On line il nuovo numero dei Quaderni dell’Italian Journal of Medicine - La sfida della prevenzione in Medicina Interna: a call for action. In un contesto clinico sempre più complesso, i medici si trovano a trattare pazienti con patologie multiple e croniche, influenzate non solo da fattori biologici, ma anche da determinanti socioeconomici e ambientali. Questo fenomeno richiede un approccio sistemico e personalizzato alla gestione della salute, che coinvolga attivamente il paziente e la sua famiglia, e integri continuità tra ospedale e territorio. La prevenzione primaria e l'empowerment del paziente sono fondamentali per ridurre l'incidenza di malattie e migliorare la qualità della vita, ma in Italia gli investimenti in prevenzione sono ancora insufficienti. Una corretta informazione e un'adeguata copertura vaccinale sono essenziali per affrontare questa sfida. Guest Editors: Francesco Dentali, Sara Rotunno Link al numero: https://lnkd.in/dE6NEzeU
Post di FADOI - Società Scientifica di Medicina Interna
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On line il nuovo numero dei Quaderni dell’Italian Journal of Medicine - La sfida della prevenzione in Medicina Interna: a call for action. Una interessante lettura con particolari focus..ve la consiglio! Link al numero: https://lnkd.in/d3EQpgBa
On line il nuovo numero dei Quaderni dell’Italian Journal of Medicine - La sfida della prevenzione in Medicina Interna: a call for action. In un contesto clinico sempre più complesso, i medici si trovano a trattare pazienti con patologie multiple e croniche, influenzate non solo da fattori biologici, ma anche da determinanti socioeconomici e ambientali. Questo fenomeno richiede un approccio sistemico e personalizzato alla gestione della salute, che coinvolga attivamente il paziente e la sua famiglia, e integri continuità tra ospedale e territorio. La prevenzione primaria e l'empowerment del paziente sono fondamentali per ridurre l'incidenza di malattie e migliorare la qualità della vita, ma in Italia gli investimenti in prevenzione sono ancora insufficienti. Una corretta informazione e un'adeguata copertura vaccinale sono essenziali per affrontare questa sfida. Guest Editors: Francesco Dentali, Sara Rotunno Link al numero: https://lnkd.in/dE6NEzeU
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Alla luce delle preoccupanti evidenze epidemiologiche sull'impatto delle patologie cardiovascolari, prende il via il progetto "CVRISK-IT — Al cuore della prevenzione" sostenuto dal Parlamento italiano e voluto dal Ministero della Salute e dalla Rete cardiologica IRCCS. Il progetto, il quale potrà contare su un finanziamento del Ministero pari 20 milioni di euro in quattro anni, è mirato al miglioramento della prevenzione primaria delle malattie cardiovascolari e coinvolgerà 30.000 volontari sani in tutta Italia. Lo studio si prefigge in particolare di valutare l’efficacia dell’integrazione dei modificatori del rischio cardiovascolare — come i fattori genetici, la quantità di calcio coronarico e lo spessore della parete carotidea — nella stima del rischio cardiovascolare e nelle strategie di prevenzione primaria. Non mancano però preoccupazioni in merito alle possibili ripercussioni che un approccio di questo tipo potrebbe avere in termini di sovradiagnosi e sovratrattamento. Link nel primo commento.
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Sono state illustrate la scorsa settimana nella Sala Capitolare del Senato alle Istituzioni quattro strategie per la riduzione del #rischiocardiovascolare, durante l’evento “Prevenzione e Riabilitazione per la Salute Cardiovascolare”, voluto dalla società scientifica ITACARE - P (Italian Alliance for Cardiovascular Rehabilitation and Prevention), della quale fanno parte, come membri del Comitato Scientifico, quattro specialisti di Maugeri. 🔍 Controllo dei fattori cardio-metabolici, stile di vita, attenzione agli aspetti psicosociali e necessità di diffondere la cultura della riabilitazione e della teleriabilitazione sono i punti chiave evidenziati dalla società scientifica, basati sull’esperienza clinica e sugli indicatori Agenas necessari per ridurre il carico di morbilità, per attenuarne le ripercussioni sulla Sanità Pubblica e per creare una rete di assistenza sanitaria accessibile a tutti. 🌍 “Una maggiore partecipazione ai programmi di cardiologia riabilitativa e preventiva, a cui attualmente accede meno del 30% dei pazienti con infarto, può garantire una sopravvivenza maggiore e una buona qualità di vita a un maggior numero di pazienti“, dicono i medici, la dottoressa Maria Teresa La Rovere e il dottor Egidio Traversi dell’IRCCS Maugeri di Pavia, la dottoressa Simonetta Scalvini dell’IRCCS Lumezzane e il dottor Massimo Pistono dell’IRCCS Veruno. #prevenzione #rischiocardiovascolare #riabilitazione
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Le malattie cardio, cerebro e vascolari, che rappresentano ancora oggi la prima causa di #mortalità in Italia con oltre 216.000 decessi nel 2021 pari al 31% dei decessi complessivi avvenuti nel nostro Paese, sono al centro, nelle ultime settimane di un vivace dibattito #parlamentare con diverse risoluzioni che evidenziano la necessità di un #Piano nazionale dedicato a queste patologie
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Un registro nazionale per fratture da #fragilità che consenta migliore codifica, natura e monitoraggio della patologia. Questo uno degli obiettivi della possibile collaborazione tra Istituto Superiore di Sanità e Osservatorio Fratture da Fragilità Italia (OFFI)
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Roma, 18 aprile - Con oltre 216.000 decessi nel 2021, pari al 31% dei decessi complessivi avvenuti nel nostro Paese, sono al centro, le malattie cardiovascolari nel loro complesso rappresentano ancora oggi la prima causa di mortalità in Italia...Continua a leggere #esperti #evento #gruppointerparlamentare #patologiecardioecerebrovascolari #piano #priorità #senato
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Si è tenuta ieri presso la Sala Nassirya del Senato della Repubblica la Conferenza Stampa “Cardiovascular Health for All – Quali prospettive per l’Italia” promossa dalla Senatrice Elena Murelli, Promotrice dell’Intergruppo Parlamentare per la patologie cardio, cerebro e vascolari, in collaborazione con #MeridianoCardio, la piattaforma di dibattito e confronto di #TEHA focalizzata sulle patologie cardio, cerebro e vascolari, che rappresentano ancora la prima causa di mortalità (quasi un terzo dei decessi complessivi nel 2021). Al centro del dibattito, l’importanza del monitoraggio ai fini di una corretta valutazione degli interventi e delle politiche attuate e di una migliore programmazione. Negli anni sono stati sviluppati numerosi indicatori riferiti alle patologie cardio, cerebro e vascolari da parte di Agenas e del Ministero della Salute: il Gruppo di lavoro di Meridiano Cardio ne ha censiti un totale di 75, di cui quasi l’80% guarda all’ambito ospedaliero; in aggiunta dei 75 indicatori censiti, ben 46 riguardano l’ambito cardiologico, 20 l’ambito vascolare e 9 l’ambito cerebrovascolare. Il tavolo di esperti ha avanzato una proposta di ottimizzazione degli indicatori di monitoraggio per le malattie cardiache oggi esistenti e di introduzione di nuovi indicatori per l’utilizzo di procedure e tecnologie più innovative introdotte nella pratica clinica. Un'ulteriore sfida è la necessità di introdurre nuovi indicatori per valutare anche l’assistenza ai pazienti sul territorio in un contesto di invecchiamento e cronicità della popolazione. Scopri di più su Meridiano Cardio https://lnkd.in/eSjV9enW Daniela Bianco Elena Murelli Giuseppe Musumeci Fabrizio Oliva Pasquale Perrone Filardi Paolo Ursillo Rossana Bubbico Giovanni Brusaporco
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Come si può migliorare la gestione dei pazienti con malattie cardiovascolari e programmare le risorse in modo più efficiente? Quali indicatori di ambito ospedaliero e territoriale sono prioritari oggi? Dal tavolo di expert di Meridiano Cardio arriva una proposta di ottimizzazione degli indicatori di monitoraggio per le malattie cardiache.
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Il rischio di avere patologie cardiovascolari riguarda anche gli under 65. Queste patologie croniche comportano dei costi costi, sia in termini di salute personale sia di sostenibilità dell'ecosistema sanitario. “Per questo, la #prevenzione è un’arma importantissima. Quando parliamo di Rete non parliamo solo di mettere d’accordo qualche Istituto per realizzare uno studio multicentrico. La Rete è molto di più e ha le carte in regola per gestire un grande progetto nazionale di prevenzione come CVRISK-IT, un progetto davvero ampio e non facile. Ma visto il grande entusiasmo che anima tutti e 17 gli IRCCS che vi prendono parte, sono molto fiducioso” afferma #LorenzoMenicanti, Presidente della Cardiology Network IRCCS e Principal Investigator dello studio CVRISK-IT “Del resto, sebbene le risorse pur importanti non siano illimitate, la Rete ha già dimostrato, per esempio con lo studio CV-PREVITAL, di saper fare molto e bene” conferma #GiseldaScalera del Ministero della Salute. “Nel disegnare questo studio, il Ministero ci ha chiesto di aprire ad altre realtà, oltre agli IRCCS. È per questo che il progetto integra una realtà importante come Human Technopole e molti altri centri, ‘facendo squadra’ con altre realtà cliniche (i cosiddetti spoke), nonché con un soggetto come #Avis, la cui presenza sul territorio è senza uguali” riprende Menicanti. Un requisito importante per il successo di una strategia di prevenzione vincente in un contesto così complesso è poi l’innovatività. “Lo studio CVRISK-IT sarà all’avanguardia nel panorama della ricerca perché intende rispondere alle domande fondamentali sul futuro della prevenzione. Il presente lo conosciamo, è rappresentato dalle carte del rischio. Il futuro vorremmo disegnarlo grazie alle evidenze che lo studio ci restituirà. E cercheremo di produrre risultati che siano immediatamente utili sia alla ricerca, sia alla clinica” afferma #EmanueleDiAngelantonio, Direttore dell'Health Data Science Research Centre di Human Technopole. Un passo avanti verso la prevenzione cardiovascolare. #cvriskit #cvd #alcuoredellaprevenzione #retecardiologica #prevenzione #prevention
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Il 28 NOVEMBRE presso l'Auditorium del Ministero della Salute, Lungotevere Ripa ,parleremo di una malattia rara , la Sclerosi Sistemica , di cosa è cambiato negli ultimi 10 anni nella diagnosi precoce , del ruolo strategico del medico di medicina generale/ pediatra , quale sentinella ricognitiva , cosi come delle potenzialità della articolazione territoriale del percorso assistenziale, sempre più vicino al paziente. Aspettiamo infermieri , fisioterapisti , medici di famiglia , specialisti ospedalieri e territoriali delle varie branche accreditate ( Allergologia ed Immunologia Clinica, Angiologia, Malattie dell’Apparato Respiratorio, Medicina Interna, Pediatria, Reumatologia, Chirurgia Generale, Chirurgia Vascolare, Medicina Generale, Cardiologia) , rappresentanti delle istituzioni , degli ordini professionali , delle associazioni pazienti per raccontarci cosa abbiamo fatto e come insieme possiamo fare sempre meglio. La malattia rara è un argomento che , direttamente o indirettamente, interessa tutti perchè la diagnosi precoce è guadagno di salute per il singolo e risparmio di risorse per la comunità . 7 CREDITI FORMATIVI iscrizioni tramite email info@precommunication.com ASL Roma 2Ministero della SaluteRegione Lazio
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