Il coraggio di mettere le persone e la loro felicità al centro è il tema dell'intervista ad Antonio Fazzari, General Manager di #Fater, pubblicata sulla rivista Business People. "Sentiamo innanzitutto una responsabilità verso i nostri colleghi, che ci impegniamo ad ascoltare e a mettere in condizione di liberare il proprio talento" - dice Antonio Fazzari. "Pensiamo che non esista una ricetta 'standard' per la felicità al lavoro e per questo ci impegniamo in modo che ognuno possa identificare il proprio percorso che incroci benessere psicologico, fisico ed economico." Con Cecilia Lulli, che ringraziamo, vengono affrontati temi cruciali nelle agende odierne delle aziende come l'attrazione e lo sviluppo dei talenti, le misure di welfare aziendale, l'impegno sociale dei nostri brand fino all'intelligenza artificiale. Leggi l'intervista completa qui: https://lnkd.in/dUEiqNXV #Fater #PeopleFirst
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Felicità o Benessere Organizzativo?
Molto interessante l’appuntamento annuale #WellFeel organizzato settimana scorsa da Edizioni ESTE . Spunti teorici e significative esperienze su 𝐜𝐨𝐦𝐞 𝐞 𝐩𝐞𝐫𝐜𝐡é 𝐟𝐚𝐯𝐨𝐫𝐢𝐫𝐞 𝐢𝐥 𝐛𝐞𝐧𝐞𝐬𝐬𝐞𝐫𝐞 𝐨𝐫𝐠𝐚𝐧𝐢𝐳𝐳𝐚𝐭𝐢𝐯𝐨 𝐞 𝐝𝐢 𝐜𝐨𝐦𝐞 𝐪𝐮𝐞𝐬𝐭𝐨 𝐩𝐨𝐫𝐭𝐢 𝐚 𝐦𝐢𝐠𝐥𝐢𝐨𝐫𝐚𝐫𝐞 𝐢 𝐫𝐢𝐬𝐮𝐥𝐭𝐚𝐭𝐢 𝐝𝐢 𝐛𝐮𝐬𝐢𝐧𝐞𝐬𝐬. Un punto di attenzione sul tema in generale, riguarda il rischio di confondere il concetto di Benessere Organizzativo (fatto di interventi strutturati e azioni specifiche sui processi aziendali) con il considerare l’azienda come luogo dove voler raggiungere la Felicità. Un CEO incontrato anni fa ci disse “Non siamo qui per rendere la gente felice, siamo qui per renderla motivata”... Infatti se prendiamo le definizioni di entrambi i concetti sembrano un pò diverse: 💫𝐅𝐄𝐋𝐈𝐂𝐈𝐓𝐀’ (Treccani) : “Stato d’animo di chi è sereno, non turbato da dolori o preoccupazioni e gode di questo suo stato”. 💫𝐏𝐄𝐑𝐅𝐎𝐑𝐌𝐀𝐍𝐂𝐄 (Business dictionary): “Risultato dell’incontro attivo tra Competenza e Motivazione”. Crediamo sia difficile gestire il business basandosi solo sugli stati d’animo dei dipendenti, mentre siamo convinti sia possibile (e doveroso) lavorare per costruire un'adeguata motivazione delle persone, il più possibile stabile nel tempo. E voi cosa ne pensate? Renata Duretti Michele Marchesan
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Molto interessante l’appuntamento annuale #WellFeel organizzato settimana scorsa da Edizioni ESTE . Spunti teorici e significative esperienze su 𝐜𝐨𝐦𝐞 𝐞 𝐩𝐞𝐫𝐜𝐡é 𝐟𝐚𝐯𝐨𝐫𝐢𝐫𝐞 𝐢𝐥 𝐛𝐞𝐧𝐞𝐬𝐬𝐞𝐫𝐞 𝐨𝐫𝐠𝐚𝐧𝐢𝐳𝐳𝐚𝐭𝐢𝐯𝐨 𝐞 𝐝𝐢 𝐜𝐨𝐦𝐞 𝐪𝐮𝐞𝐬𝐭𝐨 𝐩𝐨𝐫𝐭𝐢 𝐚 𝐦𝐢𝐠𝐥𝐢𝐨𝐫𝐚𝐫𝐞 𝐢 𝐫𝐢𝐬𝐮𝐥𝐭𝐚𝐭𝐢 𝐝𝐢 𝐛𝐮𝐬𝐢𝐧𝐞𝐬𝐬. Un punto di attenzione sul tema in generale, riguarda il rischio di confondere il concetto di Benessere Organizzativo (fatto di interventi strutturati e azioni specifiche sui processi aziendali) con il considerare l’azienda come luogo dove voler raggiungere la Felicità. Un CEO incontrato anni fa ci disse “Non siamo qui per rendere la gente felice, siamo qui per renderla motivata”... Infatti se prendiamo le definizioni di entrambi i concetti sembrano un pò diverse: 💫𝐅𝐄𝐋𝐈𝐂𝐈𝐓𝐀’ (Treccani) : “Stato d’animo di chi è sereno, non turbato da dolori o preoccupazioni e gode di questo suo stato”. 💫𝐏𝐄𝐑𝐅𝐎𝐑𝐌𝐀𝐍𝐂𝐄 (Business dictionary): “Risultato dell’incontro attivo tra Competenza e Motivazione”. Crediamo sia difficile gestire il business basandosi solo sugli stati d’animo dei dipendenti, mentre siamo convinti sia possibile (e doveroso) lavorare per costruire un'adeguata motivazione delle persone, il più possibile stabile nel tempo. E voi cosa ne pensate? Renata Duretti Michele Marchesan
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Scrittore di Ecologia Somatica e del Pensiero, Consulente Wellness & Spiritual Experience per Resort. Founder Accademia Siciliana Shiatsu, Progettista SPA e Aree Benessere, Maestro di Shiatsu e DBN
La strada dell'uomo non è la ricchezza ma la bellezza. Questo è un principio inalienabile. Ogni azienda e i loro manager dovrebbero sperimentare questo senso di cura di sé e dell'altro. Il centro non è la salute ma di prendersi cura dell'evoluzione delle persone, della loro crescita umana, emotiva e relazionale. Così soltanto la ricchezza che si produce non diviene solo economica ma diventa UMANA, di vita, di esperienza. Bisognerebbe capire che il business non esclude la gioia e che i migliori business partono dal rendere l'ultimo dei dipendenti felici, se un'azienda realizzasse questo, sì che potrebbe considerarsi un'azienda di successo. #riflessioni #qualitadivita #benessere #welfareaziendale
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"Come #CHO guidiamo le organizzazioni verso un proposito forte, facendo della felicità una strategia organizzativa coerente. Lavoriamo ogni giorno per creare un ambiente di lavoro positivo e coinvolgente in cui le persone si sentono ascoltate e accompagnate nel far emergere i propri talenti. Il CHO poi ha un ruolo fondamentale nel monitorare l’efficacia delle strategie implementate, comunicando con trasparenza e adattando continuamente le pratiche per rispondere all’evoluzione dell’organizzazione e delle persone". Carlotta Zarattini, Co-Founder Impact Hub Ticino, e Samia Parise, CHO Aziende Industriali di Lugano (AIL) SA, ci hanno parlato della figura del Chief Happiness Officer e dei motivi per cui un'azienda dovrebbe investire nella felicità dei collaboratori e collaboratrici. Leggi la versione integrale dell'articolo: https://lnkd.in/dvM5AN9K
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Dal 2019 certifichiamo Chief Happiness Officer, esperti di Organizzazioni Positive, perché sappiamo - grazie alla scienza, alle ricerche e alle esperienze raccolte sul campo da oltre vent'anni - che questo set di competenze è oggi l'unica via per far fiorire le persone e ottenere risultati che superano le aspettative. In questi ultimi anni abbiamo continuato ad assistere al peggioramento continuo dei trend sull'#engagement e sulla #salutementale ma, nonostante gli scetticismi e le resistenze di molti sul valore e la possibilità della #felicità al lavoro, abbiamo continuato a formare professionisti e imprenditori che in modo lungimirante, saggio e intelligente hanno creduto e scommesso su questa visione. I risultati non sono mancati e le loro storie possono testimoniarlo. Come quella di Nunzia Giunta e Mario Burrascano di UOMOeAMBIENTE | Progresso Sostenibile | SB | B CORP, che stanno facendo della felicità una strategia coerente e oggi sono esempio per tanti altri imprenditori che si può fare e conviene! Ringraziamo quindi Serenis, per aver richiamato l'esperienza di Nunzia e per l'attenzione dedicata al CHO come figura in grado di tutelare la salute mentale delle persone. Un grazie va anche a tutti i 400 CHO in Italia che stiamo certificando dal 2019 e che, come Nunzia e Mario, sono impegnati ogni giorno con diverse progettualità che spaziano dalla diffusione di una leadership positiva, alla ridefinizione di ruoli e gerarchie in ottica di maggior partecipazione e responsabilizzazione individuale, dagli interventi su spazi di lavoro e work-life balance, alla formazione per sostenere le persone nella gestione delle proprie energie mentali, emotive, fisiche, spirituali, oltre al lavoro sui temi D&I, feedback, definizione di un proposito in grado di generare impatto sostenibile e crescita sostenibile, in modo coerente. #chiefhappinessofficer #organizzazionipositive #felicità
In alcuni contesti aziendali esiste una figura chiamata “Chief Happiness Officer”, in italiano “Manager della felicità”. Ma di cosa si occupa? Il suo ruolo è quello di tutelare, allenare e migliorare il benessere e la felicità delle persone, attraverso diversi strumenti (e no, non solo tramite attività di team building). Questa figura affonda le sue radici nei primi anni del 2000 e nasce negli Stati Uniti, per poi diffondersi anche altrove, tra cui in Italia. Oggi ne parliamo in occasione di un’intervista di una delle prime persone a occupare questo ruolo nel nostro Paese, ovvero Nunzia Giunta, CHO della società torinese Uomo & Ambiente. La felicità ha un ruolo sempre più centrale nei contesti aziendali e la presenza di una figura ad hoc che se ne occupa ne è la dimostrazione. Ora vi lasciamo al carosello per approfondire l’argomento e il ruolo del manager della felicità, considerato oggi uno dei mestieri per il futuro 💜
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La felicità è una competenza.
In alcuni contesti aziendali esiste una figura chiamata “Chief Happiness Officer”, in italiano “Manager della felicità”. Ma di cosa si occupa? Il suo ruolo è quello di tutelare, allenare e migliorare il benessere e la felicità delle persone, attraverso diversi strumenti (e no, non solo tramite attività di team building). Questa figura affonda le sue radici nei primi anni del 2000 e nasce negli Stati Uniti, per poi diffondersi anche altrove, tra cui in Italia. Oggi ne parliamo in occasione di un’intervista di una delle prime persone a occupare questo ruolo nel nostro Paese, ovvero Nunzia Giunta, CHO della società torinese Uomo & Ambiente. La felicità ha un ruolo sempre più centrale nei contesti aziendali e la presenza di una figura ad hoc che se ne occupa ne è la dimostrazione. Ora vi lasciamo al carosello per approfondire l’argomento e il ruolo del manager della felicità, considerato oggi uno dei mestieri per il futuro 💜
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Una cultura aziendale sana è fondamentale per il benessere dei collaboratori e il successo dell'azienda. Come dirigente mi impegno costantemente a creare un ambiente di lavoro che valorizzi ogni singolo collaboratore. Credo fermamente che quando si lavora in un ambiente dove si è rispettati, ascoltati e supportati, le persone non solo danno il meglio di sé, ma si sentono anche parte di qualcosa di più grande. Ogni giorno lavoro per mantenere un ambiente positivo e stimolante, dove le idee possono fiorire e le persone possono crescere sia professionalmente che personalmente. Sono convinto che una cultura aziendale solida e sana sia la vera essenza del successo a lungo termine.
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CEO Coach, Mentor, Temporary Manager - CEO @ IMESA - Managing Director @ Aribea - supporto piani di crescita
🙌 In IMESA SpA, ci impegniamo davvero per il #benessere delle nostre persone . 🌟 Da un anno abbiamo intrapreso un percorso verso il "benessere aziendale" e, anche se siamo solo all'inizio, abbiamo ben chiaro dove vogliamo arrivare . 🤝 È un viaggio in evoluzione, e sono curioso di scoprire le nuove proposte del comitato #ESG. Abbiamo aperto un canale di ascolto con i nostri collaboratori, perché crediamo che sia essenziale rispondere alle loro esigenze e considerare sempre l'aspetto umano nel contesto professionale . Per noi, le persone non sono strumenti per aumentare i profitti, ma la chiave per creare un ambiente di lavoro dove ci si può autorealizzare 🎯. Ecco alcuni dei benefici che siamo certi arriveranno: ➡️ Maggiore #produttività 📈 Le persone apprezzate e valorizzate sono più motivate e dedicate, portando a risultati eccezionali. ➡️ Riduzione del #turnover 🔄 Un ambiente positivo e rispettoso riduce l'abbandono, e di conseguenza i costi di reclutamento. ➡️ Aumento della #qualità del lavoro 🎯 Collaboratori soddisfatti mettono più cura nei dettagli, migliorando la qualità complessiva. ➡️ Attrattiva per i #talenti 🌟 Le aziende che investono nel benessere attraggono i migliori professionisti, migliorando la competitività. ➡️ Miglioramento del #clima aziendale 🌈 Un ambiente sereno favorisce la collaborazione e riduce i conflitti. ➡️ #Immagine e #reputazione migliorate 📣 Avere cura delle persone rafforza la nostra immagine e la fiducia di partner e clienti. ➡️ Stimolo a #creatività e #innovazione 💡 Il rispetto e il supporto generano idee fresche e soluzioni innovative. Investire nelle persone non è solo la cosa giusta da fare, ma è una strategia vincente per il futuro 🚀. #benessereaziendale #leadership #crescita #risorseumane #HR #welfare #lavoro #worklifebalance #culturaaziendale Credit a Andrea Pietrini
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Coltivare il benessere nelle nostre organizzazioni ha, tra le altre cose, un impatto diretto sulla generazione di idee e sulla produttività. Grazie Alberto Ronco ed Eleonora Valè per come lo avete raccontato nel libro “wellbeing revolution” che ho super apprezzato!
🎉 Unisciti a noi per celebrare il lancio del libro "Wellbeing Revolution" di Alberto Ronco ed Eleonora Valè, edito da Ayros, che ci ispira a ridefinire il concetto di #benessere a 360°! 📖 🗣️ Durante l'evento di presentazione ufficiale, tenutosi presso la sede di Talent Garden Ostiense, la nostra HR & Legal Affairs Director, Tiziana Mennuti, ha raccontato la nostra visione sul tema del benessere organizzativo: "Non possiamo parlare di benessere organizzativo senza parlare di responsabilità e ruolo sociale delle nostre Imprese. La politica, le organizzazioni, ognuno di noi è chiamato, quotidianamente a fare i conti e a decidere quanto e cosa sia sostenibile. La sostenibilità si raggiunge anche e soprattutto attraverso una connessione profonda e sincera tra l'Uomo e il suo Pianeta ed è grazie a questa connessione che si determina, a mio avviso, lo "stato di benessere e di equilibrio" degli individui e della collettività. Chi guida le organizzazioni, ha quindi, il compito di contribuire a rafforzare quella connessione adottando strumenti e politiche di well-being che fanno bene a tutti, anche al profitto delle aziende!". Trainect - Wellbeing Revolution
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La felicità in azienda è una competenza, parola di leader positivo Il giovane manager Dennis Tonon spiega al Sole 24 Ore come l’approccio positivo alla leadership e alla gestione delle risorse umane sia da considerarsi più cruciale che mai Un interessante articolo di Gianni Rusconi su #IlSole24Ore “Classe 1993 e attualmente investito del ruolo di Deputy Industrial Director presso Amorim Cork Italia, azienda trevigiana specializzata nel campo dei tappi in sughero, Dennis Tonon ha il privilegio di avere a curriculum un plus non da tutti. Quale? Quello di aver vinto, l’anno passato, i “Positive Leadership Awards”, premio internazionale che celebra l’eccellenza nella leadership positiva e nell’innovazione gestionale e che ha visto in lizza circa 7.400 candidati provenienti da 18 diversi Paesi di cinque continenti. Un riconoscimento prestigioso, che si aggiunge ad altri titoli conseguiti e che si riflette in un progetto, a sua firma, sviluppato all’interno della propria organizzazione. In un periodo contrassegnato da sfide senza precedenti per il mondo del lavoro, l’approccio positivo alla #leadership e alla gestione delle risorse umane è da considerarsi più cruciale che mai. Un nuovo modo di guidare l’azienda, centrato sul #benessere dei dipendenti e sulla costante ricerca di #innovazione, è quindi sempre di più un obiettivo imprescindibile ed è necessario intraprendere la strada del cambiamento per raggiungerlo. Il modello dell’#organizzazione #positiva a cui guarda Tonon, in tal senso, rappresenta un ambito interdisciplinare e una nuova prospettiva di pensiero che mette in discussione le assunzioni convenzionali e fa proprie le più recenti scoperte scientifiche basate sul comportamento funzionale delle persone e sulle loro relazioni reciproche. Il ricorso a programmi di welfare dedicati, come testimoniano diversi studi in materia, non è bastato ad aumentare i livelli globali di benessere e di #salute #mentale dei lavoratori e conferma, secondo Tonon, l’inefficacia delle soluzioni occasionali, rimarcando al contempo la necessità di rivedere modelli di gestione che devono necessariamente tenere conto delle esigenze delle generazioni più giovani (Millennials e Z), focalizzate su un equilibrio più sano tra lavoro e vita privata e sul maggiore allineamento fra valori personali e pourpose aziendale. La convinzione di fondo è che i paradigmi su cui si basa l’attuale mondo del lavoro non siano più adeguati e, di conseguenza, anche gli stili di leadership debbano essere rivisti. «Per attuare una positive leadership - questo il motto di Tonon - è fondamentale comprendere veramente cosa sia la felicità, capire che si tratta di una competenza scientificamente provata e non solo di un’emozione. Il successo non porta la felicità, ma la #felicità porta al successo, partendo dal presupposto che l’intelligenza e le competenze tecniche di un individuo costituiscono una quota marginale, pari al 25%, del successo professionale». #flpnews
La felicità in azienda è una competenza, parola di leader positivo
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