Post di Francesco Marino

💡 MARCHIONNE E GLI UFFICI ITALIANI AD AGOSTO Agosto è alle porte e sappiamo tutti cosa questo voglia dire. Chiusura degli uffici, rallentamento delle trattative, pausa generale. Chi non ha mai amato questo fenomeno era Sergio Marchionne. Nel 2013 divenne famoso un suo intervento alla Università Bocconi in cui criticava proprio questo atteggiamento dell’Italia nei confronti delle ferie estive. All’epoca del suo racconto la Fiat perdeva 5 milioni al giorno e, nonostante questo scenario di crisi, gli uffici erano vuoti perché “erano tutti in ferie” Questo contrasto tra la crisi che l'azienda stava vivendo e la rilassatezza estiva lo colpì profondamente, evidenziando una disconnessione tra le esigenze del mercato globale e le abitudini locali. Marchionne non risparmiò critiche alla cultura aziendale italiana, sottolineando come Fiat imponesse le ferie ad agosto anche negli stabilimenti esteri, in Paesi dove agosto è un mese lavorativo come gli altri. "In Brasile se ne fregano di agosto, in America ad agosto si lavora. La Fiat chiudeva", disse. Questo atteggiamento era per Marchionne un simbolo di una mentalità limitata che ostacolava l'internazionalizzazione e la competitività. Il messaggio di Marchionne è chiaro: per competere a livello globale, le imprese italiane devono superare certe abitudini radicate e adattarsi a una realtà in cui la flessibilità e la produttività sono essenziali. Oggi, ricordiamo Sergio Marchionne non solo per aver fatto diventare la Fiat una realtà globale, ma anche per le sue sfide alla nostra mentalità. Il suo esempio ci sprona a guardare oltre i nostri confini. Che non significa rinunciare alle ferie e lavorare tutto agosto. Significa solo adottare una visione più globale e dinamica del lavoro.

Ottimo modello di riorganizzazione, vantaggiosa sia per l’impresa che per i lavoratori.

Welfare e Worklife balance: un futuro possibile. Concentrare le attività lavorative su nastri orari flessibili e concilianti con la vita quotidiana. Le piccole e grandi aziende iniziano a spingersi oltre la statica e obsoleta visione della rigida vita in Azienda spalmata su orari dettati da esperienze dello scorso secolo. Il Mondo si trasforma rapidamente, come per il cambiamento, chi non lo governa lo subisce. Vedremo quali saranno le scelte che porteranno le migliori aziende ad eccellere e le rimanenti a sfaldarsi e soccombere per il mancato interesse dei talenti del futuro. Speriamo in una svolta ancora più dinamica anche nel Gruppo BCC Iccrea per svettare e dimostrarsi antesignano nel coltivare il suo valore più importante: le persone che ne fanno parte. Grazie a Filippo Poletti per la sintesi efficace e al Corriere della Sera per la puntuale attenzione al mondo del lavoro e alle sue dinamiche. Un plauso a Luxottica e Cofidi Veneto per fare da apripista a quanto sarà. #corrieredellasera #lavoroagile #settimanacorta #worklifebalance #welfare #luxottica #cofidiveneto #GruppoBCCIccrea

È vero: l’estate è quasi sempre sinonimo di riposo. Ma può essere anche un’ottima occasione per rimettersi in pari con alcune letture interessanti 👀 In questo modo, potremo tornare dalle ferie con tanta energia e nuove idee fresche. Queste 5 letture made in Italy potrebbero ispirare sia in vista di settembre sia per il futuro. 📲 “Dietro le quinte di LuisaViaRoma: come trasformare i dati in clienti di valore”: https://goo.gle/4eWyoXc 📲 “Gender gap in Italia: verso un futuro più inclusivo nel mondo del lavoro”: https://goo.gle/4d4oocW 📲 “Creare una community di successo con i video online: insegnamenti da AC Milan e Diesel”: https://goo.gle/4eWypue 📲 “Agenti AI per l’e-commerce: perché dovresti utilizzarli”: https://goo.gle/4d4op0u 📲 “3 modi con cui CMO, CFO e CTO possono favorire il successo aziendale”: https://goo.gle/468pkKR Per approfondirle, basta andare qui: https://goo.gle/3zFvKFk Buona lettura!

ELECTROLUX L’INCONTR DI GRUPPO (ore 12 sta per iniziare) Solo che non si tratta di un matchdi calcio, ma del faccia a faccia tra le organizzazioni sindacali, il management di Electrolux. Sultavolo diversi punti da discutere,ma una certezza, almeno perquanto riguarda i rappresentanti dei lavoratori: non si chiuderàsicuramente l’accordo. Questa hanno già spiegato in varie occasioni Cgil, Cisl e Uil - è una certezza, perche in ballo ci sono ancora almeno altri due incontri aRoma con il ministro dell’ Industria e del Made in Italy, Adolfo Urso. L’ACCORDO Tra le altre cose l’accordo prevede l’uscita volontaria di 76 impiegati a Porcia con un bonus incentivante di circa 71 mila euro.Una soluzione che non convince le organizzazioni sindacali che in ogni caso, esattamente come era successo per gli operai in esubero per il calo dei volumi,in tutto 95, vorrebbero l’inserimento degli ammortizzatori sociali. In ogni caso questa sarà una questione che nell’incontro di oggi-se verrà affrontata-sarà posta dopo le risposte che l’azienda dovrebbe fornire ai sindacati su diversi quesiti che erano stati postinell’ultimo faccia a faccia del 24 gennaio IL CLIMA L’incontro di oggi è senza dubbio importante e la speranza ditutti è che non si arrivi ai ferricorti.Una delle ipotesi peggiori è che a fronte della richiesta di inserire anche per gli impiegati gli ammortizzatori sociali l’azienda possa rispondere di “no” e premere il piede sull’acceleratore.In parole povere andare avanticon le procedure. In pratica farpartire le lettere di licenziamento.C’è, però da aggiungere che Electrolux ha sempre condotto confronti sindacali senza attuare dure fughe in avanti che potessero creare spaccature con ripercussioni sul clima in azienda. Tutto fa supporre, dunque, che un atteggiamento del genere non sarà portato avanti dal management italiano del colosso svedese del bianco.Anche perche-è bene ricordarlo-c’è già un altro incontro convocato dal ministro Urso a Roma per il 22 febbraio in cui si parlerà dell’intero settore dell’ elettrodomestico e magari saranno palesate anche possibili soluzioni per cercare di mitigare la crisi di vendite. LA REGIONE Non è tutto.Anche il presidente Massimiliano Fedriga si è impegnato a cercare tutte le soluzioni possibili (e fattibili) per unrilancio dello stabilimento diPorcia che possa essere,però,duraturo nel tempo e di prospettiva.In questo senso, una delleproposte è stata quella di cercare di incrementare la strada della ricerca a sviluppo in modo daagganciare nuova tecnologia alle lavatrici prodotte nel pordenonese.A fronte di questa situazione tutto sommato aperta delle istituzioni,sembra abbastanza inverosimile che Electrolux possa rompere il fronte con una trattativa di forza e mettendo allestrette le organizzazioni sindacali.Più facile immaginare, invece,che dall’azienda arrivi un segnale altrettanto di disgelo con la disponibilità ad attendere i vari incontri che sono già stati programmati. Almeno questo èquanto si aspetta il sindacato.

Quasi il 70% dei lavoratori e delle lavoratrici a Vicenza è a favore della settimana corta (modello Luxottica). Nell'ultima ricerca presentata con il Centro Studi CISL Vicenza sono emersi elementi interessanti sulla concezione del lavoro e dei tempi di lavoro: - Il 72% degli under 25 è molto favorevole al modello della settimana corta di Luxottica. Per gli over 65 il dato dei molto favorevoli è del 31,58%. Ma, se si sommano i molto favorevoli con i favorevoli con riserve si arriva ad un 68%. - Il 60,15% indica come fattore più importante per misurare il benessere sul lavoro l'equilibrio tra vita lavorativa e personale. La risposta 'retribuzione e benefici' è solamente in quarta posizione con un 18,15%. - Il 26,45 di chi fa part-time (spesso donne) è involontario. Per leggere tutti i dati: https://lnkd.in/dxwvRJRA // Raffaele .vi Francesco Peron Giovanni Bregant

Alla Renner settimana corta e 40 assunzioni Siglato il contratto integrativo aziendale che prevede l’uscita anticipata il venerdì: il nuovo orario andrà a regime in due anni Un interessante articolo di Zoe Pederzini su #IlRestodelCarlino “Bologna, 9 febbraio 2024 – La Renner Italia di Minerbio ha firmato un contratto integrativo 2024-2026 che guarda al benessere aziendale e dei dipendenti. Al colosso delle vernici, infatti, inseriscono la settimana corta: da luglio si darà avvio alla riduzione oraria al venerdì. Sarà previsto per i primi sei mesi un venerdì al mese con uscita alle 13. Ogni sei mesi si andrà ad aggiungere un venerdì. Fino a completare il giro tra due anni quando si prevede che l’uscita alle 13 sarà tutti i venerdì. Questo, spiega l’azienda, "non andrà a incidere sulla retribuzione, né sulla maturazione dei ratei di ferie e permessi. In aggiunta, sempre nell’ambito della settimana corta, la presenza in azienda al sabato è solo su base volontaria, ma aumenta il premio. Il premio per lavorare mezza giornata del sabato va da 90 a 100 euro e per l’intera giornata è di 200 euro". A ciò si aggiungono, da integrativo, un incremento del valore straordinario dalla prima ora dal 25 al 30%, un valore del premio presenza innalzato dal 35 al 40%, un welfare aziendale che sale da 500 a 700 euro, un incremento del valore mensa da 9 a 10,50 euro e un abbassamento dell’anzianità per richiesta dell’anticipo del Tfr a 4 anni. Confermato, poi, il premio produzione di 1.700 euro e le 14 mensilità. Ne parla, con soddisfazione, il fondatore e ad Lindo Aldrovandi: "Il contratto è stato firmato da Cgil, unico sindacato presente in azienda, e da tutti i 376 lavoratori la scorsa settimana. Siamo fermamente convinti che l’introduzione della settimana corta sia davvero importante. L’idea ci è venuta vedendo, sui giornali, ciò che in merito avevano fatto in Luxottica e in Automobili Lamborghini S.p.A.. Dare più tempo libero alle persone per riposare, stare in famiglia, ma anche per sbrigare quelle commissioni che sennò ti ritroveresti a poter fare solo al sabato, in coda o trovando gli uffici chiusi. Abbiamo, poi, voluto creare un integrativo che rendesse attrattivo lavorare in un’azienda come la Renner, ma non solo nei reparti amministrativi e commerciali, ma anche in quelli produttivi". Aldrovandi, poi, sottolinea la campagna di recruitment, lanciata due mesi fa: "Eravamo alla ricerca di 40 nuovi dipendenti. Da quando abbiamo ‘lanciato’ la ricerca del personale, tramite i nostri social e sulle pagine del Carlino, ci sono arrivati mille curriculum. Li ho letti tutti. Uno per uno. Abbiamo già fatto 163 colloqui: venti persone sono già state inserite in azienda, sette stanno per essere inserite. Ne mancano tredici per raggiungere il quorum dei 40. Sono felice della grande risposta che abbiamo ottenuto, ma soprattutto della crescita che l’azienda ha fatta da vent’anni a questa parte partendo da zero ai 182 milioni dello scorso anno".” #flpnews

Luxottica, si parte con la settimana corta: mille in coda per la sperimentazione che consente di «staccare» il giovedì Da lunedì in palio 600 posti. Molte domande di giovani e anziani, poche (a sorpresa) le donne Un interessante articolo di Gianni Favero su #CorrieredellaSera “Il primo aprile alla Luxottica parte l’atteso esperimento: circa 600 lavoratori potranno sperimentare il nuovo orario di lavoro che consente, per 20 volte l’anno, di concludere la settimana il giovedì, sacrificando appena cinque delle giornate di permesso retribuito mentre le altre saranno a carico dell’azienda. Dove comincia la sperimentazione È l’applicazione dell’accordo sottoscritto alla fine dello scorso novembre e che potenzialmente riguarda tutti i quasi 15 mila dipendenti del colosso dell’occhialeria in Italia distribuiti, oltre che nel quartier generale di Agordo, anche a Sedico e Cencenighe (Belluno), Pederobba (Treviso), Rovereto (Trento) e Lauriano (Torino). Potenzialmente, perché nei fatti lo scenario è estremamente complesso. Il numero di coloro che potranno accedere alla settimana corta è stato calibrato prudenzialmente in base ad una serie di fattori, il primo dei quali è l’appartenenza o meno a comparti in cui la limitazione del servizio a quattro giorni per venti volte in 12 mesi sia compatibile con la continuità della vita produttiva. Impiegati, addetti alla logistica, attrezzisti e manutentori, ad esempio, da questa fase della sperimentazione sono esclusi. Poi occorre considerare la distribuzione delle diverse aree funzionali nei diversi stabilimenti. In via di aggiustamento A Sedico, sempre per chiarire, dove le funzioni sono squisitamente logistiche, è abbastanza naturale ritenere che di settimana corta, almeno per ora, si parlerà poco. Nel caso invece di Pederobba, in cui gli entusiasmi paiono essere stati maggiori, l’istanza è stata depositata dal 25% dei circa 950 dipendenti. Ad ogni modo, la precisione di dettaglio su come sarà applicata la nuova formula, con le revisioni organizzative che essa implica, sarà più netta oggi, al termine di una riunione del coordinamento generale di Luxottica prevista nella sede di Confindustria Veneto Est, a Treviso.” #flpnews #lavoro #settimana4giorni Seguimi su LinkedIn: https://lnkd.in/dgUYdM5s.

Non è tutto oro quello che è pizzo nero e lustrini ✨ La scorsa domenica, in occasione delle Giornate FAI d’Autunno, ho visitato l’headquarter di un famoso brand del settore fashion. Ad accoglierci, in una location pazzesca, due dipendenti, impeccabili nei loro outfit coordinati e make-up. Qualcun* ha detto a voce alta ciò che anche io ho pensato: “Che sogno dev’essere lavorare qui”.  Ad un certo punto della spiegazione, però, la mia curiosità era troppa e ho chiesto che politica di smart-working avessero. “SOLO PRESENZA” è stata la risposta. Il mio sguardo trasognato si è fatto più disilluso. Ora qualcuno potrà (giustamente) opinare che: 1. Fino a quattro anni fa nessuno metteva in discussione un lavoro completamente in presenza. 2. Ci sono tante altre aziende che obbligano alla presenza, e non certo in location stupende come quella che ho visitato io. 3. Ci saranno magari altri vantaggi per il/la dipendente (e lo stesso andare a lavorare in una sede esteticamente bellissima può essere considerato un benefit). Quindi questo non è un post polemico, è solo un post di riflessione condivisa. Perché sta ad ognun* di noi stabilire delle priorità nel proprio equilibrio vita-lavoro e decidere cosa è negoziabile e cosa no. 👉🏻E per te, qual è l’aspetto non negoziabile in un’offerta di lavoro? #talentattraction #worklifebalance

“Non voglio fare qualcosa di diverso. Voglio fare la stessa cosa diversamente.”  Con la stessa lungimiranza di VIVIENNE WESTWOOD SRL e dei suoi dipendenti, la nostra piattaforma desidera offrire un servizio ormai conosciuto ma in maniera completamente diversa: la pausa pranzo.  Loro parlano di #moda, noi di #rivoluzione gentile “un pasto alla volta”. Loro parlano di artigianato, noi di digitalizzazione. Loro sono uno degli ultimi brand di moda indipendente a livello globale, noi siamo il primo brand di piattaforma digitale per la gestione della #pausapranzo.  Cosa abbiamo in comune? Il “Perché”. L’attività umana ha “un impatto estremamente negativo sul nostro #Pianeta, la sua fauna e le persone. Ne siamo consapevoli e sappiamo che dobbiamo fare di meglio.” Siamo parte di questa strategia perché la nostra piattaforma di pausa pranzo ha il solo obiettivo di “Rendere questo mondo migliore di come lo abbiamo trovato”.  In Vivienne Westwood i collaboratori sanno di essere fautori di un #cambiamento. Scegliere di collaborare con noi, significa, #pianificare la loro pausa pranzo il giorno prima e così in anticipo, nessuno spreca cibo. Né loro, né i ristoratori.  Non sprecare cibo significa non chiedere al Pianeta di sacrificare altro suolo o, peggio ancora, le foreste, importanti riserve di ossigeno. Non abbiamo un Planet B. Questo Pianeta è Bellezza.  Per questo PlanEat è onorata di stare al fianco di chi si nutre di Bellezza, come loro. Della Bellezza siamo solo custodi. Il Pianeta non è il nostro, né lo abbiamo ereditato. Lo abbiamo preso in prestito dalle future generazioni. Con la nostra piattaforma stiamo facendo grandi cose ma come dicono gli amici di “Vivienne Westwood” “c’è ancora molto da fare”.  E grazie a PlanEat, persino una semplice pausa pranzo può fare la differenza! #nowaste #pausapranzo #mensadigitale #piattaforma