Post di Davide Zampoli

Visualizza il profilo di Davide Zampoli

EU Climate and Energy Policy Officer @InnoEnergy // Helping Clean-Tech Innovators Navigate Complex Policy Scenarios

Ciao rete, vorrei condividere con voi una breve riflessione sull’affluenza delle ultime elezioni europee. Il dato lo sappiamo tutti, in Italia l’affluenza si è fermata sotto il 50%, registrando un record negativo nella storia della Repubblica. Nella settimana trascorsa, sui social e sui media tradizionali, si sono susseguiti numerosi commenti che hanno “stigmatizzato” chi non è andato a votare. L’Italia non è, tuttavia, una pecora nera. Infatti, in ben 16 paesi su 27 l’affluenza è scesa sotto il 50%, e in 6 addirittura sotto il 35%. Sono solo 4 gli Stati che hanno superato il 60%, e in 2 di questi (Belgio e Lussemburgo) il voto è obbligatorio. Di fronte a questa spiegazione è spesso affermato che vi sia una disaffezione generale dal meccanismo democratico. Chi sostiene questo argomento, usa come dimostrazione il fatto che nel corso degli anni la partecipazione ai momenti elettorali sia gradualmente, ma inesorabilmente, calata. Tuttavia, se questo dato è vero per il nostro Paese, non lo è per altri. Prendiamo ad esempio la Polonia, dove alle elezioni politiche di ottobre 2023 l’affluenza ha raggiunto il dato record del 74.4%. Tuttavia, alle elezioni europee di pochi mesi dopo, il dato sull’affluenza in Polonia è stato di circa il 40%. Ancora, in occasione delle elezioni spagnole del 2023 l’affluenza si è attestata al 66.6% (in crescita rispetto alle elezioni precedenti), mentre per le elezioni europee in Spagna il dato si è fermato intorno al 49%. Per citare un ultimo esempio, nelle elezioni politiche finlandesi del 2023 l’affluenza si è attestata al 72.6%, mentre lo scorso fine settimana la partecipazione finlandese al voto europeo non è andata oltre il 40%. Sembra, quindi, poco possibile affermare che le elezioni europee del 2024 siano l’indicazione di una generale disaffezione dalla democrazia. Piuttosto, credo sia ragionevole affermare che la forbice così ampia tra i dati dell’affluenza in occasione delle elezioni politiche nazionali e i dati sull’affluenza alle elezioni europee indichi che la cittadinanza europea è  poco interessata alla politica europeo, oppure poco informata sulla stessa. Queste elezioni europee hanno, in definitiva, messo in luce il diffuso disinteresse della popolazione europea per il processo decisionale comunitario. Questo è il tema su cui chi crede che l’integrazione europea sia qualcosa di positivo, tra cui chi scrive,  dovrebbe concentrarsi, abbandonando la retorica del: “è necessario votare ad ogni costo” e approcciando chi non ha espresso il proprio diritto di voto con la volontà  di  spiegare che come funziona l’Unione Europea, cosa fa e perché dovremmo interessarci di chi siede in quelle istituzioni, sottolineando che queste persone hanno la capacità di prendere decisioni in grado di impattare le nostre vite.

  • chart, bar chart

Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi