In diversi Paesi dell’Unione i partiti populisti crescono e si prevede dunque che le prossime elezioni di giugno porteranno a un significativo spostamento a destra del Parlamento europeo. Potrebbero esserci ripercussioni importanti in molti settori-chiave della politica dell’Ue, innanzitutto sulla prosecuzione del processo di integrazione. Che cosa possono decidere concretamente i cittadini europei con il loro voto di giugno? Gli elettori cristiani sono chiamati al discernimento, anche alla luce della Dottrina sociale della Chiesa.
Post di don Marco Tenderini
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Le elezioni europee rappresentano il passaggio attraverso cui i cittadini conferiscono legittimità democratica alle istituzioni Ue. Per questo è importante che gli elettori conoscano i candidati e il loro percorso politico.
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Le elezioni europee rappresentano il passaggio attraverso cui i cittadini conferiscono legittimità democratica alle istituzioni Ue. Per questo è importante che gli elettori conoscano i candidati e il loro percorso politico.
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Ciao rete, vorrei condividere con voi una breve riflessione sull’affluenza delle ultime elezioni europee. Il dato lo sappiamo tutti, in Italia l’affluenza si è fermata sotto il 50%, registrando un record negativo nella storia della Repubblica. Nella settimana trascorsa, sui social e sui media tradizionali, si sono susseguiti numerosi commenti che hanno “stigmatizzato” chi non è andato a votare. L’Italia non è, tuttavia, una pecora nera. Infatti, in ben 16 paesi su 27 l’affluenza è scesa sotto il 50%, e in 6 addirittura sotto il 35%. Sono solo 4 gli Stati che hanno superato il 60%, e in 2 di questi (Belgio e Lussemburgo) il voto è obbligatorio. Di fronte a questa spiegazione è spesso affermato che vi sia una disaffezione generale dal meccanismo democratico. Chi sostiene questo argomento, usa come dimostrazione il fatto che nel corso degli anni la partecipazione ai momenti elettorali sia gradualmente, ma inesorabilmente, calata. Tuttavia, se questo dato è vero per il nostro Paese, non lo è per altri. Prendiamo ad esempio la Polonia, dove alle elezioni politiche di ottobre 2023 l’affluenza ha raggiunto il dato record del 74.4%. Tuttavia, alle elezioni europee di pochi mesi dopo, il dato sull’affluenza in Polonia è stato di circa il 40%. Ancora, in occasione delle elezioni spagnole del 2023 l’affluenza si è attestata al 66.6% (in crescita rispetto alle elezioni precedenti), mentre per le elezioni europee in Spagna il dato si è fermato intorno al 49%. Per citare un ultimo esempio, nelle elezioni politiche finlandesi del 2023 l’affluenza si è attestata al 72.6%, mentre lo scorso fine settimana la partecipazione finlandese al voto europeo non è andata oltre il 40%. Sembra, quindi, poco possibile affermare che le elezioni europee del 2024 siano l’indicazione di una generale disaffezione dalla democrazia. Piuttosto, credo sia ragionevole affermare che la forbice così ampia tra i dati dell’affluenza in occasione delle elezioni politiche nazionali e i dati sull’affluenza alle elezioni europee indichi che la cittadinanza europea è poco interessata alla politica europeo, oppure poco informata sulla stessa. Queste elezioni europee hanno, in definitiva, messo in luce il diffuso disinteresse della popolazione europea per il processo decisionale comunitario. Questo è il tema su cui chi crede che l’integrazione europea sia qualcosa di positivo, tra cui chi scrive, dovrebbe concentrarsi, abbandonando la retorica del: “è necessario votare ad ogni costo” e approcciando chi non ha espresso il proprio diritto di voto con la volontà di spiegare che come funziona l’Unione Europea, cosa fa e perché dovremmo interessarci di chi siede in quelle istituzioni, sottolineando che queste persone hanno la capacità di prendere decisioni in grado di impattare le nostre vite.
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**Prossime Elezioni Europee: La Scarsa Copertura dei Media Italiani** Dal 6 al 9 giugno si terranno le prossime elezioni europee, un appuntamento cruciale per la democrazia dell'Unione Europea e per il futuro del continente. Tuttavia, i canali d’informazione italiani sembrano trascurare l'importanza di questo evento, offrendo una copertura superficiale e limitata principalmente alle posizioni dei partiti nazionali. In un momento storico in cui le decisioni prese a Bruxelles influenzano direttamente la vita quotidiana dei cittadini europei, è preoccupante notare come i media italiani stiano mancando l'opportunità di informare adeguatamente il pubblico sulle implicazioni delle elezioni europee. Invece di approfondire le politiche e le sfide comuni affrontate dall'Unione, l'attenzione si concentra prevalentemente sui dibattiti interni tra i partiti italiani, riducendo una questione di portata continentale a un semplice riflesso della politica nazionale. Questa mancanza di informazione dettagliata non solo impedisce agli elettori di comprendere appieno l'importanza del loro voto, ma limita anche la possibilità di un dibattito pubblico consapevole su temi cruciali come il cambiamento climatico, la gestione dei flussi migratori, e la ripresa economica post-pandemia. Senza una copertura mediatica adeguata, si rischia di sottovalutare il ruolo fondamentale del Parlamento Europeo e la capacità dei cittadini di influire sulle politiche comunitarie. È essenziale che i media italiani amplino la loro copertura, offrendo spazi di approfondimento sulle dinamiche europee e sui programmi dei diversi gruppi politici che si contenderanno i seggi a Strasburgo. Solo così sarà possibile garantire un'informazione completa e favorire una partecipazione elettorale consapevole e informata. Le elezioni europee rappresentano un'opportunità unica per rafforzare la democrazia e per dare voce alle diverse esigenze dei cittadini dell'Unione. È quindi fondamentale che i media svolgano il loro ruolo, contribuendo a un dibattito pubblico più ricco e articolato, e aiutando gli elettori a comprendere le implicazioni del loro voto non solo per l'Italia, ma per l'intera Europa.
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🤐Cosa NON ci dicono quando si parla di elezioni? Di solito, ci spiegano nel dettaglio CHI votare, con tanto di programma elettorale annesso e le varie differenze tra i vari partiti. Non ci dicono mai, o quasi mai, COSA esattamente votiamo, ossia l’istituzione che ci rappresenterà a seguito delle elezioni. Stessa cosa vale per il COME si può votare, soprattutto quando si parla di Unione Europea. Facciamo quindi un po’ di chiarezza. 🗳️PER COSA VOTIAMO ALLE ELEZIONI EUROPEE? Votiamo per il Parlamento Europeo, ovvero una grande assemblea transnazionale che ha il compito principale di rappresentare ogni cittadino di Stati membri dell’Unione Europea. Tra i vari temi sul tavolo del Parlamento vi sono l’economia, l’energia, le nuove tecnologie, la lotta contro la povertà, le diseguaglianze, il cambiamento climatico, la sicurezza, l’immigrazione… insomma tutti temi molto caldi. 🗳️COME SI PUO’ VOTARE? Su ogni scheda elettorale, potranno essere scritti al massimo 3 nomi, tutti appartenenti alla stessa lista (quindi lo stesso partito). Attenzione però all’alternanza di genere: se scegliete di scrivere 3 nomi, potrete scegliere 2 uomini e 1 donna oppure 2 donne e 1 uomo. Inoltre, potrete votare solo i candidati presenti nella Vostra circoscrizione. 🗳️MA DOVE TROVARE I CANDIDATI E LE CIRCOSCRIZIONI? Le circoscrizioni sono 5 e in ciascuna di esse sono state racchiuse le varie Regioni italiane. La Lombardia per esempio, si trova nella circoscrizione NORD-OVEST. Le circoscrizioni e i vari candidati, divisi per partito, li potete trovare sul sito web del Ministero dell’Interno, nel Dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali. Non mi resta che augurarvi buon voto! ✨Se questo Reel ti è stato utile ti invito a seguire la mia pagina Instagram @avvocato.elena.covelli ⚖️
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Come valuto il risultato delle elezioni europee? 🇪🇺 Ecco, in sintesi, il mio commento: 🗳️1 -L’astensionismo alle elezioni europee in Italia ha raggiunto livelli preoccupanti, con una partecipazione inferiore al 50% (49,7%). Questo fenomeno indica una crescente disaffezione verso l’Europa e la politica. Ci sono notevoli differenze territoriali: nel Nord ha votato il 55%, in linea con la media europea, mentre nelle isole solo il 37%. 🇪🇺2- In Europa vincono i popolari con 186 seggi (+10) e complessivamente il centrodestra. I Conservatori ottengono 73 seggi (+4) e ID 58 (+9). Il centrosinistra perde terreno: Socialisti&Democratici 135 seggi (-4), Renew Europe 79 (-23) e Verdi 53 (-18). Questo cambiamento potrebbe portare a un indirizzo politico meno ideologico e più pragmatico, con una possibile nuova maggioranza diversa dalla coalizione Ursula. Non è certo che Von der Leyen resterà Presidente della Commissione UE, ma i popolari saranno decisivi per scegliere il prossimo presidente. 🇮🇹3- In Italia si conferma il successo del centrodestra al governo, con FdI al 28,8% e Giorgia Meloni che raccoglie oltre 2 milioni di preferenze. Tuttavia, per Meloni inizia oggi una fase più difficile. Il PD della Schlein cresce al 24%, mentre il M5S crolla sotto il 10%. Sorprende Alleanza Verdi Sinistra al 6,7%, grazie a Ilaria Salis. Non superano il 4% né Stati Uniti d’Europa (Renzi-Bonino) né Azione (Calenda), dimostrando che divisioni e personalismi sono dannosi in politica. 💪🏼4- La lista Forza Italia - Noi Moderati ha sfiorato il 10%, superando la Lega di Salvini e diventando il secondo partito della coalizione di governo. Grazie al contributo decisivo di Noi Moderati, ha ottenuto un risultato migliore rispetto alle politiche precedenti. Nonostante la scomparsa di Berlusconi, si prospetta una nuova fase per il centro moderato italiano, con l’obiettivo di rafforzare l’area dei popolari europei, soprattutto visto il declino dei tentativi terzopolisti di Renzi e Calenda. Le elezioni europee confermano il successo del centrodestra sia in Italia che in Europa, consolidando la maggioranza di governo italiana, un caso unico rispetto al tracollo di Macron, Scholz e Sánchez.
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In 3 sorsi – Le elezioni europee del 2024 sembrano destinate ad essere un punto di svolta per l’esistenza dell’UE come la conosciamo. Ad essere in gioco non è solamente la nuova configurazione della governance comunitaria, ma la concezione stessa di Europa quale attore internazionale in grado di garantire prosperità e sicurezza ai propri cittadini
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Elezioni Europee 2024, tutto quello che devi sapere Le elezioni europee del 2024 sono un momento molto importante per l’Italia e l’Europa intera, dato che ci offre l’opportunità di scegliere i nostri rappresentanti al Parlamento europeo, da questa scelta potrebbero dipendere gli avvenimenti dei prossimi decenni dato che siamo in un periodo molto fragile dal punto di vista geopolitico. Quando si vota alle Europee 2024 Sabato 8 e domenica 9 giugno, si andrà alle urne per selezionare i deputati europei che influenzeranno non solo la politica nazionale ma quella dell’intera Unione Europea e del rapporto dell’Unione Europea con il resto del mondo, delineando le priorità e le direzioni […] #elezioni https://lnkd.in/dXUsZqPT
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Tra meno di due settimane tutti noi, in quanto cittadini dell'Ue, saremo chiamati a rinnovare l'Europarlamento, in uno degli appuntamenti elettorali più attesi (e potenzialmente determinanti) di un 2024 durante il quale le urne sono aperte in mezzo mondo. Si tratta di un voto importante, perché definirà (o contribuirà a definire) gli equilibri politici dell'Unione per i prossimi cinque anni. Ma come funzionano tecnicamente le elezioni europee? Quanti deputati manderemo a Strasburgo? Quali partiti competono per i seggi dell'Aula? Chi sono i candidati e cosa dicono i programmi? Le risposte a queste e molte altre domande le ho raccolte nello spiegone che ho realizzato per Europa Today (ci sono pure i grafici dinamici, per dire) ⤵️ Ps: qualunque sia la nostra visione del futuro, della politica o dell'Europa, è importante che andiamo ad esprimerla sulla scheda elettorale. La democrazia funziona solo se tutti partecipiamo. #elezionieuropee2024 #usailtuovoto 🇪🇺
IL VADEMECUM Elezioni europee 2024: date, candidati, programmi, liste e tutte le cose da sapere sul voto di giugno👇 📌 Lo spiegone di Europa Today sul voto che definirà l'Unione dei prossimi cinque anni ✍ Per la decima volta nella storia, i cittadini dell'Ue andranno alle urne per eleggere i loro rappresentanti al #Parlamentoeuropeo. Ecco tutto quello che c'è da sapere in vista dell'apertura dei seggi. ✨ Trovi l'articolo completo di Francesco Bortoletto sul nostro sito: https://lnkd.in/g_wVZfxZ
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Con le elezioni europee dell’8 e 9 giugno si è chiusa ufficialmente la IX legislatura europea e inizia Il percorso che porterà alla definizione del quadro istituzionale europeo per i prossimi 5 anni. Per approfondire, visita la pagina dedicata alle elezioni europee 2024 a cura di Europe Direct Emilia-Romagna, dove potrai trovare grafici che spiegano i risultati delle elezioni e time-line sul post-elezioni.
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