Post di Blum. Business as a medium

Fare innovazione in Italia non significa solo inventare e sviluppare nuova tecnologia: oggi molte startup del nostro Paese stanno riorganizzando e trasformando interi ecosistemi produttivi. Sono quelle che Giulio Buciuni, docente e ricercatore del Trinity College di Dublino, chiama "startup plug-in": realtà innovative in grado non solo di generare valore per le loro filiere, ma di proporre nuovi modelli di impresa in grado di far fare un salto di qualità competitivo a un intero distretto. Di questo modello di sviluppo Buciuni ha parlato con Luca Barbieri a margine della presentazione a SMACT Competence Center del suo ultimo libro, "Innovatori outsider", edito da Società editrice il Mulino. 👉 Una chiacchierata che tocca vari aspetti del fenomeno, dal problema di fondo del modello industriale italiano all'impatto delle imprese plug-in nei loro territori – portando l'esempio di Rifò, una delle aziende analizzate da Buciuni insieme a azzurrodigitale, Velasca, Hipert , Packtin, Macnil, MegaRide - applied vehicle research, 3dnextech.

Orgogliosi di far parte della nuova classe di aziende nel Sud Italia che contribuiscono ad una nuova imprenditorialità italiana! 🚀 💪

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