo tra distruzione e costruzione, tra visibile e invisibile, diventando come luoghi di passaggio e contemplazione, in cui la materia viene elevata a nuove possibilità estetiche. Ogni pezzo è un atto di trasformazione, un incontro tra azione e visione che sfida le convenzioni tradizionali dell'arte. Turroni rivela un processo dinamico e in continua evoluzione. Le sue opere incarnano un movimento perpetuo di cambiamento, riflettendo la tensione tra stabilità e mutamento che caratterizza la nostra realtà contemporanea, un'esperienza visiva che interroga la natura effimera delle forme e la loro capacità di trasformarsi.
CARLOCINQUE GALLERY é lieta di annunciare "Soglie dell’impermanenza", una mostra personale di Verter Turroni, uno degli indiscussi protagonisti di quell’avventura che percorre il labile crinale tra la libera creazione dell’arte e la rigorosa progettazione del design. Un campo operativo che a partire dalla metà degli anni Ottanta, ha caratterizzato uno dei molti rivoli con cui prende forma la sempre più espansa contemporaneità.
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In questo nuovo numero vi parlo della mia esperienza con #ShepardFairey e della nuova mostra curata da Wunderkammern alla Fabbrica del Vapore:
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Più design elegante che mistero e spiritualità negli arredi liturgici progettati da Guillaume Bardet per la cattedrale
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🔴 Caltanissetta, Carte e quant'altro 3: la mostra di Salvatore Pizzo al Moncada fino al 23 novembre. Apre a Caltanissetta la mostra di Salvatore Pizzo con opere sperimentali e provocatorie, tra istallazioni e collage, per raccontare il malessere sociale e l’umanità. Aperta fino al 23 novembre 2024. #mostra #salvatorepizzo #arte #sociale #caltanissetta #sicilia #eventi #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda ➡️ Leggi articolo completo su La Milano
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Le fontanelle pubbliche di Milano, comunemente chiamate "Drago-Verde" hanno un'interessante storia legata alla città. Il simbolo del drago è ispirato ai doccioni del Duomo di Milano, che sono sculture a forma di mostri che decorano la cattedrale e servono a far defluire l'acqua piovana. Inoltre, il simbolo del drago è associato al biscione, l'emblema dei Visconti, la famiglia che ha governato Milano per molti secoli. Il biscione simboleggia il potere e la protezione della città. I Draghi Verdi ( chiamati anche Vedovile) sono alte circa un metro e mezzo e sono dipinte di verde scuro. Il rubinetto in ottone a forma di testa di drago è una caratteristica distintiva che le rende facilmente riconoscibili. Queste fontanelle si trovano in molte piazze di Milano e sono diventate un'icona della città. Il primo drago verde della città ? Quello in piazza della Scala, anche l’unico ad avere il rubinetto in ottone dorato.
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Le vetrate raccontano storie in sequenze verticali, come se fossero fumetti medievali La vetrata XXV del Duomo di Milano è una delle numerose e splendide vetrate che decorano la cattedrale. Ogni vetrata nel Duomo rappresenta scene religiose, spesso ispirate a storie bibliche o a figure di santi, e ciascuna è un esempio dell'arte gotica e rinascimentale che caratterizza la cattedrale. Le vetrate del Duomo, realizzate tra il XIV e il XX secolo, sono famose per la loro magnificenza e i dettagli intricati, che utilizzano vetri colorati per creare un effetto spettacolare alla luce del sole. La vetrata XXV potrebbe raffigurare una scena particolare o un santo specifico, come molti dei cicli narrativi rappresentati nelle altre vetrate del Duomo. Le vetrate raccontano storie in sequenze verticali, come se fossero fumetti medievali, e sono state restaurate e mantenute nei secoli per preservarne la bellezza e il significato simbolico.
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Si sale o si scende? No, non è una caccia al tesoro anche se la domanda ❓, posta in questo modo, ti potrebbe portare in quella direzione. È solo un espediente che mi sono inventata per catturare la tua attenzione e accompagnarti così alla scoperta di due originali gallerie d’arte collocate, rispettivamente, in una soffitta e in una cantina. Nel primo caso parliamo del sottotetto ristrutturato di una galleria d’arte di Milano che si è dato l’evocativo nome di C.O.S.M.O. Nulla di legato all’universo 🪐dacché l’acronimo sta per Come Ogni Semplice Movimento Ortogonale. Nato oramai dieci anni fa dall’estro e dalla volontà di due artisti, Luca Pancrazzi ed Elena El Asmar, oggi Cosmo è diventato lo spazio ideale per proporre progetti inediti di artisti che hanno raccolto la sfida di realizzare le loro installazioni in uno spazio tanto insolito quanto caratteristico. E questa è la parte di sopra. Se ci spostiamo al polo opposto, invece, immagina di scendere le scale che ci portano in una cantina. Badate, non sto parlando di una cantina qualunque bensì di quelle del Chianti che già di per sé racchiudono vere e proprie opere d’arte di inestimabile valore: i vini della regione 🍷. In questo splendido angolo di Toscana, due antichi manieri, il Castello di Brolio a Gaiole e la cantina Felsina a Castelnuovo Berardenga sono diventati spazi espositivi. Alla base del progetto c’è infatti l’idea di usare l’arte contemporanea, con artisti che arrivano da ogni parte del mondo, per valorizzare anche la cultura vitivinicola. E tu dove vuoi andare oggi? Su o giù? #arte #cultura #vino
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Nella sezione BLOG ogni settimana un argomento di STORIA DEL GIOIELLO STORIA DELL'ARTE STORIA DELL'OREFICERIA NOZIONI DI MITOLOGIA CURIOSITÀ, MOSTRE, EVENTI legati al mondo del gioiello un sito dinamico e in movimento come tutte le creazioni di DARIO GARGIULO questa settimana si conclude il ciclo sull' Anello, dopo aver esaminato storia mito e significato oggi esaminiamo le forme che può assumere questo antico, semplice ma ipnotico oggetto prezioso. https://lnkd.in/dtBdSh2C
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Tronchi tagliati: l’arte urbana di Andrea Gandini Un percorso unico che trasforma vecchi tronchi in opere d'arte raccontando storie senza tempo. Il mio articolo su Green Planet News.
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Il mio nuovo articolo per Chiasmo Magazine sulla mostra Sul filo dell'infinito e la prima Biennale d'arte contemporanea Maria Lai di Ulassai. Leggi qui l'articolo ⬇️
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