🖥️ Le opportunità offerte dalle nuove tecnologie sono potenzialmente enormi, a patto di saperle padroneggiare. 🧑💻 Il ruolo delle scuole per acquisire competenze e consapevolezza è fondamentale, ma restano divari nelle dotazioni informatiche disponibili sul territorio. 🚫 Solo il 35,7% degli istituti scolastici italiani risulta dotato di aule informatiche. 👉 Approfondiamo questo tema nel report dell'Osservatorio Con i Bambini, curato da openpolis e #conibambini https://lnkd.in/dgQpZvdn
Post di Con i Bambini
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Articolo | Riflessioni sulla Circolare dell’11 luglio 2024 del Ministro Valditara L'importanza della cittadinanza digitale e l'uso educativo della tecnologia 📱 Dal 2006, CREMIT supporta #docenti, #genitori e #scuole nell'educazione alla cittadinanza digitale e all'uso consapevole della tecnologia. In un contesto di dibattito acceso sul #digitale, ribadiamo l'importanza di un approccio educativo critico e creativo. #vietare lo #smartphone a scuola può spostare il problema senza risolverlo, mentre un uso mediato può offrire vantaggi significativi in termini di accessibilità, versatilità didattica e alfabetizzazione digitale. Continueremo a lavorare su progetti e iniziative per valorizzare la professionalità dei docenti e promuovere un'educazione digitale integrata e consapevole. 👉🏻 https://lnkd.in/dduYJKNt #CittadinanzaDigitale #Educazione #Tecnologia #Scuola #EducazioneDigitale #InnovazioneDidattica
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Un ottimo articolo che pone in evidenza l’importanza nel processo educativo del rapporto Allievo-Docente. Per quanto le nuove tecnologie rappresentino oggi un elemento diffuso (spesso anche poco o male utilizzato), la Scuola non ha bisogno di essere dotata di tecnologie sempre più sofisticate e costose quanto di instaurare con gli Allievi rapporti empatici e sinergici, ponendo al centro del processo l’Allievo, il suo mondo, i suoi interessi e inclinazioni. Un articolo su cui riflettere da rileggere più volte. Fortemente raccomandato
L’evidenza globale rivela che una dipendenza senza precedenti del sistema educativo dalla tecnologia si è tradotta in esclusione, disuguaglianza sconcertante, e modelli di apprendimento che antepongono le macchine e il profitto alle persone. Su Start Magazine https://lnkd.in/dc2EReAw
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Nei giorni scorsi il divieto d’uso dei cellulari in classe é stato al centro della ripartenza dell’anno scolastico. Sul tema è intervenuto anche il Presidente della Repubblica Mattarella durante la cerimonia di apertura tenutasi a Cagliari. Qui ha preso le distanze da un approccio esclusivamente securitario, evidenziando la funzione di “baluardo contro l’isolamento digitale” della scuola. Come genitore, prima ancora che professionista dell’education ho sempre espresso un giudizio positivo sull’introduzione della tecnologia a scuola. Attualmente come rileva Donatella Solda Presidente di Edutech Italia solo il 23% degli studenti sperimenta ambienti d’apprendimento tecnologici inclusivi e sostenibili. Così come non tutto il corpo docente è stato aggiornato per integrare la didattica tradizionale con i supporti tecnologici. La tecnologia se abusata può causare disagio e incidere sula salute mentale tra i giovani. Ce lo ricordano in un recente appello per vietare gli smartphone ai minori di 14 anni e i social network ai minori di 16 anni alcuni scienziati e pedagogisti. La scuola con la sua funzione educativa resta il migliore antidoto alla vita virtuale per i giovani. È importante però che gli adulti impegnati nei percorsi di apprendimento facciano emergere il valore unico della relazione umana reale. Non credete anche voi che sia arrivato il momento di garantire alle giovani generazioni una strategia #edutec sostenibile? #futuro #giovani
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🔔Nella scorsa settimana, proprio in concomitanza con le prime aperture delle scuole, sono state due le notizie che hanno letteralmente "tenuto banco” in tema di formazione, istruzione e, appunto, scuola. 🤖Da una parte l’introduzione dell'AI, già da quest’anno scolastico, in 15 classi distribuite in quattro regioni: Calabria, Lazio, Lombardia e Toscana. Una decisione anticipata dal ministro dell'Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, nel suo intervento al Forum di Cernobbio. L’idea è che le AI affianchino da una parte gli insegnanti per ridurre il loro "carico di lavoro amministrativo", dall’altra gli studenti, come una sorta di tutor o coach virtuali. 🤔Questa sperimentazione è sicuramente qualcosa di positivo e l’Italia, questa volta, è fra i protagonisti dell’innovazione, come ha ricordato lo stesso Valditara, dicendo: "Siamo uno tra i primi Paesi ad aver avviato la sperimentazione e, se il modello funzionerà, pensiamo di estenderlo ulteriormente". Ovviamente i pareri e i timori per questa sperimentazione non sono unanimi e si dividono fra i soliti apocalittici ed integrati. 📵La seconda notizia a tema scolastico, in apparente controtendenza con la prima, è quella che riguarda una circolare ministeriale che vieta l’uso degli smartphone in classe per tutti gli studenti del “Primo ciclo d’istruzione”, corrispondente ai 5 anni di scuola elementare e ai 3 di scuola media. 😲Secondo due recenti e importanti studi, il Rapporto Unesco 2023 e l’Ocse-Pisa 2022, c’è un comprovato legame tra l’uso eccessivo degli smartphone e il rendimento degli studenti. Come ha ribadito anche il sito “Orizzontescuola.it”: “L’uso continuo, spesso senza limiti, dei telefoni cellulari fin dall’infanzia e nella preadolescenza incide negativamente sul naturale sviluppo cognitivo, determinando perdita di concentrazione e di memoria, diminuzione della capacità dialettica, di spirito critico e di adattabilità”. 🤯Insomma, le ultime due decisioni del Ministero dell'Istruzione e del Merito sembrano un po’ schizofreniche: da una parte siamo fra i primi in Europa a sperimentare le AI a scuola; dall’altra stiamo vietando l’uso degli smartphone fino ai 13 anni di età. 👀Eppure le decisioni prese sono, secondo me, coerenti, perché, come spesso accade, gli strumenti che usiamo non hanno responsabilità o intenzioni, né dettano il tempo che dedichiamo al loro utilizzo, che è diventato smodato e massivo non solo per le Generazioni Alpha e Z, ma anche per i genitori di questi ragazzi. ...Continua a leggere su SMART MARKETING – Mensile di Comunicazione, Marketing e Social Media 📰 #AIaScuola #InnovazioneDidattica #SmartphoneInClasse #IstruzioneTecnologica #GenerazioneZ #GenerazioneAlpha #news #SmartMarketingMensile
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🔔Nella scorsa settimana, proprio in concomitanza con le prime aperture delle scuole, sono state due le notizie che hanno letteralmente "tenuto banco” in tema di formazione, istruzione e, appunto, scuola. 🤖Da una parte l’introduzione dell'AI, già da quest’anno scolastico, in 15 classi distribuite in quattro regioni: Calabria, Lazio, Lombardia e Toscana. Una decisione anticipata dal ministro dell'Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, nel suo intervento al Forum di Cernobbio. L’idea è che le AI affianchino da una parte gli insegnanti per ridurre il loro "carico di lavoro amministrativo", dall’altra gli studenti, come una sorta di tutor o coach virtuali. 🤔Questa sperimentazione è sicuramente qualcosa di positivo e l’Italia, questa volta, è fra i protagonisti dell’innovazione, come ha ricordato lo stesso Valditara, dicendo: "Siamo uno tra i primi Paesi ad aver avviato la sperimentazione e, se il modello funzionerà, pensiamo di estenderlo ulteriormente". Ovviamente i pareri e i timori per questa sperimentazione non sono unanimi e si dividono fra i soliti apocalittici ed integrati. 📵La seconda notizia a tema scolastico, in apparente controtendenza con la prima, è quella che riguarda una circolare ministeriale che vieta l’uso degli smartphone in classe per tutti gli studenti del “Primo ciclo d’istruzione”, corrispondente ai 5 anni di scuola elementare e ai 3 di scuola media. 😲Secondo due recenti e importanti studi, il Rapporto Unesco 2023 e l’Ocse-Pisa 2022, c’è un comprovato legame tra l’uso eccessivo degli smartphone e il rendimento degli studenti. Come ha ribadito anche il sito “Orizzontescuola.it”: “L’uso continuo, spesso senza limiti, dei telefoni cellulari fin dall’infanzia e nella preadolescenza incide negativamente sul naturale sviluppo cognitivo, determinando perdita di concentrazione e di memoria, diminuzione della capacità dialettica, di spirito critico e di adattabilità”. 🤯Insomma, le ultime due decisioni del Ministero dell'Istruzione e del Merito sembrano un po’ schizofreniche: da una parte siamo fra i primi in Europa a sperimentare le AI a scuola; dall’altra stiamo vietando l’uso degli smartphone fino ai 13 anni di età. 👀Eppure le decisioni prese sono, secondo me, coerenti, perché, come spesso accade, gli strumenti che usiamo non hanno responsabilità o intenzioni, né dettano il tempo che dedichiamo al loro utilizzo, che è diventato smodato e massivo non solo per le Generazioni Alpha e Z, ma anche per i genitori di questi ragazzi. ...Continua a leggere su SMART MARKETING – Mensile di Comunicazione, Marketing e Social Media📰 di Raffaello Castellano #AIaScuola #InnovazioneDidattica #SmartphoneInClasse #IstruzioneTecnologica #GenerazioneZ #GenerazioneAlpha #news #SmartMarketingMensile
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Save the Date! Giovedì 28 novembre alle 19, webinar gratuito su Scuola&Tecnologia. Internet, Intelligenza Artificiale e l’uso dei vari dispositivi dalla LIM in classe al tanto demonizzato Smartphone consentono di svolgere attività molto interessanti per docenti e discenti. Portano però anche insidie e molti rischi. Una cosa è certa: chi più conosce e utilizza le nuove tecnologie tende a riconoscerne le opportunità, mentre minor conoscenza e un minor utilizzo abbassano il livello di percezione del rischio. Inoltre, non aiuta il fatto che i limiti delle politiche pubbliche polarizzino le posizioni di coloro che sono capaci di cogliere le innovazioni positive e di altri che invece sono pregiudizialmente contrari. Ci rifletteremo insieme. Iscrivetevi!
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Le opportunità offerte dalle nuove tecnologie sono potenzialmente enormi, a patto di saperle padroneggiare. Il ruolo delle scuole per acquisire competenze e consapevolezza è fondamentale. https://lnkd.in/dzvdSDTn @con-i-bambini
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"Dal prossimo anno scolastico, l'utilizzo del cellulare sarà vietato a qualsiasi scopo, anche didattico, fino alle scuole medie", ha dichiarato il ministro Giuseppe Valditara. La notizia ha entusiasmato molti, c’è addirittura chi vede e rilancia: smartphone illegale prima dei 14 anni. A me invece la notizia ha suscitato un certo fastidio. La tecnologia, se ben utilizzata, può essere un valido strumento nelle scuole. Tuttavia, approfondendo la questione, ho capito che non si tratta semplicemente di un ritorno al passato. Infatti, leggo poi anche che lo stesso ministro aggiunge: «Abbiamo deciso di avviare in alcune scuole un progetto per sperimentare, a partire dall’anno scolastico 2024-2025, assistenti basati sull’intelligenza artificiale. E’ un progetto pilota, un passaggio significativo nell’ottica di personalizzazione della didattica». Gli output a cui si punta con questo cambio di paradigma sarebbero: ⮕ riduzione del carico di lavoro amministrativo per i docenti; ⮕ maggiore concentrazione sulla didattica; ⮕ maggiore attenzione sul rapporto con i singoli studenti; ⮕ maggiore inclusione per i bisogni educativi speciali. Questo cambierebbe non solo la formazione degli studenti, ma anche il ruolo dei docenti. Strumenti come GPT sono ormai così pervasivi che non possono essere ignorati. Tuttavia, mentre il mondo attorno a noi cambia velocemente, e nonostante l'arrivo dell'AI, sembra che molti facciano finta di niente, continuando a insegnare e apprendere come se nulla fosse cambiato. Aggiorniamo e innoviamo i processi, anche quelli didattici. E perché no, ripensiamo la formazione dei docenti per prepararli a un futuro che è già qui. In un contesto in cui il mondo sembra andare a fuoco, è fondamentale riflettere su come stiamo preparando le nuove generazioni per affrontare le sfide di domani. Chissà come mi sarei divertito io, con il mio grembiule blu, con le AI a scuola. Gianluca
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Oggi viviamo in un mondo in cui la tecnologia è parte integrante della nostra vita quotidiana, dalle lezioni online al lavoro remoto. Ma sapevi che oltre 3 miliardi di persone nel mondo non hanno accesso a internet? 📱💻 Il digital divide non è solo una questione di accesso alla tecnologia: è una questione di opportunità. I bambini e i giovani che non possono utilizzare dispositivi digitali o non hanno connessione a internet sono spesso esclusi da esperienze educative fondamentali. Questo divario non fa che ampliare le disuguaglianze sociali ed economiche, creando un ciclo di povertà e isolamento che è difficile da spezzare. Immagina una classe piena di entusiasmo, dove gli studenti hanno accesso a risorse online, possono collaborare con coetanei di tutto il mondo e imparare in modo innovativo. Ora immagina un’altra classe, priva di tecnologia, dove la frustrazione e l'ineguaglianza sono all'ordine del giorno. Questo è il futuro che vogliamo evitare. 👉 È indispensabile che ci sia un accesso equo alla tecnologia. Ogni gesto conta, che si tratti di donare dispositivi, promuovere iniziative locali o semplicemente sensibilizzare gli altri sull'importanza della connettività. Segui Fondazione Pubblicità Progresso se sei appassionato di comunicazione sociale e temi civili, culturali ed educativi. #DigitalDivide #AccessoPerTutti #FuturoDigitale #FondazionePubblicitàProgresso #TecnologiaPerTutti #InsiemePossiamo #EducazionePerTutti
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Independent Entertainment Professional
2 mesiSi è vero noi abbiamo dotato tutti i bambini di tablet e cellulari durante il covid facendo delle collette. Ma resta l' impressione che leggere e scrivere per decodificare la realtà sua importante. Le tecnologie aiutano a comunicare con il resto del mondo , fanno viaggiare la cultura dal basso ma non so se aiutano a sentirsi ricchi interiormente