Mente aperta verso le Soluzioni! • Con un budget sanitario di 131 mld (vs 271 mld della Francia e 423 mld della Germania), • con una media di 3 posti letto per mille abitanti vs 8 per mille abitanti della Germania), • con una grave carenza di personale ospedaliero, medici e soprattutto infermieri occorre trovare soluzioni evolute a più livelli e che diano effetti virtuosi “a cascata”. Voglio fornite un contributo frutto di esperienza decennale nell’ambito della diagnosi, cura, riabilitazione e assistenza del paziente complesso e fragile a domicilio. Numeri alla mano riteniamo che una soluzione sia allocare risorse nella presa in carico di un cluster specifico di pazienti (complessi e fragili) con team • organizzati, • coordinati, • multidisciplinari, specialistici, • guidati da un approccio anticipatorio e non reattivo- attendistico. Alcuni numeri: un solo ricovero per un paziente fragile con scompenso cardiaco della durata media di 9 giorni costa circa 7000-9000 €. Una presa in carico A CASA del paziente di circa 4 settimane con il team scompenso per stabilizzare, monitorare, educare paziente e familiare, impostare la riabilitazione e sostenere con psicoterapia di supporto atta ad evitare le complicanze prevedibili e quindi i reingressi in ospedale può avere un costo tra 1000 e 2500 €. Risparmio per un solo nuovo ricovero evitato = 6000-8000€. In più ottenuamo la protezione dell’ospedale da ricoveri evitabili. Inoltre senza dubbio generiamo un notevole incremento della qualità percepita dal paziente e dalla famiglia. Auspichiamo quindi sempre più una collaborazione tra il SSN e i gruppi organizzati ed efficienti che già operano sul territorio. Dott. Gaetano Ricignolo Fondatore e coordinamento clinico di MiC - Medici in Casa www.mediciincasa.it Coordinamento Via Aretina 167/M Presso Medipro Firenze Società Benefit Firenze 055674584
Post di Gaetano Ricignolo
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Che cos'è esattamente un ospedale organizzato secondo il modello assistenziale dell'intensità di cura? Lo spieghiamo qua
👉 Il Centro Chirurgico Toscano è organizzato secondo il modello assistenziale dell'intensità di cura. Che cosa vuol dire questo? 🔎 Si tratta di un modello che porta a raggruppare i pazienti non per disciplina medica, ma per l’intensità del bisogno assistenziale. Questo tipo di organizzazione presuppone un ripensamento della presa in carico del paziente, che deve essere personalizzata, univoca e condivisa attraverso tutti i livelli di cura. La metamorfosi concettuale è radicale: si passa dal principio di hosting, secondo il quale al centro dell’organizzazione dell’assistenza sanitaria risiede l’idea di curare lo specifico ambito della malattia, al principio di case management, per cui l’idea centrale diventa farsi carico direttamente del paziente. ✔ L’obiettivo è rivolto ai benefici che il paziente e i suoi familiari potranno ricavare da questo impianto organizzativo in termini di appropriatezza della presa in carico, della sicurezza delle prestazioni, del vissuto della malattia, attraverso la ricomposizione attorno ai bisogni dell’individuo. #sanità #intensitàdicura #modello #cura #assistenza #centrochirurgicotoscano
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Ottima prospettiva!
Non potrebbe valerne la pena prendere in considerazione anche figure più vicine all'ambito ospedaliero? Ad esempio gli ortottisti (questi sconosciuti)? PS. pensiero puramente personale senza intenti belligeranti 😂
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👉 Il Centro Chirurgico Toscano è organizzato secondo il modello assistenziale dell'intensità di cura. Che cosa vuol dire questo? 🔎 Si tratta di un modello che porta a raggruppare i pazienti non per disciplina medica, ma per l’intensità del bisogno assistenziale. Questo tipo di organizzazione presuppone un ripensamento della presa in carico del paziente, che deve essere personalizzata, univoca e condivisa attraverso tutti i livelli di cura. La metamorfosi concettuale è radicale: si passa dal principio di hosting, secondo il quale al centro dell’organizzazione dell’assistenza sanitaria risiede l’idea di curare lo specifico ambito della malattia, al principio di case management, per cui l’idea centrale diventa farsi carico direttamente del paziente. ✔ L’obiettivo è rivolto ai benefici che il paziente e i suoi familiari potranno ricavare da questo impianto organizzativo in termini di appropriatezza della presa in carico, della sicurezza delle prestazioni, del vissuto della malattia, attraverso la ricomposizione attorno ai bisogni dell’individuo. #sanità #intensitàdicura #modello #cura #assistenza #centrochirurgicotoscano
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In una realtà nazionale che sta virando sempre più verso la privatizzazione del Servizio sanitario occuparsi di prevenzione diventa argomento ancora più attuale. Di ciò, la medicina osteopatia è un caposaldo indiscusso. La maggior parte di noi professionisti lavora sul dolore acuto e, questo avviene poiché i pazienti arrivano da noi quando “non riescono più a muoversi dal male” o addirittura quando gli specialisti piuttosto che la farmacologia le hanno tentato davvero tutte ma senza successo e allora si cerca il “ miracolo”. Volendo fare dell’educazione sanitaria, va specificato che seguire accuratamente la prassi terapeutica significa andare dall’osteopata soprattutto per dei controlli di routine ( anche quando si sta bene) ed è proprio agenda in ottica preventiva che si ottengono i risultati migliori, risparmiando, per altro, importanti somme di denaro nelle attuali o future cure palliative.
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L'atto di accoglienza nella pratica infermieristica va oltre il mero protocollo; richiede una sensibilità umana che consenta di trasmettere fiducia e calore al paziente: per questo “accogliere” assume un ruolo cruciale nei reparti ospedalieri, anche dove si pensa che la tecnica sia l’unica caratteristica fondamentale: è qui che si riscopre la bellezza e l’utilità di creare ambienti che facilitino il più possibile la guarigione fisica, psichica ed emotiva dei pazienti.
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L’Epilessia rappresenta una delle sfide più complesse e multiformi in ambito neurologico che il Sistema Sanitario si trova ad affrontare, dall’Emergenza alla Cronicità e con utenti in tutte le età della vita. Con oltre 50 milioni di persone nel mondo, 6 milioni in Europa, 500.000 - 600.000 in Italia, l’Epilessia nelle sue diverse forme va ben oltre il mero ambito clinico, configurandosi come una problematica di vasta portata che impatta il Sistema Paese. L’inserimento dell’Epilessia nel nuovo Piano Nazionale Cronicità del 2024 è un intervento che comprova una maggiore attenzione istituzionale verso la strutturazione di percorsi condivisi in grado di migliorare la presa in carico e continuità assistenziale di questa patologia. È in questo contesto di elevata complessità che è emersa l’esigenza di realizzare una fotografia aggiornata delle prospettive di assistenza alle PcE, attraverso l’analisi dello stato dell’arte e l’esame di tutte le opportunità di cura ed assistenza che sono, quantomeno in via teorica, disponibili.
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𝗚𝗶𝗼𝗿𝗻𝗮𝘁𝗮 𝗜𝗰𝘁𝘂𝘀, 𝗠𝗲𝗱𝗶𝗰𝗶 𝗙𝗶𝗿𝗲𝗻𝘇𝗲: “𝗦𝗶𝗻𝘁𝗼𝗺𝗶 𝗿𝗶𝗰𝗼𝗻𝗼𝘀𝗰𝗶𝘂𝘁𝗶 𝘁𝗿𝗼𝗽𝗽𝗼 𝗶𝗻 𝗿𝗶𝘁𝗮𝗿𝗱𝗼: 𝘀𝗼𝗹𝗼 𝗶𝗹 𝟭𝟰% 𝗱𝗲𝗶 𝗽𝗮𝘇𝗶𝗲𝗻𝘁𝗶 𝗲̀ 𝘁𝗿𝗮𝘁𝘁𝗮𝘁𝗼 𝗶𝗻 𝘁𝗲𝗺𝗽𝗼 𝘂𝘁𝗶𝗹𝗲” “L’ictus, in Toscana, colpisce circa diecimila persone in un anno, ma la percentuale delle persone che arrivano negli ospedali è ancora troppo bassa, soltanto il 14% dei pazienti sono trattati in tempo utile. Anche se molto è stato fatto con l’organizzazione di una rete ospedaliera ben rodata, la Rete Ictus che coinvolge molte professionalità”. A dirlo è Lucia Toscani del Consiglio dell’Ordine dei Medici di Firenze, in vista del “World Stroke Day”, la Giornata Mondiale dell’Ictus, in programma domani. Leggi tutto su Toscana Medica ⤵ #OrdineMediciFirenze #ToscanaMedica #Medici #Salute #Sanità #WorldStrokeDay #GiornataMondialeIctus #Ictus Ministero della Salute Sanità33 World Stroke Organization
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Tra i reparti della Casa di Cura Villa Esperia di Salice Terme (PV), una delle eccellenze è quella di riabilitazione pneumologica. Mediante un approccio multidimensionale e multiprofessionale, il reparto è un punto di riferimento per affrontare una vasta serie di patologie che interessano le vie respiratorie: insufficienza respiratoria cronica, interstiziopatie polmonari di diversa tipologia e origine, bronchiectasie, sindrome delle apnee nel sonno, asma bronchiale, pneumopatie professionali, postumi di interventi di trapiantologia polmonare. Il team professionale è specializzato nella strutturazione di percorsi individualizzati, il cui obiettivo è il miglioramento della qualità della vita del paziente mediante la riduzione della dispnea e il miglioramento della capacità di esercizio, nell’ottica di ridurre l’ansia e il rischio di future ospedalizzazioni. A seguito della valutazione clinica e strumentale, si procede alla definizione del programma riabilitativo individualizzato che prevede diverse attività, come: l’impostazione e/o ottimizzazione di ossigenoterapia e/o ventiloterapia, l’impostazione e/o ottimizzazione della terapia farmacologica, riabilitazione fisica, disostruzione bronchiale, terapia inalatoria, supporto psicologico, interventi nutrizionali… Per maggiori informazioni sui percorsi di riabilitazione pneumologica e sulle modalità di accesso (con SSN) è possibile visitare la pagina https://lnkd.in/depAv95D #villaesperia #casadicuravillaesperia #riabilitazionepneumologica #riabilitazione #pneumologica #pneumologia #saliceterme #pavia
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Coinvolgere il paziente in un processo di attiva partecipazione alla propria salute o al percorso di guarigione si è dimostrato utile a ridurre ricoveri, riammissioni ospedaliere, comorbidità, senza contare l’importante risparmio di risorse sanitarie di cui abbiamo disperato bisogno. Questione complessa ma si può cominciare con l’ascolto del paziente al quale illustrare il razionale della strategia terapeutica adeguata alla sua condizione. Occorre lasciare ai professionisti della salute il tempo di visita necessario, apparentemente meno produttivo ma dipende dalla metrica di misura…
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Messaggio affisso sulla porta di un ambulatorio molto trafficato di un grande #ospedale. Immaginate un flusso continuo e disordinato di #pazienti che, nelle ore di punta, cercano riferimenti su come orientarsi nei meandri dei mille corridoi, della schiera di porte numerate, dei numerosi sportelli accalcati. Per capire cosa dice il cartello occorre davvero fermarsi, leggere e rileggere. Ma non sarebbe stato meglio aiutare utenti già in difficoltà per malattia/preoccupazione (insomma, gli stati d’animo che accompagnano chi si reca in ospedale) sfruttando i vantaggi di una #comunicazione più diretta? Non è una questione di cura o attenzione, dato che il biglietto è scritto correttamente, scrupolosamente plastificato e posizionato, ma di efficacia. Alternative più adeguate allo scopo? “Se devi sottoporti a Visita cardiologica + Elettrocardiogramma rivolgiti al Posto infermieri”. Oppure: “Devi sottoporti a Visita cardiologica + Elettrocardiogramma? Rivolgiti al Posto infermieri”. La forma conta. Voi come l’avreste scritto? #comunicazioneefficace #comunicazionehealthcare
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