Davvero la musica fa crescere di più e fa migliorare il gusto di frutta e verdura? Se lo è chiesto Lidl in Svezia https://lnkd.in/dtAv_wj2
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La nostra libertà di scelta potrebbe essere stata messa seriamente in discussione dal reparto vini di un supermercato. Negli anni ‘90, visto che i business non amavano sperperare denaro in royalties e licenze musicali, venne svolto un esperimento per capire se la #backgroundmusic nei supermercati influenzasse realmente il nostro comportamento di acquisto. L’esperimento prevedeva la riproduzione, a giorni alterni, di generi musicali diversi all’interno del reparto vini di un supermercato, osservando come cambiasse il rapporto tra musica e numero di articoli venduti. Nel primo caso è stata riprodotta musica tradizionale francese, e senza grosse sorprese nei giorni in cui i clienti erano immersi nell’universo sonoro della Parigi degli anni ‘20, per ogni bottiglia tedesca ne sono state vendute 5 di provenienza francese. Questo non dimostrò granchè, dal momento che il vino francese è decisamente migliore, ma nei giorni in cui il reparto vini si era trasformato in un tendone dell’ #oktoberfest, per ogni bottiglia francese ne sono state vendute 2 tedesche. Dunque con questo esperimento gli scienziati A.C North e D.J. Hargreaves confermarono che la musica di sottofondo condiziona effettivamente la selezione dei prodotti, ma, secondo l’esperimento di Charles Areni e David Kim, la storia non finisce qua. Questi ultimi due scienziati provarono ad alternare la #top40 Pop Hits con la musica classica e prova ad indovinare. Nei giorni di musica classica l’incasso aumentò considerevolmente. La ragione non fu per il numero di bottiglie vendute, ma perché sentendo #Vivaldi in sottofondo i clienti erano portati a comprare bottiglie più costose e di qualità. Il fatto più sorprendente di entrambi gli esperimenti è che al 50% dei clienti è stato domandando se avessero comprato quella bottiglia di vino per via della musica, e la maggior parte dei candidati rispose: “Quale musica?”. 🎧💡 Se vuoi scoprire come musica e suoni fatti su misura possono trasformare la tua comunicazione, seguici per scoprire news e tips su questo mondo! Alla prossima :) ps. se sei interessato ad approfondire, abbiamo lasciato dei link nei commenti
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🛒Come cambiano i comportamenti d'acquisto (mentre il rito dell'Aperitivo cresce) L'analisi 2019-2024 dell'Osservatorio Permanente CPS GFK Italia in esclusiva sulle pagine de Il Corriere Vinicolo 🍷Negli ultimi cinque anni sono aumentate frequenza d’acquisto e spesa media, ma sono diminuite le quantità di vino messe nel carrello della spesa (meno bottiglie o formati più piccoli) con un risultato definitivo che oggi è inferiore a quello del 2019. Tra canali commerciali che si trasformano, target che si muovono in maniera diversa dal passato, accesa competizione con le altre bevande, anche alcoliche, che fare? Quello su cui bisogna puntare davvero, è lo sviluppo della penetrazione, cioè cercare di conquistare nuovi target. 🍸 Intanto dall'Aperitivo Festival giungono però notizie rassicuranti grazie all'approfondimento NIQ che parla di un fenomeno che non conosce crisi Trovi l'approfondimento su Il Corriere Vinicolo n. 22, per le varie formule di abbonamento clicca sul link nel primo commento 👇 #corrierevinicolo #vino #unioneitalianavini #vini #aperitivo #consumatori
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L’Osservatorio Fuori Casa firmato #Mixer, con Immediando Srl diretto da Diego Rovetta, ha condotto un’analisi sulla dotazione dei #bicchieri sottoponendo un sondaggio a cinque #bar italiani: 🔹Il 52% dei gestori considera abbastanza importante proporre un bicchiere specifico per ogni bevanda, mentre il 24% lo ritiene molto importante (con un picco del 50% a Parma); 🔹Per cocktail e superalcolici il 58% utilizza il classico shot, mentre il 38% ricorre al tumbler basso e alla coppetta; 🔹Il 68% sta attento alla resistenza all’usura e il 62% agli urti, seguito dalla praticità della presa (40%) e dal design (30%); 🔹I bicchieri monouso sono presenti nel 56% dei bar che non intendono utilizzarli nel futuro. 👉 L’articolo è su Mixer 368 da pag.10, qui il link: https://lnkd.in/d48ZPBNk Domenico Apicella #Immediando #osservatoriofuoricasa #horeca #glassware #fuoricasa
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Sollevamento boccali di birra > Sollevamento pesi 💪 🍻 E' questa l'idea che sicuramente sarà balzata in mente a chi ha realizzato questo fantastico spot per il birrificio berlinese BRLO! Lo spot gioca sulla voglia di non prendersi sul serio e di creare un proprio tributo satirico che si contrappone a quello CalvinKlein che vede come protagonista Jeremy Allen White. 🔝 La campagna pubblicitaria di Allen White per il marchio di moda ha fatto il giro del mondo, portando a un'impennata delle ricerche di Calvin Klein su Google. Attualmente ha quasi quattro milioni di visualizzazioni su YouTube. 🚀 Ora BRLO, che si descrive come "il birrificio berlinese il cui nome si pronuncia solo dopo qualche birra" (in realtà è l'antico nome slavo della città), ha creato la propria versione, chiamata "Drink NAKED. Sì, Chef!", che ha portato anche a un'impennata del traffico su Google intorno al marchio. 📽 Girato nella capitale tedesca, il barbuto protagonista dello spot, come vorremmo che fossero tutti i birrai, ricrea per la telecamera alcuni degli atteggiamenti di Allen White. Come è giusto che sia, visto il suo abbigliamento succinto, lo spot promuove "BRLO Naked", una birra chiara senza alcool. Strategia di #RealTimeMarketing azzeccatissima 👌 Che ve ne pare? #Beer #Berlin #AdvertisingCampaign #Pubblicità #CampagnaPubblicitaria #Brlo #CalvinKlein
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La Notte È Fatta Per Amare E Non Per Mangiare Un Gelato? Tempi duri per chi quest’estate vorrà concedersi un gelato o una pizza d’asporto “notturna”, ma anche una più semplice bottiglietta d’acqua in centro a Milano. E si perché una nuova ordinanza ( al momento pare non ancora firmata e solo pubblicata nell’Albo pretorio come “avvio di procedimento”) del Sindaco di Milano prevede il divieto di asporto di cibo dopo la mezzanotte per non incrementare il caos in strada durante la notte: è questa la soluzione alla "malamovida" che il Comune di Milano metterà in atto da maggio a novembre. Hai fame? Hai voglia di sgranocchiare qualcosa? Lo puoi fare, ma devi prima guardare l'orologio: comprare cibo da asporto dopo la mezzanotte non si può. Sì perché, se lo facessi, incrementeresti il disordine pubblico e contribuiresti allo schiamazzo selvaggio che disturba i cittadini. Non puoi acquistare cibo da asporto, perché, come detto, da maggio a novembre entrerà in vigore il “divieto di vendita e somministrazione per l’asporto di bevande e alimenti dopo le ore 24:00“. Insomma, se pensi che dopo la mezzanotte il tuo stomaco potrebbe reclamare cibo, non devi fare altro che portati da casa qualcosa da mangiare: prima di uscire, dovrai mettere qualcosa da sgranocchiare nello zaino o in tasca, a secondo di quanto mangi. Il gelato ovviamente non lo puoi portare, a meno che tu non abbia intenzione di uscire con una borsa termica in mano. Ora, il fatto che i cittadini che abitano nelle zone della movida abbiano diritto di dormire e godere della quiete dopo una certa ora è fuori discussione. E ci mancherebbe. Tuttavia, ci chiediamo se le misure previste dal Comune di Milano possano essere risolutive o meno. Vietare la vendita di un gelato o di una bottiglietta d'acqua oltre una certa ora aiuta a risolvere il problema degli schiamazzi e del caos nelle strade? In passato, alcune Amministrazioni locali hanno cercato di stabilire regole di convivenza condivise, che potessero tenere in considerazione gli interessi delle attività economiche di ristorazione unitamente al diritto al riposo delle persone, oltre che alla libertà di tutti i cittadini di potersi divertire. In molti casi, però, questi tentativi non hanno funzionato e si è giunti ad episodi di esasperazione, che hanno travalicato anche i limiti della semplice protesta. E allora che si fa? Ripartiamo dall'educazione alla convivenza civile anche nel divertimento, altrimenti il rischio è che prima o poi mangeremo un gelato alla stracciatella o al pistacchio nelle città militarizzate. Vorremmo poter mangiare per strada a qualsiasi ora, senza dover dire, in certi casi:"non si può, adda passá a nuttata".
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Dopo una fine hanno che ha premiato, come sempre, i grandi rossi e le bollicine metodo classico e visto vendite in crescita (sullo stesso periodo 2022), si guarda con fiducia anche alla prossima primavera-estate, con un sentiment decisamente positivo che arriva dalle enoteche italiane. Almeno dalle oltre 120 riunite dall’Associazione Vinarius, in tutta Italia, che mettono insieme un fatturato che sfiora i 50 milioni di euro. Dal questionario Vinarius, che ha esplorato e analizzato le preferenze dei consumatori nel dicembre 2023, emerge, intanto, una tendenza oltremodo positiva: comparando le vendite con l’inverno 2022, per il 55% degli enotecari l’andamento delle vendite nell’inverno 2023 è assolutamente migliore. Un segnale vivido di buona salute del settore, dunque, che indica anche alcuni trend legati alle tipologie: tra i vini spumante Metodo Classico più richiesti primeggia lo Champagne, seguito da Franciacorta e Trentodoc. Una menzione particolare la conquista il Metodo Classico Oltrepò, che torna ad essere una scelta richiesta. Le enoteche si confermano il luogo/canale di vendita preferenziale per questo tipo di prodotti dal posizionamento medio alto. Nella top 4 dei vini rossi di questo Natale (sempre premiati dal consumatore nel periodo natalizio) primeggia il Barolo, subito seguito da Amarone della Valpolicella e Brunello di Montalcino, tallonati dal Chianti Classico Docg. #winenews
Dopo una buona fine di 2023, torna l’ottimismo sul futuro in enoteca. Parola di Vinarius
winenews.it
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Attenzione, brand di #Gin in #Italia! 📢Hai la chiave per soddisfare i gusti in continua evoluzione dei tuoi consumatori? Spoiler: non si tratta solo di locali notturni! Con solo il 16% dei consumatori nell’horeca che scelgono il gin quando escono, il mercato italiano offre un enorme potenziale di crescita. La chiave è saper puntare sui consumatori, i canali e le occasioni giuste per incrementare le vendite di gin nel settore horeca 🍸 Come possono i brand di gin conquistare una quota maggiore del mercato italiano? Dall'innovazione del servizio all'espansione verso nuove occasioni e alla collaborazione con i bartenders, le analisi horeca di CGA offrono strategie concrete per conquistare i consumatori italiani e trasformare il gin nella loro scelta preferita in più occasioni. Scopri di più qui: https://lnkd.in/gRRZhP6W
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I grandi classici da bere di una Italia che fu Cosa si beveva nel nostro Paese tra gli anni '60 e ' 90? Quali sono state le bevande che hanno fatto epoca prima dell'avvento dei grandi marchi? Scopriamolo in questo articolo
I grandi classici da bere di una Italia che fu
deliziosooo.it
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Di cosa vorresti parlare? Oggi di estate e di birra gelata!
I Mille diventa il nuovo partner digitale e creativo di Bitburger Premium Pils per il mercato italiano
engage.it
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CEO GP Media srl | Consulente Meta ads eCamps | Docente POR Calabria | Giudice Mediastars (21/22) | Ideatore Metodo Riempi Classe | Marketers Ambassador | Socio GV FOOD srls (exit) |
Oreo dice addio alla Spagna. Ho letto della campagna “Addio Oreo” in Spagna e mi ha colpito davvero. Pensateci: per giorni, sui cartelloni delle città più importanti, è apparso un messaggio in stile melodrammatico, “Addio, Spagna. Oreo se ne va”. Ovviamente, i consumatori sono andati subito in panico, facendo scorte di biscotti come se non ci fosse un domani. Ma ecco il colpo di scena: era tutto parte di una strategia di marketing. Niente addii definitivi, solo un cambiamento nella ricetta e un nuovo packaging. Con un QR code sui cartelloni, hanno invitato le persone a dire “addio” su Instagram, scatenando una vera e propria reazione sui social. Integrando perfettamente ONLINE e OFFLINE (come scrivo nel mio libro: Il Gusto di fare Marketing) La cosa interessante è che, mentre molti si affezionano al prodotto così com’è, Oreo ha deciso di puntare sulla sorpresa, giocando sulle emozioni. Questo tipo di campagne dimostra quanto sia potente creare aspettativa e far parlare il pubblico. E la lezione qui qual è? Coinvolgere le persone non vuol dire solo vendere, ma anche creare esperienze che lasciano il segno. Tu cosa ne pensi di questa trovata ?
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