Post di Chiara Guglielmino

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Senior Temporary Export Manager presso Co.Mark SpA

𝗟𝗼𝗴𝗶𝘀𝘁𝗶𝗰𝗮: 𝘀𝗶 𝗳𝗲𝗿𝗺𝗮𝗻𝗼 𝗶 𝗽𝗼𝗿𝘁𝗶 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗘𝗮𝘀𝘁 𝗖𝗼𝘀𝘁 Sulle pagine di tutti i giornali leggiamo che è iniziato lo sciopero dei portuali della East Cost a tempo indeterminato. Lo sciopero interessa 36 porti situati tra la costa orientale e il Golfo del Messico; l’astensione dal lavoro, proclamata dall’International longshoremen’s association (Ila), coinvolge circa 45mila addetti e paralizzerà le attività di scali in grado di movimentare tra il 40 e il 50% dei volumi di tutti i porti statunitensi. Le perdite di volume in un mese, potrebbero raggiungere i 2 milioni di contenitori. 👉 Gli operatori puntano sul cargo aereo Lo sciopero, peraltro, si inserisce in un momento cruciale per la politica statunitense, visto che mancano 36 giorni alle elezioni presidenziali; e il Presidente uscente Biden ha già dichiarato di non voler intervenire per fermare la protesta. Per cercare, dunque, di arginare i problemi che si verranno a determinare, dicono gli spedizionieri, «𝑙𝑎 𝑠𝑜𝑙𝑢𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑎𝑙𝑡𝑒𝑟𝑛𝑎𝑡𝑖𝑣𝑎 𝑝𝑖𝑢̀ 𝑔𝑒𝑡𝑡𝑜𝑛𝑎𝑡𝑎, 𝑎𝑙 𝑚𝑜𝑚𝑒𝑛𝑡𝑜, 𝑒̀ 𝑞𝑢𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑟𝑒𝑙𝑎𝑡𝑖𝑣𝑎 𝑎𝑙𝑙’𝑢𝑡𝑖𝑙𝑖𝑧𝑧𝑜 𝑑𝑒𝑖 𝑝𝑜𝑟𝑡𝑖 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑊𝑒𝑠𝑡 𝐶𝑜𝑎𝑠𝑡 (𝑜 𝑑𝑒𝑙 𝐶𝑎𝑛𝑎𝑑𝑎), 𝑚𝑎 𝑔𝑙𝑖 𝑜𝑝𝑒𝑟𝑎𝑡𝑜𝑟𝑖 𝑠𝑡𝑎𝑛𝑛𝑜 𝑝𝑢𝑛𝑡𝑎𝑛𝑑𝑜 𝑎𝑛𝑐ℎ𝑒 𝑠𝑢𝑙 𝑐𝑎𝑟𝑔𝑜 𝑎𝑒𝑟𝑒𝑜 𝑒 𝑠𝑢 𝑢𝑛𝑎 𝑝𝑖𝑢̀ 𝑎𝑐𝑐𝑢𝑟𝑎𝑡𝑎 𝑔𝑒𝑠𝑡𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑒 𝑠𝑐𝑜𝑟𝑡𝑒, 𝑝𝑒𝑟 𝑒𝑣𝑖𝑡𝑎𝑟𝑒 𝑖𝑛𝑡𝑒𝑟𝑟𝑢𝑧𝑖𝑜𝑛𝑖 𝑛𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑐𝑎𝑡𝑒𝑛𝑎 𝑑𝑖 𝑎𝑝𝑝𝑟𝑜𝑣𝑣𝑖𝑔𝑖𝑜𝑛𝑎𝑚𝑒𝑛𝑡𝑜». Chi di voi sta già fronteggiando problematiche su questo tema? #export #logistica #comark #usa

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