Nel corso dell'ultima edizione del Colloquio scientifico sull'impresa sociale organizzato da Iris Network è stato presentato e discusso un paper che analizza il progetto europeo C.O.P.E. come buona pratica per l'attivazione di giovani in situazione di NEET (cioè che non studiano e non lavorano) attraverso una rete comunitaria di prossimità. Il paper coautorato da Giusi Valenti – responsabile Area Lavoro&Inclusione di Consolida - insieme a Sara Paternoster ed Emanuele Torri dell'APSS Trento, Marcello Bertotti dell'Università di East London e Flaviano Zandonai del Consorzio Nazionale CGM mette assieme due temi cari al consorzio: l'innovazione dei modelli di welfare, in questo caso attraverso l'approccio di prescrizione sociale portato avanti dalla comunità di pratica dei link worker e l'infrastrutturazione dei sistemi territoriali attraverso i DES, i distretti di economia solidale che, alla luce delle nuove politiche europee, si configurano come cluster di economia sociale e di prossimità. Il paper ha raccolto buoni riscontri e nelle prossime settimane sarà reso pubblico. Intanto volevamo condividere la soddisfazione di veder trasformata in conoscenza scientifica la molta pratica che quotidianamente generiamo e che in questo modo potrà essere trasferita anche oltre i contesti dove è stata fin qui sperimentata. #socialprescribing #COPEproject #DES #economiasociale #impresasociale Cooperazione Trentina
Post di Consolida scs
Altri post rilevanti
-
Service Design: metodi e tecniche partecipative per l’innovazione sociale
Anche il progetto 𝐏𝐚𝐬𝐬𝐢 sta cominciando a dare la sue soddisfazioni. Il bando, nato per favorire l’attivazione verso l’occupabilità delle persone più fragili, inattive o disoccupate, offre un supporto per colmare le carenze di competenze di base, l’alfabetizzazione linguistica e l’autonomia personale. Una delle azioni previste è il 𝐅𝐨𝐜𝐮𝐬 𝐆𝐫𝐨𝐮𝐩 𝐒𝐞𝐫𝐯𝐢𝐜𝐞 𝐃𝐞𝐬𝐢𝐠𝐧: 𝐦𝐞𝐭𝐨𝐝𝐢 𝐞 𝐭𝐞𝐜𝐧𝐢𝐜𝐡𝐞 𝐩𝐚𝐫𝐭𝐞𝐜𝐢𝐩𝐚𝐭𝐢𝐯𝐞 𝐩𝐞𝐫 𝐥'𝐢𝐧𝐧𝐨𝐯𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐬𝐨𝐜𝐢𝐚𝐥𝐞 che si è svolto stamattina con Stefano Cedrone di Train de Vie Factory e Rosanna Basso, psicologa e operatrice del mercato del lavoro accreditata. Vogliamo augurare un buon lavoro alle borsiste che si stanno occupando del progetto Eleonora Radice, Iva Čolak, Francesca Bux e alla nostra coordinatrice Giulia Celona: in bocca al lupo a tutte! L'evento è realizzato grazie alla DGR 425/2024 PASSI Percorsi di Attivazione per lo Sviluppo Sociale e l’Inserimento lavorativo FONDO SOCIALE EUROPEO PLUS | PR VENETO 2021-2027 | Priorità 3 Inclusione sociale, Obiettivo specifico ESO4.8 Misura 4B3HL “Incentivare l’inclusione attiva, per promuovere le pari opportunità, la non discriminazione e la partecipazione attiva, e migliorare l’occupabilità, in particolare dei gruppi svantaggiati”
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
-
-
Il 16 gennaio prossimo con Ivano Abbruzzi apriamo la prima edizione di #WELCOM, il corso per manager del welfare di comunità che Pares ha ideato e promosso insieme a Fondazione Progetto Mirasole Impresa Sociale, Percorsi di secondo welfare e CSV Milano - ETS (qui il link alla seconda edizione, che partità il 5 marzo: https://lnkd.in/dm8TqxyT). Riflettendo sulla figura del manager del welfare di comunità, mi risuonano alcune parole chiave, su cui vorrei proporre di riflettere nella giornata introduttiva: - specializzazione (il manager di comunità "non si presenta come esperto bensì come sperimentatore"); - cross-settorialità (il manager di comunità "si muove da un campo all'altro"); - serendipità (il manager di comunità conosce l'importanza delle "casualità" nei processi di innovazione); - progettualità (compito del manager del welfare di comunità "non è solo quello di guardare e descrivere, ma di osservare con mente attiva e progettante". Qui due letture. “La nostra cultura, e non solo quella architettonica, è stata mutilata dal fenomeno della specializzazione: per correre più presto, per risolvere problemi quantitativi, per aumentare l'efficienza, ci si concentra ogni volta su una piccola parte del mondo, immaginando di recuperare in un secondo momento una visione complessiva. Ma ciò raramente è accaduto, perché la distorsione congenita della specializzazione è che, concentrandosi su un punto, perde il senso della ragione per cui quel punto esiste. Io credo che dobbiamo cominciare a leggere il fenomeno della città e del territorio passando da un campo all’altro ed equiparando esattamente quello che ha detto un poeta a quello che può aver detto un architetto o un urbanista, o a quello che può aver detto un uomo della strada. Il nostro compito però non è solo quello di guardare e descrivere. Ma è quello di osservare con la mente attiva e progettante. De Carlo G., La città e il territorio. Quattro lezioni, Quodlibet, 2019. “I decision-maker efficaci sono quelli che accettano i limiti della propria competenza. Non si presentano come esperti, bensì come sperimentatori. Il tecnico che pretende di dare una patina scientifica alle sue elucubrazioni in materie economica, politica, sociale o filosofica è un impostore. In questi campi, gli unici veri tecnici sono quelli che si confrontano ogni giorno con la realtà. E che hanno l'intelligenza e la modestia di adattarsi a essa, anziché pretendere di condurla entro i propri schemi astratti. Il tecnico della realtà accetta e abbraccia la fondamentale instabilità del mondo nel quale è immerso. Il fatto che le emozioni, le sensazioni fisiche e il caso giochino un ruolo fondamentale nelle vicende umane non gli appare come un insulto alla sua razionalità. Al contrario, tutto ciò è per lui motivo di costante meraviglia e gioia. Da Empoli G., Contro gli specialisti. La rivincita dell’umanesimo, Marsilio, 2013. Rimaniamo in contatto: www.pares.it
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
-
Oggi fio.PSD ha partecipato al Sottocomitato Diritti sociali in quanto nominata come soggetto rappresentativo La Commissione Europea - DG Employment, ha aperto i lavori della prima riunione che rilancia gli obiettivi del sottocomitato: l'attuazione del FSE+ e come favorire il coordinamento dei fondi negli ambiti del lavoro, del ìlla formazione e dell'inclusione sociale e, soprattutto, come favorire la collaborazione tra le rispettive Autorità di gestione. Oggi sono stati presentati anche i Gruppi di lavoro individuati ovvero - Giovani - Donn - Inclusione sociale, fragilità e vulnerabilità fio.PSD si è candidata ad essere parte del GdL Inclusione al fine di portare avanti le specifiche istanze e necessità legate alla grave marginalità adulta e al diritto all'abitare. Il GdL avrà focus tematici connessi con la disabilità, l'accessibilità ai servizi e i diversi gruppi particolarmente fragili. Innovazione sociale, istruzione, divario digitale, differenze territoriali sono tra i temi trasversali affrontati da tutti i GdL Si è discusso anche del coordinamento e della complementarietà tra fondi e programmi. Particolarmente interessanti sono le connessioni tra PN Equità e PN Inclusione che già si stanno sostanziando in alcuni progetti innovativi regionali (per es. Catalogo delle cure sanitarie accessibili per persone fragili) e altri ambiti su cui investire (Case della comunità, Parco Tecnologico Sanitario, Raccolta e analisi dei dati). Il fatto che il PN Inclusione si occupi per la prima volta di salute e viceversa per il sanitario verso il sociale, rappresenta oggi una grande novità e pone ancora più in evidenza l'urgenza di promuovere l'integrazione socio-sanitaria.
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
-
-
Mappe, ecosistemi, comunità educanti Nella seconda delle due lectio magistralis di introduzione al corso WelCom – Manager del Welfare di Comunità, Franca Maino ha descritto il territorio come un 𝐞𝐜𝐨𝐬𝐢𝐬𝐭𝐞𝐦𝐚 𝐬𝐨𝐜𝐢𝐨-𝐞𝐜𝐨𝐧𝐨𝐦𝐢𝐜𝐨 𝐞 𝐜𝐮𝐥𝐭𝐮𝐫𝐚𝐥𝐞 𝐧𝐞𝐥 𝐪𝐮𝐚𝐥𝐞 𝐝𝐢𝐯𝐞𝐫𝐬𝐢 𝐚𝐭𝐭𝐨𝐫𝐢 𝐩𝐮𝐛𝐛𝐥𝐢𝐜𝐢 𝐞 𝐩𝐫𝐢𝐯𝐚𝐭𝐢 𝐩𝐨𝐬𝐬𝐨𝐧𝐨 𝐜𝐨𝐥𝐥𝐚𝐛𝐨𝐫𝐚𝐫𝐞, favorendo l'aggregazione della domanda, la messa a sistema di risorse, l'integrazione tra diversi ambiti di policy (sociale, cultura, lavoro, trasporti). In questi giorni affrontiamo - in un altro contesto - la questione della definizione e della costruzione di 𝐞𝐜𝐨𝐬𝐢𝐬𝐭𝐞𝐦𝐢 𝐭𝐞𝐫𝐫𝐢𝐭𝐨𝐫𝐢𝐚𝐥𝐢 𝐞𝐧𝐭𝐫𝐨 𝐢 𝐪𝐮𝐚𝐥𝐢 𝗮𝗴𝗶𝘀𝗰𝗼𝗻𝗼 𝐥𝐞 𝐜𝐨𝐦𝐮𝐧𝐢𝐭𝐚̀ 𝐞𝐝𝐮𝐜𝐚𝐧𝐭𝐢. Un ecosistema territoriale è, in un 𝐜𝐨𝐧𝐭𝐞𝐬𝐭𝐨 𝐝𝐞𝐟𝐢𝐧𝐢𝐭𝐨 (quartiere, paese, città, valle), l'insieme di 𝐚𝐭𝐭𝐨𝐫𝐢 e 𝐬𝐩𝐚𝐳𝐢 (e l'insieme delle loro 𝐜𝐨𝐧𝐧𝐞𝐬𝐬𝐢𝐨𝐧𝐢)) che costituiscono la comunità educante. Sono 𝐚𝐭𝐭𝐨𝐫𝐢 di questi ecosistemi territoriali: - le 𝐩𝐞𝐫𝐬𝐨𝐧𝐞 𝐝𝐢𝐬𝐩𝐨𝐧𝐢𝐛𝐢𝐥𝐢 𝗮𝗹𝗹𝗮 𝗰𝗼𝗹𝗹𝗮𝗯𝗼𝗿𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 (insegnanti, animatori, educatori, allenatori, volontari, attivisti, bibliotecari, assistenti sociali, pedagogisti, psicologi, pediatri, operatori economici, amministratori, genitori, nonni, bambini e ragazzi stessi); - le 𝐨𝐫𝐠𝐚𝐧𝐢𝐳𝐳𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐢 𝗽𝘂𝗯𝗯𝗹𝗶𝗰𝗵𝗲 𝗲 𝗽𝗿𝗶𝘃𝗮𝘁𝗲 𝐢𝐦𝐩𝐞𝐠𝐧𝐚𝐭𝐞 𝐢𝐧 𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐢 𝐥𝐨𝐜𝐚𝐥𝐢 𝐝𝐢 𝐬𝐯𝐢𝐥𝐮𝐩𝐩𝐨 𝐞𝐝𝐮𝐜𝐚𝐭𝐢𝐯𝐨, 𝐫𝐢𝐜𝐫𝐞𝐚𝐭𝐢𝐯𝐨, 𝐜𝐮𝐥𝐭𝐮𝐫𝐚𝐥𝐞, 𝐬𝐩𝐨𝐫𝐭𝐢𝐯𝐨, 𝐚𝐦𝐛𝐢𝐞𝐧𝐭𝐚𝐥𝐞, 𝐜𝐢𝐯𝐢𝐜𝐨. Sono 𝘀𝗽𝗮𝘇𝗶 di questi ecosistemi territoriali: - le scuole, le biblioteche, i parchi, le infrastrutture sportive, i musei, i teatri, i laboratori di quartiere, i centri di aggregazione giovanile, i doposcuola; - e tutti quei luoghi che - andando oltre il loro mandato istituzionale e la loro funzione primaria - diventano spazi ibridi che intrecciano 𝐢 welfare educativo, formativo, culturale, ricreativo sportivo, aggregativo. Questi “𝗹𝘂𝗼𝗴𝗵𝗶 𝗽𝗿𝗮𝘁𝗶𝗰𝗮𝘁𝗶" sono spazi di collaborazione tra enti pubblici, organizzazioni del privato sociale, gruppi informali di cittadini, famiglie; 𝘀𝗼𝗻𝗼 𝘀𝗽𝗮𝘇𝗶 𝗮𝗻𝗶𝗺𝗮𝘁𝗶 𝗱𝗮𝗹𝗹'𝗶𝗻𝘀𝗶𝗲𝗺𝗲 𝗱𝗲𝗶 𝗺𝗼𝘃𝗶𝗺𝗲𝗻𝘁𝗶 𝗰𝗵𝗲 𝘀𝗶 𝘃𝗲𝗿𝗶𝗳𝗶𝗰𝗮𝗻𝗼 𝗮𝗹 𝗹𝗼𝗿𝗼 𝗶𝗻𝘁𝗲𝗿𝗻𝗼; sono densi di beni relazionali, competenze diffuse, alleanze virtuose, connessioni tra progetti, attività e servizi, che innescano effetti moltiplicatori. Per costruire comunità educanti localizzate, contestualizzate, concrete, progettanti, occorre elaborare mappe che ne descrivano gli ecosistemi territoriali: individuando gli attori strategici, significativi e secondari; censendo gli spazi educativi, ricreativi, formativi, civici, sportivi e informali; disegnando le relazioni avviate, abbozzate o da costruire tra attori e tra spazi Rimaniamo in contatto: www.pares.it #ecosistema #comunitàeducante #spazidicomunità
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
-
Ricerca nazionale sulle Società Benefit È stata pubblicata la prima parte della Ricerca Nazionale sulle #Società #Benefit che offre uno sguardo sulla loro evoluzione in Italia dal riconoscimento legislativo avvenuto nel 2016. La ricerca si propone, da una parte, di studiare il nuovo modello imprenditoriale, dall’altra, di analizzarne l’andamento economico-patrimoniale confrontandolo con quello di aziende tradizionali appartenenti ai medesimi settori e classi dimensionali. La Ricerca conferma inoltre il ruolo significativo delle #Società #Benefit come una evoluzione promettente nel panorama imprenditoriale italiano. Queste società integrano gli obiettivi di lucro con l'impegno a promuovere benefici comuni, con la consapevolezza che guardare non solo al profitto rende più competitivi e crea valore condiviso per la comunità senza compromettere l’#ambiente. #societàbenefit #ambiente #sostenibilità #impresesostenibili
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
-
🌟Un impegno condiviso per il benessere degli adolescenti 🌟 Siamo entusiasti di annunciare la firma di un importante accordo di collaborazione con LUMSA - Libera Università Maria SS. Assunta. Questo accordo rappresenta un grande passo avanti nella promozione di politiche educative e di inclusione sociale nelle nostre comunità. Insieme, promuoveremo azioni di sviluppo locale, dando particolare attenzione alle politiche educative e al benessere giovanile. Nell'ambito del progetto "Sfide" sarà sviluppata insieme a LUMSA una politica municipale per il benessere degli adolescenti a Mazara del Vallo, coinvolgendo adolescenti, docenti, enti del Terzo Settore, pubblica amministrazione, imprese e cittadini attivi. Per approfondire: https://lnkd.in/dD5_8Tqs Per iscriverti ai tavoli di co-progettazione della Child Municipality Policy per Mazara del Vallo: https://lnkd.in/dJGbMSn5 Il progetto Sfide è stato finanziato dall’Unione Europea – Next Generation EU- PNRR M5C3 – Investimento 1. 3 – Interventi socio-educativi strutturati di contrasto alla povertà educativa nel Mezzogiorno a sostegno del Terzo Settore, che si inserisce nel “Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza”. Agenzia per la coesione territoriale AVSI Foundation
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
-
-
“Come ridare valore alla formazione professionale e quali life skills servono nei contesti di inserimento lavorativo di persone con fragilità” al centro del workshop promosso dall’area lavoro e inclusione di Consolida con SocialFare | Centro per l'Innovazione Sociale e Flaviano Zandonai. Approfondisci qui https://lnkd.in/dAjQtaYY
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
-
-
I Partenariati su scala ridotta nell’Istruzione e formazione professionale rappresentano il primo passo nel mondo della #cooperazione transnazionale: perfetti per i newcomer e per chi non ha ancora maturato esperienza nel programma #Erasmus+ 🧩 La prossima scadenza del 1° ottobre è un'occasione per sperimentarsi e crescere in #Europa, grazie all'Azione KA210 del programma per il settore #VET. Un modo per: • sviluppare la capacità di lavorare a livello transnazionale e intersettoriale; • aumentare la qualità del lavoro e delle pratiche degli organismi coinvolti, aprendosi a nuovi operatori; • favorire la creazione di reti nazionali e transnazionali; • rendere possibile la trasformazione e il cambiamento. Scopri di più e partecipa ↪ https://lnkd.in/dMUp_vJX INAPP (Istituto Nazionale per l'Analisi delle Politiche Pubbliche) #istruzione #formazioneprofessionale #vet #erasmusplus
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
-
-
Investimenti per l’inclusione sociale e la salute: Politiche di coesione in azione
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
-
Il #lavoro rende liberi. Partendo da questo assioma, a Roma, Fondimpresa e CIOFS-FP ETS hanno proposto un confronto su come è possibile “Investire nel talento” avendo ben presente che la formazione oltre i confini è un motore di sviluppo. Il tema della #formazioneprofessionale dei #migranti è stato affrontato da diversi punti di vista e tutti con lo sguardo rivolto verso lo stesso punto d’orizzonte. La forza di una rete.
Roma 28.05.24 Presso la sede del Ciofs FP Lazio di Testaccio a Roma si è tenuto l’incontro <<Investire nel talento – La Formazione “oltre i confini” come motore di sviluppo>> organizzato da Fondimpresa e CIOFS-FP Nazionale, un’occasione di confronto che riguarda il tema della formazione professionale dei migranti. Al tavolo erano presenti il presidente INAPP Natale Forlani, la vicepresidente Fondimpresa Annamaria Trovò, l’assessore al Lavoro e Formazione Regione Lazio Giuseppe Schiboni, Don Marco Pagniello, direttore della Caritas italiana, Ezio Fregnan, Webuild Group e Gianni Bocchieri, esperto in politiche formative e del lavoro, a moderare gli interventi la giornalista Concita De Luca. Suor Manuela Robazza ha esordito esprimendo il concetto fondamentale e cuore del progetto: “Per intervenire nell’oggi, più si è meglio è, solo facendo rete nessuno resterà indietro, anche i meno fortunati e si lavorerà affinché ci sia un futuro degno per tutti”. A seguire Suor Novella Gigli, Presidente del Ciofs Fp Lazio ets, ha sottolineato l'importanza della formazione professionale nel Lazio che diventa il “fare quotidiano”; i centri di formazione professionale salesiani si trovano in tutte le periferie della Capitale e accolgono ogni anno tantissimi adolescenti con situazioni di disagio sociale alle spalle. Come ribadito anche dall’Assessore Schiboni l’ecosistema salesiano nel Lazio è un presidio di legalità, è un valore aggiunto. La vicepresidente di Fondimpresa, intervenendo sul tema, ha posto l’attenzione sul Decreto-legge 10 marzo 2023, n. 20 (Disposizioni urgenti in materia di flussi di ingresso legale dei lavoratori stranieri e di prevenzione e contrasto all'immigrazione irregolare) che permette di instaurare relazioni di sistema tra imprese, enti formativi, istituzioni e associazioni internazionali creando percorsi di lavoro al fine di migliorare le condizioni di vita delle persone. La sfida che Fondimpresa ha lanciato mira così alla realizzazione di progetti strutturati in base alle linee guida dettate dal Ministero del Lavoro, in cui le future aziende partner si impegneranno a costruire rapporti di lavoro con le persone coinvolte nel percorso. In conclusione, le parole della giornalista Concita De Luca: “Questi progetti verranno scritti con la penna di colore rosso, perché il rosso è il colore del cuore, della passione, il colore del sangue e il sangue è dello stesso colore di tutti gli uomini, di ogni angolo del mondo, non c’è differenza”.
«Investire nel talento: la formazione “oltre i confini” come motore di sviluppo».
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
Open innovation manager
5 mesiGrazie davvero. Una bella opportunità