La questione dei servizi pubblici locali è diventata ormai un tema dirimente nella discussione politica italiana. In particolare, la quotazione delle multiutility, la loro finanziarizzazione, la trasformazione dei servizi essenziali per la vita delle comunità in una modalità di generazione di dividendi azionari o di più complessiva remunerazione del capitale sono questioni su cui non è possibile fare riferimento soltanto ad "aspetti tecnici" o ad un pragmatismo da declinare caso per caso. La forte affermazione della natura pubblica di tali monopoli naturali dovrebbe essere il principio ispiratore dell'azione di uno schieramento, senza infingimenti e senza posizioni equivoche, giustificate appunto con l'esigenza di andare oltre gli "ideologismi". Non si possono conciliare la quotazione borsistica e la visione finanziaria delle società di gestione dei servizi con la volontà di procedere al mantenimento della natura pubblica e alla ripubblicizzazione; in questo senso, in Toscana, le continue uscite dei "riformisti" per risolvere un nodo così distintivo con appelli ad una presunta concretezza e alla ricerca di soluzioni di "buon senso, efficaci per i cittadini" riconducono alle stesse motivazioni con chi si è proceduto a quelle infinite privatizzazioni di società strategiche pubbliche che ora rendono la realizzazione di politiche pubbliche impossibili proprio nel campo di servizi del tutto essenziali. Il binomio riformismo-pragmatismo costituisce la narrazione più utilizzata per impedire, di fatto, qualsiasi reale capacità di agire - il pragmatismo, appunto - delle visioni ideali della politica delle comunità. Per essere ancora più chiari, il sedicente pragmatismo riformista ha contribuito a svuotare di senso la politica. di Alessandro Volpi
Post di Bordoni Giovanni
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La Pubblica Amministrazione italiana detiene un ricco #patrimonio di #immobili e #immobilizzazioni che costituiscono la ricchezza dei nostri territori. 🟠 Ma come rilevarli e classificarli correttamente secondo le nuove disposizioni #Accrual? Il 12 febbraio, segna a calendario il primo workshop del 2025 sulla riforma Accrual! Forniremo strumenti pratici e metodologie per l'implementazione dell'#ITAS4 e per garantire una corretta esposizione delle informazioni #patrimoniali, promuovendo una gestione condivisa e standardizzata. Registrati ora: https://lnkd.in/dQ_xbsej in collaborazione con Centro Studi Enti Locali S.p.A. , ASEL e DEM - Dipartimento di Economia e Management Unipi! #patrimonio #accrual #contabilitàpubblica #fasepilota
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🔴𝐈𝐦𝐩𝐫𝐞𝐬𝐞, 𝐏𝐫𝐨𝐟. 𝐓𝐚𝐬𝐬𝐚𝐧𝐢: 𝐩𝐞𝐫 𝐬𝐯𝐢𝐥𝐮𝐩𝐩𝐨 𝐅𝐚𝐦𝐢𝐥𝐲 𝐁𝐮𝐬𝐢𝐧𝐞𝐬𝐬 𝐟𝐨𝐧𝐝𝐚𝐦𝐞𝐧𝐭𝐚𝐥𝐞 𝐜𝐨𝐧𝐭𝐞𝐬𝐭𝐨 𝐠𝐢𝐮𝐫𝐢𝐝𝐢𝐜𝐨 "L'Osservatorio si pone l'ambizioso obiettivo di esaminare ed approfondire le dinamiche del passaggio generazionale con un approccio particolarmente mirato alle problematiche giuridiche e fiscali, per fornire interpretazioni di norme vigenti ma anche per proporre l'introduzione di nuove disposizioni legislative, partendo proprio dalla recente riforma delle imposte sulle successioni e donazioni" La nota all'Agenzia Radiocor del Il Sole 24 Ore del Prof. Thomas Tassani, Professore Ordinario di Diritto tributario presso l’Università di Bologna e Direttore Scientifico Osservatorio Family Business Assoholding, sul lancio del nuovo Osservatorio il 22 aprile alla Camera dei Deputati. Leggi la nota completa 👉 https://lnkd.in/g3AT4kAt #Assoholding #Osservatorio #Radiocor #Family #Imprese #Aziende #Università
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Il numero dei beni confiscati in Italia è in continuo aumento e per questo sono necessarie azioni innovative da parte del governo per favorirne il riutilizzo sociale. Il processo di riutilizzo è lento e difficile: gli immobili sono molto spesso in cattive condizioni, è complicato trovare i soldi per ristrutturarli ed è altrettanto difficile trovare soggetti disposti a gestirli. Nel PNRR erano inizialmente stanziati 300 milioni per realizzare 200 progetti nelle Regioni del mezzogiorno: purtroppo quei fondi sono stati congelati. La speranza è che presto siano nuovamente disponibili quelle risorse. Scopri di più sul riutilizzo sociale dei beni confiscati leggendo il contributo di Mauro Orefice, Presidente della Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato, magistrato responsabile dell’Ufficio Affari Internazionali - Corte dei Conti, nel secondo volume di Scintille. ******* Il 2° volume della nostra collana “Scintille”: “Cose nostre: Da beni mafiosi a beni “comuni” è disponibile sul sito, https://lnkd.in/d-WyWKSZ #scintilledifuturo #scintilleeditoriale #beniconfiscati #cosenostre #confiscaantimafia
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⭕ Sulla base della correlazione (reale o assunta) tra buon governo e sviluppo economico sostenibile, gli studi in Italia come all’estero stanno rivedendo il proprio sistema di regole interne. Come e quanto remunerare i soci è il tema all’ordine del giorno, anche se mettere mano alla partecipazione degli utili è compito difficile. Le riflessioni del nostro direttore Marco Michael Di Palma nell'editoriale della nuova TopLegal Review, in uscita a febbraio. #toplegal
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Esperienze dirette e indirette, non dico senza qualche eccezione, mi lasciano pensare che ancora oggi lo Stato, gli Enti locali, non di rado il pubblico tendano ad ostacolare l’iniziativa economica di cittadini ed imprese. Lo Stato e gli enti locali dovrebbero essere sempre al fianco del cittadino e delle imprese perché ci rappresentano, dovrebbe esistere in sostanza un’ottica di servizio e non un’ottica di gendarmeria e burocratizzazione delle iniziative private. Lo Stato fa le regole, le comunica, le rende trasparenti ma il suo obiettivo finale deve essere facilitare, aiutare, supportare soprattutto quando le iniziative si svolgono con trasparenza, nel rispetto delle regole e con la volontà di lavorare e intraprendere. L’impressione è invece (e riguarda anche le tasse ma ovviamente quelle esistono anche per l’enorme deficit accumulato) che cittadini e imprese siano o limoni da spremere o avversari della P.A. e non invece la ragion d’essere stessa dell’esistenza dello Stato ovvero tutelare, favorire, incoraggiare l’attività autonoma e la libera iniziativa come ben enunciato in costituzione all’art.41.
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Sergio Marchionne è stato l'unico manager italiano a salvare la nostra più grande azienda privata senza gli aiuti di Stato. Un condottiero che rappresenta tuttora, con la sua straordinaria azione di salvataggio e di rilancio aziendale, un "atto irripetibile" per il nostro Paese. Franco Modigliani è stato l'unico italiano ad aver vinto il "Premio Nobel per l'economia". Nato a Roma nel 1918 ma naturalizzato statunitense, i suoi studi hanno rivoluzionato la finanza aziendale e le sue teorie sul risparmio hanno avuto un profondo impatto sullo sviluppo economico di molti Paesi. Secondo la "Teoria del ciclo di vita del consumo", il consumo di una persona non dipende solo dal suo reddito attuale ma anche dal suo reddito futuro e dalle sue aspettative di vita. Modigliani sosteneva anche l'importanza di una politica fiscale progressista per promuovere la stabilità economica e la giustizia sociale, contribuendo a ridurre le disuguaglianze di ricchezza in numerosi Paesi. Un'imposta è progressiva quando cresce in maniera più che proporzionale al reddito. Attribuiva anche molta importanza alla classe lavoratrice e al desiderio di favorire la crescita e la piena occupazione. L'economista era un forte sostenitore delle numerose capacità degli italiani, come la creatività e la voglia di mettersi in gioco. Tuttavia, Modigliani considerava il sistema politico e amministrativo come una gabbia che non consente agli italiani di esprimere appieno il proprio potenziale. Due grandi stimoli per creare la Format School UniMarchionne. Sul punto Format in questi giorni si è associata ad ASFOR (Associazione Italiana per la Formazione Manageriale) per fare le cose ai massimi livelli. Intanto il corpo docente si arricchisce sempre di più di illustri formatori. #formazione #università #economia #finanza #sergiomarchionne #fiat
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Nelle regioni meridionali, dove spesso l'uso della partita IVA diventa un escamotage per mascherare falsi rapporti di dipendenza, dare la possibilità ai giovani professionisti e imprenditori di aggregarsi, anche in strutture multidisciplinari, potrebbe cambiare radicalmente il panorama economico. Questa aggregazione permetterebbe di migliorare l'efficienza dell'offerta professionale e imprenditoriale, generando un valore aggiunto significativo. La creazione di Società tra Forfettari (Stf) faciliterebbe la condivisione di risorse e conoscenze, l'accesso a mercati più ampi e la riduzione dei costi operativi attraverso economie di scala. Questa una parte della mia riflessione che potete leggere qui 👉🏼 https://lnkd.in/dCvREwqi 🗞️ Segui: UIFor Unione Italiana Forfettari
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Lettura interessante
Quella tra pubblico e privato oggi è un’alleanza necessaria. Verissimo, a patto però di chiarire di quale Pubblica amministrazione e di quale Terzo settore stiamo parlando. Necessaria è l'alleanza della parte migliore del pubblico con la parte migliore del Terzo settore: il resto è solo "rete"
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Mi ributto a capo fitto su un tema che mi sta a cuore per tre motivi. In qualità di imprenditore, di amministratore locale e di rappresentante di associazione. La crisi occupazionale, socio economica del nostro territorio di frontiera. Dopo la legge di bilancio riguardante l’utilizzo di parte dei fondi destinati ai comuni basati sui ristorni dei frontalieri, tutti quelli che non sono generati dalle attività produttive, si potrebbe lavorare tecnicamente su alcuni specifici interventi e indirizzi d’uso. Parto da un concetto, l’aria che va dai confini e si espande per 20 km dagli stessi, che comprende diverse amministrazioni, dovrebbe essere equiparata ad una ZES. La Zona Economica Speciale (ZES) è una zona delimitata del territorio dello Stato nella quale l'esercizio di attività economiche e imprenditoriali da parte delle aziende già operative e di quelle che si insedieranno può beneficiare di speciali condizioni in termini economici, finanziari e amministrativi. Ribadisco che la mia idea non è togliere questi fondi ai comuni, ma permettere di utilizzarli per sostenere l’economia locale, come: De contribuzione salariale Abbattimento oneri legati ai nuovi insediamenti produttivi Incentivi riqualificazione aree dismesse Azionare leve incentivanti sul credito d’imposta, per investimenti su attrezzature produttive. Orchestrare queste iniziative non sarà sicuramente semplice, ma in un ottica di buona politica, lungimirante a medio lungo termine, si può sicuramente coordinarci e legiferare in merito, per produrre azioni concrete, facilitando il reshoring, ovvero la contro delocalizzazione, per permettere il rientro dall’estero di aziende produttive, che troverebbero vantaggioso operare in queste aree. Aree che altrimenti vedranno sempre più la fuga di operai specializzati, tecnici e professionisti, generando una desertificazione industriale, con peggioramento anche dell’aspetto sociale delle nostre comunità, che si trasformerebbero ancor più in paesi dormitorio. Confrontiamoci Marco Colombo Sindaco di Daverio
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"Importanza delle Imprese e ruolo della Rappresentanza" di Enrico Tezza (Franco Angeli) durante la quale si discuterà, anche, della necessità per le piccole e medie imprese di tornare al centro del dibattito politico/sindacale in quanto spina dorsale del sistema economico italiano. 🎤Alessandro Franco, segretario generale di FederTerziario, afferma:"Accantonare posizioni precostituite e autoreferenziali che troppe volte hanno impedito al diritto del lavoro e alle relazioni industriali di creare sinergie costruttive ed emanare norme in grado di rispondere alle reali esigenze del mercato del lavoro". 🎤Giovanni Cannata, Rettore dell'Ateneo Mercatorum, precisa: "Universitas Mercatorum è ben lieta di ospitare questo importante dibattito che mette al centro le micro e piccole imprese" 🎤Enrico Tezza, autore del libro, spiega: "Di fronte ai cambiamenti del lavoro, viene ricercata una prospettiva innovativa capace di superare il corporativismo della rappresentanza" 🎤Nicola Patrizi, presidente FederTerziario, conclude: "Abbiamo chiesto al governo, di impegnarsi per agire nei tavoli europei dove si pianificano le politiche economiche" #business #enti #imprese #pmi #libri
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