#Stargate. Il presidente americano ha dato l’annuncio dalla Casa Bianca con a fianco i tre ceo delle aziende coinvolte: #OpenAI, #Softbank e #Oracle. Un contributo arriverà anche dal fondo emiratino #MGX, mentre #Microsoft, #Nvidia e #Arm saranno partner. Con il progetto, Washington vuole vincere la partita tech con la Cina. Ma quello di #Trump è anche un segnale a #Musk: tutti sono importanti, nessuno è indispensabile. ✍ Lorenzo Santucci https://lnkd.in/djWXEvuR
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Il futuro Usa fa rima con IA. Cos’è Stargate, la joint venture lanciata da Trump Di Lorenzo Santucci Il presidente americano ha dato l’annuncio dalla Casa Bianca con a fianco i tre ceo delle aziende coinvolte: OpenAI, Softbank e Oracle. Un contributo arriverà anche dal fondo emiratino MGX, mentre Microsoft, Nvidia e Arm saranno partner. Con il progetto, Washington vuole vincere la partita tech con la Cina. Ma quello di Trump è anche un segnale a Musk: tutti sono importanti, nessuno è indispensabile Un progetto a tre di intelligenza artificiale, da almeno 500 miliardi di dollari, per finanziare infrastrutture tecnologiche degli Stati Uniti. In una parola: Stargate. L’annuncio di Donald Trump non poteva essere che in pompa magna. Dalla Casa Bianca, con a fianco i direttori delle tre società coinvolte. Chiamati in causa sono tre colossi del settore, quali SoftBank (il cui ceo Masayoshi Son un mese fa aveva già promesso di immettere tra i 100 e i 200 miliardi di dollari nel mercato tehc a stelle e strisce), Oracle e OpenAI, ma un contributo economico arriverà dal fondo di investimento emiratino MGX e un ruolo di partner lo ricopriranno anche Nvidia, Microsoft, Arm. Dalla joint venture, che secondo il presidente americano dovrebbe creare oltre 100.000 posti di lavoro, verrà costruita “l’infrastruttura fisica e virtuale per supportare la prossima generazione di intelligenza artificiale”. Le tre aziende si concentreranno nella realizzazione di 20 data center, probabilmente da 5 gigawatt come aveva chiesto mesi fa OpenAI, di cui alcuni già in fase di costruzione in Texas, necessari per………… https://lnkd.in/dFRe8ppG
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📢 Ieri #OpenAI ha annunciato The #Stargate Project, un’iniziativa che prevede un investimento di 500 miliardi di dollari nei prossimi quattro anni per costruire una nuova infrastruttura AI negli Stati Uniti, a supporto proprio di #OpenAI. La collaborazione coinvolge partner come SoftBank, #NVIDIA, Oracle, Microsoft. Se Stargate riuscirà nei suoi intenti, aziende come #OpenAI e NVIDIA potrebbero assicurarsi una crescita continua e sostenuta per anni. NVIDIA, con i suoi chip avanzati, e OpenAI, grazie alla continua evoluzione dei suoi modelli, potrebbero consolidare ulteriormente il loro ruolo centrale nell’ecosistema AI globale. Non posso fare a meno di notare che l’annuncio arrivi subito dopo l'insediamento di Trump, coerentemente con la sua decisione di annullare l'Ordine Esecutivo firmato nell'ottobre 2023 da Biden, che aveva introdotto linee guida per la sicurezza nello sviluppo e nell’uso dell’AI. La revoca di queste regole, combinate con l’enorme portata di Stargate, sembra indicare una chiara direzione: meno vincoli normativi e maggiore enfasi sul posizionamento strategico degli Stati Uniti come leader globale nell’AI. Nonostante la narrativa del "voler creare nuovi posti di lavoro e stimolare la crescita globale", Stargate sembra essere a tutti gli effetti un tentativo strategico degli Stati Uniti di affiancare e superare la Cina nella corsa al progresso tecnologico. Questo progetto non è solo una questione economica: rappresenta una visione strategica che punta a consolidare la supremazia americana nel settore #AI, con implicazioni dirette per la sicurezza nazionale, l'ecosostenibilità dell'economia statunitense e l’equilibrio geopolitico globale.
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Trump annuncia un progetto AI da 500 miliardi di dollari. Ecco i 12 punti chiave del Progetto Stargate: 1. Un megaprogetto da 500 miliardi di dollari ↳ Tra i più grandi investimenti nell’AI di sempre. ↳ Definito l’inizio di una Età dell’Oro dell’AI. 2. Trump svela il Progetto Stargate ↳ L’ex presidente Donald Trump presenta il progetto. ↳ Posizionato come pilastro per la leadership AI degli USA. 3. 20 giganteschi data center ↳ Saranno costruiti 20 data center, ognuno di 500.000 piedi quadrati. ↳ Il primo nascerà in Texas. 4. I protagonisti del progetto ↳ OpenAI, SoftBank, Oracle e MGX degli Emirati Arabi Uniti. ↳ Un’alleanza strategica di potenze globali. 5. Creazione di 100.000 posti di lavoro ↳ Stargate promette oltre 100.000 nuovi impieghi. ↳ Un impulso alla reindustrializzazione americana. 6. Una soluzione alla crisi energetica dell’AI ↳ Il progetto integra strutture per la generazione di energia. ↳ Pensato per soddisfare le enormi richieste energetiche dell’AI. 7. Revoca delle regole sulla sicurezza AI di Biden ↳ Trump elimina l’ordine esecutivo di Biden sulla sicurezza AI. ↳ Stop alla supervisione federale. 8. USA vs Cina: la corsa all’AI ↳ Stargate mira a contrastare il dominio AI della Cina. ↳ Punta a garantire la leadership tecnologica degli Stati Uniti. 9. Primo data center in costruzione in Texas ↳ I lavori sono già iniziati ad Abilene, Texas. ↳ Un segnale della rapidità di esecuzione. 10. SoftBank vola in borsa (+8%) ↳ L’annuncio ha fatto impennare il titolo SoftBank. ↳ Un chiaro segnale di fiducia da parte degli investitori. 11. Il ruolo centrale di NVIDIA ↳ Le GPU NVIDIA saranno il cuore tecnologico del progetto. ↳ Una conferma del dominio NVIDIA nell’hardware per l’AI. 12. Un’Età dell’Oro per l’AI ↳ Stargate segna l’inizio di una nuova era tecnologica. ↳ Promette cambiamenti economici e sociali senza precedenti.
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Tutto ciò mi fa venire in mente un termine Broligarchy Una parola inglese apparsa recentemente in alcuni media in associazione alla futura presidenza Trump. È formata da bro + oligarchy e il suffisso –archy, corrispondente all’italiano –archia, fa capire facilmente che si tratta di un tipo di governo o di dominio. Il significato specifico di broligarchy però non è trasparente senza alcune informazioni aggiuntive. Il nome broligarch evoca un appartente a un gruppo ristretto di tech bro, plutocrati della Silicon Valley che direttamente o indirettamente hanno pieno controllo delle tecnologie digitali (e quindi di chi le usa), e che hanno avuto un ruolo fondamentale nell’elezione di Trump, ben oltre gli ingenti contributi finanziari: l’uso che ha fatto Musk del social X per pilotare le scelte di voto è un esempio eclatante. Si prevede che personaggi come Elon Musk eserciteranno un’influenza incommensurabile nella nuova amministrazione, non solo per proteggere i propri interessi ma anche per imporre un’ideologia secondo cui il concetto “tradizionale” di democrazia è superato.
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➡ Crescono i dubbi sull'intelligenza artificiale: rallenta la spesa e si teme una bolla speculativa ✳ L'entusiasmo per l'intelligenza artificiale (AI) sembra subire un brusco arresto. Le previsioni di fatturato di ARM, azienda leader nella progettazione di chip, si rivelano deludenti, alimentando i dubbi già emersi la scorsa settimana sul rallentamento degli investimenti in AI da parte delle aziende tecnologiche. ❌ Rallenta la crescita di produttività Le aspettative elevate non sono state soddisfatte: ARM prevede un fatturato per il 2024 compreso tra 3,8 e 4,1 miliardi di dollari, ben al di sotto delle stime degli analisti. Questo calo ha fatto scendere le azioni di ARM dell'8%, rafforzando il timore che il contributo dell'AI alla crescita di produttività sia inferiore alle aspettative iniziali. ⁉ Una bolla speculativa in vista? Il capo economista di Apollo Global, Torsten Sløk, lancia un monito: le prime 10 società dell'S&P 500 sono oggi più sopravvalutate di quanto lo fossero durante la bolla tecnologica della metà degli anni '90. Il parallelo con la bolla dot-com è evidente: all'epoca, l'approvazione del Telecommunications Act spinse a ingenti investimenti in "materiale per le comunicazioni", raddoppiando gli investimenti aziendali negli Stati Uniti tra il 1995 e il 1999. Iscriviti ora la canale: https://lnkd.in/dBKnbGK2 ❇ Investimenti massicci in AI, ma a quale scopo? Oggi, l'entusiasmo per l'AI sta generando investimenti simili, principalmente da parte di aziende come Nvidia, che stanno aumentando la capacità in questo campo. L'approvazione del CHIPS and Science Act ha iniettato 280 miliardi di dollari nel settore dei chip di semiconduttori, GPU, infrastrutture di data center e altri servizi e software cruciali per i modelli e le applicazioni di AI. ⁉ Un rischio da non sottovalutare Questa corsa all'espansione della capacità di calcolo, simile a quella degli anni '90, comporta un rischio significativo: la domanda di servizi di AI da parte degli utenti finali potrebbe non soddisfare le aspettative, sottoutilizzando la capacità e rendendo vani gli investimenti di capitale effettuati oggi. 🆘 Lezioni dalla storia La storia non si ripete mai uguale, ma spesso fa rima. La differenza principale tra oggi e gli anni '90 è che i grandi investimenti provengono da grandi aziende consolidate, non da piccoli imprenditori che esploravano una nuova nicchia. ❇ Un approccio tecno-scettico Mentre l'entusiasmo per l'AI vacilla, alcuni osservatori, come Evgeny Morozov, autore di "L'ingenuità della rete. Il lato oscuro della libertà di internet" e "Internet non salverà il mondo", adottano un approccio tecno-scettico, evidenziando il lato oscuro di questa tecnologia e i rischi di una bolla speculativa. 📐 Conclusioni Il futuro dell'AI rimane incerto. È fondamentale valutare attentamente i rischi e le potenziali delusioni, tenendo conto delle lezioni del passato e adottando un approccio realistico e ponderato.
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Donald Trump ha annunciato un progetto da $500 miliardi per l’AI negli Stati Uniti! Si tratta di Stargate, una nuova società nata dalla collaborazione tra OpenAI, SoftBank e Oracle, che avrà un ruolo chiave nello sviluppo dell’AI “made in USA”. Il progetto è colossale e prevede un investimento iniziale di $100 miliardi, che potrebbero poi diventare $500 nei prossimi anni, e la creazione di circa 100.000 posti di lavoro. L’alleanza mette assieme tre veri e propri colossi dei rispettivi settori: 💰 SoftBank, uno dei più grandi fondi di investimento in tecnologia al mondo, si occuperà della parte finanziaria, con il suo CEO Masayoshi Son che ricoprirà la carica di presidente di Stargate 🧠 OpenAI, l'azienda che ha creato ChatGPT ed una delle (se non LA) leader mondiale nell'AI, gestirà le operazioni e definirà la strategia 💻 Oracle, uno dei giganti mondiali del cloud computing con data center in tutto il pianeta, contribuirà con la costruzione dei datacenter Ma a cosa servirà Stargate? L’obiettivo del progetto è ampliare l'infrastruttura necessaria a far crescere l'IA negli Stati Uniti. E questo attraverso: 💾 La costruzione di Data center: fondamentali perché ospitano i server e le apparecchiature di calcolo necessarie per elaborare grandi quantità di dati e addestrare i modelli di AI ⚡ L’approvvigionamento di energia: necessaria in grandi quantità per far funzionare i sistemi di AI 💧 L'accesso a risorse idriche: fondamentali per garantire il raffreddamento di queste strutture enormi che altrimenti si surriscalderebbero 🔧 L’accesso ai chip: essenziali per elaborare la gigantesca mole di dati necessaria all'IA Il progetto arriva come "risposta" a ciò che succede in giro per il mondo: secondo OpenAI, infatti, ci sono $175 miliardi pronti per essere investiti in progetti di AI a livello globale e, se gli Stati Uniti non dovessero attrarre questi fondi, potrebbero essere indirizzati verso progetti sostenuti dalla Cina, rafforzando così l'influenza globale del Partito Comunista Cinese. Cosa ne pensi? Secondo te questo enorme progetto avrà effetti positivi o negativi?
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I giganti della tecnologia sono vecchi. Ognuno di essi è stato fondato più di 20 anni fa: Apple e Microsoft negli anni ’70, Amazon e Google negli anni ’90 e Facebook nel 2004. Perché non è emerso alcun nuovo concorrente in grado di sconvolgere il mercato? La risposta non è che i giganti della tecnologia di oggi siano semplicemente più bravi a innovare. Le migliori prove disponibili — i dati sui brevetti — suggeriscono che è più probabile che le innovazioni provengano da start-up che non da aziende affermate. La verità è che i giganti della tecnologia hanno imparato a fermare il ciclo della disruption.
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Non era difficile percepire che così è. In Italia, sicuramente. Quando si tratta di fare “scale up” su progetti, start up, spin off centrati sull’ #AI, l’investitore si volatilizza. Ma a quanto pare non è una criticità solo “Made in Italy”. E quindi anche dove si è investito, la paura che sia in arrivo una nuova bolla sull’ intelligenza artificiale. Ma e’ presto detto, i casi aziendali di successo nell’AI, hanno una storia di almeno 12-18 anni ed è chiaro, quindi, che l'entusiasmo degli investitori vada altrove. Unico vincitore del recente boom dell'IA? Solo OpenAI Nè Microsoft né Google che negli anni hanno fatto investimenti straordinari ma valorizzando il valore delle loro azioni per i servizi erogati. Di contro, il più grande beneficiario del flusso di capitale in ambito #LLM è stato ed è NVIDIA che progetta e vende i migliori chip per l'addestramento e l'esecuzione di moderni modelli di intelligenza artificiale. I giganti della tecnologia ne hanno acquistati decine di migliaia, usandoli per i propri scopi ma anche affittandoli ad altre aziende più piccole. I fornitori di cloud sono tutti dentro. Di conseguenza le società di #venturecapital stanno costruendo i propri #cluster per conquistare le #startup. In ogni caso, il 2024 ha visto Nvidia diventare l'azienda più preziosa al mondo. Quindi le centinaia di miliardi di dollari di investimenti dell'industria tecnologica nell'IA sono in gran parte un investimento in chip Nvidia, hardware e infrastrutture necessari per supportare e distribuire chip dell’azienda e la potenza necessaria per alimentare i suoi chip. IL RE E’ NUDO! Pia illusione, quindi, per tutti gli altri produttori di AI che hanno gareggiato sperando di conquistare clienti attraverso una combinazione migliore di ingegneria, dati migliori e ricerche o scommesse sui prodotti più intelligenti. E quindi il rischio che la scommessa verso la potenza di calcolo venga persa a causa dei modelli che possono diventare rapidamente obsoleti, determinando l’accumulo di hardware fisico per contenerlo. Mentre ci avviciniamo al secondo anniversario del rilascio di ChatGPT, tuttavia, la domanda di chip AI sembra raffreddarsi leggermente e investitori e analisti si stanno iniziando a porre qualche domanda. In Sequoia Capital la venerabile azienda VC, il partner David Cahn sottolinea come già da tempo, l’evidenza di un grande divario tra le aspettative di entrate implicite nella costruzione dell'infrastruttura AI e l'effettiva crescita delle entrate nell'ecosistema AI, che è anche un proxy per il valore dell'utente finale e si chiede se la domanda da 200 miliardi di dollari dell'IA si sia risolta risolta piuttosto che esacerbata. L’articolo di #JohnHerrman per la testata #intelligencer da leggere tutto e deve far riflettere! https://lnkd.in/dN_5S5KE
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Europa al Bivio: Competere nella Rivoluzione del Cloud AI da 500 Miliardi di Dollari. STARGATE: La scommessa AI da 500 miliardi di dollari Trump ha annunciato il più grande piano infrastrutturale della storia: una rete cloud AI da 500 miliardi di dollari, interamente finanziata da privati e guidata da OpenAI, Oracle, SoftBank, Microsoft, Nvidia e ARM. L'obiettivo? Consolidare il dominio statunitense nell'AI e nel cloud computing, una supremazia già evidente considerando che persino la Cina ha storicamente dipeso dalle infrastrutture USA (fino ai recenti divieti). Sebbene l'obiettivo a lungo termine sia di 500 miliardi di dollari, sono già previsti 100 miliardi per quest'anno. Le aziende statunitensi investono oltre 300 miliardi di dollari all'anno nel cloud, con Microsoft che pianifica di spenderne 80 miliardi entro il 2025. Questo progetto si allinea con la visione di Sam Altman, che punta a raccogliere 1 trilione di dollari per OpenAI e raggiungere l'AGI, un passo necessario per competere con giganti come Google, Meta e Amazon. Trump vince, la Silicon Valley avanza: Nonostante Trump si prenda il merito, STARGATE è interamente finanziato da privati, una mossa strategica dei colossi tecnologici per ottenere influenza a Washington, pur continuando a competere tra loro. E l’Europa? Mentre gli Stati Uniti si sfidano nella “guerra del cloud AI,” l’Europa rimane concentrata sulle regolamentazioni, rischiando di trasformarsi in un campo di battaglia per le influenze di USA e Cina. La domanda per l'Europa: Con l’AI che sta diventando un’infrastruttura globale da 500 miliardi di dollari, come può l’Europa innovare? Quali nuovi modelli di business o strategie possono aiutare il continente a competere o collaborare con i giganti tecnologici americani? Il momento di agire è adesso. Il futuro dell’Europa nell’economia guidata dall’intelligenza artificiale è in gioco. Cosa pensi sia la prossima mossa dell’Europa?
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