Siamo lieti di comunicarvi che anche quest'anno saremo presenti al Vinitaly dal 14 al 17 aprile a Verona. Vi attende un programma ricco di appuntamenti. Passate per un brindisi, ci troverete al padiglione H- Food Court. #ConsorzioAstiDOCG #ASTIdocg #vinitaly #veronafiere #astivibes
Post di Consorzio dell'Asti e del Moscato d'Asti DOCG
Altri post rilevanti
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Ci vediamo a Vinitaly Official e buona lettura con qualche consiglio su fsnews
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A poco più di un mese dalla 56’ edizione di Vinitaly Official ecco l’articolo che racconta le testimonianze delle persone che, questo mondo, lo vivono da protagoniste. Un successo su tutti i fronti lo scorso anno, grazie all’importante contributo di Veronafiere, di cui aspetteremo gli sviluppi e le novità nel #vinitaly 2024!
Vinitaly ’23 – Come vivere il terroir
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Vinitaly 2024: Ottimismo Sì, Ma Con Occhi Aperti! Quest'anno, a Vinitaly, il clima che si respira è carico di un ottimismo che potrebbe quasi farci dimenticare che il bicchiere, a volte, non è solo mezzo pieno per scelta, ma perché qualcuno ha smesso di versare il vino. Sì, siamo qui per celebrare, ma non dobbiamo dimenticare che festeggiare non deve essere un pretesto per nascondere i problemi sotto il tappeto. Mentre apriamo le porte di questa edizione di Vinitaly, invito tutti, espositori e visitatori, a non limitarsi a brindare all'eccellenza del nostro settore, ma a utilizzare quest'opportunità per guardare in faccia le difficoltà che stiamo attraversando. Il settore vitivinicolo si trova di fronte a sfide non indifferenti, dal cambiamento climatico alle nuove abitudini di consumo, e solo affrontandole apertamente possiamo sperare di trovare soluzioni concrete. Vinitaly deve essere un momento di ascolto, quasi più che di comunicazione. Ascoltiamo ciò che il mercato, i professionisti del settore e gli appassionati di vino hanno da dire, perché è dal loro feedback che possiamo trarre gli spunti più preziosi per innovare e migliorare. In questo spirito, approcciamo Vinitaly 2024 con un ottimismo informato e costruttivo, pronto a trasformare ogni sorriso in un dialogo aperto e ogni brindisi in un passo verso soluzioni reali. 🔍 Non lasciamoci cullare dalla comodità dell'oblio, ma cogliamo l'occasione per fare di Vinitaly un trampolino di lancio verso un futuro più luminoso e sostenibile per il vino italiano. #Vinitaly2024 #VinoItaliano #RealismoOttimista #AscoltoAttivo
Grande successo di Vinitaly 2024
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Verona: inizia oggi la 56esima edizione di Vinitaly Oggi a Verona si apre ufficialmente la 56esima edizione di Vinitaly, un evento cruciale per promuovere non solo le etichette più prestigiose della produzione enologica italiana, ma anche lo stile di vita italiano nel mondo. Quest’anno, oltre alle celebri cantine italiane, c’è un’attenzione speciale rivolta ai giovani, sia come produttori che come consumatori. Le oltre 4.000 cantine schierate rappresentano tutto il panorama vinicolo italiano, offrendo un’ampia panoramica delle 20 regioni del Paese. Questa edizione si prevede ricca di partecipazione, con oltre 90.000 visitatori attesi, di cui 30.000 dall’estero. Tra di loro, si segnala una presenza significativa di giovani acquirenti provenienti da diverse parti del mondo, con circa 1.200 top buyer in arrivo da 65 Paesi, il che rappresenta un aumento del 20% rispetto all’anno precedente. Leggi di più su https://lnkd.in/eEWt9FDd #vinitaly #vino #verona #veronafiere #madeinitaly #genz #generazionez Vinitaly International Vinitaly Official Veronafiere
Verona: inizia oggi la 56esima edizione di Vinitaly
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Quale Vinitaly sarà? Tre fiere internazionali del vino a distanza di 2 mesi, dal Wine Paris al Prowein fino al Vinitaly: il calendario fieristico è diventato troppo fitto e per i clienti non sempre sostenibile, oltre che economicamente oneroso per i produttori. L’Italia cerca di arricchire la propria proposizione di valore al Vinitaly 2024, intercettando le tendenze di consumo: stimati 1.200 buyer in aumento del 20% e oltre 4mila cantine espositrici. Le principali aree tematiche saranno dedicate alle produzioni locali, all’organic e alla mixology per intercettare le tendenze delle nuove generazioni. In un momento di riappropriazione dei valori antichi come sinonimo di autenticità, la ricerca di vini autoctoni e legati a un territorio rappresenta un valore aggiunto da comunicare alle giovani generazioni. #italianwines #winelovers #vinitaly2024 #beverage #autenticita #viniautoctoni #tradizioni #markup
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In occasione della prima giornata di Vinitaly 2024, si sono susseguiti dibattiti, testimonianze e riflessioni che hanno delineato i contorni di un panorama ricco di spunti, sfide e opportunità.
Vinitaly 2024: “Insieme si vince, da soli si perde”
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Vinitaly Official al via la 56esima edizione. Gli scenari e le prospettive del settore vino. TUTTE LE VIDEOINTERVISTE E INTERVENTI https://lnkd.in/dvSU455U
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#Federvini al debutto di Vinitaly USA a #Chicago. 🇺🇸 La Presidente Micaela Pallini è intervenuta nel corso della prima edizione della manifestazione nordamericana per illustrare alcune delle evidenze più importanti dell’#export di vini #madeinitaly negli Stati Uniti. 👏 Il comparto dei vini italiani ha registrato un notevole successo tra i #consumatori statunitensi, con un export che ha superato i 900 milioni di euro nel primo semestre del 2024, consolidando così gli #USA come il principale #mercato internazionale di riferimento. 🚀 Numeri importanti che hanno contribuito a rendere il #VinitalyUSA un appuntamento di primo rilievo per i vini italiani in una settimana che ha visto in programma anche la 43esima edizione della New York Wine Experience, organizzata da Wine Spectator, dove sono stati annunciati i "Top 10 Wines of 2023". 🏆 Nella classifica tre etichette italiane, fra le quali il Brunello di Montalcino 2018 di Argiano, il Taurasi Radici Riserva 2016 di Mastroberardino e il Chianti Classico Marchese Antinori Riserva 2020.
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Vinitaly 2024 Che dire? Sempre un momento importante, checché ne dicano gli enofighetti di turno. Un momento vitale per la filiera vitivinicola italiana, uno dei rari (forse l'unico dopo la crisi di ProWein)? in cui si "vede" un sistema vitivinicolo che va sempre più rafforzato, sponsorizzato, coinvolto, ascoltato. Certo al Vinitaly, purtroppo, non vai a fare scouting di nuovi produttori: i piccoli, quelli davvero che hanno bisogno di una mano, probabilmente non ce la fanno se il consorzio non li sponsorizza o se non dedicano un budget, importante, a un banchetto e questa è la critica più importante che ci sentiamo di portare: troppo alte le barriere all'entrata. Ma è una fiera di rappresentanza internazionale che è fondamentale ci sia e venga criticata positivamente. Noi, ad esempio, non abbiamo appunto trovato tantissimi spunti (qualcuno si, ne parleremo) ma ci siamo chiesti: perché hanno tolto le mappe dei padiglioni all'interno? L'app, utilissima peraltro, non sempre funzionava ed orientarsi solo alzando la testa ha spesso fatto perdere parecchio tempo. W il Vinitaly e tutto quello che rappresenta per il Made in Italy!
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Wine Consultant & Writer | Empowering wineries to boost sales, build brands, and inspire global audiences
𝗩𝗶𝗻𝗶𝘁𝗮𝗹𝘆 𝗲̀' 𝗦𝗳𝗶𝗻𝗶𝘁𝗮𝗹𝘆? Vinitaly è concluso e mi sono presa qualche giorno per riflettere su questa 56° edizione. Ho sempre tirato le somme a fine evento, quest’anno ho voluto far decantare pensieri ed emozioni. - 𝗘𝗻𝗲𝗿𝗴𝗶𝗮: sono stata travolta anche io dall'euforia che aleggiava nell’aria nei giorni precedenti. Poi mi sono chiesta: euforia per cosa? Vinitaly è Vinitaly, è come sempre, ci si deve impegnare e lavorare al meglio per arrivare alla fine e dire “ok, ho portato a casa qualcosa di buono e non solo promesse (e tanti soldi spesi)”. Per quanto mi riguarda, bella bella l’euforia ma servono i fatti. - 𝗖𝗼𝗺𝘂𝗻𝗶𝗰𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗽𝗶𝗮𝘁𝘁𝗮: continuiamo a parlare di noi stessi senza pensare a chi abbiamo davanti: ho partecipato a masterclass a degustazioni “private” e il tono non cambia: di fronte ad una platea di professionisti o di appassionati, il tono e la modalità di degustazione sono sempre le stesse. Non va bene. - 𝗡𝗼𝗻 𝘀𝗶 𝗮𝘀𝗰𝗼𝗹𝘁𝗮: per vendere non serve un “pippone” di 15 minuti per spiegare la storia della cantina. Fare domande ed ascoltare il bisogno di chi abbiamo di fronte potrebbe portare risultati migliori. - 𝗖𝗼𝗻𝘀𝗮𝗽𝗲𝘃𝗼𝗹𝗲𝘇𝘇𝗮: per la prima volta ho notato da parte delle cantine una maggior consapevolezza sul fatto che per vendere un vino non basta “farlo buono” ma servono altri tasselli. Vedere un’apertura e vederla realizzata sono due cose diverse ma percepire un cambio di passo è stato stimolante. Da parte di chi? Delle cantine più giovani e da chi sta vedendo le proprie vendite in affanno. O cambi e ti evolvi o sei destinato a fermarti. - 𝗔𝘀𝘀𝗲𝗻𝘇𝗲: Alcune cantine hanno deciso di non essere a Vinitaly, motivo? Con quella spesa possono attuare tante altre azioni più mirate per il loro sviluppo. Sarò impopolare ma per certe cantine è la scelta migliore. Troppe volte ho sentito in questo Vinitaly “eh, dobbiamo esserci”. Perché mi domando io? Per evitare “chiacchiere di paese” per la tua assenza? Davvero partecipare a Vinitaly è fondamentale? E’ sicuramente un fulcro di energia, occasioni e possibilità di business incredibile ma bisognerebbe capire se è davvero adatto alla tua cantina. - 𝗔𝘁𝘁𝗲𝘀𝗮: Siamo nel 2024 e ahimè ancora tante cantine pagano migliaia di euro per stare allo stand ad aspettare i propri clienti, bersi un calice con loro (portare a casa un ordine che avrebbero avuto lo stesso) e sperare che qualche nuovo buyer si affacci. Anche no, grazie: se avete soldi da buttare, liberissimi di farlo, se invece vi lamentate che non avete budget, allora rendetevi conto che la fiera va preparata con largo anticipo (e no, non si parla di 2 mesi). - 𝗡𝗲𝘁𝘄𝗼𝗿𝗸𝗶𝗻𝗴, esiste davvero? E’ una perla rara ma esiste. In questo Vinitaly ho incontrato persone conosciute qui su Linkedin. Incontri belli, sorridenti, energici. Nessuno scopo, solo la voglia di un confronto e di una stretta di mano. Questo è uno degli aspetti più belli di questo mio Vinitaly 2024. #vinitaly2024
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