“Che sia loro insegnato ad affrontare i momenti difficili, a gestire la rabbia nelle situazioni negative che inesorabilmente la vita presenta e che dia loro il supporto emotivo necessario per affrontare, senza il ricorso alla violenza sugli altri o su sé stessi, tutte le situazioni non piacevoli”. Il link per sostenere l’iniziativa è nel primo commento.
Post di Chiara Tartagni
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Strage a Paderno Dugnano: Un Dramma Senza Risposte Nei giorni scorsi, una tragedia sconvolgente ha colpito Paderno Dugnano, dove un ragazzo di 17 anni ha ucciso i suoi genitori e il fratello di 12 anni. Descritto dai conoscenti come tranquillo e studioso, il giovane stesso non è riuscito a dare una spiegazione logica a quanto accaduto. Un "ragazzo sveglio e a posto", eppure capace di compiere un atto così efferato. Questa vicenda mi porta a una riflessione profonda, sia come coach che come persona che convive con il disturbo bipolare. Molto spesso, di fronte a tragedie come questa, ci si chiede: "Come si sarebbe potuto prevenire?". La mia risposta è che la prevenzione passa da un intervento precoce e coordinato tra medici, psichiatri e terapisti, in grado di cogliere segnali nascosti di disagio interiore. Come coach, vedo il mio ruolo complementare a quello di uno psichiatra o terapeuta. Il coaching può aiutare una persona a identificare e affrontare le sfide quotidiane, ma riconoscere quando serve un intervento medico più approfondito è essenziale. Episodi come questo ci ricordano quanto sia sottile il confine tra un malessere interiore e un gesto estremo. In questi casi, un team di professionisti può davvero fare la differenza. Lavorare insieme per creare un ambiente sicuro, basato su ascolto e comprensione, è cruciale per prevenire tragedie simili. Un Aumento Allarmante di Femminicidi e Violenza Familiare Oltre alle tragedie familiari come quella di Paderno Dugnano, stiamo assistendo a un aumento preoccupante dei femminicidi e degli atti di violenza domestica negli ultimi anni, soprattutto post-pandemia. Dal 2021 al 2023, secondo i dati ISTAT, i casi di femminicidio sono aumentati, con 120 donne uccise nel 2022, l'85% delle quali da partner o ex partner. Un esempio emblematico è il caso di Saman Abbas, uccisa dalla sua famiglia per aver rifiutato un matrimonio combinato, quello di Giulia Tramontano, uccisa dal compagno mentre era incinta nel 2023. Un altro caso recente e drammatico è quello di Giulia Cecchettin, trovata senza vita nel novembre 2023. Giulia era stata perseguitata e aggredita dal suo ex fidanzato, che non aveva accettato la fine della loro relazione. Nonostante le denunce, il ciclo di violenza culminato nel suo omicidio solleva domande su quanto questi segnali possano essere riconosciuti e gestiti prima che sfocino in tragedie La pandemia ha accentuato il disagio: il lockdown, l’isolamento forzato e la pressione economica hanno creato un terreno fertile per l'escalation della violenza domestica. Secondo un rapporto dell’ONU, durante i lockdown, le chiamate di emergenza legate alla violenza domestica sono aumentate del 30% in molti Paesi, Italia inclusa. (continua nel primo commento)
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Eccoci al 2° appuntamento con i Progetti Speciali dedicati alle #DONNE 🌼 🌼 🌼 . Oggi vi parliamo di "Forte e Sicura", il percorso della nostra coach Anna Leva che concentra il suo lavoro sull'aiutare chi si sente insicura o, in qualche modo, sbagliata, a ritrovare nuova forza ed energia 💥 superando le difficoltà, di cui spesso non si conoscono le cause, per realizzare una nuova versione di sé. Lo dedichiamo a tutte le donne che sanno di valere molto di più e vogliono seguire una via per imparare a manifestarlo. 🌬 Link nel 1° commento. #donnesicure #donneforti #autostima #benesseredelladonna #crescitadelladonna
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COACHYNESS, la nuova piattaforma di Rossella Cerbone dedicata al #coaching propone il #2° appuntamento dedicato ai Progetti Speciali per le #DONNE 🚺 🚺 . Scopri di più su "Forte e Sicura" 🌟 , il percorso della coach Anna Leva al link sotto riportato 👇 #coachyness #coaching #coach #donne
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𝐔𝐧 𝐚𝐧𝐧𝐨 𝐝𝐚𝐥 𝐜𝐚𝐬𝐨 𝐂𝐞𝐜𝐜𝐡𝐞𝐭𝐭𝐢𝐧: 𝐫𝐢𝐟𝐥𝐞𝐬𝐬𝐢𝐨𝐧𝐢 𝐬𝐮 𝐮𝐧 𝐚𝐭𝐭𝐨 𝐜𝐡𝐞 𝐧𝐨𝐧 𝐡𝐚 𝐠𝐞𝐧𝐞𝐫𝐞 A un anno dall’omicidio di Giulia Cecchettin, il dolore e la rabbia per questa tragedia continuano a fare rumore. Questa vicenda ci impone una riflessione profonda: parlare di "violenza di genere" è riduttivo. La violenza non conosce genere, non discrimina; essa distrugge vite e travolge famiglie, senza distinzione. È importante comprendere che non possiamo più tollerare o classificare la violenza in base al sesso della vittima. Ciò di cui abbiamo bisogno è educare i giovani al rispetto, al dialogo, e alla gestione delle emozioni. Serve un impegno costante nell’insegnare ai ragazzi a condividere le proprie difficoltà, a trovare soluzioni attraverso la comunicazione, a prevenire l’impulso di compiere gesti estremi e irreversibili. Uccidere è un atto di presunzione assoluta, un gesto che priva una persona di ogni sogno, ogni speranza, ogni possibilità di futuro. Persino nel regno animale, il gesto di togliere la vita risponde a una logica di sopravvivenza. Ma l’essere umano, che uccide per rabbia o impulso, agisce al di fuori di ogni logica, negando all’altro il diritto alla vita. Giulia aveva dei sogni e delle speranze. Tutto le è stato tolto. Questa è la realtà da cui dobbiamo partire per insegnare ai giovani il rispetto della vita. Dobbiamo educarli al dialogo nei momenti di difficoltà, prevenire comportamenti distruttivi, e punire severamente ogni atto di violenza, senza che il sesso della vittima o dell’autore diventi una variabile di giudizio.
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#panchinerosse ADACI - Associazione Italiana di Acquisti e Supply Management November 25, 2024 Il 25 novembre è la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. Richiamando i numeri comunicati oggi, le molestie sono in crescita. Un'attenta analisi di Donata Columbro di quanto avveniva lo scorso novembre dopo la scomparsa di Giulia Checcettin. Analisi con uso di Ai da parte della Polizia investigativa sulle parole più utilizzate nei 1156 commenti. L'analisi mostra l'evidenza del disagio. Un dato che riflette fedelmente il quadro fornito dalle statistiche ufficiali della polizia: nel 2023 in Italia le richieste di aiuto per episodi di “violenza domestica o di genere” sono state 13.793. Di queste, nel 61,5% dei casi, l’autore della violenza era legato alla vittima da una relazione sentimentale, attuale o passata. Agire sulla cultura richiede un investimento e dedizione di lungo periodo che richiama più attori: Scuole, Insegnati, Gruppi di Ascolto e rete di supporto. La cultura è nell'aria dei luoghi che respiri, nelle persone, negli esempi concreti di ogni giorno. https://lnkd.in/dqqqyzv7
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Il libro "Verità e riparazione" di Judith Herman (edito da Raffaello Cortina Editore) esplora tre grandi temi: ✅il potere, dalle regole della tirannia ai principi dell'uguaglianza ✅la giustizia, approfondendo i temi del riconoscimento e della responsabilità ✅la guarigione attraverso la riabilitazione personale e sociale e il riconoscimento dell'impatto ‼️ Fondamentale il concetto di "rivoluzione culturale lenta" per il contrasto alla violenza attraverso l'uguaglianza tra persone. Responsabilità condivisa, negoziazione ed equità, genitorialità responsabile sono alcuni tra i punti cardine per un cambiamento possibile. 🪷La quarta fase nel trattamento del trauma é rappresentata dal RICONOSCIMENTO SOCIALE del trauma stesso che ci vede coinvolti in prima linea come terapeuti nelle nostre stanze di terapia, nella comunità e nelle Istituzioni. ♻️Noi terapeuti possiamo essere dei testimoni che restituiscono dignità alle persone vittime di violenza. Il coraggio di portare avanti un approccio trauma-informed per una riparazione sociale possibile é una traiettoria che ci deve guidare nel nostro lavoro con i pazienti, la comunità e le Istituzioni.
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Quando il pensiero egodistonico realizza l’imncompatibilita’ con le idee e gli impulsi dell’io accadono queste tragedie. Non sottovalutiamo mai l’egodistonia o ( disagio mentale ) nel percepire un evento che non si sposa con l’immagine di se stessi. Gli impulsi aggressivi nei confronti delle persone a cui vogliamo bene sono argomento da non sottovalutare.
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Il bullismo è un problema che non può più essere ignorato. Per questo abbiamo scelto di affrontarlo con un esperimento sociale potente e diretto: un episodio di bullismo, realizzato con attori professionisti, per osservare le reazioni delle persone comuni e dimostrare che ognuno di noi può fare la differenza. Questa iniziativa fa parte della campagna di comunicazione che abbiamo ideato e realizzato per il Moige - Movimento Italiano Genitori, con l'obiettivo di sensibilizzare bambini, ragazzi e adulti su un tema così delicato. 📢 Guardate il video e condividetelo: insieme possiamo diffondere un messaggio importante. #StopBullismo #EsperimentoSociale #AgenziaDiComunicazione #ComunicazioneResponsabile
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SENTINELLE NELLE PROFESSIONI CONTRO LA VIOLENZA Vi sono luoghi molto frequentati da donne, come i centri wellness, cura estetica, coiffeurs, palestre, i centri sportivi… che possono diventare presìdi per intercettare situazioni di difficoltà. Le persone che qui lavorano hanno la possibilità di fornire informazioni ed incoraggiare - usando tecniche discrete e l’empatia dell’accoglienza professionale - alla richiesta di possibile aiuto contro la violenza domestica. Questo Progetto Soroptimist propone a tal fine uno specifico coinvolgimento di Scuole Professionali o Associazioni di Categoria del territorio, ed una interessante Proposta Formativa. Includendo altresì le Istituzioni , nonché eventuali Imprese che vogliano supportare l’iniziativa, i Club concretizzano così un virtuoso processo “Read the Signs” in ambito professionale. Un esempio-pilota, che può dare interessanti spunti a tutti i Soroptimist Club, è quello intrapreso dal Soroptimist Alto Novarese unitamente a Confartigianato Imprese Piemonte Orientale Per approfondire: https://lnkd.in/dXaPJ69w https://lnkd.in/dKbDRfnf https://lnkd.in/dj8myh8k #soroptimistitalia #soroptimisteurope #sentinellenelleprofessioni #controlaviolenzasulledonne #valoredelrispettounionenellimpegno
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“C’è quest’idea che la donna debba essere sempre colei che cura e che è al servizio degli altri. A un certo punto, mi sono resa conto che dovevo ribaltare questa immagine ed essere colei che si prende cura prima di se stessa e poi degli altri.” Interessante lettura di #rameplatform che ti consigliamo oggi. Ci fai sapere cosa ne pensi nei commenti?
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Creative Writer & Tutor | Teacher in Scuola Holden & IAAD Bologna | Author @Jimenez Edizioni
4 mesihttps://pnri.firmereferendum.giustizia.it/referendum/open/dettaglio-open/900003