Attività estrattive e impatto sulle risorse idriche: presentato lo studio dell'Università degli Studi della Tuscia, realizzato nell'ambito del progetto #GeoSciencesIR. Lo scorso 18 giugno, al XVIII Convegno Nazionale della Sezione GIT online della Società Geologica Italiana, il Dott. Matteo Paoletti del Dipartimento di Scienze Ecologiche e Biologiche dell'Università della Tuscia ha presentato il lavoro "Categorizzazione dell'impatto potenziale delle cave italiane sulle risorse idriche attraverso modello di Multi-Criteria Decision Analysis", pubblicato sulla rivista Sustainability e consultabile al link https://lnkd.in/dNNzbU3N. Lo studio propone una categorizzazione delle cave italiane in base all'impatto potenziale sulle risorse idriche, fornendo una prima valutazione della sostenibilità delle attività estrattive.
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ARPAT determina la qualità delle #acquesuperficiali utilizzando come #bioindicatori gli organismi acquatici quali macroinvertebrati, macrofite, diatomee e, dal 2020, #faunaittica con il metodo #NISECI. I primi campionamenti a livello sperimentale sono stati effettuati nell’ambito di uno specifico Accordo tra Regione Toscana e Dipartimento di Biologia dell’Università degli Studi di Firenze - e successivamente con la collaborazione del Sistema Museale di Ateneo (Museo di Storia Naturale – Sezione Zoologia – Sede @La Specola) - che si è concluso nel 2022. Il metodo ufficiale per il monitoraggio della fauna ittica è stato approvato in Italia nel 2017 con il manuale ISPRA-SNPA - Sistema Nazionale per la Protezione dell'Ambiente NISECI (Nuovo Indice dello Stato Ecologico delle Comunità Ittiche) e prevede complesse e specifiche modalità di campionamento ed analisi della struttura delle popolazioni ittiche. La finalità dell’indice è di evidenziare l’aspetto conservazionistico e naturalistico, mettendo in risalto situazioni dove ancora la fauna ittica è quella “originaria” ovvero “attesa” nella definizione usata dall’indice stesso che intende così fare riferimento alla completezza della composizione in specie indigene attese in relazione al quadro zoogeografico ed ecologico. Dal 2020 ad oggi in #Toscana sono stati campionati circa 60 corpi idrici, scopri i risultati https://lnkd.in/dx4qJbSV #ambiente #fiumi #laghi #biodiversità #acque
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🏞 ❗𝐀𝐯𝐯𝐢𝐚𝐭𝐨 𝐢𝐥 𝐩𝐫𝐨𝐠𝐞𝐭𝐭𝐨 ❞𝐕𝐅𝐍 𝐕𝐀𝐋𝐋𝐄 𝐃𝐄𝐋 𝐒𝐀𝐂𝐂𝐎❞ ❗ Nelle scorse settimane è stato avviato il progetto “VFN Valle del Sacco” che mira a definire il fondo geochimico naturale per acque sotterranee e suolo/sottosuolo per l’area ricompresa nel perimetro del sito di interesse nazionale (SIN) “Bacino del Fiume Sacco”. 📈 La finalità generale del progetto, da una collaborazione tra Regione Lazio, Agenzia Regionale Protezione Ambientale (ARPA LAZIO) e CNR Istituto di Ricerca Sulle Acque, è la definizione dei valori di fondo geochimico naturale (#VFN) per alcuni composti inorganici, tra cui l’arsenico, da applicare nella gestione operativa delle matrici ambientali #acquesotterranee e #suoli nel SIN. 💧 Il valore di fondo geochimico individua il confine tra lo stato di naturalità (o di non contaminazione) e la contaminazione per cause antropiche delle matrici stesse. Metodologie innovative consentiranno di individuare i VFN distinguendo le facies idrochimiche sulla base delle analisi chimiche e isotopiche svolte sui campioni d’acqua. Inoltre, è prevista la mappatura delle caratteristiche degli #ecosistemimicrobici delle #acquedifalda. Il CNR-IRSA avvierà a breve le attività di campionamento su un numero di siti tra i 100 e i 200 punti divisi tra le macrolitologie Vulcaniti, Travertini e Alluvioni con il coinvolgimento di diversi ricercatori dell’IRSA. #bacinofiumesacco Consiglio Nazionale delle Ricerche
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ll tema della biodiversità e della sua importanza sbarca su Topolino nel numero 3575 di mercoledì 29 maggio, dove è pubblicata la storia dal titolo "Zio Paperone e l’Oro Trasmigrante", sceneggiata da Bruno Enna e disegnata da Giampaolo Soldati. Una intrepida avventura in cui la squadra di paperi composta da Zio Paperone, Paperino, Archimede Pitagorico, Pico De Paperis e da Qui, Quo e Qua sarà accompagnata dalle ricercatrici e dai ricercatori del National Biodiversity Future Center di cui l’Università di Verona è partner fin dalla sua fondazione. I giovani paperi, grazie agli insegnamenti degli scienziati che li accompagnano, si addentreranno tra le cave del Colorado alla ricerca di oro trovando invece un enorme patrimonio di biodiversità, il vero tesoro dell’umanità. Nbfc, coordinato dal Consiglio Nazionale delle Ricerche con 2000 scienziati e scienziate, di cui 600 giovani, e finanziato dal PNRR, comprende 48 enti tra università, centri di ricerca, fondazioni e imprese su tutto il territorio nazionale. L’Università di Verona partecipa all’Nbfc con un team guidato da Flavia Guzzo e composto da circa 25 persone fra docenti strutturati, giovani dottori di ricerca e assegnisti dei 4 Dipartimenti di Biotecnologie, Informatica, Diagnostica e sanità pubblica e Medicina. Il gruppo coordina a livello nazionale uno dei quattro tavoli di lavoro dello spoke 6, ovvero “Biomolecole, biorisorse e bioattività”, finalizzato alla valorizzazione della biodiversità, e che comprende circa 150 scienziati di vari università ed enti. Articolo UnivrMagazine: https://u.garr.it/9ODPu
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Posidonia sotto attacco, come funziona la riforestazione Boe galleggianti e biostuoie in fibra di cocco. Il progetto Foresta Blu di Coop per salvare la pianta nei mari di Brindisi, Torre Guaceto e Monopoli. A raccontarlo Andrea Tursi dell'Università di Bari Monitoraggio, boe galleggianti di segnalazione e biostuoie in fibra di cocco. È così che il progetto «Foresta Blu» mira a riforestare i posidonieti distrutti dall'uomo. A spiegarlo è Andrea Tursi, dottorando presso il Dipartimento di Bioscienze, Biotecnologie e Ambiente dell'Università degli Studi di Bari Aldo Moro. Questo approccio innovativo permette di proteggere e rigenerare le praterie di posidonia, fondamentali per l'ecosistema marino. #ForestaBlu #CoopItalia #Posidonia #SalvaguardiaMare #Ambiente #Sostenibilità #LifeGate #Anywave #Ecologia #MonitoraggioMarino #Riforestazione #UniversitàDiBari #GiovanniChimienti #AndreaTursi #CoopAlleanza3.0
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📉 EQUILIBRIO GEO-ECOLOGICO DEI FIUMI, LA PREVISIONE IN UN GRAFICO La salute dei #fiumi può essere rilevata da un grafico statistico delle sue caratteristiche geochimiche. Lo afferma l’articolo pubblicato su Science of the Total Environment e basato sugli studi condotti da Antonella Buccianti e Caterina Gozzi del DST UNIFI Dipartimento di Scienze della Terra. 🔎 La #ricerca riguarda l’analisi delle acque interne, con focus sui fiumi, come supporto all'analisi e al monitoraggio della salute degli ecosistemi e della biodiversità di questi peculiari ambienti. 👉 https://u.garr.it/gVr5i #chimica #ecosistema #geochimica
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Pubblica il blog ambientenonsolo.com Giornalista e comunicatore in pensione, già dirigente comunicazione ARPAT, coord. Rete comunicatori SNPA, resp. comunicazione ATAF; collabora Kyoto Club su Mobilità sostenibile
roponiamo una sintesi dell'articolo publbicato sulla rivista di ISPRA "Reticula" Telerilevamento e citizen science: binomio possibile per il monitoraggio del bosco ripario
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🐬 Migliorare gli strumenti per la conservazione dei cetacei: questo l’obiettivo di uno studio coordinato da Ispra nell’ambito del progetto LIFE Conceptu Maris. 🔎I ricercatori hanno testato i più comuni modelli statistici usati per identificare le aree di distribuzione nel Mediterraneo di tre specie rare di cetacei: il grampo, il globicefalo e lo zifio. Sulla base dei risultati dei test, gli studiosi hanno messo a punto uno strumento standard di indagine che permetterà di verificare nel corso del tempo eventuali cambiamenti nella distribuzione e nell’uso dell’habitat da parte delle specie. 📑 L’articolo completo è disponibile su Aquatic Conservation, Marine and Freshwater Ecosystems: https://lnkd.in/dmBcVveF
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Grande progetto del National Biodiversity Future Center per digitalizzare 4.200.000 campioni vegetali dall’Erbario Centrale Italiano e da altre collezioni naturalistiche. Le collezioni naturalistiche, con la loro ricchezza di dati e informazioni, frutto di secoli di ricerche ed esplorazioni scientifiche, sono fonti indispensabili per lo studio della biodiversità del nostro pianeta.
A Firenze si incontrano la storia della botanica italiana e il futuro della ricerca sulla biodiversità
innovazionesociale.org
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🔅Ufficio Stampa 2.0 & Relazioni istituzionali per Green Factor 🖊️ Consulente Comunicazione Ambientale 2.0 🔅 Content manager e storyteller 2.0 🌍 Ecoblogger 🔅
Oggi si parla di... Come aiutare i ricercatori a monitorare balene, delfini e tartarughe. Scopri la campagna Citizen Science 2024
Come aiutare i ricercatori a monitorare balene, delfini e tartarughe - E-cology.it
https://www.e-cology.it
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Le collezioni naturalistiche, con la loro ricchezza di dati e informazioni, frutto di secoli di ricerche ed esplorazioni scientifiche, sono fonti indispensabili per lo studio della biodiversità del nostro pianeta. Gli erbari italiani rappresentano una fetta importante del nostro patrimonio naturalistico, un vero e proprio “archivio della biodiversità”, una memoria storica che merita di essere tutelata e valorizzata.
Grande progetto del NBFC - National Biodiversity Future Center per digitalizzare 4.200.000 campioni vegetali dall’Erbario Centrale Italiano e da altre collezioni naturalistiche. Le collezioni naturalistiche, con la loro ricchezza di dati e informazioni, frutto di secoli di ricerche ed esplorazioni scientifiche, sono fonti indispensabili per lo studio della biodiversità del nostro pianeta.
A Firenze si incontrano la storia della botanica italiana e il futuro della ricerca sulla biodiversità
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