⚙ 🔧 Anche i giovani chiedono uno stato efficiente ed efficace!
L'eterna questione della politica è come bilanciare l'efficenza dello stato con la necessità di garantire servizi di qualità e funzionali per la popolazione. Oggi, purtroppo in Ticino, siamo vittima di una paurosa mancanza di visione del ruolo dello stato, che ha portato l'amministrazione a gonfiarsi in maniera spaventosa negli ultimi anni.
Basta una rapida occhiata tra i vari consultivi del cantone per accorgersi dell'evidenza. In 20 anni, la spesa è aumentata del 75%, ed oggi oltre la metà del budget del Cantone riguarda sussidi e sovvenzioni a enti terzi. Sempre nello stesso periodo di tempo, il debito pubblico, di cui fattura pagheremo noi giovani, è passato da 1 a 2,5 miliardi di franchi, mentre il capitale proprio del Cantone è rimasto sempre o quasi negativo.
Un esempio eclatante è quello della pedagogia speciale (le misure di integrazione con persone di disabilità nelle scuole), dove si è passati a spendere nel complesso da 14,8 nel 2014 a 68,5 mio CHF nel 2022, mentre a preventivo 2024 si raggiunge addirittura 75,7 mio CHF, importo superiore alla spesa di tutti i 6 licei del Cantone messo assieme. In meno di 10 anni è un aumento del 360% di fronte ad un numero di allievi che beneficiano di misure di pedagogia speciale aumentato di appena la metà (sono passati da 740 a 1’231 unità).
Senza scordare che, come Ticino, siamo sempre il fanalino di coda in tutti i confronti intercantonali. I margini per gli investimenti in infrastrutture di qualità si assottiglia sempre di più, il debito pubblico esplode. Tutto ciò rappresenta un ostacolo per lo sviluppo dell’economia locale, rallentando la capacità delle aziende di investire, innovare e creare posti di lavoro.
Ecco perché ritengo opportuno limitare l'aumento dei dipendenti pubblici: per imporre un cambio di sistema, per fare in modo di creare migliori condizioni quadro, affinché noi giovani possiamo ancora in futuro avere un Ticino dove vivere, lavorare, sognare e creare una famiglia.