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"Non è importante vincere ma partecipare. La cosa essenziale non è la vittoria, ma la certezza di essersi battuti bene.” Queste parole, pronunciate da Pierre de Coubertin, il pedagogista e storico francese che ha fondato i moderni Giochi Olimpici, ci ricordano che l'essenza non risiede nella vittoria, ma nel dare il massimo di sé stessi. Siamo cresciuti con questo mantra, ripetuto dalle nostre mamme quando arrivavamo ultimi nei giochi o nelle gare scolastiche. Questo pensiero può portare ad una sorta di pigrizia, dove partecipare diventa un obiettivo sufficiente e non ci spinge a dare il meglio di noi stessi. Le recenti Olimpiadi di Parigi ci hanno insegnato una lezione profonda: l'importante non è solo vincere o perdere, ma lottare con determinazione e fede. La competizione è un'opportunità per superare noi stessi, non per battere gli altri. Gli atleti che ci hanno emozionato sono quelli che hanno combattuto fino all'ultimo respiro, anche senza una medaglia al collo. In realtà, il vero significato del motto di de Coubertin è proprio questo: partecipare con impegno, dando tutto se stessi. Non bisogna pensare agli avversari come nemici, ma come punti di riferimento per spingerci a fare del nostro meglio. La competizione serve a superare i propri limiti, non solo a vincere. Una lezione valida non solo nello sport, ma anche nel gioco più imprevedibile e comune di tutti: la vita. Sei d'accordo? #determinazione #resilienza #crescitapersonale #motivazione #successo #olimpiadi #2024
Process Manager at Eniprogetti SpA
3 mesiSono assolutamente d'accordo!