Ieri 9 maggio, Gemelli Medical Center, insieme ad altri hospice partecipanti al Tavolo degli hospice cattolici e di ispirazione cristiana dell'Ufficio Nazionale pastorale della salute della Conferenza Episcopale Italiana ha partecipato ad una sessione del convegno “Non ho nessuno che mi immerga. Universalità e diritto di accesso alle cure.” Il tavolo degli hospice ha curato la sessione tematica, in diretta online, dal titolo “Dialogo e con-passione: riflessioni sull’empatia nel fine vita terrena”, che ha visto il contributo di due lectio magistralis, quella del Prof. Giacomo Rizzolatti, scienziato che ha scoperto i neuroni specchio, e della professoressa Patrizia Manganaro, Ordinaria di Storia della filosofia contemporanea della Pontificia Università Lateranense. Gli interventi hanno sottolineato come l’empatia, nel percorso di cure palliative, sia uno strumento che si affianca alla terapia medica, consentendo, anche attraverso parole e gesti degli operatori, un accompagnamento del paziente verso un fine vita consapevole, sereno e dignitoso. Per Gemelli Medical Center è intervenuta la Dott.ssa Glenda Aceto, responsabile dell’ufficio comunicazione. Puoi rivedere la sessione tematica dedicata alle cure palliative qui: https://lnkd.in/ewBusyEM Il convegno, giunto alla sua XXV edizione, è iniziato il 7 maggio e proseguirà sino al 15 maggio. Tutti i lavori del convegno si possono seguire online. Per tutte le informazioni sul convegno clicca qui: https://lnkd.in/e5tPigxv
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𝐆𝐈𝐎𝐑𝐍𝐀𝐓𝐀 𝐍𝐀𝐙𝐈𝐎𝐍𝐀𝐋𝐄 𝐃𝐄𝐋 𝐒𝐎𝐋𝐋𝐈𝐄𝐕𝐎: 𝐅𝐎𝐍𝐃𝐀𝐌𝐄𝐍𝐓𝐀𝐋𝐄 𝐏𝐎𝐓𝐄𝐍𝐙𝐈𝐀𝐑𝐄 𝐋𝐀 𝐑𝐄𝐓𝐄 Oggi, 26 maggio, ricorre la 23esima Giornata nazionale del Sollievo, istituita 20 anni fa per tenere alta l'attenzione sull'importanza della Legge n. 38 del 15 marzo 2010 che riconosce il diritto alle terapie contro il dolore, semplificando e garantendo i percorsi per tutte le persone che ne soffrono. Scopo della Giornata è "promuovere la cultura del sollievo dalla sofferenza fisica e morale a tutti coloro che stanno ultimando il loro percorso vitale non potendo giovarsi di cure destinate alla guarigione”, cioè quei pazienti inguaribili candidati alle Cure Palliative. Le Cure Palliative costituiscono una serie di interventi terapeutici assistenziali finalizzati a migliorare la “qualità della vita dei malati e delle loro famiglie che si trovano ad affrontare le problematiche associate a malattie inguaribili, attraverso la prevenzione e il sollievo della sofferenza per mezzo di una identificazione precoce e di un ottimale trattamento del dolore e delle altre problematiche di natura fisica, psicosociale e spirituale”. L'obiettivo delle Cure Palliative è mettere al centro il malato e la sua famiglia, con la qualità di vita come fine fondamentale. Purtroppo l'attuazione della legge rimane a "macchia di leopardo": c’è, infatti, ampia disomogeneità dei modelli organizzativi di erogazione delle cure palliative fra le diverse Regioni e talvolta anche all’interno delle stesse. Nel nostro Paese esistono realtà virtuose ma uno dei maggiori ostacoli è la carenza di personale formato e qualificato. Ogni anno, circa 550.000 persone necessitano di cure palliative, e oltre 180.000 di queste presentano bisogni complessi che richiedono l’intervento di équipe multidisciplinari e multidimensionali dagli ospedali agli hospice, dalle strutture residenziali fino all’assistenza domiciliare. Stando alla Rivista Italiana di Cure Palliative, per l’assistenza domiciliare mancano circa 750 medici dei 1.600 che sarebbero necessari e più di 3.000 dei circa 4.500 infermieri, con una carenza di unità pari al 66%. Negli hospice le cose vanno un po' meglio: qui vi lavorano circa 500 medici palliativisti e oltre 2100 infermieri per 3199 posti, insufficiente rispetto agli obiettivi fissati dal decreto del ministero della salute 77/22, secondo i quali mancherebbero oltre 100 medici palliativisti e oltre 600 infermieri, pur in presenza di una grande variabilità di dati nelle diverse Regioni.
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Il 2 ottobre faremo un focus sulla gestione delle persone in condizione di Stato Vegetativo, peculiarità della RSD Marco Teggia di Vigevano
📅 Mercoledì 2 ottobre 2024 📍 Villa Rondo, Vigevano 🗣️ Workshop: La gestione delle persone in condizione di stato vegetativo Il 2 ottobre a Vigevano si terrà un importante workshop sulle gravi cerebropatie acquisite, con la partecipazione di esperti del settore e delle associazioni dei famigliari. Un'occasione preziosa per approfondire il tema e condividere esperienze. A introdurre l’incontro sarà il presidente della Fondazione Maddalena Grassi, Alessandro Pirola. Mattina: Interventi specialistici - Dott. Davide Ghigna, direttore sanitario della RSD - Dr.ssa Matilde Leonardi, Direttore Neurologia Salute Pubblica e Disabilità, Fondazione IRCCS Istituto Neurologico Carlo Besta Pomeriggio: - Tavola rotonda moderata dalla Dott.ssa Orsola Sironi, direttore sanitario della Fondazione Maddalena Grassi Discussants: - Dott. Stefano Boni - Direttore sanitario ATS Pavia - Dott. Giancarlo Iannello – Direttore Socio Sanitario ASST Pavia - Dott.ssa Giulia Castellani – Direttore Distretto Lomellina ASST Pavia - Dott.ssa Valeria Pingue - Dipartimento di Scienze Clinico-Chirurgiche, Diagnostiche e Pediatriche, Università degli Studi di Pavia, Unità Operativa di Risveglio, Neuroriabilitazione e Spinale, ICS Maugeri SPA SB, Istituto di Pavia, IRCCS - Dott.ssa Francesca Giulia Magnani – Research Psychologist, Coma Research Centre, Fondazione IRCCS Istituto Neurologico Carlo Besta Milano - Dott. Sandro Feller – Presidente AGCAM, Associazione Gravi Cerebropatie Acquisite, Milano
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Fondazione Hospice Trentino gestisce Casa Hospice Cima Verde, struttura inserita nella rete delle Cure palliative della Provincia di Trento. L’accesso al servizio avviene tramite richiesta all’Unità valutativa multidisciplinare del Servizio di cure palliative. Ha 12 stanze singole, complete di bagno e cucinino, curate in maniera che l’ospite e il suo caregiver si sentano a casa. Quali sono i valori essenziali: - CURA della persona nella sua interezza; - TEMPO da dedicare all’assistenza del paziente e alla relazione con lui; - QUALITA’ del lavoro e del servizio; - VERA PERSONALIZZAZIONE, ogni paziente ha un suo reale progetto personalizzato, costantemente aggiornato; - EQUIPE MULTIPROFESSIONALE; - ATTENZIONE al personale, alla formazione e al suo benessere lavorativo. L’ospite, con le persone di riferimento, viene affiancato per il controllo dei sintomi della malattia, primo fra tutti il dolore, ma si cerca di rispondere anche alle sue esigenze relazionali, culturali, psicologiche e spirituali.
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https://lnkd.in/dQpHvEHw le Cure Palliative al centro della dimensione Umanizzazione delle cure in oncologia, una figura sempre più centrale ed importante. Un ponte di informazioni e competenza ma anche di Empatia tra medico e pazienti
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Negli anni l’Associazione per le Unità di Cura Continuativa “Moby Dick” si è spesso trovata a trattare il tema del dolore globale, della sofferenza, nei suoi incontri congressuali e nelle sue aree di formazione; partendo dal Congresso del 2009 a Reggio Calabria: “Sofferenza e disperazione” -il paziente, l’operatore e la persona, quale terapia per quale dolore- abbiamo portato la tematica e spunti di riflessione ed di intervento a Milano“La Sofferenza nella malattia”, Dall’oncologia Pediatrica all’Età avanzata… per una buona pratica clinica in psico&oncologia, Verona, Firenze: “La Sofferenza nella malattia”, dall’Etica alla pratica Clinica, Taranto e ovviamente sul territorio di Roma; Convegni ai quali molti dei presenti oggi hanno partecipanto contribuendo alla Storia Associativa. Dopo l’esperienza del Covid ed il nostro Congresso “Il terzo uomo. Vicinanza Vs Paura Il LongCovid della Relazione d’Aiuto” vogliamo affrontare di nuovo la tematica della sofferenza e del dolore nel percorso di cura e partendo dal titolo provvisorio e provocatorio che inserisce la parola “Cura Palliativa” mi soffermo nell’introduzione nel sottolineare due aspetti che vorrebbero essere il tema trainante della due giorni: La legge 38 del 2010 con l’accesso alle terapie del dolore, disattesa nei modi e nei termini di applicazione; le Cure Palliative, intese come dare sollievo, eliminare il dolore e la sofferenza, vengono confinate esclusivamente nel fine vita e non in tutto il percorso di cura: dal primo accesso, anche telefonico, alla comunicazione della diagnosi e prognosi, fino all’uscita della malattia dalla persona: guarigione o decesso… e anche oltre visto che la malattia con il suo carico di dolore continua a perdurare, in diversi casi, anche dopo.
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🎗️ 23ª Giornata Nazionale del Sollievo "Le cure palliative sono essenziali per garantire che nessuno debba soffrire inutilmente negli ultimi giorni della propria vita." Gro Harlem Brundtland, ex Primo Ministro norvegese e ex Direttore Generale dell'OMS Oggi si celebra la Giornata Nazionale del Sollievo, un’iniziativa volta a promuovere la cultura del sollievo dalla sofferenza fisica e morale, in particolare per i pazienti affetti da malattie terminali. Quest’anno, sono oltre cento le iniziative promosse in tutte le Regioni per sensibilizzare sull’importanza del tema. Il presidente della Conferenza delle Regioni, Massimiliano Fedriga, ha sottolineato come l’attuazione della medicina territoriale, collegata al PNRR, permetterà di potenziare questi servizi, con interventi domiciliari e l’uso della telemedicina. Il Ministro Schillaci: “Siamo impegnati a consolidare le Reti di cure palliative dell’adulto e pediatrica. Rafforzare le cure palliative e intensificare la lotta al dolore significa garantire il diritto fondamentale alla salute”. Nonostante i progressi, permangono ritardi significativi nell’implementazione delle reti di cure palliative, soprattutto al Centro-Sud, dove molti pazienti devono rivolgersi a strutture private per ricevere assistenza adeguata. Il Presidente della Fondazione Gigi Ghirotti, Vincenzo Morgante, ha evidenziato la necessità di creare unità cliniche ambulatoriali per la terapia del dolore e di avviare campagne di sensibilizzazione sul dolore cronico. 🔍 🖋️Fonti: Sanità24 - Il Sole 24 Ore: https://lnkd.in/dUHckeVw
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Oggi siamo in Veneto con la prevenzione cardiovascolare e la diagnosi precoce delle patologie valvolari cardiache
Valorizza il tuo cuore è il progetto di sensibilizzazione sulla salute del cuore promosso da Cuore Nostro in collaborazione con Fondazione Longevitas. Una campagna composta da dieci eventi nei Centri Anziani d'Italia per informare, educare e sensibilizzare gli Over 65 sulle malattie valvolari. Oggi, #4giugno, la campagna approda a #Vicenza nella sede di Senior Veneto, in via C.Colombo, 7. L'evento inizierà con un momento di formazione e informazione con la partecipazione di: Vincenzo Gigli, Presidente Senior Veneto Giuseppe Opocher giuseppe opocher, Specialista in Endocrinologia, già Direttore Scientifico dell' Istituto Oncologico Veneto IOV - IRCCS A seguire, dalle ore 16:30, sarà possibile effettuare visite gratuite con auscultazione cardiaca, coordinate dal Dr. Francesco Caprioglio, Direttore UOC Cardiologia dell'ULS 8 Berica. Perché è importante partecipare? Le malattie valvolari sono una delle principali cause di malattie cardiovascolari. Conoscerle e prevenirle è fondamentale per mantenere la salute del cuore. Durante l'evento, il pubblico avrà l'opportunità di: - Imparare a riconoscere i sintomi delle malattie valvolari - Ricevere informazioni utili per la prevenzione - Fare un controllo gratuito del cuore #valorizzailtuocuore #malattievalvolari #prevenzione #salute #fondazionelongevitas #cuorenostro
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In occasione della #GiornataMondialedelCuore, gli specialisti hanno redatto il primo Piano strategico nazionale per la salute del cuore
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Cresce ancora la rete dei servizi a disposizione della popolazione della provincia di Ferrara, disponibili nelle strutture sanitarie più vicine alle persone. Dalla 𝘀𝗲𝗰𝗼𝗻𝗱𝗮 𝗺𝗲𝘁𝗮̀ 𝗱𝗶 𝗼𝘁𝘁𝗼𝗯𝗿𝗲 𝘀𝗮𝗿𝗼̀ 𝗮𝘁𝘁𝗶𝘃𝗼 𝗹’𝗮𝗺𝗯𝘂𝗹𝗮𝘁𝗼𝗿𝗶𝗼 𝗱𝗲𝗱𝗶𝗰𝗮𝘁𝗼 𝗮𝗹𝗹’𝗶𝗻𝘁𝗲𝗿𝗻𝗼 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗖𝗮𝘀𝗮 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗖𝗼𝗺𝘂𝗻𝗶𝘁𝗮̀ 𝗱𝗶 𝗖𝗼𝗺𝗮𝗰𝗰𝗵𝗶𝗼 𝗽𝗲𝗿 𝗽𝗿𝗼𝘀𝗲𝗴𝘂𝗶𝗿𝗲 𝗹𝗮 𝗽𝗿𝗼𝗽𝗿𝗶𝗮 𝘁𝗲𝗿𝗮𝗽𝗶𝗮 𝗼𝗻𝗰𝗼𝗹𝗼𝗴𝗶𝗮 𝗶𝗹 𝗽𝗶𝘂̀ 𝘃𝗶𝗰𝗶𝗻𝗼 𝗽𝗼𝘀𝘀𝗶𝗯𝗶𝗹𝗲 𝗮 𝗰𝗮𝘀𝗮. Ciò grazie al progetto di oncologia territoriale “𝗢𝗻 𝗖𝗼𝗻𝗻𝗲𝗰𝘁” coordinato dal Dipartimento Oncoematologico interaziendale. Il progetto si inserisce all’interno del più vasto orizzonte della “Rete oncologica ed emato-oncologica dell’Emilia-Romagna” ed è possibile grazie alla stretta collaborazione con il Dipartimento di Cure primarie e degli Infermieri di Famiglia e di Comunità. “On Connect” è pensato proprio per 𝗱𝗮𝗿𝗲 𝘂𝗹𝘁𝗲𝗿𝗶𝗼𝗿𝗲 𝘀𝘃𝗶𝗹𝘂𝗽𝗽𝗼 𝗮𝗹𝗹’𝗼𝗻𝗰𝗼𝗹𝗼𝗴𝗶𝗮 𝗱𝗶 𝗽𝗿𝗼𝘀𝘀𝗶𝗺𝗶𝘁𝗮̀, 𝗲𝘀𝘁𝗲𝗻𝗱𝗲𝗻𝗱𝗼 𝗶 𝘁𝗿𝗮𝘁𝘁𝗮𝗺𝗲𝗻𝘁𝗶 𝗼𝗻𝗰𝗼𝗹𝗼𝗴𝗶𝗰𝗶 - nel rispetto di principi di qualità e sicurezza - anche presso le strutture di primo livello della Rete Oncologica (Case ed Ospedali di Comunità), fino al domicilio dei pazienti. Un progetto che integra ne percorso di cura altre importanti figure professionali, ed in particolare l’Infermiere di Famiglia e di Comunità, con il compito di sviluppare un monitoraggio proattivo dei trattamenti per favorire la massima aderenza alle cure e migliorare la gestione dei possibili effetti secondari, anche con l'ausilio di strumenti di telemedicina. La disponibilità di farmaci molto efficaci, somministrabili per via orale, e di altri endovenosi con bassa complessità di somministrazione, rende ulteriormente possibile un’organizzazione flessibile delle cure, in grado di coniugare i bisogni del paziente con quelli di gestione della terapia. In prospettiva, con la partecipazione al progetto della Medicina Generale, le terapie potranno sempre più avvicinarsi al domicilio del paziente, riducendo la necessità di accedere all'ospedale. 𝗣𝗲𝗿 𝗼𝗴𝗻𝗶 𝗽𝗮𝘇𝗶𝗲𝗻𝘁𝗲 𝗰𝗼𝘀𝗶̀ 𝘀𝗮𝗿𝗮̀ 𝗽𝗼𝘀𝘀𝗶𝗯𝗶𝗹𝗲 𝗱𝗲𝗳𝗶𝗻𝗶𝗿𝗲 𝗻𝗼𝗻 𝘀𝗼𝗹𝗼 𝗹𝗮 𝘁𝗲𝗿𝗮𝗽𝗶𝗮 𝗮𝗽𝗽𝗿𝗼𝗽𝗿𝗶𝗮𝘁𝗮, 𝗺𝗮 𝗮𝗻𝗰𝗵𝗲 𝗹𝗮 𝘀𝗲𝗱𝗲 𝗶𝗻 𝗰𝘂𝗶 𝗹𝗮 𝘁𝗲𝗿𝗮𝗽𝗶𝗮 𝗽𝗼𝘀𝘀𝗮 𝗲𝘀𝘀𝗲𝗿𝗲 𝗲𝘀𝗲𝗴𝘂𝗶𝘁𝗮 𝗮𝗹 𝗺𝗲𝗴𝗹𝗶𝗼. All’avvio, i percorsi di trattamento attivati alla Casa di Comunità di Comacchio coinvolgeranno un numero circoscritto di pazienti, destinato ad aumentare rapidamente, mano a mano che saranno rilavate, in ciascun paziente, le condizioni utili a questo regime di trattamento.
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9 mesisalve, io cerco lavoro ?