Comunità di #cura e #medicina di territorio sono stati i temi al centro del panel che si è tenuto durante la seconda giornata della 6ª edizione del @Festival Nazionale dell’Economia Civile a Firenze. Giuseppe Milanese, Presidente Confcooperative Sanità ha detto: «In Italia è necessaria una regia unica nazionale più forte, perché nel nostro Paese le differenze regionali sono ancora troppo forti. C’è da chiedersi, quindi, cosa sarà fatto in tal senso. Un’altra necessità è quella di costruire una vera ed effettiva alleanza tra #terzosettore – quindi in questo caso #cooperative sociali ed altri stakeholder – e le istituzioni, in modo tale che gli attori del primo possano essere sfruttati a pieno nel sistema sanitario. Un ulteriore passaggio, infine, sarebbe quello di creare una rete per rispondere alle emergenze capace di includere le organizzazioni private no-profit».
Post di Confcooperative Sanità
Altri post rilevanti
-
Tutela della salute nelle zone montane: ruolo essenziale dell’infermiere. Audizione della FNOPI al Senato della Repubblica. Il territorio montano in Italia comprende oltre 4.000 comuni, superando di oltre il 50% il numero totale di comuni italiani. Lo spopolamento di questi territori, aggravato dalla profonda transizione demografica ed epidemiologica ci impone un nuovo modello di presa in carico dei bisogni di salute dei cittadini. L’#IFEC declinato nel #DM77, può rappresentare un nodo strategico per la gestione proattiva della salute delle persone anziane e per la presa in carico della cronicità e assume un ruolo decisivo nell’attivazione e il coordinamento della rete multidisciplinare e multiprofessionale e dei processi di costruzione della comunità, in una logica di prossimità, sfruttando le grandi potenzialità della transizione #digitale in sanità prevista dal #PNRR. 👉 https://lnkd.in/d69t_cjU
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
-
-
Nel progetto #PartnerPerIlFuturo, abbiamo voluto ascoltare le giovani generazioni per comprendere le loro priorità in ambito sanitario. Attraverso un’indagine demoscopica, abbiamo esplorato le loro idee per una sanità più inclusiva, sostenibile e innovativa. Abbiamo chiesto a Greta Brocculi, Senior Patient Engagement Manager e ambassador under 35 del progetto, quale evidenza l’abbia colpita di più. La sua risposta è chiara: per affrontare le sfide sanitarie del futuro, è fondamentale rafforzare le partnership tra pazienti, clinici, istituzioni e industria. Questo approccio è il cuore di Partner per il Futuro, una piattaforma di collaborazione promossa da #Novartis che mira a delineare linee d’azione concrete per l’evoluzione del Servizio Sanitario Nazionale. Durante la presentazione dell’Action Plan alla Camera dei Deputati, abbiamo raccolto spunti e proposte per ridurre le disuguaglianze sanitarie, promuovere la prevenzione e costruire un sistema sanitario più forte e sostenibile. #ReimagineMedicineTogether
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
-
Condivido in pieno questo commento. L'inflazione di eventi e convegni sulla sanità non è' più giustificata da una realtà dei servizi caratterizzata più che dall'innovazione dei modelli da un declino preoccupante. Forse è' venuto il momento di alimentare la riflessione e la narrativa con esperienze vere di miglioramento e creazione di valore.
Giornalista, scrivo di #medicina, #sanità, #inclusione #crisiclimatica e #alimentazione. Nel 2024 ho ricevuto il premio Omnibus Salute Donna per la divulgazione scientifica
Ogni anno decine di convegni, tavole rotonde e incontri sulla sanità spuntano come funghi, spesso patrocinati da enti prestigiosi, persino Camera e Senato. Un’occasione, ci viene detto, per discutere dei grandi temi, proporre soluzioni, immaginare un futuro migliore. Ma quanto di tutto questo si traduce davvero in qualcosa di utile per chi vive la sanità ogni giorno? Troppo spesso, si parla di pianeti lontani dalla realtà. Strategie mirabolanti, progetti visionari, proclami scintillanti… eppure, tornando sulla Terra, tutto resta immobile. Negli ospedali pubblici, le strutture sono ferme agli anni ’90. Nei bagni manca la carta igienica e nella sanità privata, paghi (e non poco), per poi aspettare ore o essere trattati con la stessa noncuranza del pubblico. Gli anziani, tanto citati nei discorsi, restano esclusi dal sistema se non hanno un conto in banca da favola. Chi si occupa davvero di loro? Le associazioni di volontariato, con pochi mezzi e tanto cuore. E intanto, chi partecipa a questi eventi si fa bello: selfie, pose, interventi ineccepibili al microfono. Tutti pronti a dire “io c’ero”. Ma dove? Nella galassia della vanità. Dove conta di più il palco che il paziente. Dove i bei propositi restano parole vuote, appese nell’aria. La sanità non ha bisogno di passerelle. Ha bisogno di etica, di coraggio e di azioni concrete. Ha bisogno di chi, anziché parlare, si rimbocchi le maniche. Fuffa e vanità non curano i pazienti. Semmai, alimentano quelle arpie – corruzione e mancanza di etica – che continuano a volare sulle nostre teste.
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
-
-
Ecco l’ottava edizione del consueto approfondimento di Italia Longeva che si occupa di cure domiciliari e residenzialità
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
-
Quale contributo puó dare la #sanità privata sociale (no profit) per rendere più sostenibile il nostro Servizio sanitario nazionale? Di co-progettazione tra Regioni e Terzo settore e di riforma dell’assistenza territoriale abbiamo parlato oggi a Firenze con il prof. Fabrizio Pregliasco, Fondazione Pas e Anpas Toscana
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
-
-
🌍 12 dicembre - Giornata Internazionale della Copertura Sanitaria Universale "Health for all: time for action – Salute per tutti: è tempo di agire" Oggi celebriamo l'importanza di garantire a tutte le persone, ovunque nel mondo, il diritto alla salute: un accesso equo a cure di qualità senza barriere economiche. Le #società di #mutuosoccorso, nate dall'idea di solidarietà e partecipazione, rappresentano un modello virtuoso che incarna perfettamente lo spirito di questa giornata. Queste realtà, con radici storiche profonde, lavorano ogni giorno per offrire risposte concrete ai bisogni delle persone, colmando le lacune del sistema sanitario pubblico e promuovendo un accesso inclusivo ai servizi. 🔹 In un momento in cui la copertura sanitaria universale è più urgente che mai, le società di mutuo soccorso dimostrano che la #cooperazione e il senso di #comunità possono fare la differenza. 🔹 Dal supporto alle #cureprimarie alla distribuzione di farmaci, dal sostegno ai #pazienti cronici alla promozione del #benessere, queste organizzazioni sono un esempio vivo di "Salute per tutti". È davvero tempo di agire. E il nostro impegno, come società #cooperative e di #mutuosoccorso, è essere protagonisti di questo cambiamento, rafforzando la rete di sostegno per una #sanità più #equa e #inclusiva. 💡 Riflettiamo e agiamo insieme per un futuro dove nessuno sia lasciato indietro. La rete cooperativa e mutualistica di Confcooperative Sanità dimostra ogni giorno che è possibile realizzare il diritto alla salute per tutti. Con oltre 344.000 soci, tra cui 310.000 utenti del sistema delle #mutue sanitarie, 6.700 #medici (di cui quasi 3.600 MMG e pediatri di libera scelta) e più di 10.000 #farmacisti, le nostre imprese lavorano per un sistema sanitario più inclusivo e accessibile. Nel 2023, le cooperative aderenti hanno assistito quasi 3,7 milioni di persone, in particolare anziani, multicronici, non autosufficienti e disabili, garantendo qualità e continuità nelle risposte assistenziali. Questo grazie alla sinergia tra mutue, cooperative di medici, farmacisti e strutture specialistiche. #HealthForAll #UniversalHealthCoverage #SalutePerTutti #MutuoSoccorso #SolidarietàSanitaria
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
-
-
“La sanità non ha bisogno di passerelle. Ha bisogno di etica, di coraggio e di azioni concrete. Ha bisogno di chi, anziché parlare, si rimbocchi le maniche. Fuffa e vanità non curano i pazienti. Semmai, alimentano quelle arpie – corruzione e mancanza di etica – che continuano a volare sulle nostre teste.”• La politica, il frantumare la sanità nelle autonomie regionali e l’aziendalizzazione di Ospedali e Asl ha distrutto la sanità pubblica. La politica è responsabile di danni e sperperi incalcolabili. Un sistema di gestione del potere, di contrattazione politica che non garantisce la salute dei cittadini. Esempio ne sono le scelte di acquisto macchinari diagnostici importantissimi dislocati in ospedali decentrati, in mezzo al nulla, invece che nei centri hub, duplicature di reparti di alta specialità in centri che non ne garantiscono le condizioni di idoneità, il mantenimento di reparti in piccoli ospedali che per l’esiguità dei pazienti trattati non soddisfano i requisiti minimi di sicurezza per i pazienti stessi. Senza contare la reale validità dei centri accreditati. Il problema delle certificazioni è infatti squisitamente politico: spetta infatti agli Assessorati regionali la decisione finale che può anche non tener conto del parere degli ispettori “tecnici”. Questo sarà drammaticamente vero anche per i centri trapianto come lo è già per i centri trasfusionali. Questo vale anche per la composizione dei tavoli per l’organizzazione delle reti e per l’identificazione dei centri provider. Le pressioni politiche anche sui dati presentati agli enti certificatori sono importanti così come le conseguenti decisioni. Questo vale inoltre anche per la conferenza Stato/Regioni. Il parere dei tecnici è totalmente prevaricato dalle decisioni politiche regionali che rispondono a logiche di consenso elettorale e di captatio benevolentiae. Questo sistema ormai consolidato non può garantire i diritti dei cittadini, rimpingua ego consensi e potere di amministratori politici della sanità e direttori e primari egoici e inciucioni.
Giornalista, scrivo di #medicina, #sanità, #inclusione #crisiclimatica e #alimentazione. Nel 2024 ho ricevuto il premio Omnibus Salute Donna per la divulgazione scientifica
Ogni anno decine di convegni, tavole rotonde e incontri sulla sanità spuntano come funghi, spesso patrocinati da enti prestigiosi, persino Camera e Senato. Un’occasione, ci viene detto, per discutere dei grandi temi, proporre soluzioni, immaginare un futuro migliore. Ma quanto di tutto questo si traduce davvero in qualcosa di utile per chi vive la sanità ogni giorno? Troppo spesso, si parla di pianeti lontani dalla realtà. Strategie mirabolanti, progetti visionari, proclami scintillanti… eppure, tornando sulla Terra, tutto resta immobile. Negli ospedali pubblici, le strutture sono ferme agli anni ’90. Nei bagni manca la carta igienica e nella sanità privata, paghi (e non poco), per poi aspettare ore o essere trattati con la stessa noncuranza del pubblico. Gli anziani, tanto citati nei discorsi, restano esclusi dal sistema se non hanno un conto in banca da favola. Chi si occupa davvero di loro? Le associazioni di volontariato, con pochi mezzi e tanto cuore. E intanto, chi partecipa a questi eventi si fa bello: selfie, pose, interventi ineccepibili al microfono. Tutti pronti a dire “io c’ero”. Ma dove? Nella galassia della vanità. Dove conta di più il palco che il paziente. Dove i bei propositi restano parole vuote, appese nell’aria. La sanità non ha bisogno di passerelle. Ha bisogno di etica, di coraggio e di azioni concrete. Ha bisogno di chi, anziché parlare, si rimbocchi le maniche. Fuffa e vanità non curano i pazienti. Semmai, alimentano quelle arpie – corruzione e mancanza di etica – che continuano a volare sulle nostre teste.
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
-
-
Al palazzo della Regione convegno con un programma eccezionale e relatori di spicco sul tema dell’invecchiamento attivo e della “Silver Economy”. Le azioni che favoriscono lo star bene, i determinanti non sanitari della salute, il tema dell’ housing sociale, dei rapporti con enti locali e terzo settore, le palestre delle salute, il PNP 2020-2025, il PNPV e mantenimento di coperture vaccinali target, solo alcuni dei temi trattati. Si è parlato di una sanità pubblica che nel tempo ha guadagnato posizioni per anni di vita in malattia che mandano in difficoltà i bilanci regionali. La prevenzione è una delle soluzioni perché aiuta a ritardare l’ingresso nella cronicità, di un sistema che tra non molto non sarà più sostenibile. Bisogna continuare rafforzando strategie di governo, gestione e controllo delle risorse, promuovendo percorsi di presa in carico, facendo formazione e rete verso un sistema sanitario integrato e di comunità. Felice di aver partecipato Federsanità - Confederazione Federsanità Anci regionali Regione Piemonte Ires Piemonte ANCI Piemonte Cus Torino Unito Federsanità- Confederazione delle Federsanità Anci Regionali Regione Piemonte Finpiemonte S.p.A. Cottolengo
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
-
-
Ogni anno decine di convegni, tavole rotonde e incontri sulla sanità spuntano come funghi, spesso patrocinati da enti prestigiosi, persino Camera e Senato. Un’occasione, ci viene detto, per discutere dei grandi temi, proporre soluzioni, immaginare un futuro migliore. Ma quanto di tutto questo si traduce davvero in qualcosa di utile per chi vive la sanità ogni giorno? Troppo spesso, si parla di pianeti lontani dalla realtà. Strategie mirabolanti, progetti visionari, proclami scintillanti… eppure, tornando sulla Terra, tutto resta immobile. Negli ospedali pubblici, le strutture sono ferme agli anni ’90. Nei bagni manca la carta igienica e nella sanità privata, paghi (e non poco), per poi aspettare ore o essere trattati con la stessa noncuranza del pubblico. Gli anziani, tanto citati nei discorsi, restano esclusi dal sistema se non hanno un conto in banca da favola. Chi si occupa davvero di loro? Le associazioni di volontariato, con pochi mezzi e tanto cuore. E intanto, chi partecipa a questi eventi si fa bello: selfie, pose, interventi ineccepibili al microfono. Tutti pronti a dire “io c’ero”. Ma dove? Nella galassia della vanità. Dove conta di più il palco che il paziente. Dove i bei propositi restano parole vuote, appese nell’aria. La sanità non ha bisogno di passerelle. Ha bisogno di etica, di coraggio e di azioni concrete. Ha bisogno di chi, anziché parlare, si rimbocchi le maniche. Fuffa e vanità non curano i pazienti. Semmai, alimentano quelle arpie – corruzione e mancanza di etica – che continuano a volare sulle nostre teste.
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
-
-
Oltre 60 relatori alla rassegna Salute Direzione Nord “La Ricerca è la vera Sostenibilità” svoltasi oggi presso il Belvedere 39° di Palazzo Lombardia a Milano. Il tema centrale della giornata sono state le sfide del settore sanitario. Ha aperto la manifestazione il Presidente di Regione Lombardia, Attilio Fontana, intervenendo sull’autonomia differenziata che “darà più vantaggi ai medici di base e le specializzazioni” in ambito sanitario”. Di seguito, invece, i temi toccati dei ministri. È intervenuto Andrea Abodi, Ministro dello Sport e delle Politiche Giovanili, su la Carta Giovani uno “strumento che stiamo potenziando e 3,5 milioni di giovani che l’hanno scaricata”. Ha portato il suo contributo anche il Ministro per le Disabilità, Alessandra Locatelli, che ha dichiarato: “Come Italia, vogliamo continuare a essere leader, portando avanti la riforma della disabilità nel nostro Paese”. Il Ministro della Salute Orazio Schillaci ha parlato del Decreto sulle liste di attesa, affermando che “il fine ultimo è garantire a tutti le prestazioni sanitarie in tempi giusti”. Infine il Giuseppe Valditara, ministro dell’Istruzione e del Merito, ha evidenziato, parlando dei giovani, che “a livello internazionale tutte le agenzie hanno chiarito in modo indiscutibile che l’abuso del cellulare non fa bene ai nostri figli perché diminuisce le prestazioni degli studenti, incide sulla capacità di memorizzazione e di attenzione” #SaluteDirezioneNord #SanitàSostenibile #RicercaSanitaria #AutonomiaDifferenziata #MediciDiBase #CartaGiovani #RiformaDisabilità #ListeDiAttesa #SalutePerTutti Approfondisci il tema al seguente link: https://lnkd.in/dZQSX543 Inrete - Relazioni Istituzionali e Comunicazione Inrete Digital Inpagina
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi