interessante articolo sullo stato del sistema sanitario nazionale che mette in evidenza alcuni dati preoccupanti: ❗❗Intanto, le esigenze di personale sono state affrontate ricorrendo a contratti temporanei e addirittura a forme di forniture di servizi. Considerate le unità annue di lavoro a tempo determinato e interinali, per le figure sanitarie si registra, dal 2012 al 2022, un balzo di +75,4%. spia di una mancanza di volontà di investire nella salute pubblica ? o mancanza di figure professionali? 👉Addirittura, tra il 2015 e il 2022 le retribuzioni dei medici nella PA sono diminuite, in termini reali, del 6,1%. la gran parte dei cittadini è consapevole delle difficoltà del sistema, infatti: 👉Secondo l’84,3% degli italiani le aggressioni ai medici sono un’emergenza su cui occorre intervenire con provvedimenti urgenti ed efficaci.
Post di Giovanni Gallo
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PARLIAMO DI SISTEMA SANITARIO NAZIONALE 🥼 Sottopagato, sottostaffato e sempre meno al centro delle politiche pubbliche. Il personale sanitario - ora oggetto anche delle ire dei pazienti non più tali - sconta in prima persona decenni di tagli alla sanità e ne paga - letteralmente - le conseguenze. 🏥 Stando all'ultimo rapporto della Fondazione GIMBE, se la spesa sanitaria si fosse mantenuta ai livelli del 2017, il personale sarebbe stato retribuito per 28 miliardi in più. Usando le parole del presidente Nino Cartabellotta: «Nel periodo 2012-2023 il capitolo di spesa sanitaria relativo ai redditi da lavoro dipendente è stato quello maggiormente sacrificato». In termini assoluti, dopo una progressiva contrazione da 36,4 miliardi nel 2012 a 34,7 miliardi nel 2017, la spesa ha iniziato a risalire raggiungendo 40,8 miliardi nel 2022, per poi scendere a 40,1 miliardi nel 2023. Tuttavia, in termini percentuali sulla spesa sanitaria totale, il trend rileva una lenta ma costante riduzione: se nel 2012 rappresentava il 33,5%, nel 2023 si è attestato al 30,6%. «Se la spesa per il personale dipendente si fosse mantenuta ai livelli del 2012, quando rappresentava circa un terzo della spesa sanitaria totale, negli ultimi 11 anni il personale dipendente non avrebbe perso 28,1 miliardi, di cui 15,5 miliardi solo tra il 2020 e il 2023, un dato che evidenzia il sacrificio economico imposto ai professionisti del Ssn». Tutti gli altri dati nell'articolo di Simona Regina su INNLIFES 👇 #ssn #sanità #personalesanitario
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@pierinodisilverio a @quotidianosanità : “esiste ancora la possibilità di colmare i deficit della nostra sanità”. 📈I continui disinvestimenti degli ultimi 15 anni hanno portato una inesorabile decadenza della competitività del SSN e le continue aggressioni, le denunce a danno degli operatori sanitari in costante aumento testimoniano un graduale mutamento del rapporto medico-paziente da paternalistico a economicistico. Che sia forse anche ‘colpa’ delle modifiche delle forme di comunicazione che fino ad oggi il professionista ha subito è vero, ma è altrettanto vero e indubbio che alla base della perdita di fiducia verso l’operato del medico, giudicato solo fino a 30 anni fa quasi sacro, ci sia il disgregamento di un intero impianto di cure e la difficoltà conseguente che i cittadini hanno nell’accedervi. 😩Preoccupa anche che il cittadino identifichi il medico come responsabile dei disservizi… 😔Di fronte ai tagli lineari subiti dalla sanità ci saremmo aspettati una rivolta popolare, e invece assistiamo a una graduale assuefazione…↔️E qui i dati diventano impietosi: 🔴l’1,8 % dei cittadini italiani, secondo l’ultima indagine del CNEL, si indebita per le cure e 🔴4,5 milioni di cittadini si rivolgono ormai alla sanità privata secondo gli studi GIMBE. 🔴Nel 2023 il 7,6% della popolazione italiana ha rinunciato a curarsi, contro il 6,3% del 2019. 🔴La percentuale di quanti hanno rinunciato a causa delle lunghe liste di attesa risulta pari al 4,5% (2,8% nel 2019), secondo l’ISTAT. 🔴Ogni 100 tentativi di prenotazione nel SSN, la percentuale di popolazione che rinuncia e si rivolge alla sanità privata è del 39,4% (il 34,4% dei bassi redditi). 💸In questo quadro fosco, i medici italiani sono i meno pagati in Europa, con una diminuzione dei salari del 6,2% tra il 2015 e il 2022, secondo i dati FEMS. Serve 🙌🏻ripartire dalla presa in cura del paziente presso il proprio domicilio, 🙌🏻riqualificare strumenti alla medicina territoriale, 🙌🏻trasformare gli ospedali in luoghi di cura e non di diagnosi,🙌🏻un’azione verso l’appropriatezza e uno 🙌🏻shift immediato verso la prevenzione e la cura delle cronicità, 🙌🏻integrare la tecnologia in sanità per evitare di subirla. 👉https://lnkd.in/dz5yamBS
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La Sanità Pubblica in Crisi: Quali Soluzioni per il Futuro? Negli ultimi giorni, ho letto con preoccupazione i dati sul nostro Sistema Sanitario Nazionale. Dal 2014 al 2017, per ogni 100 dipendenti usciti, venivano assunti solo 80 nel 2014, 70 nel 2015 e 98 nel 2017. Inoltre, tra il 2014 e il 2017, la spesa per il personale dipendente del SSN è scesa dal 31,4% al 30% della spesa sanitaria totale. Questo ha portato a un aumento dell'età media dei dipendenti e a un peggioramento delle condizioni di lavoro, con un incremento del 44,6% dei contratti a tempo determinato tra il 2019 e il 2022. (Fonte Adnkronos) Questa situazione ci riguarda tutti, sia come cittadini che come professionisti. La domanda che mi pongo è: come possiamo garantire un accesso tempestivo e di qualità alle cure sanitarie in questo contesto? Una possibile risposta risiede nel rafforzare le tutele sanitarie integrative. Organizzazioni come le società di mutuo soccorso offrono soluzioni che permettono di accedere a servizi sanitari in tempi più brevi, alleviando la pressione sul sistema pubblico e garantendo una maggiore serenità alle famiglie e agli imprenditori. Quali esperienze avete avuto con il sistema sanitario negli ultimi tempi? Avete valutato alternative per tutelare la vostra salute e quella dei vostri cari? Condividete le vostre riflessioni nei commenti; confrontarci può aiutarci a trovare soluzioni efficaci insieme. #Sanità #Welfare #MutuaMBA #Salute #Prevenzione #TutelaSanitaria #SistemaSanitario
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💡 Crisi del personale sanitario: un'emergenza che mette a rischio il diritto alla salute 💡 Il Servizio Sanitario Nazionale (SSN) italiano sta affrontando una crisi senza precedenti legata al personale sanitario. Tra tagli, mancata programmazione e condizioni di lavoro poco attrattive, i numeri raccontano una situazione critica: 📉 Persi oltre 28 miliardi di euro in spesa per il personale sanitario dal 2012, di cui 15,5 miliardi solo tra il 2020 e il 2023. 👩⚕️ Unità di personale: nel 2022, il SSN contava 681.855 dipendenti, con una media di 11,6 unità ogni 1.000 abitanti. Ma le differenze regionali sono enormi: 17,4 unità ogni 1.000 abitanti in Valle d’Aosta, contro le sole 8,5 in Lazio e Campania. 💶 Spesa pro capite: 672 euro nel 2023, con picchi di 1.405 euro nella Provincia di Bolzano e appena 559 euro in Campania. ⬆️ Medici a gettone: la spesa è raddoppiata nel 2023, evidenziando una crescente dipendenza da personale esterno. Questi dati mettono in evidenza un paradosso delle regioni in Piano di rientro, dove la spesa media per dipendente è più alta rispetto alle altre, ma con meno personale. ⚠️ Senza un rilancio delle politiche per il personale sanitario, rischiamo di compromettere la qualità e l’accesso ai servizi sanitari, con gravi ripercussioni sul diritto alla salute di tutti. ✍️ È tempo di agire: investire in chi si prende cura di noi significa investire nel futuro del nostro sistema sanitario. fonte: Fondazione GIMBE, https://lnkd.in/dMyxaRSq
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𝐈𝐥 𝐒𝐞𝐫𝐯𝐢𝐳𝐢𝐨 𝐒𝐚𝐧𝐢𝐭𝐚𝐫𝐢𝐨 𝐍𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐚𝐥𝐞 𝐞̀ 𝐢𝐧 𝐞𝐦𝐞𝐫𝐠𝐞𝐧𝐳𝐚? Secondo l’ultimo rapporto GIMBE, cresce il numero degli italiani che pagano le prestazioni sanitarie di tasca propria o che rinunciano a curarsi (4,5 milioni di concittadini). Dall’altro lato, cresce il bisogno di medici e soprattutto di infermieri, nonostante la spesa sanitaria complessiva sia salita a 134 miliardi di euro. Contattami per sapere come costruire la tua sanità integrativa che si affianchi a quella pubblica. #protezione #ConsulenzaDiValore https://lnkd.in/d--9CRCE
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Per sei italiani su dieci il SSN non riesce più a coprire tutti i bisogni Cresce la preoccupazione sullo stato di crisi della sanità pubblica, con la maggioranza degli italiani che non ritiene il SSN più in grado di rispondere a tutti i bisogni in fatto di salute. A rilevarlo è l’ultima indagine dell’Osservatorio Sanità di UniSalute S.p.A, che con l’istituto di ricerca Nomisma ha interrogato in merito un campione di 1.346 persone in tutto il territorio nazionale. Dalla rilevazione è emerso come ben 6 italiani su 10 (60%) pensino che il Servizio sanitario nazionale non sia più sufficiente per i loro bisogni sanitari e di cura. I tempi di erogazione delle prestazioni restano il problema principale riscontrato dagli intervistati, con il 77% che li considera eccessivi. Più di quattro su cinque (84%), inoltre, ritengono che rispetto a 5 anni fa i tempi di attesa si siano allungati, e di conseguenza puntare a ridurli (74%) e fornire maggiori disponibilità di date e orari (47%) sono i due aspetti più importanti su cui intervenire per migliorare il SSN. Articolo completo su Asefibrokers.com #Salute #SSN
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Riflessioni necessarie sul nostro SSN
Presidente FADOI Nazionale, Direttore SC Medicina Generale - Varese, Direttore Dipartimento di Area Medica - Asst Sette Laghi - Varese, Professore Associato di Medicina Interna - Università dell'Insubria -Varese
“Il necessario cambio di paradigma nel Servizio sanitario: stop all’aziendalizzazione e ritorno del primato della salute” Pubblicato il nuovo Rapporto FNOMCeO-Censis, Importante analisi per capire la situazione attuale del SSN e in particolare per capire le ragioni dell'attuale fuga dal Sistema Sanitario Nazionale. Dal Rapporto sono emersi tra gli altri i seguenti punti: ▶ il 92% degli italiani considera il nostro sistema universalistico motivo di orgoglio e distintività a livello internazionale. ▶ Per l’87,2% degli intervistati è prioritario migliorare le condizioni di lavoro e le retribuzioni dei medici. ▶ Tra il 2012 e il 2022, le figure a tempo determinato sono aumentate del 75,4%. contro un aumento del 2,6% delle figure a tempo indeterminato. ▶ La spesa per lavoro a tempo determinato, consulenze, collaborazioni, interinale e altre prestazioni di lavoro sanitarie e sociosanitarie provenienti dal privato è aumentata del 66,4% rispetto al 2012 vs un aumento della spesa per il personale permanente del 6,4%. ▶ La spesa totale per le retribuzioni dei medici permanenti nella Pubblica amministrazione tra il 2012 e il 2022 è rimasta sostanzialmente invariata (+0,2%, -2,5% tra il 2012- 19 e +2,8% tra il 2019 -22) ▶ Tra il 2015 e il 2022 le retribuzioni dei medici nella PA sono diminuite in termini reali del 6,1% ▶ La retribuzione media dei medici è nettamente inferiore ad altri paesi europei (posto pari a 100 il valore delle retribuzioni dei medici italiani, nei Paesi Bassi è pari a 176, in Germania a 172,3 e Irlanda a 154,8) In sintesi dai dati appare chiarro che Il personale medico del SSN gode ancora della fiducia degli italiani ma l’approccio aziendalistico di questi anni ha posto il medico in posizione subordinata rispetto ai responsabili economico-finanziari della sanità e ha provocato un marcato disinvestimento nei medici, infermieri e altri operatori del SSN provocando la fuga a cui stiamo assistendo. Invertiamo questa tendenza, prima che sia troppo tardi Per approfondire e scaricare il documento in PDF: https://lnkd.in/dvb7TtZg #SSN #fnomceo #censis #salute #sanita #medici
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Mancano 100mila posti letto e 11mila medici I numeri sul nostro sistema sanitario mostrano un sempre maggior bisogno di medici e di strutture. Ecco perché, accanto al Sistema Sanitario Nazionale, è utile affiancare la propria sanità integrativa, per saltare le liste di attesa e poter scegliere dove curarsi. #protezione #salute #consulenzadivalore
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In Italia, i professionisti sanitari vivono una condizione di costante sottovalutazione, nonostante il ruolo cruciale che ricoprono nella salvaguardia della salute pubblica. Questo fenomeno non si limita a un generico problema di riconoscimento economico, ma si articola in un sistema complesso di disparità che mina la valorizzazione professionale sia individuale che collettiva. #professionisanitarie #ProfessioniSanitarieUnite #psu
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MEDICI DI BASE: ECCO LA FOTOGRAFIA DEL CNEL Nella relazione annuale del CNEL sui servizi della PA esce un quadro preoccupante sul servizio dei medici di base. Essi sono sempre di meno. Ne ho scritto su L'HuffPost #medicina #salute #wortharead #lavoro #sanità #CNEL
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