MEDICI DI BASE: ECCO LA FOTOGRAFIA DEL CNEL Nella relazione annuale del CNEL sui servizi della PA esce un quadro preoccupante sul servizio dei medici di base. Essi sono sempre di meno. Ne ho scritto su L'HuffPost #medicina #salute #wortharead #lavoro #sanità #CNEL
Post di Mario Di Giulio
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Il documento a pag. 48 della relazione giunge "[...] ad affermare che “Le performance del servizio sanitario nazionale riguardo agli esiti di salute e alla qualità delle cure, risultano generalmente superiori a quelle medie dei Paesi Ocse, e descrivono, quindi, un sistema sanitario mediamente efficiente ed efficace”. Una considerazione questa della quale, francamente, non si comprende né l’utilità né tampoco come giustificarla in presenza dei danni quotidiani che si registrano. Ciò nella inefficienza dell’emergenza-urgenza che non c’è; della inefficacia della medicina convenzionata piena zeppa di vuoti assistenziali; nella mobilità miliardaria che impoverisce il Sud di circa tre miliardi all’anno; nella penuria di posti letto e in presenza di liste d’attesa che uccidono mentre l’utente aspetta un test diagnostico ovvero un intervento. Non solo. Nel tenere conto che una siffatta penosa affermazione emerge in un atto di “giustizia contabile” nella contemporaneità dell’emersione di un dato appena venuto fuori ad esito della ricerca dall’istituto EMG Different, commissionata da Facile.it, che rendiconta una platea milionaria di cittadini in difficoltà economica per spese mediche, sino ad essersi segnatamente indebitati a proposito. [...]"
Corte dei conti, nella relazione al Parlamento sui Ssr il ritratto edulcorato di una sanità pubblica che non c’è
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Ottimo articolo di Gilberto Gentili sul tema delle liste d'attesa. Condivido tutte le argomentazioni presentate. Aggiungerei tra le misure da adottare una maggiore e decisa valorizzazione del ruolo delle professioni sanitarie. Sono necessari nuovi modelli organizzativi, in cui il ruolo di infermieri e tecnici preveda responsabilità nell’erogazione di quei servizi in cui la competenza medico-clinica non è strettamente necessaria. Ovviamente associando maggiore responsabilità ad un'adeguata valorizzazione economica #tempiattesa; #taskshifting
Liste di attesa in sanità: un problema di tutti
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@pierinodisilverio a @quotidianosanità : “esiste ancora la possibilità di colmare i deficit della nostra sanità”. 📈I continui disinvestimenti degli ultimi 15 anni hanno portato una inesorabile decadenza della competitività del SSN e le continue aggressioni, le denunce a danno degli operatori sanitari in costante aumento testimoniano un graduale mutamento del rapporto medico-paziente da paternalistico a economicistico. Che sia forse anche ‘colpa’ delle modifiche delle forme di comunicazione che fino ad oggi il professionista ha subito è vero, ma è altrettanto vero e indubbio che alla base della perdita di fiducia verso l’operato del medico, giudicato solo fino a 30 anni fa quasi sacro, ci sia il disgregamento di un intero impianto di cure e la difficoltà conseguente che i cittadini hanno nell’accedervi. 😩Preoccupa anche che il cittadino identifichi il medico come responsabile dei disservizi… 😔Di fronte ai tagli lineari subiti dalla sanità ci saremmo aspettati una rivolta popolare, e invece assistiamo a una graduale assuefazione…↔️E qui i dati diventano impietosi: 🔴l’1,8 % dei cittadini italiani, secondo l’ultima indagine del CNEL, si indebita per le cure e 🔴4,5 milioni di cittadini si rivolgono ormai alla sanità privata secondo gli studi GIMBE. 🔴Nel 2023 il 7,6% della popolazione italiana ha rinunciato a curarsi, contro il 6,3% del 2019. 🔴La percentuale di quanti hanno rinunciato a causa delle lunghe liste di attesa risulta pari al 4,5% (2,8% nel 2019), secondo l’ISTAT. 🔴Ogni 100 tentativi di prenotazione nel SSN, la percentuale di popolazione che rinuncia e si rivolge alla sanità privata è del 39,4% (il 34,4% dei bassi redditi). 💸In questo quadro fosco, i medici italiani sono i meno pagati in Europa, con una diminuzione dei salari del 6,2% tra il 2015 e il 2022, secondo i dati FEMS. Serve 🙌🏻ripartire dalla presa in cura del paziente presso il proprio domicilio, 🙌🏻riqualificare strumenti alla medicina territoriale, 🙌🏻trasformare gli ospedali in luoghi di cura e non di diagnosi,🙌🏻un’azione verso l’appropriatezza e uno 🙌🏻shift immediato verso la prevenzione e la cura delle cronicità, 🙌🏻integrare la tecnologia in sanità per evitare di subirla. 👉https://lnkd.in/dz5yamBS
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(MAL)EDUCAZIONE CIVICA Le liste di attesa nella sanità si potrebbero ridurre del 20% senza sforzo né costi aggiuntivi, semplicemente se gli utenti si comportassero educatamente (o fossero costretti a farlo). Chi prenota una prestazione e non si presenta si fermi un attimo a considerare come reagirebbe se l'idraulico non si presentasse dopo che lo si è aspettato a casa oppure, arrivato dal dentista si sentisse dire: "oh, scusi, mi sono dimenticato di avvisare che il suo appuntamento è cancellato". Siamo bravissimi a pretendere una sanità migliore, ma molto scadenti nel collaborare ad averla e l'inefficienza dei burocrati che mettono anni a produrre decreti attuativi impedisce , per ora, di mettere in atto misure che costringano i maleducati a mettersi a posto. L'esazione della "sanzione" potrebbe essere semplice, basterebbe subordinare l'erogazione della prima prestazione successiva da parte del SSN al pagamento del ticket per la prestazione cancellata, ma anche così non ci sarebbe da essere contenti, perché resterebbe la perdita di capacità del sistema sanitario. Ammesso, poi, che la propensione a condonare perfino le condotte illecite non si manifesti anche in questo campo. L'educazione civica all'uso dei servizi comuni sarebbe la via migliore, ma ha tempi lunghi. Articolo di Paolo Russo La Stampa 5-1-2025
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Come salvare il servizio sanitario nazionale, tra disuguaglianze, liste d’attesa e ipermedicalizzazione? Risponde a TrendSanità 𝗦𝗶𝗹𝘃𝗶𝗼 𝗚𝗮𝗿𝗮𝘁𝘁𝗶𝗻𝗶, presidente e fondatore dell’Istituto Mario Negri Articolo di Silvia Pogliaghi #SSN #ipermedicalizzazione #disuguaglianze
Garattini: «Assicurazioni e intramoenia fonti di diseguaglianza. Ecco tre ricette per salvare il Servizio Sanitario Nazionale»
https://trendsanita.it
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interessante articolo sullo stato del sistema sanitario nazionale che mette in evidenza alcuni dati preoccupanti: ❗❗Intanto, le esigenze di personale sono state affrontate ricorrendo a contratti temporanei e addirittura a forme di forniture di servizi. Considerate le unità annue di lavoro a tempo determinato e interinali, per le figure sanitarie si registra, dal 2012 al 2022, un balzo di +75,4%. spia di una mancanza di volontà di investire nella salute pubblica ? o mancanza di figure professionali? 👉Addirittura, tra il 2015 e il 2022 le retribuzioni dei medici nella PA sono diminuite, in termini reali, del 6,1%. la gran parte dei cittadini è consapevole delle difficoltà del sistema, infatti: 👉Secondo l’84,3% degli italiani le aggressioni ai medici sono un’emergenza su cui occorre intervenire con provvedimenti urgenti ed efficaci.
Contratti temporanei in decollo, crollano le retribuzioni reali: ecco perché lavorare nell'Ssn non è più attrattivo per i medici italiani
dottnet.it
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Il Governo, si sta impegnando per l'abbattimento liste d'attesa . In merito sarebbe opportuno , disporre alle direzioni generali la programmazione di open day ambulatoriali , dalle 09 alle 19.30 . Relativamente all'incentivazione economica medici, disporre alle direzioni strategiche di concordare la corresponsione di un buono pasto per ogni turno di guardia medica notturna, festiva e pomeridiana ( in continuazione dell'orario diurno) e nelle attività ambulatoriali pomeridiane . Orario di lavoro 7.12 con corresponsione di un buono pasto al giorno. Relativamente all'incremento stipendiale , programmare se si riesce a confermare per il 2025 un taglio cuneo al 28% , un doppio cuneo fiscale per i medici con figli minori a carico . Un obiettivo indifferibile e improcastinabile , abbattimento liste d'attesa per tutte le tipologie di prestazioni. Relativamente all'area chirurgica , finanziare le direzioni strategiche delle aziende ospedaliere ,per l'acquisto del robot Da Vinci , per interventi chirurgici di altissima precisione In attesa di riscontro
Liste d’attesa. Ministero: “Con il nuovo Piano il monitoraggio dei tempi sarà più preciso”
quotidianosanita.it
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Al giorno d’oggi #misurare vuol dire #orientare il #cambiamento e capire dove e come #lavorare per #migliorare, in questo caso, il nostro Sistema Sanitario. Ecco perché è giusto far chiarezza. Grazie al mitico Prof. Mario Del Vecchio e Luigi Preti #no #disinformazione https://lnkd.in/dqGz3Rpn
Non è vero che la spesa sanitaria privata ha registrato un aumento record
quotidianosanita.it
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Secondo uno studio dell’ISTAT, nel 2023 4,5 milioni di italiani hanno dovuto rinunciare alle cure mediche necessarie soprattutto a causa delle lunghissime liste d'attesa. I tempi d’attesa per molte prestazioni essenziali sono allarmanti. Ad esempio, si registrano fino a 720 giorni per una mammografia, 465 giorni per una TAC e 365 giorni per interventi cardiologici. Le ragioni sono molteplici e complesse, ma principalmente 3. 1. Carenza di personale sanitario Ad oggi quantificabile in 20mila medici e 70mila infermieri mancanti, ma questi numeri peggioreranno ulteriormente nei prossimi cinque anni perché circa 75mila medici andranno in pensione. 1. Eredità del Covid La pandemia ha creato e allungato le liste d'attesa non ancora smaltite. 1. Sottofinanziamento cronico della sanità pubblica in Italia Secondo il 19° Rapporto Sanità del C.R.E.A., l’Italia investe il 32% in meno rispetto alla media dell'Unione Europea. Questa combinazione di fattori sta creando una situazione insostenibile che costringe sempre più cittadini a rivolgersi al settore privato oppure, nei casi più gravi ma purtroppo non altrettanto sporadici, a rinunciare completamente alle cure mediche. E a te? È capitato di dover aspettare molti mesi per fissare una visita o degli esami? Diccelo con un commento!
In Italia abbiamo un problema di liste di attesa
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Mentre l'opinione pubblica viene distratta dalla soap opera di Sangiuliano e Boccia, il Servizio Sanitario Nazionale (SSN) pubblico continua a sprofondare in una crisi sempre più profonda. La sanità italiana, un tempo considerata tra le migliori al mondo per universalità ed equità, si trova oggi in una situazione di estremo disagio a causa di anni di tagli, mancanza di investimenti e riforme inadeguate. Mentre i riflettori sono puntati su vicende politiche, scollacciate e di costume, il personale medico ed infermieristico è costretto a lavorare in condizioni sempre più difficili. Mancano le risorse per garantire un'assistenza adeguata, i tempi di attesa per visite e interventi si allungano, e le strutture sanitarie sono sempre più spesso sovraffollate e carenti di mezzi. I cittadini sono i primi a soffrirne, con un accesso alle cure sempre più limitato e disuguale, mentre i professionisti della sanità si trovano a fronteggiare una situazione insostenibile. Il degrado del SSN pubblico non è un problema di ieri, ma è il risultato di una sistematica disattenzione politica verso un settore che dovrebbe essere centrale per il benessere del Paese. È fondamentale che il Governo e le istituzioni prendano atto di questa realtà e pongano finalmente in cima alle priorità politiche il rilancio del Servizio Sanitario Nazionale, con investimenti concreti e riforme mirate, affinché tutti i cittadini possano godere del diritto fondamentale alla salute. È il momento di riportare al centro del dibattito pubblico le vere emergenze del Paese. La sanità pubblica non può più attendere... Fausto Tenti, #costituente comunista, Sez prov di Arezzo. https://lnkd.in/d_vJNbRC
Spesa sanitaria pubblica: in Italia nel 2023 è al 6,2% del pil, sotto la media Ocse e fanalino di coda del G7. L’appello Gimbe: “Con manovra serve una rapida inversione di rotta”
quotidianosanita.it
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Finance, Strategy Transformation
2 mesieppure con un servizio più di persona ci sarebbero spazi enormi, a Milano almeno con il medico di base si parla di solito solo attraverso la segreteria, per poi farsi lasciare un certificato in portineria