"Molti di voi si chiederanno perché ci occupiamo proprio dell’impianto gnoseologico della metapsicologia. Probabilmente diranno: “Ma perché noi, che ci stiamo formando come psicanalisti o che lo siamo già, dobbiamo occuparci di queste astruserie che nella nostra pratica quotidiana non ci serviranno poi granché? Non sarebbe meglio partire dalla clinica e poi, da lì, costruire la teoria che ci serve?” Ebbene, da un punto di vista freudiano, l’idea – squisitamente positivistica – che la clinica sia fondante della psicanalisi, e che di conseguenza la teoria le sia subordinata, è un grave errore. Nella prospettiva scientifica che è stata quella di Freud – e non parlo qui di quelle che sono impropriamente chiamate “scienze umane” ma delle scienze naturali perché Freud ha costruito la psicanalisi come una scienza naturale – il trattamento psicanalitico costituisce esattamente il dispositivo sperimentale tramite cui si testano le ipotesi teoriche, si testa l’oggettività della teoria: ora, nelle scienze della natura i dispositivi sperimentali sono subordinati alle teorie. " dalla prima lezione di Franco Baldini - "Il trascendentalismo programmatico di Freud" - parte del seminario 2022/23 "Freud con Kant tra gnoseologia ed etica" della Scuola di Psicanalisi Freudiana. Lezione ascoltabile qui ⤵️
Post di Fabio Pietrantonio
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Nell'ultimo numero di Metapsychologica l'articolo di Stefania Olivier mostra le fondamentali differenze tra il concetto di pulsione di Freud e quello di Lacan. Quest'ultimo fraintende completamente l'elaborazione del concetto cardine della psicanalisi.
Video abstract de 𝙇𝙖 𝙩𝙚𝙤𝙧𝙞𝙖 𝙥𝙪𝙡𝙨𝙞𝙤𝙣𝙖𝙡𝙚: 𝙁𝙧𝙚𝙪𝙙 𝙚 𝙇𝙖𝙘𝙖𝙣 𝙖 𝙘𝙤𝙣𝙛𝙧𝙤𝙣𝙩𝙤 di Stefania Olivier "In questo articolo si riprende il concetto freudiano di pulsione, analizzandone i caratteri fondamentali. In particolare viene evidenziato il ruolo determinante svolto dalle pulsioni di autoconservazione nella costituzione dell’Io e nell’offrire una base oggettiva alle pulsioni sessuali, fornendo loro un appoggio ed una guida verso il reperimento degli oggetti pulsionali. Vengono analizzate le componenti della pulsione – fonte, spinta, meta, oggetto – attraverso la formalizzazione che Baldini ha compiuto del concetto freudiano di pulsione come un vettore. Nel contempo viene svolta un’analisi puntuale di alcuni passi del XIII e del XIV capitolo de I quattro concetti fondamentali della psicoanalisi di Lacan, nei quali si rileva uno scostamento dalla teoria pulsionale freudiana, nonostante l’iniziale dichiarazione da parte di Lacan di una sua ripresa." https://lnkd.in/dsmww6Zc Leggi l'articolo su https://lnkd.in/d_uuX9UH
La teoria pulsionale: Freud e Lacan a confronto | Video Abstract - Stefania Olivier
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📹 Pubblichiamo di seguito il video del seminario 𝙇'𝙀𝙩𝙞𝙘𝙖 𝙙𝙞 𝙇𝙖𝙘𝙖𝙣 𝙚 𝙡𝙚 𝙥𝙧𝙞𝙣𝙘𝙞𝙥𝙖𝙡𝙞 𝙞𝙣𝙘𝙤𝙣𝙜𝙧𝙪𝙚𝙣𝙯𝙚 𝙘𝙤𝙣 𝙡𝙖 𝙢𝙚𝙩𝙖𝙥𝙨𝙞𝙘𝙤𝙡𝙤𝙜𝙞𝙖 𝙛𝙧𝙚𝙪𝙙𝙞𝙖𝙣𝙖 di 𝙎𝙞𝙡𝙫𝙖𝙣𝙖 𝘿𝙖𝙡𝙩𝙤. 🔍 La lezione svolge una critica di alcuni concetti ritenuti da Lacan necessari per una discussione sull’etica. In primo luogo il concetto di Cosa, che egli estrapola dalla teoria del giudizio, sviluppata da Freud per determinare i legami dello psichico inconscio con la realtà del mondo esterno: Lacan la traduce in termini heideggeriani e poi la ricuce sulla teoria della sublimazione, modificandola nella sostanza. Viene esaminato il testo di Heidegger sulla Cosa e i supposti legami con la concezione kantiana. Ciascuna critica è sostenuta da precisazioni sulle concezioni freudiane. #Lacan #Freud #Heidegger #Kant
L'Etica di Lacan e le principali incongruenze con la metapsicologia freudiana | Silvana Dalto
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Video abstract de 𝙇𝙖 𝙩𝙚𝙤𝙧𝙞𝙖 𝙥𝙪𝙡𝙨𝙞𝙤𝙣𝙖𝙡𝙚: 𝙁𝙧𝙚𝙪𝙙 𝙚 𝙇𝙖𝙘𝙖𝙣 𝙖 𝙘𝙤𝙣𝙛𝙧𝙤𝙣𝙩𝙤 di Stefania Olivier "In questo articolo si riprende il concetto freudiano di pulsione, analizzandone i caratteri fondamentali. In particolare viene evidenziato il ruolo determinante svolto dalle pulsioni di autoconservazione nella costituzione dell’Io e nell’offrire una base oggettiva alle pulsioni sessuali, fornendo loro un appoggio ed una guida verso il reperimento degli oggetti pulsionali. Vengono analizzate le componenti della pulsione – fonte, spinta, meta, oggetto – attraverso la formalizzazione che Baldini ha compiuto del concetto freudiano di pulsione come un vettore. Nel contempo viene svolta un’analisi puntuale di alcuni passi del XIII e del XIV capitolo de I quattro concetti fondamentali della psicoanalisi di Lacan, nei quali si rileva uno scostamento dalla teoria pulsionale freudiana, nonostante l’iniziale dichiarazione da parte di Lacan di una sua ripresa." https://lnkd.in/dsmww6Zc Leggi l'articolo su https://lnkd.in/d_uuX9UH
La teoria pulsionale: Freud e Lacan a confronto | Video Abstract - Stefania Olivier
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La psicanalisi, nuova scienza ideata da Sigmund Freud, rientra nell'ambito delle scienze della natura. La Scuola di Psicanalisi Freudiana ha dal 1983 il fine di restituire detta scienza alla sua originale prospettiva. Ulteriori approfondimenti qui ⤵️
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Il dialogo tra neuroscienze e spiritualità è spesso interdisciplinare, coinvolgendo la psicologia, la filosofia, la teologia e l’antropologia. Ne discuteremo oggi durante il webinar ‘Spiritualità e Malattia’
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🎬Pubblichiamo di seguito il video del seminario 𝙇𝙖 𝙩𝙚𝙤𝙧𝙞𝙖 𝙥𝙪𝙡𝙨𝙞𝙤𝙣𝙖𝙡𝙚: 𝙁𝙧𝙚𝙪𝙙 𝙚 𝙇𝙖𝙘𝙖𝙣 𝙖 𝙘𝙤𝙣𝙛𝙧𝙤𝙣𝙩𝙤 di Stefania Olivier. Olivier riprende il concetto freudiano di pulsione e ne analizza le componenti – fonte, spinta, meta e oggetto – attraverso una formalizzazione vettoriale. Nell’articolo viene inoltre svolta un’analisi puntuale di diversi passi de I quattro concetti fondamentali della psicoanalisi di Lacan, dalla quale emerge l’incompatibilità della teoria pulsionale lacaniana con quella freudiana e l’impossibilità di costruire una clinica delle patologie della fame a partire dai presupposti teorici di Lacan. Buona visione! https://lnkd.in/d_bQBnYH
La teoria pulsionale: Freud e Lacan a confronto | Stefania Olivier
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Video abstract de 𝙋𝙚𝙧 𝙪𝙣’𝙚𝙥𝙞𝙨𝙩𝙚𝙢𝙤𝙡𝙤𝙜𝙞𝙖 𝙙𝙚𝙞 𝙘𝙤𝙣𝙘𝙚𝙩𝙩𝙞 𝙥𝙨𝙞𝙘𝙤𝙖𝙣𝙖𝙡𝙞𝙩𝙞𝙘𝙞 di Marco Ferrari "Muovendo dal confronto con il recente volume di Franco Baldini, Transfert. Sette lezioni sulla teoria freudiana del trattamento psicanalitico, l’obiettivo di questo articolo sarà sviluppare alcune considerazioni riguardo alla natura di quella che ho definito epistemologia dei concetti psicoanalitici. Nel primo paragrafo, attingendo ampiamente dalla tradizione epistemologica francese (in particolare da Gaston Bachelard e Georges Canguilhem, ma non solo) cercherò di spiegare che cosa significhi praticare la filosofia alla maniera di un’epistemologia dei concetti. Nel secondo paragrafo, cercherò di spiegare che cosa intendo per epistemologia dei concetti psicoanalitici e, per quale ragione, essa rivolge la propria attenzione essenzialmente alla riflessione di Freud e a quella di Lacan. Infine, nel terzo paragrafo, a partire da alcune riflessioni sviluppate da Baldini e da altri membri della SPF, proverò ad inquadrare la questione dello sperimentalismo in psicoanalisi entro i confini dell’epistemologia dei concetti psicoanalitici." https://lnkd.in/dkE5fjpf Leggi l'articolo su https://lnkd.in/esa2SYWG
Per un’epistemologia dei concetti psicoanalitici | Videoa Abstract - Marco Ferrari
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📹 Video abstract de "Un confronto tra Freud e Husserl sulla fame" di Silvana Dalto "Viene posto un confronto tra le concezioni di Freud e di Husserl sul tema delle pulsioni e, in particolare, della fame. Entrambi non intendono la fame soltanto come un concetto fisiologico. Infatti dall’elaborazione di Freud risulta che la fame, come pulsione di autoconservazione, ha una rilevanza fondamentale anche dal punto di vista psichico, in quanto è una pulsione direttiva nella costituzione originaria del soggetto; in Husserl invece la fame è posta all’origine dell’intenzionalità che caratterizza il rapporto del soggetto trascendentale con il mondo, all’interno di una dimensione teleologica di matrice aristotelica. Nel confronto tra le due impostazioni si sottolinea la perdita conoscitiva che si produce sacrificando, come è in Husserl a differenza di Freud, l’approccio clinico." https://lnkd.in/gMikx_4u Leggi l'articolo su https://lnkd.in/dH4gxFEx
Un confronto tra Freud e Husserl sulla fame | Video Abstract - Silvana Dalto
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𝐒𝐯𝐢𝐥𝐮𝐩𝐩𝐨 𝐞 𝐈𝐦𝐩𝐨𝐫𝐭𝐚𝐧𝐳𝐚 𝐝𝐞𝐥𝐥’𝐈𝐧𝐭𝐞𝐥𝐥𝐢𝐠𝐞𝐧𝐳𝐚 𝐄𝐦𝐨𝐭𝐢𝐯𝐚: 𝐓𝐞𝐨𝐫𝐢𝐞 𝐞 𝐀𝐩𝐩𝐥𝐢𝐜𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐢 A cura della Dott.ssa Eloisa Ticozzi . Freud agli inizi del Novecento spiegava che le emozioni indesiderate, nel saggio “Al di là del principio di piacere” (1920), non avevano accesso alla coscienza, ma restavano nell’inconscio. Tutto questo portava all’Angoscia (Freud S.,1978) al fine di rimuovere il sentimento indesiderato. Per Freud le emozioni restano in un terreno sommerso, non esplorato, avendo un loro linguaggio nascosto e da decifrare... . 👉 𝐋𝐞𝐠𝐠𝐢 𝐥'𝐚𝐫𝐭𝐢𝐜𝐨𝐥𝐨 𝐬𝐜𝐢𝐞𝐧𝐭𝐢𝐟𝐢𝐜𝐨 𝐜𝐨𝐦𝐩𝐥𝐞𝐭𝐨 >>> https://bit.ly/4gapohs
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CESARE MUSATTI Freud non fu e mai volle essere un filosofo, ma soltanto uno scienziato. Se anche verso la fine della sua esistenza fu indotto ad allontanarsi talora dalla analisi di singoli gruppi di fenomeni particolari, per elevarsi alla considerazione di problemi più generali, relativi al significato della vita e al valore della civiltà, ciò non modifica le cose. Capita a tutti i grandi scienziati di tirare, giunti al tramonto della vita, i remi in barca, per abbandonarsi ad una contemplazione di più vasti problemi, utilizzando eventualmente il materiale raccolto per prospettare soluzioni a carattere universale. Ma si ha per lo più torto a giudicare l’opera loro da questa tardiva attività. Anche per Freud, come in genere per questi altri pensatori, si tratta delle cose meno valide che egli abbia prodotto. Ed egli stesso sapeva distinguere queste divagazioni speculative, dal valore ipotetico, dalla sua opera propriamente costruttiva. Il tentativo di caratterizzare, su un piano più generale, l’opera di Freud, e d’inquadrarla nel complesso della cultura moderna, va perciò effettuato piuttosto prendendo in esame le valutazioni date da critici e oppositori. Vorrei a tal proposito accennare a una situazione comica in cui mi sono ritrovato. Avendo svolto nel paese opera di divulgazione delle dottrine di Freud, mi sono imbattuto in obiezioni polemiche che si possono riassumere in questo modo: a prescindere dalla validità terapeutica, vi è alla base della psicoanalisi un’impostazione generale: l’eccessiva importanza attribuita – nella ricerca dei moventi e delle forze agenti nella vita interiore – a fattori di natura materiale. Sarebbe cioè una dottrina fondamentalmente materialistica, e in quanto tale essa risulterebbe non accettabile da parte dei cattolici. Quando però qualche anno fa visitai l’URSS, e chiesi a psichiatri e psicologi qual era la posizione di fronte alla psicoanalisi, mi sentii fare quest’altro discorso: “Noi dell’URSS abbiamo una concezione materialistica dei rapporti umani e dei fatti della vita, e non possiamo accettare la psicoanalisi, perché essa è una dottrina spiritualistica”. “FREUD con antologia freudiana”, Ed. Boringhieri, 1959, pagg.39-40
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