Post di Emanuele Lisanti

Servizi sanitari essenziali come il medico di base oltre a visite ed esami stanno finendo sul mercato. La conseguenza è che i cittadini pagano due volte. Il fenomeno della privatizzazione dei servizi sanitari è in aumento in Italia, con esempi come l'affidamento del Pronto Soccorso dell'ospedale di Tortona a un'associazione temporanea di imprese. Anche in altre regioni, come Lombardia e Veneto, sono in corso esperimenti privati, come ambulatori a pagamento e servizi di accesso diretto. La pandemia ha accentuato la necessità di risposte rapide, spingendo molti verso soluzioni private. Tuttavia, ciò sta generando un aumento della spesa sanitaria privata, che nel 2022 ha superato i 41,5 miliardi di euro, il doppio rispetto ad altri paesi europei. La crescente privatizzazione comporta l'industrializzazione di servizi medici, con la nascita di grandi poliambulatori e catene di laboratori di analisi. Questo trend, se da un lato offre maggiore accesso ai servizi sanitari, dall'altro può aumentare le disuguaglianze e i costi per le famiglie. La mancanza di una programmazione regionale e nazionale rischia di compromettere il funzionamento del Servizio sanitario nazionale, sottolineando la necessità di un rilancio e di adeguati finanziamenti per il sistema sanitario pubblico.

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