Quante volte si è dibattuto sulle criticità che caratterizzano il ruolo del direttore di gara in una partita di calcio? Ecco un valido strumento ausiliario già esistente da qualche tempo ma poco impiegato e che dovrebbe e potrebbe presto diventare una regola fissa. Non solo per una crescita del sistema arbitrale ma anche della cultura sportiva italiana. ⬇️ ✍🏻 il mio contributo per Quarto Posto News #giornalismo #sport #giornalismosportivo #articolo #analisi #arbitri #AIA #FIGC
Post di Francesco Mafera
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Con Arturo Mugnai e Matteo Cioffi nel fantastico auditorium FIGC - Federazione Italiana Giuoco Calcio a parlare di obiettivi e comunicazione come strumento di lavoro. Lo facciamo con i preparatori atletici e la domanda è sempre la stessa: se è vero che nessuna società della Lega Serie A si sognerebbe di affrontare una stagione senza preparatore atletico, perché mai dovrebbe affrontarla senza preparatore mentale? #psicologiasportiva #sportpsychology #psicologiadellosport #softskills
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Performance e critiche di Eren Elmalı: Un'analisi approfondita della prestazione di Eren Elmalı e delle critiche che ha ricevuto. Scopri momenti importanti, punti di forza e aree di miglioramento nel mondo dello sport. Eren...
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Elogio alla complessità e all’incertezza Spagna Vs Italia La lezione più preziosa è sbagliare. L’errore può sembrare una sconfitta, in realtà è una grande opportunità di apprendimento. Ogni errore insegna qualcosa di nuovo e ci spinge a migliorare. La prossima volta che incontriamo un ostacolo, ci chiederemo: "Cosa possiamo imparare da questa esperienza?" Aver la capacità di trasformare le nostre sfide in opportunità di crescita, penso sia questo il segreto del vero successo. L’errore può essere una grande occasione di crescita se lo si sa gestire al meglio. E allora cosa ci ha insegnato la partita di Euro 2024 Spagna - Italia? Approfitto del post del collega Tomasz Byszko, per porre alcune mie riflessioni. La gara di ieri non era solo una partita valida per il passaggio del turno a Euro 2024, ma una vera e propria competizione tra due scuole calcistiche prestigiose che da sempre sono in forte competizione l’una sull’altra. Con grande rispetto e silente ammirazione, si studiano, si osservano e come un rapporto diadico prendono spunti dalle rispettive matrici culturali divergenti, ma simili in molti aspetti. Cosa abbiamo imparato ieri? Beh, al di la dello straordinario talento tecnico individuale dei giocatori spagnoli, ci hanno insegnato che il calcio si sviluppa in un contesto altamente complesso che porta ad un aumento dell’incertezza e De La Fuente non ha fatto altro che alzare il livello di incertezze dei nostri giocatori, soprattutto i due centrocampisti Barella e Jorginho. Se nella costruzione bassa spagnola Jorginho schiacciava la marcatura su Rodri in mediana e Barella si alzava sulla pressione del centrale difensivo Normand, si creava lo spazio alle spalle dei nostri centrocampisti dove si alzava Pedri andando a creare dei rispettivi duelli 1vs1. Sulla costruzione in mediana spagnola se Jorginho schiacciava la marcatura su Fabian Ruiz, Rodri e Pedri creavano un 2vs1 con Barella invitandolo ad una scelta. Se Rodri scivolava tra i centrali difensivi, consentiva ai terzini spagnoli di aprirsi tanto in ampiezza, Jorginho schiacciava la marcatura su Ruiz e Pedri si inseriva sistematicamente alle sue spalle andando a creare una forte incertezza sull’uscita dei difensori italiani. Il messaggio che ci portiamo a casa è che l’incertezza si riduce attraverso l’allenamento della PRESA DI DECISIONE che è un ATTO EMOTIVO. Pertanto la scienza ci dice che le nostre emozioni viaggiano più velocemente del nostro pensiero. Quindi i nostri giocatori non devono essere pensanti, ma percettivi, perché nello sport, come nella vita, la capacità decisionale è per la maggior parte emotiva ed irrazionale, inconscia. Loro non avevano più gamba di noi, ma maggiore capacità decisionale. Volevo ringraziare di cuore il prof Matteo Cioffi per le sue preziose indicazioni e sui suoi immensi spunti di riflessione. Grazie
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Come si presentano all’esordio le probabili contendenti alla vittoria, insieme agli azzurri, del girone B? L’articolo di Andrea Fiore nel blog “La complessità del calcio”, www.filippogalli.com
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L’analisi della finale di Supercoppa italiana disputata ieri offre spunti interessanti, non solo dal punto di vista tecnico-tattico, ma anche sotto il profilo psicologico. Uno degli aspetti più rilevanti riguarda l’impatto che il cambio di allenatore può avere sui calciatori, influenzandone prestazioni, motivazioni e approccio alla gara. Approfondire questi meccanismi aiuta a comprendere meglio le dinamiche dietro una competizione così importante. #supercoppa #calcio #analisi #sport #seriea
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🎓 È con grande soddisfazione che annuncio che ieri la mia tesi "Altezza e performance: è davvero una questione di centimetri?" è stata pubblicata sul sito del Settore Tecnico della FIGC - Federazione Italiana Giuoco Calcio come miglior tesi del corso Match Analyst! In questo lavoro ho analizzato la correlazione tra altezza media delle squadre e successi, sfidando alcune convinzioni comuni e portando alla luce dati interessanti non solo per il mondo della match analysis, ma anche per quello dello scouting. 👇 Per chi volesse leggere l'articolo completo e la tesi, trovate tutto qui sotto. #FIGC #MatchAnalysis #FootballAnalysis #Football
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È facile evidenziare la differenza di qualità quando ci sono esempi estremi come questo. Detto questo, la maggior parte dei campi da calcio nelle zone più basse della Lega Calcio inglese sono di qualità migliore rispetto alla maggior parte dei campi della Serie B e di alcuni campi della Serie A. Questa è però la punta di un iceberg, per così dire. In Italia il calcio completamente “professionistico” inizia dalla Serie C, ma la parola professionista si riferisce ai contratti piuttosto che alle competenze delle persone che gestiscono le finanze, i dirigenti e lo staff del club. Le attività fuori dal campo e le entrate sono quasi inesistenti, gli stadi sono di proprietà dei comuni e difficilmente i club riescono a coprire i costi di gestione di un'intera stagione. Le cosiddette “entrate facili” provenienti da fonti come il merchandising dei prodotti, le maglie replica e il catering del giorno della partita sono tutte poco sfruttate. I tifosi e la comunità locale sono spesso le vittime di questa pratica antica e insostenibile. È necessario un cambiamento radicale, regole di qualificazione più severe per i proprietari e i direttori dei club, una riduzione dei club e una migliore governance da parte della FIGC, che purtroppo è anche inetta nella gestione del gioco in Italia. Sotto la piramide superiore, A, B e C, abbiamo il sistema di base gestito dalla LND. Migliaia di club e scuole calcio che cercano di replicare l'esempio di gestione del livello superiore e non sono altrettanto qualificati per farlo. Con questo non voglio criticare TUTTI i club (grandi e piccoli), ci sono esempi positivi anche in Italia, ma piuttosto sottolineare che la differenza di qualità dei campi tra la Serie A e la EFL League 2 è una distrazione dalle reali differenze tra l'organizzazione e la gestione del calcio italiano e di quello inglese.
🔎Trova le differenze 👉Nella foto qui riportata nella parte di sopra il campo Castellani di Empoli ( dove ieri si è giocata la 1° giornata della serie A italiana )/nella parte di sotto il campo del Notts Country (4° divisione inglese..l ' italiana LND) 📍Anche ad uno sguardo poco attento si nota come già dal terreno di gioco il Calcio italiano sia un prodotto ( perché tale è) poco attrattivo, poco vendibile.. 📌 Inutile quindi lamentarsi se i grandi investitori preferiscono il calcio estero ( nell ultimo decennio la premier league innanzitutto) 👓Il campionato italiano oramai sopravvive solo ed esclusivamente grazie ai diritti 📺 ,l ultimo contratto è stato firmato per il prossimo quadriennio ed ha garantito 900 milioni di euro a stagione , cifra leggermente inferiore a quella precedente (927 circa).. 💪Il calcio è uno spettacolo e come tale deve essere trattato, in ogni suo aspetto ⏰Continuando in questa maniera e non investendo nel prodotto ( a cominciare dal rifacimento del manto erboso e della struttura degli stadi per poi sperare di attrarre investitori pubblicitari e non) inesorabilmente il calcio italiano sarà sempre di più uno sport di serie minori #unisanraffaele #FootballUniversity #scienzedellamministrazionedellorganizzazionedelcalcio
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Un breve riepilogo dei principi di gioco elaborati ed adottati in questi ultimi anni tra Fano, Lecco, Alessandria e Voghera Il trasfert ricevuto dall'allenamento alla partita. PARTE 1 - fase offensiva
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Veloce analisi tattica Italia vs Spagna Nella partita contro la Spagna, l’Italia ha adottato in fase di costruzione un rombo difensivo fisso. A differenza di quanto fatto con l’Albania dove la mobilità in tutti i reparti si notava ed era eseguita in modo quasi asfissiante. Il rombo era formato da Bastoni al centro, Di Lorenzo a destra e Calafiori a sinistra, con Jorginho davanti a orchestrare il gioco da play (solo 37 tocchi, troppo pochi…completamente annullato). Una delle principali problematiche si è verificata sulla fascia di Di Lorenzo dove in fase di costruzione ha sbagliato troppo per quelle che sono le sue qualità e che in fase difensiva, ha causa di un Nico Williams in forma straordinaria, ha sofferto gli 1c1 facendosi superare ripetutamente. (poi raddoppiato da Chiesa e nuovamente limitati dalla creazione del 2c2 con Cucurella) Di Marco e Chiesa erano gli incaricati per occupare il contenitore dell’ampiezza cercando di ricreare gli uno contro uno rispettivamente contro Carvajal e Cucurella. L’Italia, soprattutto in transizione offensiva, ricercava l’ampiezza costruendo il gioco centralmente, passando da Jorginho ai rifinitori o distribuendo il pallone sugli esterni con dei cambi gioco. Scamacca da vertice alto si è trovato spesso a lottare da solo contro i fisici difensori spagnoli, Laporte e Le Normand. La doppia marcatura costante ha limitato le sue opportunità di attaccare la profondità non facendolo risultare mai pericoloso. In conclusione, l’aspetto che ha colpito e messo maggiormente in difficoltà l’Italia è stato il feroce pressing della Spagna sia in fase di costruzione che in fase di transizione togliendo tempo e spazio alla manovra degli Azzurri che al contrario in transizione difensiva erano statici e poco aggressivi. Nonostante le difficoltà, l’Italia ha continuato a giocare palla a terra per non snaturare il proprio stile di gioco. Questa scelta è stata oggetto di dibattito; secondo voi è stato giusto insistere sulla costruzione dal basso anche contro un pressing così?
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CALCIO DILETTANTI: LA VELOCITA' AL SERVIZIO DEL GIOCO Negli ultimi 15 anni i metri corsi ad alta velocità (superiori ai 14.4 Km/h) sono aumentati del 29%, mentre gli sprint (oltre i 22 Km/h) del 50% (dello Iacono et al 2022). Questi semplici dati fanno capire come sia incrementata notevolmente la velocità del gioco a livello professionistico. Non solo, dallo studio di Chmura et al 2018 è emerso come l’alta velocità sia un’abilità chiave per competere a livello professionistico (centrocampisti esterni ed attaccanti). In bibliografia internazionale esistono comunque esiti discordanti sul peso che possono avere il numero di azioni ad alta velocità sul risultato della partita (Gualtieri et al 2023), ma si va verso un contesto nel quale il gioco diventa sempre più veloce, di conseguenza diventa fondamentale la velocità di testa e di gambe! Ma è così anche a livello dilettantistico? Sinceramente non saprei dirlo con precisione (perché non esistono dati a riguardo), ma di solito i trend a livello professionistico si realizzano anche tra i dilettanti, anche se a distanza di qualche anno; questo dovrebbe far riflettere chi opera a livello dilettantistico su quali potrebbero essere i principi da non trascurare assolutamente. Oggi vengono riconosciuti 3 metodi principali, e li vedremo nel dettaglio in questo articolo. Intanto li riassumo brevemente: 1) Sprint a secco: sono i metodi più semplici da effettuare. Ma attenzione, rientrano in questi mezzi allenanti anche tutte quelle esercitazioni che aiutano il calciatore a correre meglio, migliorando quegli atteggiamenti che possono incrementare il rischio di infortuni o ridurre l’efficienza e l’efficacia del gesto. 2) Partite a tema con spazi adeguati: si intende l’allenamento in situazione su spazi tali da favorire il gioco in alta velocità o con regole/vincoli tali da raggiungere più facilmente queste condizioni. 3) Esercitazioni tecnico/tattiche ad alta velocità: sono lavori strutturati in cui vengono stimolate in maniera più analitica questo tipo di condizioni. È essenziale un mix di lavoro a secco e con palla perché la corsa del calciatore nei pressi della palla è più radente e reattiva al terreno rispetto alla corsa in campo aperto (Iriarte C. 2014, comunicazione personale); questo implica la necessità di un lavoro misto, sia per ottimizzare la performance che per ridurre il rischio di infortuni. Trovate quello che è il mio punto di vista metodologico a questo link: https://lnkd.in/d_siTwiR
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