Servizi sanitari essenziali come il medico di base oltre a visite ed esami stanno finendo sul mercato. La conseguenza è che i cittadini pagano due volte. Il fenomeno della privatizzazione dei servizi sanitari è in aumento in Italia, con esempi come l'affidamento del Pronto Soccorso dell'ospedale di Tortona a un'associazione temporanea di imprese. Anche in altre regioni, come Lombardia e Veneto, sono in corso esperimenti privati, come ambulatori a pagamento e servizi di accesso diretto. La pandemia ha accentuato la necessità di risposte rapide, spingendo molti verso soluzioni private. Tuttavia, ciò sta generando un aumento della spesa sanitaria privata, che nel 2022 ha superato i 41,5 miliardi di euro, il doppio rispetto ad altri paesi europei. La crescente privatizzazione comporta l'industrializzazione di servizi medici, con la nascita di grandi poliambulatori e catene di laboratori di analisi. Questo trend, se da un lato offre maggiore accesso ai servizi sanitari, dall'altro può aumentare le disuguaglianze e i costi per le famiglie. La mancanza di una programmazione regionale e nazionale rischia di compromettere il funzionamento del Servizio sanitario nazionale, sottolineando la necessità di un rilancio e di adeguati finanziamenti per il sistema sanitario pubblico.
Post di Emanuele Lisanti
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La liquidazione del Servizio Sanitario Nazionale, pubblico e universalistico, e la privatizzazione della salute non si fanno solo con i tagli netti: sono più pericolosi quelli striscianti. Basta non rimpiazzare medici e infermieri in pensione; puntare sul precariato e non sulle nuove assunzioni; ostacolare con la burocrazia il funzionamento dei servizi; non dare risposte tempestive e allungare a dismisura le liste di attesa; non nominare i primari, affidarsi a supplenti, bloccare o frenare le carriere spingendo i migliori verso il privato che paga di più. Chi può permetterselo si rivolgerà alle strutture private, a pagamento, e anche molti che non potrebbero permetterselo finiranno con il farlo, rinunciando ad altre cose essenziali.
Mind-Body Awareness, Executive Coaching, Advanced Personal Training, MindFulness, @StefanoRocca9 @gialele
"Una precisa strategia privatizzatrice, che punta a dimostrare che la sanità pubblica non funziona più e che oggi l’unico modo per curarsi è pagare le strutture private" #Brancaccio “Stando alle previsioni del governo e dell’Istat, nel quadriennio 2023-2026 il fondo sanitario nazionale dovrebbe assestarsi intorno al 6,07% del Pil. Se guardiamo il decennio precedente, anche ‘limando’ il picco della pandemia il fondo sanitario aveva in media il 6,47%. E’ un calo dello 0,4% del Pil, che corrisponde a un taglio sul bilancio consistente, di oltre 6 punti percentuali. Io però inviterei a focalizzare non solo sulla riduzione delle risorse ma anche sulla loro destinazione…”. “...Il sistema sanitario è sotto il continuo attacco di coloro che puntano a spostare risorse pubbliche verso i privati. Per citare un esempio, le scandalose liste d’attesa negli ambulatori pubblici non dipendono solo da carenza di fondi. Sono anche il risultato di una precisa strategia privatizzatrice, che punta a dimostrare che la sanità pubblica non funziona più e che oggi l’unico modo per curarsi è pagare le strutture private. Sappiamo bene che gli stessi medici sono divisi, tra chi combatte e chi asseconda questa strategia. Le opposizioni dovrebbero fare esplodere la contraddizione, denunciando sì le risorse carenti ma anche portando avanti una lotta più generale a quest’opera di svuotamento della sanità statale...” #EmilianoBrancaccio
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SANITÀ: NEL 2023 CIRCA 4,5 MILIONI DI PERSONE HANNO RINUNCIATO A PRESTAZIONI SANITARIE PER PROBLEMI ECONOMICI, PROBLEMI DI OFFERTA (LUNGHE LISTE DI ATTESA) O DIFFICOLTÀ A RAGGIUNGERE I LUOGHI DI EROGAZIONE DEL SERVIZIO. LA SANITÀ ITALIANA SI STA AVVIANDO AD UNA PROGRESSIVA TRASFORMAZIONE VERSO IL PRIVATO, COME EMERGE DALLA RELAZIONE 2024 SUI SERVIZI PUBBLICI DEL CNEL Il rapporto del 29 dicembre u.s. del CNEL (Consiglio Nazionale dell'Economia e del Lavoro) evidenzia una crescente dipendenza dal settore privato accreditato per i ricoveri necessari a interventi chirurgici in Italia, con un aumento del 2,3% nell'ultimo quinquennio. CIRCA UN QUARTO DEI RICOVERI AVVIENE IN STRUTTURE PRIVATE ACCREDITATE, mentre il 35% dei ricoveri chirurgici totali si svolge in tali strutture. Il rapporto sottolinea che, negli ultimi dieci anni, i ricoveri ordinari in acuzie (periodo che segue la fase acuta di una malattia) sono diminuiti del 20,9%, e quelli diurni del 37,5%. ANCHE I RICOVERI IN RIABILITAZIONE ORDINARIA E DIURNI, COSÌ COME IN LUNGODEGENZA, HANNO REGISTRATO SIGNIFICATIVE DIMINUZIONI. Le degenze medie, però, sono aumentate leggermente, riflettendo la selezione dei pazienti più gravi per il ricovero. La spesa pubblica per la sanità si attesta al 75,6%, mentre la spesa privata è cresciuta, toccando i 40,2 miliardi di euro nel 2022. LE DIFFICOLTÀ ECONOMICHE E LE LUNGHE LISTE DI ATTESA HANNO COSTRETTO 4,5 MILIONI DI PERSONE A RINUNCIARE ALLE CURE NEL 2023. Il rapporto con i medici di famiglia si complica ulteriormente, con un numero sempre più ridotto di medici disponibili, molti dei quali prossimi al pensionamento.
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Il Servizio Sanitario Nazionale è in emergenza? Secondo l’ultimo rapporto GIMBE, cresce il numero degli italiani che pagano le prestazioni sanitarie di tasca propria o che rinunciano a curarsi (4,5 milioni di concittadini). Dall’altro lato, cresce il bisogno di medici e soprattutto di infermieri, nonostante la spesa sanitaria complessiva sia salita a 134 miliardi di euro. Contattami per sapere come costruire la tua sanità integrativa che si affianchi a quella pubblica. #protezione #ConsulenzaDiValore https://lnkd.in/dvNNx7XR
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Americo Cicchetti, Direttore della Programmazione del Ministero della Salute, sui vizi e virtù del SSN. 👉Reti nazionali basate su strutture specializzate. L'importanza di sviluppare reti nazionali di strutture specializzate per migliorare l'efficacia e l'efficienza dei servizi sanitari, garantendo ai pazienti accesso a cure di alta qualità. 👉Problema mobilità sanitaria da governare con un fondo nazionale. La necessità di affrontare il fenomeno della mobilità sanitaria, in cui i pazienti si spostano tra regioni per ricevere cure, con l'introduzione di un fondo nazionale. Questo fondo potrebbe contribuire a equilibrare le risorse e garantire un accesso più equo ai servizi sanitari. 👉Riduzione delle ospedalizzazioni nelle specialità mediche. Un segnale positivo che indica un migliore utilizzo del territorio e un'attenzione crescente alla prevenzione. I numeri delle ospedalizzazioni per interventi chirurgici rimangono stabili, suggerendo che c'è ancora spazio per migliorare in altri settori. 👉Tasso di occupazione dei posti letto fermo al 66%. Con il settore privato che contribuisce poco (52%), questo dato è un indicatore significativo per un migliore utilizzo delle risorse. Un incremento del tasso di occupazione del 10% potrebbe essere utile per assorbire le liste di attesa per i ricoveri, migliorando così l'efficienza del sistema. 👉Liste di attesa. Le liste di attesa riguardano principalmente esami e visite, un aspetto che necessita di attenzione per migliorare la tempestività e la qualità del servizio offerto ai cittadini.
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Crescente difficoltà dei cittadini italiani nell’accesso alle cure sanitarie pubbliche, causata da un calo dei finanziamenti statali in rapporto al PIL, portando sempre più persone a rivolgersi al settore privato. Questo fenomeno sta causando un aumento dei costi per prestazioni come visite specialistiche e diagnostiche, con la spesa privata per la sanità che raggiunge i 43,8 miliardi di euro nel 2024, e un ulteriore aumento previsto nel 2025. La situazione è peggiorata dal ridotto supporto finanziario al Sistema Sanitario Nazionale (SSN), che nei prossimi anni vedrà una spesa sanitaria scendere sotto il 6,3% del PIL, un livello mai così basso, nonostante l’incremento del Fondo sanitario nazionale. La mancanza di fondi ha generato gravi ritardi nelle visite specialistiche e nella diagnostica, spingendo i cittadini a pagare di tasca propria per ottenere cure tempestive, portando a un incremento del 57% nella spesa privata per tali prestazioni negli ultimi undici anni. Parallelamente, è aumentata anche la diffusione delle polizze sanitarie individuali, segno della crescente necessità dei cittadini di assicurarsi una copertura sanitaria adeguata. L’insoddisfazione degli operatori sanitari è notevole, con sindacati di medici e infermieri che hanno indetto uno sciopero per il 20 novembre per protestare contro la riduzione dei fondi pubblici, considerata uno “schiaffo in faccia” alla sanità pubblica.
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Il Servizio Sanitario Nazionale è in emergenza? Secondo l’ultimo rapporto GIMBE, cresce il numero degli italiani che pagano le prestazioni sanitarie di tasca propria o che rinunciano a curarsi (4,5 milioni di concittadini). Dall’altro lato, cresce il bisogno di medici e soprattutto di infermieri, nonostante la spesa sanitaria complessiva sia salita a 134 miliardi di euro. Contattami per sapere come costruire la tua sanità integrativa che si affianchi a quella pubblica. #protezione #ConsulenzaDiValore https://lnkd.in/eZgRRT2u
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Il diritto alla salute è un valore fondamentale. La crisi del SSN mette a rischio questo diritto e crea disuguaglianze tra i cittadini. È urgente agire per garantire un'assistenza sanitaria equa e accessibile a tutti, indipendentemente dalle proprie condizioni economiche. Sono convinto che la digitalizzazione possa rappresentare una svolta per il nostro SSN. Un sistema informativo unificato, l'utilizzo della telemedicina e la semplificazione delle procedure burocratiche potrebbero migliorare l'efficienza e ridurre i costi. Inoltre, è necessario rafforzare l'assistenza territoriale per prevenire le malattie e alleggerire il carico sui ospedali.
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La sanità pubblica soffre ritardi, affollamenti e disservizi. Questi ultimi, oltre alle cause strutturali, scontano anche l’eredità del periodo Covid. L’impatto sul sistema dell’assistenza si vede e la prima conseguenza è l’aumento del giro d’affari dei privati. Questa una delle evidenze del report dell’area studi di Mediobanca dedicato ai maggiori operatori sanitari privati in Italia. Se guardiamo all’andamento, nel 2022 il giro d’affari è cresciuto del 2,7% sul 2021 e del 8,7% sul 2019, ma con delle differenze tra ricavi e redditività. I dettali qui 👇 #sanità https://lnkd.in/dMprkyyc
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II 7° Rapporto sul Servizio Sanitario Nazionale della Fondazione Gimbe rileva una crisi senza precedenti. Il documento evidenzia un gap di 52,4 miliardi di euro nella spesa sanitaria rispetto alla media europea, l’aumento dei costi per le famiglie, la fuga di professionisti e il crescente divario tra Nord e Sud, con significative disuguaglianze nell’accesso alle cure. Di fronte a questa situazione, la Fondazione Gimbe ha presentato un Piano di Rilancio del SSN, articolato in 13 punti, con l’obiettivo di salvaguardare il sistema pubblico e garantire il diritto alla salute. #SanitàPubblica #SSN #CrisiSanitaria #DivarioNordSud Approfondisci il tema al seguente link: https://lnkd.in/d3GetyFS Inrete - Relazioni Istituzionali e Comunicazione Inrete Digital Inpagina
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Molto utile!