ESSERE COSCIENTI SFINISCE "Interrompere il vivere esteriore, in favore di un lavorìo interiore che chiarisca, metta i punti, sia in grado di comprendere le correlazioni, ma anche i legami causali, è operazione non semplice, ma che anzi mobilita passioni, vissuti, quindi sentimenti e angosce di una valenza e intensità profondissime. È per questo che porre la coscienza e la discriminazione al posto dell'enorme ventaglio dell'inconsapevolezza, dal potere lenitiva e addolcente è operazione per alcuni versi secondaria. Secondaria rispetto alla possibilità di lasciar correre gli eventi e la nostra vita lungo un asse di facilità e scioltezza. Decidere, invece, di osservare all'interno e cercare di comprendere gli eventi scomponendoli nei loro nessi causali, nelle conseguenze dolorose è atto impegnativo. È, come scriveva giustamente Jung, "una condizione che impone uno sforzo violento. Essere coscienti stanca, sfinisce. È uno sforzo quasi innaturale" ALDO CAROTENUTO, Oltre la terapia psicologica, pp. 8-9, Bompiani, Milano 2004. Immagine: dipinto di FIORENZA GORINI,titolo "Psicoanalisi". post del 2022 #Facebook di Daniela Nonnati per ✅️ @salute psico-fisica e sociale #yoga #meditazione #mindfulness #crescitapersonale #hz #energie #frequenze #vibrazioni #psicologiapositiva #psicologiapassione #farmacia #relazionisociali #musicoterapia #stress #gestioneemozioninegative
Post di Daniela Nonnati
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Il bypass spirituale accade quando la pratica spirituale, invece di aiutare ad integrare le limitazioni umane, diviene un sostituto per evitare di affrontare le questioni psicologiche, relazionali o concrete irrisolte. Raggiunge il suo apice quando si manifesta in una pseudo-spiritualità completamente scollegata dalla pratica. Nei casi estremi di questa dinamica la persona non è mai venuta in contatto con la dimensione non-duale ma assume semplicemente un sistema di credenze come modo di vivere. Lo fa perché intuisce che dovrebbe essere così, perché è poeticamente affascinante, o perché apparentemente lo eleva sopra gli altri. Quando manca la conoscenza diretta della dimensione della consapevolezza la persona emana una spiritualità di facciata, completamente mentale e disincarnata dalla sua vita. L’essere umano funziona nella realtà fisica con un corpo fisico, e la dimensione fisica è proprio quella dimensione che permette la piena realizzazione dei propri fini esistenziali. Quando l’individuo integra le dimensioni esistenziali in un adattamento funzionale. Il corpo è la prima dimensione umana, mancando il contatto con il proprio corpo, con il proprio sentire, i bisogni corporei sono o non sentiti completamente, oppure interpretati secondo degli schemi mentali con impronta spirituale. In termini bioenergetici manca il grounding, il radicamento nel proprio corpo e nel proprio sentire somatico. Quando il corpo è vissuto nella sua interezza e integrato con le altre dimensioni esistenziali dell’individuo, allora cessa di essere una prigione, diviene un tempio. Stefano Mor https://lnkd.in/de8H4PeB #corpo #spiritualità #tempio #interezza #bioenergia #contatto Opera di Catrin Welz - Stein
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“LAVORO SU DI SÉ: ESSERE O BRAMOSIA DI APPARIRE?” Fino a quando si resterà ipnotizzati sulla bramosia di apparire, nessuno spazio verrà riservato all’essere. Tuttavia, alla morte del corpo fisico, anche l’apparire sfumerà e si dissolverà completamente. Al contrario, se durante l’esistenza in vita si sarà sviluppato “qualcosa” a livello dell’essere attraverso un profondo lavoro di destrutturazione e trasformazione interiore, esso sopravviverà per qualche tempo alla morte del corpo fisico, trattandosi di energie di qualità differente. Più densa e meno vibrante quella del corpo fisico, meno densa e più vibrante quella dell’essere. In risonanza con quanto sopra esposto, riporto qui di seguito le ultime parole pronunciate da Siddhattha Gotama il Buddha prima di lasciare il corpo fisico: “Tutte le cose composte sono per natura impermanenti: lavorate sodo e con ardore per liberarvi dall’infelicità e per la vostra salvezza. Siate luce a voi stessi”. Quando l’apparire cede il posto all’essere, la BELLEZZA, quella REALE, viene spontaneamente in risalto acquisendo per ciò stesso un valore ancor maggiore e più duraturo. E TU, DOVE E COME TI POSIZIONI FRA L’APPARIRE E L’ESSERE? Ti auguro buon discernimento. Giuliano Santucci Ricercatore Indipendente – Genealogista; Ideatore del Metodo di aiuto all’evoluzione U.S.R.® {Utilizzo Strategico ed armonico delle proprie Risorse} #lavorosudisé #lavitaèrealesoloquandoiosono
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#Manipolare le emozioni. È sempre stato uno dei miei sogni, come gli occhiali a raggi X. Sì - ci sono parole per indurre qualcuno a produrre dopamina, ossitocina ed endorfina, ma di chimica, etica e #storytelling parliamo in un altro post… Su noi stessi, possiamo fare poco per smettere di provare certe cose. Che succede se dici a un bambino: “non piangere!”? Niente. Crescendo, impariamo a trattenere le lacrime, non a essere meno tristi. Spesso, valutiamo l’appropriatezza di quello ci succede dentro: - hai un MBA, non dovresti aver paura del progetto - Hai viaggiato tanto, non dovresti essere in ansia per il volo - Non dovresti provare rabbia nei confronti di chi ti ha dato… Ma il dialogo interiore “normativo” non ferma paura, ansia o rabbia. Aggiunge solo senso di colpa, #inadeguatezza. Quindi, come affrontare le emozioni che non ci piacciono? 1. #Osservarle senza giudicarle per distaccarci e ridimensionarle. A questo servono la meditazione, respirazione e mindfulness. Ognuno ci arriva come vuole e come può, basta leggersi qualche libro per iniziare a fare pratica senza bisogno di andare in Tibet. 2. #Accettarle e aspettare che passino. Un’emozione, non ha mai ucciso nessuno. Sono le (re)azioni a fare danni, non i pensieri in quanto tali. Ok, mi è capitato di vomitare per l’ansia e scappare in bagno per la paura, ma nessuno è mai morto per un attacco di panico. Quando lo capisci e ti “arrendi” a soffrire, le tempeste passano più in fretta. Ti attraversano, e poi: “wow, sono ancora qui: seduto nello stesso posto, sdraiato nello stesso letto”. Il mondo di/da fuori non cambia. 3. #Interpretarle e aggiungere una prospettiva. Lo scopo della psicoanalisi non è la felicità, ma la consapevolezza; quando lo scopri vuoi i soldi indietro, ma conoscersi meglio non è fatica sprecata. Dopo esserci spiegati perché, quando facciamo/pensiamo X, proviamo Y”… possiamo dirci: “hai provato anche a pensare a Z?”. Agli US open, i tennisti che scendono sul centrale leggono un cartello che recita: “Pressure is a Privilege”. Nessuno dice loro di non essere tesi, ma solo di ricordarsi che forse quell’ansia è una #figata. Quando ho paura di certi incontri di lavoro, respiro e mi ricordo che ho anche un MBA, quindi avrò qualcosa da dire. Quando mi sale la paura prima dei viaggi, sorrido e mi dico: “Hai 70 timbri sul passaporto, passione vuol dire anche sofferenza” Quando mi sale l’inca**atura verso persone che “non se lo meriterebbero”, provo a fare anche una lista delle cose di cui sono grato. Quell’anche può fare la differenza. Grazie per essere arrivati fin qui. Se avete altri consigli, li leggo volentieri.
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𝐐𝐮𝐚𝐧𝐝𝐨 𝐈𝐥 𝐁𝐞𝐥𝐥𝐨 𝐃𝐞𝐥𝐥’𝐚𝐦𝐚𝐫𝐞 È 𝐋’𝐞𝐟𝐟𝐞𝐭𝐭𝐨 𝐒𝐩𝐞𝐜𝐜𝐡𝐢𝐨! Quando l’oggetto dell’amore è una persona, l’aspetto più vivo e arricchente è il riflesso nel viso dell’altro. La sua espressione ci dà un ritorno molto forte: sono giusta, piaccio, sono apprezzata, stare bene è fonte di felicità, più scambiamo lo sguardo più energia corre avanti e indietro. È bello voler bene: fa sentire vivi! È bello sentire pulsare dentro il sentimento. Ancora più avvincente quando leggiamo nell’altro come ci vede! Sembra quasi di lievitare! Non sono gli aspetti reali (estetica, bellezza, perfezione fisica) a farci star bene: è invece il ritrovarli a specchio nell’altro. Questo fluido non c’è solo fra le persone. C’è anche in un oggetto di amore, di passione. Quando si sta insieme le emozioni di ritorno danno una forte carica che potenzia le energie. È il fascino di vivere un sentimento. #GestioneQualità #UNIENISO9001 #UNIENISO9000 #ManagerDellaQualità #QualitàIntegrata #Teamwork #comunicazione #processiaziendali #CrescitaProfessionale #ComunicazioneInterna #Formazione #SviluppoPersonale #Procedure #ErikaLeonardi
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𝐐𝐮𝐚𝐧𝐝𝐨 𝐈𝐥 𝐁𝐞𝐥𝐥𝐨 𝐃𝐞𝐥𝐥’𝐚𝐦𝐚𝐫𝐞 È 𝐋’𝐞𝐟𝐟𝐞𝐭𝐭𝐨 𝐒𝐩𝐞𝐜𝐜𝐡𝐢𝐨! Quando l’oggetto dell’amore è una persona, l’aspetto più vivo e arricchente è il riflesso nel viso dell’altro. La sua espressione ci dà un ritorno molto forte: sono giusta, piaccio, sono apprezzata, stare bene è fonte di felicità, più scambiamo lo sguardo più energia corre avanti e indietro. È bello voler bene: fa sentire vivi! È bello sentire pulsare dentro il sentimento. Ancora più avvincente quando leggiamo nell’altro come ci vede! Sembra quasi di lievitare! Non sono gli aspetti reali (estetica, bellezza, perfezione fisica) a farci star bene: è invece il ritrovarli a specchio nell’altro. Questo fluido non c’è solo fra le persone. C’è anche in un oggetto di amore, di passione. Quando si sta insieme le emozioni di ritorno danno una forte carica che potenzia le energie. È il fascino di vivere un sentimento. #GestioneQualità #UNIENISO9001 #UNIENISO9000 #ManagerDellaQualità #QualitàIntegrata #Teamwork #comunicazione #processiaziendali #CrescitaProfessionale #ComunicazioneInterna #Formazione #SviluppoPersonale #Procedure #ErikaLeonardi
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“BRAMOSIA DI APPARIRE O POSSIBILITÀ DI ESSERE?” Fino a quando l’attenzione resterà focalizzata sulla bramosia di apparire, nessuno spazio verrà riservato all’essere. Tuttavia, alla morte del corpo fisico, anche l’apparire sfumerà e si dissolverà completamente. Invece, se durante l’esistenza in vita si sarà sviluppato “qualcosa” a livello dell’essere attraverso sforzi coscienti e consapevoli in seno ad un profondo lavoro di destrutturazione e trasformazione interiore, esso sopravviverà per qualche tempo alla morte del corpo fisico, trattandosi di energie di qualità differente: più densa e meno vibrante quella del corpo fisico, meno densa e più vibrante quella dell’essere. Quando l’apparire cede il posto all’essere, la BELLEZZA, quella REALE, viene spontaneamente in risalto acquisendo per ciò stesso un valore ancora maggiore e più duraturo. In risonanza con quanto sopra esposto, riporto qui di seguito le ultime parole pronunciate da Siddhattha Gotama il Buddha prima di lasciare il corpo fisico: “Tutte le cose composte sono per natura impermanenti: lavorate sodo e con ardore per liberarvi dall’infelicità e per la vostra salvezza. Siate Luce a voi stessi”. E TU, DOVE E COME TI POSIZIONI FRA L’APPARIRE E L’ESSERE? Ti auguro buon discernimento. Giuliano Santucci Ricercatore Indipendente – Genealogista; Ideatore del Metodo di aiuto all’evoluzione U.S.R.® {Utilizzo Strategico ed armonico delle proprie Risorse} #linsostenibileleggerezzadellessere
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La mente è lo strumento della coscienza attraverso cui il mondo può essere visto. Il mondo appare nella coscienza e viene visualizzato sullo schermo della mente. Nella consapevolezza che non sono né mente né coscienza con i suoi contenuti, percepisco il mondo come irreale. Sedersi sul tappeto è sempre la prima volta. Il corpo si assesta fino a diventare tutt'uno con l'ambiente. Il corpo non è separato dallo spazio. Non permette di fare nulla. Non muovendo il corpo, trova la direzione e si adatta. Senza mobilitare i muscoli. Tutto avviene nell'ascolto, che libera il corpo dalla tensione. Quando la tensione del corpo si verifica simultaneamente, lasciando andare le reazioni psicologiche. Scoprire in ogni momento cosa sta accadendo, senza commenti. Essere invece di fare. Apertura, disponibilità. In questa attenzione l'immagine corporea non ha più posto. Il praticante scompare nella pratica. Il pensiero si perde nel silenzio. Questo passaggio sviluppa la qualità della presenza, che poi si trasferisce nella vita di tutti i giorni. Quando ti immergi nell'immensità di questo ESSERE che è l'ingresso in te stesso senti lo spazio aperto pieno di libertà... non c'è niente che faccia male niente che rattristi o scuota di paura...
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Accettare il proprio corpo: una sfida verso l’autenticità Viviamo in una società che ci spinge a inseguire modelli di perfezione irrealistici, ignorando quanto sia importante accettare e amare noi stessi per ciò che siamo. Cellulite, smagliature, cicatrici: sono parte della nostra storia, non difetti da nascondere. L’accettazione del corpo è un percorso di crescita personale che parte da piccoli passi: smettere di confrontarsi con gli altri, trovare uno stile che ci faccia sentire bene, scegliere cosa seguire sui social e, soprattutto, trasformare il dialogo interiore negativo in un racconto di forza e consapevolezza. Accettare se stessi non significa solo guardare il proprio corpo con amore, ma riconoscere il suo valore e le sue straordinarie capacità. La bellezza sta nell’essere autentici, non perfetti. #BodyPositivity #AccettazioneDiSé #BenesserePsicologico #AmorePerSeStessi https://lnkd.in/dJcJZ3XV
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🌟 Senso di Sé e Delusione: Un Ciclo da Rompere! 🌟 Ti sei mai chiesto perché, più ci sentiamo insicuri, più ci deludiamo aspettando tanto dagli altri? 🤔 🔍 Spesso, un basso senso di autostima ci porta a idealizzare le persone, mettendole su un piedistallo irraggiungibile. Ma in questa ricerca di conferme esterne, inevitabilmente arrivano le delusioni... e con esse, la sfiducia verso chi ci circonda. Questo circolo vizioso può portarci a sentirci intrappolati, incapaci di trovare una via d'uscita. 😟 💔 La chiave per spezzare questo pattern non è cercare approvazione al di fuori di noi, ma riscoprire e accettare il nostro valore autentico. È fondamentale esplorare le ferite profonde che plasmano la nostra percezione di noi stessi e degli altri. 👉 Unisciti a noi nel nostro viaggio verso la consapevolezza e la crescita personale! Scopri come affrontare e superare queste difficoltà, costruendo relazioni più sane e genuine. Non sei solo: il nostro centro di psicologia è qui per supportarti. 🎥 Guarda il nostro video per scoprire di più e inizia a scrivere una nuova storia per te stesso! 🌈✨ #Psicologia #Autostima #CrescitaPersonale #RelazioniSane #ScopriTeStesso
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L'Arte di Ascoltare Se Stessi: l'Importanza di Seguire il Proprio Centro. La frenesia della vita moderna ci costringe spesso a prestare attenzione ai rumori esterni, alle aspettative degli altri e alle voci del mondo. In questo tumulto incessante, si cela la bellezza di un'arte trascurata: l'arte di ascoltare se stessi. Questo è ciò che dovrebbe contare di più per l'uomo moderno: la connessione con il nostro centro interiore. In questo articolo, esploreremo come ascoltare il proprio io, abbracciare le proprie caratteristiche e vivere una vita autentica. La Follia di Ascoltare il Mondo Esterno. Nella frenesia della vita moderna, spesso finiamo per ascoltare il mondo esterno piuttosto che la nostra voce interiore. Questa tendenza, per lo più comune a noi maschi... Leggi tutto l'articolo: https://lnkd.in/dM63J8UG #AscoltareSeStessi #CaratteristicheUniche #Séprofondo #SeguireilProprioCentro #mondouomo #magazine #formen
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