❓ Come reagire alle provocazioni dell'intelligenza artificiale? L’intelligenza artificiale ci porta a farci domande sul nostro destino e le nostre prerogative: parola, visione, azione. Modelli linguistici che automatizzano la scrittura, motori visuali che simulano la fotografia, agenti autonomi che disarticolano il lavoro... Ed ecco che aumentano inquietudini ed entusiasmi. Ma se alle vulnerabilità tecniche risponderemo con l’ingegneria, per affrontare le provocazioni intellettuali dovremo farci aiutare dalla filosofia. Secondo Cosimo Accoto non saranno sufficienti educazione, regolazione, moralizzazione, amministrazione: ci sarà bisogno, anche e soprattutto, di innovazione culturale. Dovremo produrre nuove idee e significati con un modo di pensare e di agire forse più-che-umano, frutto ancora acerbo di questa emergente e sorprendente intelligenza planetaria. 📌 Oggi alle 15, alla Biblioteca Universitaria di Genova, l’incontro al Festival della Scienza: https://lnkd.in/dYkjWH2C 📖 E, per approfondire il tema, il libro “Il pianeta latente” 👉 https://lnkd.in/dHVPDU3A #libri #scienza #tecnologia #filosofia #intelligenzaartificiale Associazione Festival della Scienza
Post di EgeaEditore
Altri post rilevanti
-
Intelligenza artificiale come specchio dell'umano. Dietro l’agire degli apparati tecnici si celano sempre intenzioni umane, e le tecnologie che progettiamo o mettiamo in esercizio riflettono ciò che siamo, come in uno specchio. Questa dinamica appare oggi particolarmente evidente grazie allo sviluppo di intelligenze artificiali dotate di capacità linguistiche e “creative” che tendono a legare ancora più strettamente il dato tecnologico a quello umano, assumendo il ruolo di co-protagonisti nella nostra storia evolutiva. Tuttavia, se da una parte i sistemi IA rispondono al desiderio umano di potenziamento, dall’altra il loro impiego, spesso ambivalente, solleva numerosi interrogativi, generando smarrimento e incertezza, col rischio di innescare profonde metamorfosi esistenziali. In questa epoca di cambiamenti e di nuove definizioni è possibile trovare elementi su cui riflettere per comprendere l’incommensurabilità dell’umano al di là delle sue simulazioni? In questo breve saggio propongo di esplorare alcune implicazioni esistenziali e filosofiche di queste interazioni, cercando categorie utili a tracciare le coordinate verso una nuova consapevolezza di sé. 👉 il saggio fa parte degli atti del convegno "IA: sviluppi futuri e tutela della persona umana" al quale ho avuto l'onore di partecipare nell'ottobre 2024. il volume contiene saggi di: Paolo Moro, Salvatore Amato, Alberto M. Gambino, Markus Krienke, Luigi Vero Tarca, Leopoldo Sandonà, Francesco Totaro, Flavia Silli, Tommaso Valentini. 👉 L'intero volume (pubblicato in modalità open access) si può consultare e scaricare gratuitamente tramite questo link: https://lnkd.in/dw-fhW83 #intelligenzaartificiale #corporeità #persona #potere #cyborg #libertà #interazioneuomomacchina #tecnodiritto #etica #umanoetecnoscienza #trivenetotheologypress
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
-
-
Qual è il rapporto tra l’Intelligenza Artificiale e il concetto di Verità? Una domanda non banale, che necessità di riflessioni approfondite, come quelle che ha condiviso Mario Rasetti, professore emerito di Fisica Teorica del Politecnico di Torino e Chairman of the Scientific Board CENTAI Institute, durante la prima giornata di lavoro degli Stati Generali dell'Intelligenza Artificiale. «Noi esseri umani attuali siamo i protagonisti di una vera e propria transizione antropologica: l’intelligenza artificiale è lo strumento con cui succederà». Questa la convinzione che muove il prof. Rasetti, il quale ha sottolineato come l'AI è «quel pezzo di scienza che si occupa di cose che non sappiamo definire. A partire dal concetto di intelligenza: è una quantità che non sappiamo misurare». Per Rasetti non c'è da temere rispetto allo sviluppo dell'intelligenza artificiale, perché «non arriveremo mai a una macchina che riproduca fedelmente un cervello umano. L’intelligenza umana non è solo basata sulla capacità di apprendere, come invece è pensata l’AI». Rasetti dunque non vede la prospettiva di una "coscienza artificiale": «È uno stimolo interessante, ci saranno dei tentativi, ma il cervello umano non è uno strumento computabile e quindi non saranno mai completi». #StatiGenerali #IntelligenzaArtificiale #AI #Futuro #Innovazione
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
-
-
Ho letto questo passaggio di un'intervista sul tema dell'Intelligenza Artificiale di Stefano Quintarelli che trovo drammaticamente illuminante. “Penso che le macchine siano superiori a noi solo se noi ci consideriamo delle macchine. È evidente che la mia calcolatrice è molto più abile di me nel fare le radici quadrate, ma non mi confronto con la calcolatrice. Il web è infinitamente migliore di me nel ricordare informazioni. E sì, Wikipedia conosce molte più cose di me, ma non è un confronto che ha senso fare. Le macchine sono superiori a noi solo se noi ci misuriamo con loro. Lo dice il fisico Federico Faggin e io sono d’accordo. Non solo, molte persone credono che l'intelligenza artificiale sia la soluzione a tutto. Vuoi sapere quale stipendio assegnare a qualcuno? C’è l’intelligenza artificiale. Vuoi sapere se una persona commetterà di nuovo un crimine? C'è l'intelligenza artificiale. Vuoi capire se qualcuno sarà un buon candidato per un lavoro? C’è sempre l’intelligenza artificiale. È questa idea taumaturgica che l’Ai faccia tutto meglio ad essere totalmente sbagliata. E quindi dico sì, penso che l'intelligenza artificiale possa essere pericolosa, ma il vero pericolo sta nelle mani di chi la usa senza competenza”. Quanto della nostra umanità, del libero arbitrio che ci rende umani vogliamo ancora sacrificare in nome di una malintesa efficienza? Cosa ne facciamo della produttività che eventualmente guadagniamo, del tempo che eventualmente liberiamo? Con che metro misuriamo questo presunto vantaggio competitivo? E questo vantaggio eventuale è favore di chi, di molti o di pochi? Queste domande vale la pena porsele, e non affidarle a un bot, al mercato, ai guru prezzolati, o sventolare acriticamente al mito del progresso, senza chiederci cosa è progresso, e progresso per chi. "Penso che le macchine siano superiori a noi solo se noi ci consideriamo delle macchine" ripeto ancora una volta questo passaggio, che davvero mi ha molto colpito. Perché se ragioniamo sempre e solo in termini di efficienza, allora davvero la macchina è un modello ideale a cui tendere. E troppi e in troppi contesti, già lo considerano tale. “Prima di valutare se una risposta è esatta si deve valutare se la domanda è corretta.” Ammoniva Kant. Nel porci domande migliori, resteremo sempre superiori a qualsiasi intelligenza artificiale. Quello che fa davvero paura è se smettiamo di porcene, o accettiamo risposte, ma non sappiamo a quale domanda. Questo è davvero spaventoso.
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
-
L'obiettivo è stato quello di riflettere sugli scenari etici ed antropologici che coinvolgono l'uso sempre più diffuso dell'intelligenza artificiale
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
-
Voglio portare alla vostra attenzione un articolo un pò in controtendenza che condivide il pensiero di uno dei nostri tanti premi nobel per la Fisica. Osservare, formulare ipotesi, verificare e replicare sono i fondamenti del metodo scientifico e la ricerca scientifica è sempre stata una comunità di menti che lavorano insieme per affrontare le grandi domande sull’universo e sulla materia. L'IA, che lavora più sulla probabilità che sulla certezza di una risposta, oggi può davvero sostituirsi a tutto questo? Il contrasto tra la velocità del progresso high tech e la lentezza della scienza di base è evidente, il futuro della scienza dipende dalla capacità di bilanciare innovazione tecnologica e rigore metodologico. Vi lascio con questa domanda: l'IA arriverà mai al rigore metodologico che la scienza esige? O forse la domanda giusta è: quando ci arriverà?
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
-
🚀 Consigli di lettura sull'intelligenza artificiale Se siete affascinati dal mondo dell'AI o volete semplicemente capire la portata della prossima rivoluzione tecnologica che ci investirá, e volete approfondirne vari aspetti, vi consiglio tre libri che affrontano questo tema da angolazioni diverse, in un percorso progressivo: 1️⃣ Machina Sapiens di Nello Cristianini: Un'introduzione chiara e illuminante alle tecnologie attuali dell'intelligenza artificiale, con riflessioni profonde sul rapporto tra macchine e conoscenza. Perfetto per iniziare a esplorare il tema. 2️⃣ La singolarità è più vicina di Ray Kurzweil: Uno sguardo al futuro della civiltà, analizzando le implicazioni sociali ed etiche del progresso tecnologico e l'integrazione tra uomo e macchina. 3️⃣ Perché le macchine imparano di Anil Ananthaswamy: Per chi vuole approfondire i fondamenti scientifici e matematici del machine learning, con spiegazioni tecniche accessibili ma rigorose. 💡Se avete letto titoli sul tema che vi hanno interessato particolarmente, condivideteli pure nei commenti!
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
-
-
🧠 🤖 Oggi l’intelligenza artificiale è in grado di fare cose straordinarie, come scrivere testi complessi, diagnosticare malattie e guidare veicoli autonomi. Ma non può ancora sostituire l’intuizione e la creatività umane: riuscirebbe una macchina a dipingere la Cappella Sistina come Michelangelo o a comporre un’opera lirica immortale come "La Traviata" di Verdi? 💡 Anche nella scienza, è stata spesso la creatività umana a dare il via a scoperte rivoluzionarie. Senza quella scintilla, forse Einstein non avrebbe mai immaginato una realtà complessa come lo spazio-tempo, Watson e Crick non avrebbero mai visualizzato la struttura nascosta del DNA, e così via. Ma anche se non riesce (ancora) a replicare l’ingegno e l’originalità degli esseri umani, l’IA può elaborare articoli, “dipingere” quadri e comporre musica. 🤔 Ma allora può anche fare scienza? 💬 https://lnkd.in/gaxEbTZG 🎬 Starring: Sakana AI Chris Lu Robert Tjarko Lange Jakob Foerster Jeff Clune David Ha 🤖 #BecauseSeaMatters #_Aleph_____ #IntelligenzaArtificiale #coralli 🗞 Aleph è al fianco della 💙Ricerca, italiana e internazionale, con oltre 30 anni di esperienza, 1511 progetti realizzati, 905 partner soddisfatti, 1511 missioni compiute. 💌 Contattaci per una consulenza personalizzata! 🤳 https://lnkd.in/djnWNH2 • • • #Tell #Aleph #magazine
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
-
🚀 **Guardare oltre i muri? La scienza rende possibile l'impossibile!** 🌟 Ho appena scoperto un articolo incredibile su una tecnologia rivoluzionaria che utilizza fasci di fotoni per "vedere" attraverso gli ostacoli. Pensateci: poter osservare ciò che è nascosto dietro un muro, non è fantascienza, ma realtà! 🔦🧱 Questa innovazione potrebbe avere applicazioni straordinarie in tantissimi campi: dalla sicurezza alla medicina, passando per l'esplorazione spaziale e oltre. È affascinante come la scienza continui a superare i limiti che credevamo invalicabili. Se vuoi saperne di più, ti lascio il link all'articolo: https://lnkd.in/d-4kH9-6 Che ne pensi? Quali altre applicazioni potresti immaginare per una tecnologia come questa? #Innovazione #Tecnologia #Scienza #Futuro #PhotonBeam #CuriositàScientifica
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
-
Lord Byron scriveva “Il miglior profeta del futuro è il passato”. Il passato, con i suoi modelli, errori e successi, non è semplicemente un ricordo, ma una guida per il futuro. Applicando questa considerazione al concetto d’intelligenza artificiale emerge una riflessione: le IA moderne imparano dal passato, dai comportamenti umani e dai pattern registrati. Ada Lovelace, figlia del celebre poeta Lord Byron e della matematica Anne Isabella Milbanke, è considerata la prima programmatrice della storia. Collaborando con il matematico Charles Babbage, comprese che la sua macchina analitica poteva andare oltre i calcoli, manipolando simboli e creando modelli, anticipando così il concetto d'intelligenza artificiale. 🔍 La sua intuizione rivoluzionaria? “La macchina non crea nulla, esegue ciò che sappiamo ordinare”. Una riflessione che ancora oggi guida le discussioni sull’IA e il suo potenziale. 👉 Un viaggio che unisce passato, presente e futuro dell’innovazione! Leggi l'articolo sul blog di Geolander.it Ada Lovelace, la visionaria che anticipò l’era dell’AI https://lnkd.in/d_e38r5Q Franc Arleo Giovanni Manta Giovanni Crotti Michela Varotto Veronica Serafini Emanuele Tamiazzo Filippo Scalabrin Martina Fulici Ugo Morenzetti Stefania Gomiero #AdaLovelace #STEM #IA #Innovazione #DonneNellaScienza
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
-
-
Dalla fisica di Alfred Kastler all’Intelligenza Artificiale: nel suo ultimo commento, Luigi Mazzoncini, Founder & Senior Partner, ci invita a riflettere sull’#AI attraverso le parole dello scienziato francese premio Nobel per la fisica, approfondendo le implicazioni delle nuove tecnologie nei loro aspetti etici, causali e progettuali. Per leggere il commento: https://lnkd.in/dvgvgn_Q #IntelligenzaArtificiale
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
-
Lo dico da due anni: l'intelligenza artificiale generativa e conversazionale è prima di tutto una sfida alla nostra umanità. È uno specchio, ci mette davanti a noi stessi e ci obbliga a (ri)definirci.