Post di Gabriele Perego

Visualizza il profilo di Gabriele Perego

Passionate and emotionally engaged in the processes of change and sales growth | +10k follower | +40k monthly impressions

- 18/12/‘24 Telemedicina in USA - Gli Stati Uniti confermano la progettualità e la validità dei programmi di Telemedicina avviati per - e durante - l’emergenza Covid, con il “Further Continuing Appropriations and Disaster Relief Supplemental Appropriations Act, 2025”: intendendo cosi procedere con una deroga di 24 mesi rispetto all’imminente scadenza del 31/12/‘24. Il programma si caratterizza per una pronunciata flessibilità ed ampiezza dei setting clinici interessati. La prerogativa di flessibilità - aggiungerei: di efficacia - è preservata da diversi item, come: • Location paziente: nessun limite, sia in termini geografici - qualsiasi Stato nord americano - che residenziali • Professionalità sanitaria: ampia eleggibilità della tipologia di clinico e/o operatore sanitario, ingaggiata nella erogazione della prestazione digital healthcare • ⁠Accreditamento strutture sanitarie: ampia estensione della titolarità di erogazione dei servizi sanitari in Telemedicina - e quindi piena rimborsabilità - a più tipologie di strutture sanitarie • ⁠Strumenti adottati: ammessi - per setting specifici - anche strumenti di interazione col paziente solo audio (non necessariamente video, quindi) • ⁠Certificazione idoneità cure palliative: di base, nella sostanza, qui la Telemedicina assume una piena titolarità legale, assimilabile ad una visita in presenza • Rimborsabilità, copertura e deducibilità dei servizi di Telemedicina A tutto questo si aggiunga l’ampia pluralità di utilizzo di strumenti e/o piattaforme digitali rigorosamente regolamentate. Anche per questo: negli States la Telemedicina è una realtà tangibile, estesa, plurale, efficace ed oppurtanamente rendicontata.

Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi