👉 Il Centro Chirurgico Toscano è organizzato secondo il modello assistenziale dell'intensità di cura. Che cosa vuol dire questo? 🔎 Si tratta di un modello che porta a raggruppare i pazienti non per disciplina medica, ma per l’intensità del bisogno assistenziale. Questo tipo di organizzazione presuppone un ripensamento della presa in carico del paziente, che deve essere personalizzata, univoca e condivisa attraverso tutti i livelli di cura. La metamorfosi concettuale è radicale: si passa dal principio di hosting, secondo il quale al centro dell’organizzazione dell’assistenza sanitaria risiede l’idea di curare lo specifico ambito della malattia, al principio di case management, per cui l’idea centrale diventa farsi carico direttamente del paziente. ✔ L’obiettivo è rivolto ai benefici che il paziente e i suoi familiari potranno ricavare da questo impianto organizzativo in termini di appropriatezza della presa in carico, della sicurezza delle prestazioni, del vissuto della malattia, attraverso la ricomposizione attorno ai bisogni dell’individuo. #sanità #intensitàdicura #modello #cura #assistenza #centrochirurgicotoscano
Post di CENTRO CHIRURGICO TOSCANO
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Che cos'è esattamente un ospedale organizzato secondo il modello assistenziale dell'intensità di cura? Lo spieghiamo qua
👉 Il Centro Chirurgico Toscano è organizzato secondo il modello assistenziale dell'intensità di cura. Che cosa vuol dire questo? 🔎 Si tratta di un modello che porta a raggruppare i pazienti non per disciplina medica, ma per l’intensità del bisogno assistenziale. Questo tipo di organizzazione presuppone un ripensamento della presa in carico del paziente, che deve essere personalizzata, univoca e condivisa attraverso tutti i livelli di cura. La metamorfosi concettuale è radicale: si passa dal principio di hosting, secondo il quale al centro dell’organizzazione dell’assistenza sanitaria risiede l’idea di curare lo specifico ambito della malattia, al principio di case management, per cui l’idea centrale diventa farsi carico direttamente del paziente. ✔ L’obiettivo è rivolto ai benefici che il paziente e i suoi familiari potranno ricavare da questo impianto organizzativo in termini di appropriatezza della presa in carico, della sicurezza delle prestazioni, del vissuto della malattia, attraverso la ricomposizione attorno ai bisogni dell’individuo. #sanità #intensitàdicura #modello #cura #assistenza #centrochirurgicotoscano
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Mente aperta verso le Soluzioni! • Con un budget sanitario di 131 mld (vs 271 mld della Francia e 423 mld della Germania), • con una media di 3 posti letto per mille abitanti vs 8 per mille abitanti della Germania), • con una grave carenza di personale ospedaliero, medici e soprattutto infermieri occorre trovare soluzioni evolute a più livelli e che diano effetti virtuosi “a cascata”. Voglio fornite un contributo frutto di esperienza decennale nell’ambito della diagnosi, cura, riabilitazione e assistenza del paziente complesso e fragile a domicilio. Numeri alla mano riteniamo che una soluzione sia allocare risorse nella presa in carico di un cluster specifico di pazienti (complessi e fragili) con team • organizzati, • coordinati, • multidisciplinari, specialistici, • guidati da un approccio anticipatorio e non reattivo- attendistico. Alcuni numeri: un solo ricovero per un paziente fragile con scompenso cardiaco della durata media di 9 giorni costa circa 7000-9000 €. Una presa in carico A CASA del paziente di circa 4 settimane con il team scompenso per stabilizzare, monitorare, educare paziente e familiare, impostare la riabilitazione e sostenere con psicoterapia di supporto atta ad evitare le complicanze prevedibili e quindi i reingressi in ospedale può avere un costo tra 1000 e 2500 €. Risparmio per un solo nuovo ricovero evitato = 6000-8000€. In più ottenuamo la protezione dell’ospedale da ricoveri evitabili. Inoltre senza dubbio generiamo un notevole incremento della qualità percepita dal paziente e dalla famiglia. Auspichiamo quindi sempre più una collaborazione tra il SSN e i gruppi organizzati ed efficienti che già operano sul territorio. Dott. Gaetano Ricignolo Fondatore e coordinamento clinico di MiC - Medici in Casa www.mediciincasa.it Coordinamento Via Aretina 167/M Presso Medipro Firenze Società Benefit Firenze 055674584
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L’Epilessia rappresenta una delle sfide più complesse e multiformi in ambito neurologico che il Sistema Sanitario si trova ad affrontare, dall’Emergenza alla Cronicità e con utenti in tutte le età della vita. Con oltre 50 milioni di persone nel mondo, 6 milioni in Europa, 500.000 - 600.000 in Italia, l’Epilessia nelle sue diverse forme va ben oltre il mero ambito clinico, configurandosi come una problematica di vasta portata che impatta il Sistema Paese. L’inserimento dell’Epilessia nel nuovo Piano Nazionale Cronicità del 2024 è un intervento che comprova una maggiore attenzione istituzionale verso la strutturazione di percorsi condivisi in grado di migliorare la presa in carico e continuità assistenziale di questa patologia. È in questo contesto di elevata complessità che è emersa l’esigenza di realizzare una fotografia aggiornata delle prospettive di assistenza alle PcE, attraverso l’analisi dello stato dell’arte e l’esame di tutte le opportunità di cura ed assistenza che sono, quantomeno in via teorica, disponibili.
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Ogni trasfusione può durare anche più di tre ore. Molti pazienti passano oltre 30 giorni all’anno in ospedale per trasfusioni e visite mediche. Un #tempo che impatta per forza sul lavoro, sulle relazioni e sulla vita in generale. Chi vive con la #betatalassemia grave ha un concezione e un vissuto del tempo diverso da tutti gli altri. E un rapporto con le trasfusioni che ora è di amore e ora di odio. Perché se buona parte dei pazienti desidererebbe farne a meno, ce n'è una piccola, ma significativa, che invece non ci vuole rinunciare. Perché? Perché una malattia così difficile da gestire non è nemmeno facile comprendere del tutto e ha un impatto sulla vita di chi vi convive che non si può dare per scontato. Dipendere dalle #donazionidisangue, dipendere dalla buona volontà di chi dona, è ora una benedizione e ora una tortura. E in tutto questo cosa fa la differenza? Ancora una volta, la #relazione tra il medico e il paziente. Sembro noiosa a ripetere il concetto, ma ogni volta che approfondisco le problematiche - cliniche e sociali - di una malattia, ecco che la carta della relazione arriva sempre fuori a sistemare tutto. Di tutto questo ne ho parlato in questo articolo per PERSONE, e che riassume un evento che ho avuto l'onore di moderare a fine marzo, organizzato dall'associazione di pazienti, Federazione Nazionale delle Associazioni “UNITED” Thalassemia, Depranocitosi e Anemie Rare”. https://lnkd.in/dV76ZqbE
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L’Epilessia rappresenta una delle sfide più complesse e multiformi in ambito neurologico che il Sistema Sanitario si trova ad affrontare, dall’Emergenza alla Cronicità e con utenti in tutte le età della vita. Con oltre 50 milioni di persone nel mondo, 6 milioni in Europa, 500.000 - 600.000 in Italia, l’Epilessia nelle sue diverse forme va ben oltre il mero ambito clinico, configurandosi come una problematica di vasta portata che impatta il Sistema Paese. L’inserimento dell’Epilessia nel nuovo Piano Nazionale Cronicità del 2024 è un intervento che comprova una maggiore attenzione istituzionale verso la strutturazione di percorsi condivisi in grado di migliorare la presa in carico e continuità assistenziale di questa patologia. È in questo contesto di elevata complessità che è emersa l’esigenza di realizzare una fotografia aggiornata delle prospettive di assistenza alle PcE, attraverso l’analisi dello stato dell’arte e l’esame di tutte le opportunità di cura ed assistenza che sono, quantomeno in via teorica, disponibili.
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🎙️✨ Il ruolo dei medici di medicina generale Spesso li vediamo come semplici “passacarte” o, peggio, come macchinette che stampano ricette. Ripensare il loro ruolo significa davvero apprezzare la loro esperienza e il modo in cui riescono a tenere sotto controllo le condizioni di salute, specialmente per chi è più fragile. La medicina generale dovrebbe essere il cuore pulsante del sistema sanitario! Non perdere il prossimo episodio con Lorenzo Guzzetti, live il 31 gennaio! #PodcastPerProfessionisti #SanitàEInnovazione #ApprofondimentoSanitario #RiskManagement #IntelligenzaArtificiale #HealthcareLeadership #PodcastProfessionale #SanitàDigitale #InnovazioneSanitaria #MedicinaCritica
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Aderenza terapeutica: l’importanza della comunicazione’ in questa intervista Marco Ferrazzoli ci parla del ruolo educazionale della comunicazione dedicata alla salute, in particolare per le malattie cardiovascolari, del contributo dei nuovi mezzi di comunicazione nel plasmare la relazione medico-paziente e del ruolo delle Associazioni pazienti nel supportare un’ottimale aderenza alle cure, fondamentali nelle patologie croniche. #WeAreServier #PatientFirst FONDAZIONE ITALIANA PER IL CUORE #Conacuore
Aderenza Terapeutica - Marco Ferrazzoli
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🔶 L'assistenza sanitaria incentrata sulla persona rivoluziona il modo in cui viviamo il percorso oncologico. Si tratta di mettere la persona al centro, non solo la malattia, riconoscendo e valorizzando l’unicità di ognuno. Questo approccio implica ascolto compassionevole, empatia e collaborazione attiva, permettendo a pazienti, famiglie e comunità di partecipare decisioni cruciali, rafforzando così la fiducia e la connessione tra tutte le parti coinvolte. 🟧 𝐂𝐨𝐥𝐥𝐚𝐛𝐨𝐫𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐞 𝐂𝐨𝐧𝐧𝐞𝐬𝐬𝐢𝐨𝐧𝐞 : L’assistenza incentrata sulle persone non si ferma ai confini della clinica, ma si estende al tessuto sociale. Coinvolgere familiari e la comunità crea un sostegno olistico che risponde non solo alle esigenze fisiche, ma anche a quelle emotive e spirituali. 🟧 𝐀𝐩𝐩𝐫𝐨𝐜𝐜𝐢𝐨 𝐂𝐨𝐦𝐮𝐧𝐢𝐭𝐚𝐫𝐢𝐨: L’educazione sanitaria e l’auto-cura diventano fondamentali, poiché informare e coinvolgere la comunità migliora l’alfabetizzazione in materia di salute e garantisce che i sistemi sanitari rispondano alle vere necessità delle persone. 🟧 𝐑𝐢𝐬𝐮𝐥𝐭𝐚𝐭𝐢 𝐏𝐨𝐬𝐢𝐭𝐢𝐯𝐢: I benefici di questo modello sono comprovati: migliori esperienze di cura, fiducia nei professionisti sanitari, soddisfazione di pazienti e famiglie, morale degli operatori potenziato, riduzione delle disparità e maggiore efficienza. Questo porta a un sistema sanitario più resiliente, capace di affrontare crisi sanitarie senza lasciare indietro nessuno. Adottare un approccio umano, compassionevole e personalizzato non solo migliora la qualità della vita durante il trattamento, ma crea un legame profondo tra paziente e fornitore, unendo tutti attraverso l'unicità di ogni persona. #GiornataMondialeControIlCancro #UnitedByUnique Rosario CARUSO Arianna Magon
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📈 𝐒𝐞𝐠𝐧𝐚𝐥𝐢𝐚𝐦𝐨 𝐪𝐮𝐞𝐬𝐭𝐨 𝐚𝐫𝐭𝐢𝐜𝐨𝐥𝐨!! Comprendere la percezione della qualità dell’assistenza da parte dei pazienti oncologici è fondamentale per migliorare le cure e garantire alti standard. Studi recenti dimostrano che un’assistenza infermieristica di qualità riduce i tempi di degenza, abbassa i rischi e migliora la gestione della salute. In Italia, abbiamo validato un questionario strutturato per misurare la qualità percepita delle cure, confermandone l’affidabilità. I risultati mostrano che età, stato civile e occupazione influenzano la qualità percepita, sottolineando l'importanza di un approccio personalizzato per ogni paziente. Utilizzare strumenti affidabili come questo ci permette di ottimizzare la gestione dei pazienti e di ottenere dati preziosi per interventi mirati, migliorando il benessere di pazienti e operatori. Il link👇 https://lnkd.in/dfx8VBX8 #QualitàDelleCure #InfermieriAreaOncologica #BenessereDelPaziente Mattia Bozzetti Rosario CARUSO
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Coinvolgere il paziente in un processo di attiva partecipazione alla propria salute o al percorso di guarigione si è dimostrato utile a ridurre ricoveri, riammissioni ospedaliere, comorbidità, senza contare l’importante risparmio di risorse sanitarie di cui abbiamo disperato bisogno. Questione complessa ma si può cominciare con l’ascolto del paziente al quale illustrare il razionale della strategia terapeutica adeguata alla sua condizione. Occorre lasciare ai professionisti della salute il tempo di visita necessario, apparentemente meno produttivo ma dipende dalla metrica di misura…
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