#orientamento #dati #progettazione 👉 Dal dicembre 2022 molto è cambiato nella scuola, nel mercato del lavoro sul tema dell'orientamento ✅ Il Ministero Istruzione, Universita' e Ricerca ha dato un impulso alle azioni e visione di #orientamento nella scuola che ha portato un focus deciso e di stimolo per la costruzione della carriera degli studenti nella scuola italiana 💭 Il dialogo scuola lavoro con l'investimento nelle misure formative degli #its sta sempre più aprendo un forte dialogo che incontra le esigenze degli studenti delle superiori ed i bisogni occupazionali 🗝️ Conoscere l'esito delle scelte degli studenti in uscita dal primo e secondo ciclo permette di avere una fotografia importante sulle tendenze e sulla visione di futuro delle nuove generazioni e famiglie italiane ℹ️ Qualcosa sta cambiando e sicuramente non solo nel dibattito nazionale e nelle azioni locali ma nell'offrire strumenti di consapevolezza, scelta e progettazione individuali e quindi sociali ⏰ La piattaforma #unica risulta uno strumento ricco che offre un approccio informativo integrato per docenti, studenti, genitori ed addetti ai lavori. ☝ Vi invito a leggere i datti nazionali riportati sotto relativi alla scelta degli studenti. In orientamento serve una visione di insieme per definire il particolare! 🔋 https://lnkd.in/ezJwAhpP
Post di Fausto Sana
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Un orientamento scolastico poco efficace è uno dei motivi del disallineamento tra domanda e offerta di lavoro. Per ragazzi/e e docenti, oggi, i percorsi sono spesso tardivi, carenti di esperienze pratiche e troppo sbilanciati verso le università. Come promuoverne di più efficaci per sostenere l'occupabilità dei giovani nel mondo del lavoro? Questo il tema al centro del convegno del 15 aprile “Navigare il futuro: l’importanza dell’orientamento scolastico tra riforme e mondo del lavoro”, promosso da Gi Group e Fondazione Gi Group in partnership con ANP associazione nazionale presidi e con il patrocinio della Regione Lombardia, che si terrà presso il Gi Group Training Hub. Obiettivo dell’incontro è quello di creare un momento di confronto tra Istituzioni, Scuole e Imprese - alla luce delle nuove Linee Guida ministeriali - per approfondire i nuovi approcci di valorizzazione dei talenti, comprendere i bisogni del mercato attuali e favorire il dialogo tra scuola e mondo del lavoro. Per partecipare all’evento in presenza: https://bit.ly/49yLkyP Per seguire in streaming: https://bit.ly/3PWE094 #GiGroupHolding #FondazioneGiGroup #Orientamento #LavoroSostenibile
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Orientarsi a scuola: nuovi bisogni e nuovi sviluppi 📣 Sono molto contenta di condividere e diffondere questa importante iniziativa su un tema sempre sfidante e di rilievo #scuola #orientamento #futuro https://lnkd.in/dJkKeRTf
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Campus Salone dello Studente: un sistema integrato di orientamento a supporto delle transizioni scolastico - formative. Questa la proposta di Sviluppo Lavoro Italia presentata nel corso di un focus group nello spazio condiviso con il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. Obiettivo dell’incontro raccogliere opinioni e riflessioni da parte dei sette stakeholders rappresentativi del sistema di istruzione e formazione e del Cpi di Porta Futuro sulla possibilità di condividere informazioni sulle attività di orientamento alle transizioni per gli studenti offerte da scuole, realtà formative e servizi per il lavoro. Dal focus group sono emerse importanti indicazioni sulla sperimentazione di un sistema di orientamento integrato: dalle individuazione delle azioni e delle attività di orientamento da tracciare, all'invito a dare massima pubblicità dei servizi disponibili presso ogni struttura di riferimento, fino all'importanza di trasmettere ai ragazzi la consapevolezza che esiste una rete che può supportarli nella loro scelta. Leggi la nostra news per saperne di più ➡ https://lnkd.in/d6hw6aXD #SviluppoLavoroItalia
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Questa è la fotografia attuale di OCSE Education at a Glance nel commento de La Voce: L’Italia ha il tasso di laureati più basso tra i paesi Ocse nella fascia d’età compresa tra 24 e 64 anni, con una percentuale pari al 20 per cento rispetto alla media del 40 per cento. La forbice risulta ancora più critica nella fascia 25-34 anni, dove il tasso di laureati è pari al 29 per cento, con un significativo divario di genere, rispetto alla media Ocse del 47 per cento. Nonostante i laureati siano pochi, l'Italia é in una posizione di svantaggio non solo rispetto ai paesi del Nord Europa, caratterizzati da elevati tassi di occupazione sia dei laureati sia dei diplomati, anche grazie alla presenza di un forte sistema formazione tecnica, ma pure rispetto ai paesi dell’Europa meridionale e dell’America Latina. Anche dal punto di vista salariale, in Italia un laureato guadagna mediamente il 40 per cento in più rispetto a un diplomato, ma il differenziale è molto più basso rispetto ad altri paesi europei, quali Germania, Spagna, per non parlare degli Stati Uniti. I dati sulle retribuzioni femminili rispetto a quelle maschili evidenziano disparità di genere che si manifestano in modo marcato a livello di laureate e soprattutto nella fascia delle 25-34 anni, la cui retribuzione è solo il 58 per cento di quella dei colleghi maschi. Nelle aree di informatica, ingegneria e architettura, hanno circa il 9 per cento di probabilità in meno di trovare lavoro rispetto agli uomini. Anche nelle scienze e nella matematica, il divario si attesta sull’8 per cento. A un anno dalla laurea, pur avendo voti più alti, le ragazze vengono assunte per posizioni lavorative meno remunerative rispetto a quelle dei colleghi maschi (in media 1.342 euro contro i 1.539 euro dei compagni di università). https://lnkd.in/e3sQ8csG
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𝐋𝐞 𝐫𝐞𝐜𝐞𝐧𝐭𝐢 𝐥𝐢𝐧𝐞𝐞 𝐠𝐮𝐢𝐝𝐚 𝐝𝐞𝐥 𝐌𝐢𝐧𝐢𝐬𝐭𝐞𝐫𝐨 𝐝𝐞𝐥𝐥’𝐈𝐬𝐭𝐫𝐮𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐞 𝐝𝐞𝐥 𝐌𝐞𝐫𝐢𝐭𝐨 𝐩𝐞𝐫 𝐥𝐚 𝐬𝐜𝐮𝐨𝐥𝐚 𝐩𝐫𝐢𝐦𝐚𝐫𝐢𝐚 𝐞 𝐬𝐞𝐜𝐨𝐧𝐝𝐚𝐫𝐢𝐚 𝐬𝐭𝐚𝐧𝐧𝐨 𝐚𝐥𝐢𝐦𝐞𝐧𝐭𝐚𝐧𝐝𝐨 𝐮𝐧 𝐚𝐜𝐜𝐞𝐬𝐨 𝐝𝐢𝐛𝐚𝐭𝐭𝐢𝐭𝐨: 𝐚𝐥𝐜𝐮𝐧𝐢 𝐥𝐞 𝐯𝐞𝐝𝐨𝐧𝐨 𝐜𝐨𝐦𝐞 𝐮𝐧 𝐫𝐢𝐭𝐨𝐫𝐧𝐨 𝐚𝐢 𝐯𝐚𝐥𝐨𝐫𝐢 𝐟𝐨𝐧𝐝𝐚𝐦𝐞𝐧𝐭𝐚𝐥𝐢 𝐝𝐞𝐥𝐥’𝐢𝐬𝐭𝐫𝐮𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞, 𝐦𝐞𝐧𝐭𝐫𝐞 𝐚𝐥𝐭𝐫𝐢 𝐭𝐞𝐦𝐨𝐧𝐨 𝐜𝐡𝐞 𝐧𝐨𝐧 𝐫𝐢𝐬𝐩𝐨𝐧𝐝𝐚𝐧𝐨 𝐚𝐥𝐥𝐞 𝐫𝐞𝐚𝐥𝐢 𝐞𝐬𝐢𝐠𝐞𝐧𝐳𝐞 𝐝𝐞𝐢 𝐠𝐢𝐨𝐯𝐚𝐧𝐢 𝐝𝐢 𝐨𝐠𝐠𝐢. Una frase che mi ha colpito nel dibattito è quella dello storico Francesco Filippi in un’intervista con Annalisa Cuzzocrea pubblicata su La Repubblica qualche giorno fa: «𝐿𝑎 𝑣𝑒𝑟𝑖𝑡𝑎̀ 𝑒̀ 𝑐ℎ𝑒 𝑜𝑑𝑖𝑎𝑚𝑜 𝑖 𝑔𝑖𝑜𝑣𝑎𝑛𝑖 𝑝𝑒𝑟𝑐ℎ𝑒́ 𝑛𝑜𝑛 ℎ𝑎𝑛𝑛𝑜 𝑖 𝑛𝑜𝑠𝑡𝑟𝑖 𝑠𝑜𝑔𝑛𝑖 𝑒 ℎ𝑎𝑛𝑛𝑜 𝑛𝑢𝑜𝑣𝑒 𝑝𝑎𝑢𝑟𝑒. 𝑁𝑜𝑛 𝑙𝑖 𝑎𝑠𝑐𝑜𝑙𝑡𝑖𝑎𝑚𝑜, 𝑛𝑜𝑛 𝑙𝑎𝑠𝑐𝑖𝑎𝑚𝑜 𝑙𝑜𝑟𝑜 𝑠𝑝𝑎𝑧𝑖𝑜, 𝑑𝑖𝑐𝑖𝑎𝑚𝑜 𝑐ℎ𝑒 𝑛𝑜𝑛 𝑠𝑜𝑛𝑜 𝑖𝑚𝑝𝑒𝑔𝑛𝑎𝑡𝑖 𝑒 𝑓𝑎𝑐𝑐𝑖𝑎𝑚𝑜 𝑙𝑒𝑔𝑔𝑖 𝑝𝑒𝑟 𝑒𝑣𝑖𝑡𝑎𝑟𝑒 𝑐ℎ𝑒 𝑠𝑖 𝑖𝑚𝑝𝑒𝑔𝑛𝑖𝑛𝑜.» Queste parole spingono a riflettere sulla distanza tra ciò che la scuola offre e ciò di cui i giovani hanno bisogno. Stiamo progettando un sistema scolastico che prepara i ragazzi al futuro, o stiamo cercando di replicare un modello educativo che rispecchia il passato, ignorando quanto sia cambiato il mondo? Il mismatch tra il sistema educativo e il mondo del lavoro è ormai evidente. Il recente Rapporto INAPP (Istituto Nazionale per l'Analisi delle Politiche Pubbliche) 2024 evidenzia che il disallineamento ha raggiunto nel 2024 il 47,8% come riscontrato dalle indagini Excelsior Unioncamere MLPS. Oggi ci troviamo di fronte a una convergenza unica di sfide e opportunità, in un mondo che cambia rapidamente, dove le conoscenze e le competenze diventano obsolete con la stessa velocità con cui emergono nuove esigenze. Forse la direzione è ripensare la formazione creando ambienti educativi più flessibili: non basta trasmettere conoscenze statiche, occorre stimolare una creatività attiva, promuovere innovazione, flessibilità e la capacità di rispondere alle esigenze e alle sfide di un mondo in continua evoluzione e pieno di incertezze. Questo comporta trovare un equilibrio tra tradizione e innovazione, capace di formare menti critiche e flessibili, preparate non solo ad affrontare le sfide del presente, ma anche a immaginare e costruire il futuro. Il confronto sulle linee guida del Ministero è ancora aperto, le indicazioni nazionali definitive arriveranno a fine marzo. #Innovazione #Formazione #Istruzione #ScuolaDelFuturo
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📚 Ripensare l'offerta formativa: una prospettiva #Behavioral Il Ministro dell'Istruzione, Giuseppe Valditara, ha sottolineato l'importanza cruciale dell'espansione dell'#offertaFormativa per adattare l'istruzione alle esigenze del mondo del #lavoro e garantire il successo degli studenti italiani. 🔎Tuttavia, le nuove iniziative di quest'anno non hanno ottenuto i risultati sperati. Il liceo "made in Italy" ha attratto solo lo 0,08% delle iscrizioni, mentre gli istituti tecnico-professionali sperimentali, con il percorso breve 4+2, hanno registrato un numero di studenti insufficiente per completare tutte le classi nelle 172 scuole coinvolte. 💡L'articolo riporta le parole della Cgil scuola, che evidenziano un'importante lezione: la mancanza di una reale condivisione con chi vive la #scuola quotidianamente ha giocato un ruolo chiave nel fallimento delle nuove proposte. 🧠Le scienze comportamentali ci insegnano che l'#innovazione e il #cambiamento spesso incontrano resistenze, poiché l'essere umano è naturalmente portato a resistere al cambiamento (status quo bias). È essenziale coinvolgere tutti gli attori in gioco, compresi insegnanti e genitori, per promuovere un'innovazione di successo. 💪🏻 Se stai pianificando un cambiamento e vuoi esaminare le potenziali barriere che potrebbero ostacolare le decisioni e i comportamenti dei soggetti coinvolti, scrivici! 💬 #DecisionEducation #ScienzeComportamentali #EconomiaComportamentale #BehavioralInsight
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Cosa significa fare #orientamento scolastico oggi? In una società che sta cambiando e dove cambia il modo di vivere il lavoro e i valori delle persone diventa fondamentale sostenere i ragazzi nel loro percorso di crescita che è prima di tutto la scoperta dei propri talenti, del loro essere. Nelle scuole #ENGIM l'orientamento non è un processo fondamentale di accompagnamento continuo che segue il giovane nel corso del suo sviluppo e della sua evoluzione personale con obiettivi chiari e percorsi personalizzati che permettano ai giovani di sviluppare le competenze necessarie per inserirsi con successo nel mondo del lavoro e della società. Scopri il progetto #OrientAttivaMente di ENGIM nella sede di Verona 👇👇👇 https://lnkd.in/dUU9RwGM #orientamentoscolastico Fondazione ENGIM Regione Veneto
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- La quota di giovani che non finisce le scuole superiori in Italia è tra le più alte in Europa (12,5 per cento). Nelle regioni del Sud la media si alza al 17 per cento. - La scuola pubblica non riesce più ad essere un efficace ascensore sociale, specialmente nelle comunità più svantaggiate del Paese. - In Italia solo il 6 per cento dei ragazzi e delle ragazze i cui genitori non hanno terminato le scuole superiori otterrà la laurea. Il 65 per cento resterà allo stesso livello di istruzione. - Il Sud vince per giovani che non raggiungono il livello minimo di competenze scolastiche e per NEET (Not engaged in Education, Employment or Training). Vogliamo continuare a guardare o facciamo qualcosa di concreto per contribuire al cambiamento?!? #TeachForItaly #educationmatters #educationispower
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#orientamento #informazione #agenzieperillavoro 🆕 Assolavoro ha stipulato nelle scorse settimane un protocollo importante con il #ministerodellistruzioneedelmerito per promuovere l'orientamento ai fini dell'occupabilità delle nuove generazioni. 🧭 Le 30 ore di orientamento per i differenti ordini di scuola in Italia hanno stimolato i diversi soggetti ad interloquire con il sistema formativo e le #apl sono un soggetto importante. 🛣️ Molti studenti ad oggi non conoscono le #agenzieperilavoro ed il loro ruolo nel mercato del lavoro italiano ed internazionale. Stigmi, timori, falsi miti accompagnano la fase di transizione degli studenti dalla scuola al lavoro. 👌 Numerosi studenti desiderano vivere un orientamento ed una scelta di carriera che gli permetta di esplorare diversi ruoli e settori con un approccio trasversale 👓 Vedo questo protocollo come un tassello importante per informare ed orientare quegli studenti che hanno un focus specifico con il proprio obiettivo di carriera: entrare da subito nel mercato del lavoro e/o crescere professionalmente. 👉 https://lnkd.in/e9WArCYM
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Le competenze socio-emotive sono pilastri su cui costruire un’educazione inclusiva e di qualità, promuovendo il benessere e il successo delle studentesse e degli studenti. Si tratta di competenze fondamentali per creare una società più coesa e inclusiva, in cui ogni individuo possa esprimere al meglio il proprio potenziale. La piena realizzazione personale e professionale si raggiunge infatti trovando un equilibrio tra le proprie inclinazioni, ciò in cui si eccelle e ciò di cui il mondo ha bisogno. L'educazione è il ponte che unisce tutte queste dimensioni. Tuttavia, dall’indagine condotta nel nostro Paese - che ha coinvolto circa 6.000 quindicenni, in rappresentanza di 22.600 studenti/esse in Emilia-Romagna e 14.600 a Torino - emergono disparità nelle competenze socio-emotive degli studenti in base a età, sesso e background familiare. L’analisi italiana ci restituisce, inoltre, un quadro in cui le competenze socio-emotive crescono in modo più marcato nei licei rispetto agli istituti professionali, mentre gli istituti tecnici occupano una posizione intermedia in questa classifica. Realizzato con il Ministero dell’Istruzione e del Merito, la Fondazione Compagnia di San Paolo e INVALSI, l’incontro ha offerto uno spazio di approfondimento sui risultati emersi dalla OECD - OCDE Survey on Social and Emotional Skills (SSES), evidenziando il ruolo strategico di queste competenze nel contesto educativo. Durante il convegno è emersa la centralità della collaborazione tra istituzioni, università e altri attori strategici del territorio. Solo unendo competenze e risorse è infatti possibile sviluppare soluzioni educative basate su evidenze scientifiche, in grado di rispondere alle sfide contemporanee e migliorare il futuro delle nuove generazioni. Scopri di più sull'evento “L’indagine OCSE sulle competenze socio-emotive degli studenti” 👉 https://lnkd.in/eSrFuEBZ
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