“Per spiegare la nostra personalità non c’è niente di meglio che una fototessera: non serve andare dallo psicanalista, basta osservare quella piccola immagine e sappiamo chi siamo”. Raccontare Oliviero Toscani, scomparso dopo una lunga malattia, significa raccontare un grande artista e la storia della comunicazione sociale. Anzi, ancora di più: significa raccontare la comunicazione sociale d’azienda quando ancora non esisteva, quando ancora non si parlava di #corporatesocialresponsability, di #causerelatedmarketing, di #purpose. Su #retisolidali il suo sguardo sui temi sociali che, grazie al suo essere provocatorio, sono arrivati sulle strade di tutta Italia a caratteri cubitali: https://t.ly/EIDxv
Post di CSV Lazio ETS
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Prendendo le distanze dall’approccio moralistico secondo cui l’ossessione per il sé ci seppellirà tutti, propone una visione del narcisismo che parla di trasformazione, rinascita e superamento dell’io. https://lnkd.in/dCEdxstm
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Di poesia: Alda Merini Alda Merini potrebbe essere considerata una figura emblematica di una Seniora nel senso attribuito da me: una donna anziana che, nonostante (o grazie a) il passare degli anni, conserva intatta la sua autorevolezza, il suo potere creativo e la sua unicità. Merini era simbolo di forza creativa, fragilità umana, e trascendenza attraverso l’arte. I suoi anni più maturi non l’hanno diminuita, ma arricchita: il dolore, l’amore, la follia e l'isolamento hanno trovato una voce potente nei suoi versi, lasciandoci una lezione di eterna giovinezza dello spirito. Come Seniora: La saggezza del vissuto: Ha trasformato l’esperienza della marginalità e del disagio mentale in poesia universale. Accettazione di sé: come me, ha scelto di essere autentica, non conformandosi a modelli estetici predefiniti. I capelli disordinati, le mani di chi scrive e vive intensamente: tutto era un manifesto di verità e libertà. Comunicazione potente: Sapeva parlare con il cuore di tutti, con parole accessibili ma mai banali, come la mia idea di offrire spunti universali senza drammatismi. Il concetto di Seniora in lei diventa espressione massima della passione e della creatività che brucia per tutta la vita. Forse rappresenta anche ciò che aspiro a onorare nel raccontare la saggezza femminile anziana con tutta la sua forza rivoluzionaria. #Seniora #EmpowermentFemminile #AldaMerini #AntologiaSeniora #RivoluzioneTecnologica
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Consigli di lettura. "Fare femminismo" (edizioni nottetempo ) di Giulia Siviero è un libro di racconti e storie, ma intessuto di elaborazione teorica: su come i femminismi abbiano organizzato in piazza funerali alla femminilità tradizionale e liberato topi alle fiere per matrimoni, inventato dispositivi per abortire frugando nei negozi per acquari, distrutto proprietà o opere d’arte. Nella storia dei femminismi, il racconto delle pratiche è spesso rimasto ai margini. Eppure la politica delle donne, dalle suffragiste fino ai giorni nostri, si distingue da tutti gli altri movimenti perché ha saputo intrecciare a pensieri e parole una creatività militante unica e spettacolare. E' un libro su come abbiano esposto corpi e vulve nello spazio pubblico, occupato le aule di tribunale per mettere in discussione la legge nei luoghi della sua applicazione, trasformato il silenzio, la rabbia o la provocazione in azione ed escogitato rifiuti, scioperi e ostinati boicottaggi per trasformare sé e il mondo. Le pratiche raccontate dall'autrice possono “aprire il presente all’imprevisto, fare la differenza. E questa resta ancora oggi la nostra scommessa politica”. Di fronte al successo mondano di parte del femminismo e di un movimento spesso ridotto alla richiesta di diritti civili, il libro rappresenta un invito a recuperare una genealogia femminista radicale cui poter attingere per rimettere al mondo desideri, invenzioni antagoniste, esperienze di sorellanza e sovversione, gesti di libertà.
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#branding #reputation #comunciazione dei #corevalues #consistency e #prestazione Ricordo questi miei meravigliosi discorsi che ho coi finanziatori, si finisce col dire che la mia vita è più dire di no che dire si. Le piccole vengono da me e dicono “fata madrina, trasformami in Cenerentola, tu che puoi”. Ma io posso veramente? La risposta è in questo processo: - io devo capire se parlo con Cenerentola, Gertrude o Genoveffa - ho l’ingrato compito di dire mi spiace non sei Cenerentola e non posso farci nulla: qui entra il mediatore - idem se sei Cenerentola io devo mediare tra te e i tuoi Principi Azzurri: è un progetto a medio o lungo termine e io devo capire se sei una Cenerentola che ascolta - le Genoveffe e le Gertrudi non sono mai contente di sentirselo dire e andranno in giro a raccontare che sembri la fata madrina, ma sei la strega cattiva. Devi saper conservare la tua reputazione qualsiasi cosa dicano di te - ti può capitare una Cenerentola che però va in giro con gente che fa impallidire la Mara Salvatrucha, allora devi metterti il cuore in mano e dirle: o la smetti di fare la donna del gangster, o alla fine non sarai mai Cenerentola, alla fine sarai Griselda - devo anche stare attenta quando mi capitano queste, perché è niente ed io finisco nella lista di quelli da eliminare - quando anche ho trovato una Cenerentola che merita la sua favola, devo prepararla ai principi che verranno. Qui entra il project manager: devo trovare i topini che siano fedeli ed entusiasti, devo scegliere in armocromia il vestito che le si adatta di più, l’altezza del tacco, quali feste frequentare, come parlare col principe, a che ora fuggire, quale scarpetta ha maggiore probabilità di interessare il principe. E poi far capire a Cenerentola che non è un travestimento, è la lettura esatta del suo io più intimo E poi la parte che fa più male a me: quando ti chiamano le Cenerentole fatte e finite, e tu devi avere l’onestà di dire che a loro non servi. Più che fata madrina vorreste essere uno dei topolini che li veste, uno dei principi invitati al castello. Ma io sono la fata madrina, creo l’immagine alle principesse che hanno l’animo nobile, non sarò mai io Cenerentola, non sarò mai io il topolino o il Principe Azzurro. Si capisce meglio così?
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2019: Storia di un matrimonio È la continuazione ideale di 'Kramer vs Kramer', anzi la sua confutazione, dal momento che si mette al centro l'arco narrativo di un matrimonio con tutti i suoi crismi. Ergo, ne esce fuori un quadro familiare ancor più necessario oggi che negli anni'80. 2020: Un divano a Tunisi La psicologia spesso viene trattata in maniera seria senza associarle quell'umanità d'uopo di cui ne è anche empaticamente portatrice. Labbè regista franco tunisina narra con leggerezza la necessità per tutti, nessuno escluso di avere assistenza terapeutica, cosa che potrebbe disinnescare frustrazioni e ossessioni di ogni cultura. 2021: È stata la mano di Dio Sorrentino mette in scena un'ode a Napoli, mostrata con tutta la sua veracità. Forse il cinema italiano avrebbe bisogno di poeti e narratori come lui, pronti a regalarci bildungsroman che ci facciano godere della sostanza e non del contesto e che sappiano anche intercettare nuove generazioni. 2022: The Whale/ Boris 4 Il primo è un altro centro di Aronofsky, autore del millennio perché fa discutere, inalberare, sognare e stupire per le sperimentazioni e per la sua perenne presa di posizione. Già, forse in un'epoca in cui tutti sembrano essere sicuri senza macchie, lui mette in scena le contraddizioni, gli scarti, i falliti e così fa anche in 'The Whale' dove il perbenismo non è convocato, semmai mostra come ci si è arrivati a ridursi così, per colpa di noi stessi, dello stato? Delle speranze in frantumi? La nostra testa è l'unica via per essere liberi. Il secondo è il ritorno ancor più irriverente e sardonico di Ferretti, il merito è quello di aver saputo coinvolgere una generazione che pecca di non avere qualcuno che li racconti ed essere stati i primi ad analizzare L'onniscienza e l'ubiquità dell'algorimto, il quale per essere arginato bisogna mettere al centro ancor di più l'intelligenza umana.
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Giancarlo Modarelli Kontakt Giancarlo Modarelli è noto per i suoi aforismi che spesso esplorano temi legati alla bellezza e alla femminilità. Uno dei suoi aforismi più celebri è: "La donna bella è sempre in gamba e appaga l’uomo con un sorriso che sfugge e distrugge"1. Questo aforisma sottolinea l’idea che l’attrattiva di una donna non risieda solo nel suo aspetto fisico, ma anche nella sua personalità e nel suo modo di essere. Per quanto riguarda la vita privata di Giancarlo Modarelli, non ci sono molte informazioni disponibili. Sembra che preferisca mantenere un basso profilo e non condividere dettagli personali pubblicamente. Questo rende difficile sapere esattamente quale sia il suo rapporto personale con le donne o altri aspetti della sua vita privata. Se hai altre domande o vuoi approfondire un altro argomento, sono qui per aiutarti!
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UNO - Tutti gli ippocampi vogliono la pace. Ma quelli dei creativi, dei ricercatori e degli amorosi sono assai allergici anche ai NO ripetuti perché il NO è un lamento continuo su di voi viventi e facenti. E fa male anche alle suore. La distinzione tra Grande e piccolo non conta.Rimedio? Taccuino e penna: prendete nota ogni volta che arriva una nuova criticuzza. Annotate e fatelo notare. Poi vedremo cosa farne. DUE - Se non volete scrivere, usate almeno un numeratore a pulsante di quelli che si usano per contare le persone che entrano in un posto. A ogni NO premete il bottone rosso e vedrete che, mentre IPPO trema, il numero avanza. State facendo la storia. TRE - Se siete di natura generosa e avete un trend cristiano o buddhista usate un altro numeratore per tutte le volte in cui invece voi (simpatici) dite di SI’. Può essere giusto coltivare la pace, l’umorismo e la tolleranza ma bisogna tenere una partita doppia di dare-avere. Come insegna Luciana Segre, la vittima dell’odio può scegliere di non odiare. Ma, secondo me, deve contare. Se non lo fa poi si lamenterà col suo ippocampo e… QUATTRO - Uno dei peggiori inferni che si viene a creare ai danni del povero Ippo avviene nelle coppie in cui il lamento costante e tormentoso di A sul fatto che B (colei o colui che di fatto ha più soldi e successo) non guadagna abbastanza per garantire il benessere economico della coppia. Soprattutto nel campo dell’arte o della libera professione (molto moltissimo meno nel caso del lavoro dipendente in fabbrica o ufficio) il risultato di questa Accusa/Lamento è di sgretolare la salute dell’ippocampo di B che resta bloccato in una situazione mortificata e ferma. Questa dinamica di scoraggiamento del cavalluccio marino ferma i suoi salti di gioia tra le onde, e impedisce sempre di più a B di prendere iniziative nel mondo come faceva prima. Con conseguenti accuse. Un giro perverso. QUATTRO BIS - Un caso che ho risolto discretamente, muovendomi come uno Psico-Poirot, era ambientato in situ in uno stellato ristorante siciliano che produceva le mie riprese per “Fantasmi” su Moreno e Pirandello. Scoprii che l’ippocampo dello chef-padrone risentiva del pesante transfert negativo di una amante che proiettava su di lui la dinamica che aveva vissuto in casa da bambina: la madre casalinga che si accaniva contro il padre idraulico poco ambizioso (e sempre più ridotto a una larva). Per identificazione proiettiva queste STALLE inconsce dell’insaziabile fanciulla (comprami/portami/mettimi in cinta) stavano spegnendo le STELLE del cuoco innamorato e sempre più avvilito e depresso. Caso risolto al buio della famiglia. Da come mi guardò alla fine la moglie del cuoco, compresi che lei aveva capito che io avevo capito. Mi regalò una scatolona di sirene dicendomi che erano di marzaPENE. Dissi grazie ma poi le buttai a mare. Tenni solo la scatola per metterci I microfoni. Foto Vanessa Rusci o Luciana Santioli (?)
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Quali elementi tipici della società moderna si ritrovano ben delineati all’interno del concetto di famiglia nell’Antica Roma? Proviamo a delinearlo per sommi capi nell'articolo del nostro blog. https://lnkd.in/dqgYeAU6
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Questa "ideona" si ispira alla commedia "Lisistrata" di #Aristofane. Ed è una bellissima idea (del resto non è proprio vero che le #donne per ottenere qualcosa dai mariti e dai compagni esercitano a tutt'oggi questo ricatto? Poveri maschietti, vittima delle loro stesse compulsioni...) #𝙇𝙞𝙨𝙞𝙨𝙩𝙧𝙖𝙩𝙖 𝙤𝙧𝙜𝙖𝙣𝙞𝙯𝙯𝙖 𝙪𝙣 𝙘𝙤𝙡𝙥𝙤 𝙙𝙞 𝙎𝙩𝙖𝙩𝙤 𝙨𝙞𝙢𝙗𝙤𝙡𝙞𝙘𝙤 𝙞𝙣 𝙘𝙪𝙞 𝙡𝙚 𝙙𝙤𝙣𝙣𝙚 𝙙𝙞 𝘼𝙩𝙚𝙣𝙚 𝙚 𝙎𝙥𝙖𝙧𝙩𝙖 𝙨𝙞 𝙪𝙣𝙞𝙨𝙘𝙤𝙣𝙤 𝙥𝙚𝙧 𝙥𝙤𝙧𝙧𝙚 𝙛𝙞𝙣𝙚 𝙖𝙡𝙡𝙖 𝙜𝙪𝙚𝙧𝙧𝙖 𝙙𝙚𝙡 𝙋𝙚𝙡𝙤𝙥𝙤𝙣𝙣𝙚𝙨𝙤, 𝙖𝙩𝙩𝙧𝙖𝙫𝙚𝙧𝙨𝙤 𝙪𝙣𝙤 𝙨𝙘𝙞𝙤𝙥𝙚𝙧𝙤 𝙨𝙚𝙨𝙨𝙪𝙖𝙡𝙚. Le donne, rifiutandosi di avere rapporti sessuali con i loro #mariti, esercitano una pressione #politica per costringerli a negoziare la #pace. La commedia di Aristofane è una #satira della #guerra e della politica e offre una riflessione ironica e critica sul ruolo delle donne nella società greca, che tradizionalmente non avevano accesso diretto al potere politico, ma in questo caso riescono a cambiare il corso degli eventi attraverso un atto di ribellione. Anche se è una commedia, la storia offre spunti profondi sulla forza della coesione sociale e il potere del rifiuto come forma di protesta. 𝐄𝐜𝐜𝐨 𝐩𝐞𝐫𝐜𝐡𝐞́ 𝐞̀ 𝐢𝐦𝐩𝐨𝐫𝐭𝐚𝐧𝐭𝐞 𝐥𝐚 #𝐂𝐮𝐥𝐭𝐮𝐫𝐚 𝐞 𝐥𝐚 #𝐂𝐨𝐧𝐨𝐬𝐜𝐞𝐧𝐳𝐚... Lisistrata è un grande esempio di come una #commedia antica possa ancora offrire riflessioni attuali sulla politica, la guerra, il ruolo delle donne, e il potere della protesta. Le donne di Lisistrata non solo si oppongono alle decisioni degli uomini, ma lo fanno in modo collettivo e strategico, dimostrando la forza dell'unità e della solidarietà. 𝐏𝐫𝐨𝐩𝐫𝐢𝐨 𝐚𝐭𝐭𝐫𝐚𝐯𝐞𝐫𝐬𝐨 𝐥𝐨 𝐬𝐭𝐮𝐝𝐢𝐨 𝐞 𝐥𝐚 𝐫𝐢𝐟𝐥𝐞𝐬𝐬𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐬𝐮 𝐨𝐩𝐞𝐫𝐞 𝐜𝐨𝐦𝐞 𝐋𝐢𝐬𝐢𝐬𝐭𝐫𝐚𝐭𝐚 𝐩𝐨𝐬𝐬𝐢𝐚𝐦𝐨 𝐜𝐚𝐩𝐢𝐫𝐞 𝐜𝐡𝐞 𝐜𝐞𝐫𝐭𝐞 𝐝𝐢𝐧𝐚𝐦𝐢𝐜𝐡𝐞 𝐬𝐨𝐧𝐨 𝐮𝐧𝐢𝐯𝐞𝐫𝐬𝐚𝐥𝐢 𝐞 𝐬𝐞𝐧𝐳𝐚 𝐭𝐞𝐦𝐩𝐨, 𝐞 𝐜𝐡𝐞 𝐥𝐚 𝐜𝐨𝐦𝐩𝐫𝐞𝐧𝐬𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐝𝐞𝐥 𝐩𝐚𝐬𝐬𝐚𝐭𝐨 𝐜𝐢 𝐨𝐟𝐟𝐫𝐞 𝐜𝐡𝐢𝐚𝐯𝐢 𝐝𝐢 𝐥𝐞𝐭𝐭𝐮𝐫𝐚 𝐩𝐞𝐫 𝐢𝐥 𝐩𝐫𝐞𝐬𝐞𝐧𝐭𝐞. #AngeliKaMente, siete d'accordo con me?
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🥦 IL BROCCOLO PERFETTO ESISTE ECCOME 🥦 Quante volte avrete sentito il detto popolare "E' proprio un broccolo!", ad indicare un uomo stupido che facilmente si fa abbindolare (cit. Treccani). Pare che la derivazione origini in tempi passati, in cui le donne, andando a cogliere broccoli (e non solo), si perdevano in chiacchiere, pettegolezzi e dicerie a cui altre, per l'appunto, credevano. Bene, la verità è che se tutti fossimo broccoli saremmo l'apoteosi della perfezione della creazione (indipendentemente da cosa o chi l'abbia determinata). Come altre cose della natura (si pensi anche alle conchiglie, o all'ananas), le rosette perfette che compongono il broccolo romanesco, fanno parte della successione di #fibonacci. Graficamente può essere rappresentata da una spirale originata da numeri che sono la somma dei due precedenti (0,1,1,2,3,5,8,13,21...). Guardandolo meglio quindi, si potrà vedere come sia un frattale, avvero come la sua forma si ripeta allo stesso modo su scale diverse: ogni piccola cima (rosetta) ha quindi la forma di un altro piccolo broccolo. E quindi? Quindi, prima di dare a qualcuno del broccolo, ricordati che dietro ognuno esiste un #mondo, che forse non conosci, che forse non ti sei mai soffermato a sufficienza a guardare. Certe visioni miopi, assolutiste, fatte solo dei nostri personali vissuti senza guardare le cose da una prospettiva diversa, possono renderci limitati, farci perdere opportunità. 💡 Se sei nato carota, potresti comunque apprezzare il broccolo. Amplia i tuoi orizzonti, ascoltati, confrontati. E' nella #diversità che si trova la ricchezza. #opportunità #orizzonti #crescitapersonale #analisi #toolkit
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