“Bastava ascoltare, guardare negli occhi, concedere. Una volta, una sola volta. Invece non lo hanno fatto. Perché per loro non eravamo degni di essere ascoltati. Perché i matti, i malati, vanno curati, mentre le parole, il dialogo, è merce riservata ai sani” “Tutto chiede Salvezza” di Daniele Mencarelli Le Comunità Terapeutiche e Socio Riabilitative in psichiatria hanno diritto di essere trattate come tutte le altre realtà di cura - che hanno ottenuto tutte gli adeguamenti tariffari- consentendo loro di conservare tutti i requisiti di qualità avendo avuto l’adeguamento delle rette. 🪧 Al fine di portare la questione all’attenzione dell’Istituzione Regionale del Lazio Regione Lazio e dell’Opinione Pubblica e individuare forme che permettano la sopravvivenza di queste importanti realtà, gli Enti di rappresentanza firmatari del presente documento, hanno indetto una MANIFESTAZIONE per il giorno 11 FEBBRAIO 2025, dalle ore 10.30 alle ore 13.00 in Via Rosa Raimondi Garibaldi, davanti all’ingresso della Regione Lazio. Anascop - Confcooperative Sanità Lazio - CONF.E.P.I. - Federazione Cultura - Fenascop - Federlazio - Associazione Piccole e Medie Imprese del Lazio - Mito e Realtà - Strutture Federate Reverie
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Giovedì ho partecipato alla tavola rotonda organizzata dalla consigliera Della Casa, in qualità di presidente Fand Roma Odv. Si è parlato delle molte criticità che hanno in comune le patologie cronico degenerative metaboliche e gastrointestinali nella nostra regione (Lazio), ad esempio la mancanza di presa in carico del paziente, la non totale applicazione di Percorsi Diagnostico Terapeutico Assistenziali univoci che consentano al cittadino di avere le stesse cure su tutto il territorio, e di un tema a me molto caro: la mancanza di continuità ospedale-territorio. Il lavoro da fare è davvero tanto, ed in quest'ottica ho chiesto alla Consigliera di considerare le Associazioni di Pazienti come una risorsa da utilizzare in più campi. FAND - Associazione Italiana Diabetici è una delle poche associazioni dove tutti i membri sono anche pazienti, alcuni dei nostri soci sono City Competent, e da qualche anno abbiamo sposato con entusiasmo il modello di partecipazione della Patient Advocacy. Le proposte sono molte, spesso realizzabili con poche risorse, a volte addirittura a costo 0 usando strumenti che già esistono, ma che non vengono valorizzati, o non si conoscono. Di cosa abbiamo bisogno? Di partecipazione da parte dei diretti interessati, e di un interlocutore che sia davvero interessato alla risoluzione delle criticità.🫂 Siamo decisamente sulla strada giusta 💪 #dietistadiabetica #fandodv #fandromaodv #patientadvocacy #ptda #regionelazio #AscoltoAttivo #malattiecroniche #malattiecronicodegenerative #patologiecroniche #presaincarico #continuitaospedaleterritorio #diabete #diabetetipo1 #diabetetipo2 #obesità #prevenzione #citycompetent
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FIRMA l’Appello “Tornano gli OPG? Per i “folli rei” ancora manicomio? La sconcertante proposta di una commissione del Consiglio Superiore della Magistratura (CSM) Gli Ospedali Psichiatrici Giudiziari – “autentico orrore indegno di un Paese civile”, così li aveva definiti il Presidente della Repubblica Napolitano (https://lnkd.in/dSTR-twc) – sono stati chiusi, dopo una lunga battaglia civile, con la legge di riforma n. 81 del 2014. Si è avviato così un faticoso processo per superare l’ultimo baluardo della logica manicomiale, l’OPG, che era sopravvissuto persino alla Riforma Basaglia. Un processo – sostenuto all’inizio persino da un Commissario governativo straordinario – che nonostante l’impegno di tanti operatori, esposti a delicati impegni professionali e a grandi fatiche – si è dimostrato subito denso di ostacoli e contraddizioni, e che ha visto una attuazione molto diversificata nel territorio nazionale: non a caso la cosiddetta lista di attesa per entrare in Rems si concentra in poche regioni. Un percorso reso ancor più difficile per la debolezza di cui soffrono molti servizi di salute mentale (e sociali) nel territorio e, diciamolo chiaramente, per un uso inappropriato della Rems da parte di alcuni magistrati (si veda il fenomeno abnorme delle misure provvisorie). Su queste difficoltà si era pronunciata la stessa Corte Costituzionale della Repubblica (sentenza 22/2022). Di fronte a questa situazione, invece di reclamare con la massima urgenza più risorse e sostegni ai servizi di salute mentale nel territorio, indispensabili anche per assicurare il diritto delle persone autori di reato alle cure in carcere e meglio, se possibile, fuori; invece di affrontare la questione della non imputabilità (vera radice del doppio binario che continua a destinare i folli rei al trattamento speciale tipico della logica manicomiale), arriva una sconcertante – preoccupante – proposta del Consiglio Superiore della Magistratura. Una proposta di delibera della Commissione mista (del 17.11.2024, costruita senza alcuna consultazione pluralista della società civile impegnata da anni in questo campo) approvata dal plenum CSM il 22 gennaio us (https://lnkd.in/dfN-_4cx) prefigura come soluzione – al di là delle intenzioni e delle forme – il ritorno ai manicomi giudiziari: con il raddoppio dei posti in REMS (oltre 700 nuovi posti: al momento della chiusura gli ospiti OPG erano 906! e altro che Rems “extrema ratio”), la gestione affidata al Ministero della Giustizia, strutture territoriali e percorsi speciali (separati) per i pazienti folli autori di reato, creazione di tre superRems ad alta sicurezza (nord, centro, sud) per le persone pericolose (si badi bene: da contenere e custodire prima che da curare).
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Pubblico un articolo di Magri Marco sul tema delle potenzialità che deriverebbero dall'aggregazione organizzata, aggiungo anche per percorsi di presa in carico, dei MMG, che condivido anche perchè, nel concreto, le ha realizzate in una logica di collaborazione intelligente con le ASST del territorio dove opera. Ha il pregio di voler riportare il focus sui temi organizzativi che è un punto che spesso ribadisco..... Alcuni condivisibili passaggi: ✔ Ma è anche vero che da questo “presidio” passano la più importanti problematiche del nostro SSN: le liste di attesa, gli affollamenti dei pronti soccorsi, l’appropriatezza, l’assistenza domiciliare, l'integrazione socio sanitaria. ✔ Solo con modelli gestionali nuovi ed innovativi è possibile conservare l’autonomia, chiarezza di obiettivi ma anche motivazione......
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Pazienti e associazioni pazienti hanno un ruolo fondamentale nella società: orientare le politiche sociosanitarie e vigilare sui diritti dei malati e dei guariti. Il ruolo “politico” delle associazioni pazienti deve crescere per pretendere quel coinvolgimento progettuale e di monitoraggio sulle scelte che hanno una ricaduta sulle vite dei malati. La PatientAdvocacy riguarda le attività che interessano tutti gli aspetti della vita del paziente: dalla ricerca alla scelta dei trattamenti da fare, dalla valutazione delle sue esigenze, all’identificazione dei suoi bisogni, fino alla pianificazione di una strategia per trovare risposte adeguate e la sua valutazione. La patient advocacy, parte dal coinvolgimento delle associazioni dei pazienti, è un modello di partecipazione del cittadino, dove le associazioni agiscono come lobby d’interesse. In questo caso, nell’interesse di bambini e ragazzi malati di cancro, Ageop Ricerca lavora per creare un’alleanza con il mondo clinico e socio-sanitario e politico – istituzionale per creare percorsi di cura virtuosi e una gestione adeguata dei problemi socio-assistenziali. É ora che anche i legislatori e gli amministratori riconoscano la capacità di visione politico sanitaria delle associazioni pazienti e che, soprattutto a livello regionale, si passi da un ruolo puramente consultivo ad una vera e propria co progettazione sanitaria per mettere davvero per mettere la persona che ha una patologia, e la sua famiglia, al centro del percorso di cura e dell’assistenza socio-sanitaria.
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Viviamo un paradosso: mentre combattiamo l’indifferenza generale verso i problemi del nostro settore, a volte ci scontriamo con l’individualismo della nostra categoria. Essere parte di un’associazione significa unire le forze, amplificare la nostra voce e crescere insieme. 🪧Ora più che mai, la nostra partecipazione attiva è fondamentale. 😷Dopo la pandemia, con le crescenti difficoltà economiche e organizzative, e la rottura del patto di fiducia con i pazienti, il nostro sistema sanitario è a rischio. Il 20 novembre scenderemo in piazza, uniti agli infermieri, per chiedere risposte chiare: • Che fine hanno fatto le promesse sui tavoli ministeriali e la responsabilità medica❓ • Quali investimenti sono previsti per la sanità nella prossima finanziaria❓ 🛟O agiamo ora per salvare il Servizio Sanitario Nazionale e la nostra professione, o rischieremo di affondare per sempre. Il Segretario Nazionale apre così la direzione Nazionale di oggi a Catania, organo in cui si definiscono gli obiettivi, si pianificano le attività e si prendono decisioni che avranno un impatto sul futuro della linea associativa. 🌐www.anaao.it #ioscelgoanaao
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Negli anni l’Associazione per le Unità di Cura Continuativa “Moby Dick” si è spesso trovata a trattare il tema del dolore globale, della sofferenza, nei suoi incontri congressuali e nelle sue aree di formazione; partendo dal Congresso del 2009 a Reggio Calabria: “Sofferenza e disperazione” -il paziente, l’operatore e la persona, quale terapia per quale dolore- abbiamo portato la tematica e spunti di riflessione ed di intervento a Milano“La Sofferenza nella malattia”, Dall’oncologia Pediatrica all’Età avanzata… per una buona pratica clinica in psico&oncologia, Verona, Firenze: “La Sofferenza nella malattia”, dall’Etica alla pratica Clinica, Taranto e ovviamente sul territorio di Roma; Convegni ai quali molti dei presenti oggi hanno partecipanto contribuendo alla Storia Associativa. Dopo l’esperienza del Covid ed il nostro Congresso “Il terzo uomo. Vicinanza Vs Paura Il LongCovid della Relazione d’Aiuto” vogliamo affrontare di nuovo la tematica della sofferenza e del dolore nel percorso di cura e partendo dal titolo provvisorio e provocatorio che inserisce la parola “Cura Palliativa” mi soffermo nell’introduzione nel sottolineare due aspetti che vorrebbero essere il tema trainante della due giorni: La legge 38 del 2010 con l’accesso alle terapie del dolore, disattesa nei modi e nei termini di applicazione; le Cure Palliative, intese come dare sollievo, eliminare il dolore e la sofferenza, vengono confinate esclusivamente nel fine vita e non in tutto il percorso di cura: dal primo accesso, anche telefonico, alla comunicazione della diagnosi e prognosi, fino all’uscita della malattia dalla persona: guarigione o decesso… e anche oltre visto che la malattia con il suo carico di dolore continua a perdurare, in diversi casi, anche dopo.
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📌Questa mattina Francesco Crisafulli, in rappresentanza della FNO TSRM e PSTRP, ha partecipato alla tavola rotonda sulla violenza nei confronti dei professionisti della salute, nell’ambito degli Stati generali della comunicazione per la salute organizzato da Federsanità- Confederazione delle Federsanità Anci Regionali, in collaborazione con PA Social. ✋🏻Crisafulli, citando le 16mila segnalazioni relative ad aggressioni agli operatori sanitari iscritti agli Ordini TSRM e PSTRP (Rapporto ONSEPS 2023), ha menzionato la fragilità dell'immagine del professionista della salute che andrebbe rinforzata per la sua rilevante funzione sociale nella società. ⚠️Gli episodi di violenza verbale e fisica nei confronti delle operatrici ed operatori si moltiplicano e rischiano, da un lato, di alimentare la cosiddetta medicina difensiva e, dall'altro, possono scoraggiare l'avvicinarsi delle nuove generazioni alle professioni della cura. 💪🏻Il rinforzo di autorevolezza, competenze, sensibilità, e autorità dei professionisti sanitari sono le direttrici su cui la Federazione nazionale sta lavorando su più fronti, informativi e formativi. Così come l'impegno per migliorare le esperienze soggettive delle persone negli ambienti di cura che sono elemento determinante per la costruzione dell'immagine dei nostri servizi. 📺 Crisafulli ha chiuso il suo intervento sottolineando l'importanza del ruolo dei media nella narrazione del lavoro di tutti i professionisti sanitari e socio-sanitari e non solo di alcuni, evidenziando l’impegno collettivo nella qualificazione del ruolo degli operatori di servizio pubblico. #fnotsrmpstrp #professionistisanitari #professionisanitarie #sanità #contronarrazione
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Linea guida della Società Italiana di Medicina Subacquea ed Iperbarica (SIMSI) Terapie dell’ipoacusia improvvisa neurosensoriale idiopatica SINTESI DELLE RACCOMANDAZIONI: In soggetti con ipoacusia improvvisa neurosensoriale idiopatica si raccomanda, come terapia iniziale, l’associazione di OTI e terapia cortisonica sistemica e/o intratimpanica. https://lnkd.in/dKT7Y37N
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🖍 IL PUNTO DI VISTA DEL COSP SU CRITICITA' E PROSPETTIVE DALLA RELAZIONE DEL DIRETTORE DEL DISTRETTO SOCIO-SANITARIO Fonte: Comitato Orvietano per la Salute Pubblica Marchino ha illustrato un’ampia panoramica dei servizi presenti sul territorio, soffermandosi su alcuni come il Centro di Salute Mentale e SERD (servizio per le dipendenze), la Sanità Penitenziaria, le Cure Palliative, ma tralasciando altri come il Servizio Sociale del Distretto (che con un’assistente sociale ogni 10.000 abitanti è il Distretto con meno figure sociali di tutta l’Umbria!), l’Assistenza Domiciliare Integrata, il Servizio Riabilitativo, i Centri Diurni (“L’Albero delle voci” per gli adulti, “Il piccolo principe” per i minori). Ha inoltre elencato alcune criticità: la mancanza di strutture residenziali territoriali pubbliche come le RSA (Residenza Sanitaria Assistita) e l’Hospice, la carenza drammatica dei medici di Continuità Assistenziale (Guardia Medica), dei Medici di Medicina Generale, carenze che fanno sì che alcuni territori rimangano scoperti di tali figure.
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