È iniziato un anno importante. L’ha confermato l’interesse riscontrato a Marca e soprattutto l’andamento del 2024. Parliamo di brand e nello specifico delle susine Viulet e Metis. La produzione di Viulet – marchio di susine europee di Granfrutta Zani – arriva nel 2025 alla sua terza foglia, con aspettative di raccolta di 4mila quintali. Se già il 2024 aveva riscosso successo di ordini, il 2025 è l’anno della consacrazione, sostenuta dalla prima piena produzione. Solide conferme anche da Metis®, club su cui Granfrutta Zani continua ad investire per qualità e produzione e che vede ottime aspettative per il 2025. L’anno passato ha visto mancare un 20% del raccolto causa maltempo ma il prezzo si è conservato buono, validando l’importanza di questo frutto e delle sue uniche e caratteristiche proprietà di gusto ed aspetto. I Brand sono coltivazioni organizzate da disciplinari, e Metis, come Pink Lady® Europe e altri club, ha il prerequisito delle protezioni da freddo e grandine. Condizioni che permettono, salvo eventi metereologici estremi, di salvare il raccolto e garantire remunerazione al produttore ed all’intera filiera. L’obiettivo di Granfrutta Zani è avere un prodotto di qualità vicino al 100%. Una condizione fondamentale, soprattutto per le susine, che senza massima qualità hanno poco margine di mercato non avendo, come mele e pere, altri sfoghi commerciali.
Post di Granfrutta Zani
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12 Ottobre 2024 - Gli ingredienti di una stagione di successo del GRANA PADANO, destinata con ogni probabilità a proseguire anche in futuro in quanto basata su basi solide, sono molteplici: la crescita qualitativa del prodotto (grazie a innovazioni e miglioramenti dalla stalla alla trasformazione), un CONSUMATORE FIDELIZZATO tanto in Italia quanto all’estero, politiche di espansione dei mercati accompagnate da azioni di marketing vincenti e una IDENTITA’ FORTE DEL PRODOTTO. “Oggi – chiosa Valter GIACOMELLI, Allevatore di Nuvolento (Brescia) con una stalla all’avanguardia da 1.600 capi, Presidente della Cooperativa GARDALATTE (una quarantina di allevatori conferenti; 1,1 milioni di quintali di latte raccolti; 155.000 forme di Grana Padano e 15mila quintali di provolone prodotti) – NON VIVIAMO PIU’ DI RIFLESSO rispetto al Parmigiano Reggiano, abbiamo Clienti e Consumatori che chiedono il Grana Padano per le grandi qualità che ha saputo incarnare, non ultimo un MODELLO produttivo SOSTENIBILE”. Il MERITO, come detto, va ascritto a tutti gli anelli della filiera, dall’ALLEVAMENTO fino alle COOPERATIVE e agli INDUSTRIALI che producono un GRANA PADANO sempre più di qualità. E la risposta del mercato non si è fatta attendere, “grazie alle strategie impostate dal Consorzio di tutela con la consulenza di Kpmg e grazie anche alla congiuntura favorevole, con un incremento nei primi sette mesi dell’anno delle esportazioni di circa l’8%, a fronte di una leggera contrazione del mercato domestico – riassume Giacomelli -. Questo significa che, a conti fatti, siamo di fronte a un incremento delle vendite di Grana Padano che oscilla fra il 3,5% e il 4% delle vendite. Significa che siamo in linea, se non addirittura sopra, alle produzioni dei primi nove mesi del 2024, che si attestano al di sotto del 3 per cento”. Merito anche delle vendite di latte spot che alcuni caseifici hanno realizzato negli ultimi mesi, spinti da prezzi sempre crescenti, in parte dovuti, secondo l’analisi di Giacomelli, dal calo produttivo di cui sta risentendo la Germania, come conseguenza della Blue tongue. “La presenza della malattia ci preoccupa notevolmente, anche perché l’Italia importa molti animali da vita dalla Germania – afferma il presidente di Gardalatte -. Dobbiamo affrontare seriamente il problema Blue tongue, non dico bloccando l’import, ma almeno ripristinando le stalle di sosta e pianificando una campagna vaccinale efficace, pur nella consapevolezza che potrebbe esserci qualche effetto collaterale”. https://lnkd.in/duKEwatr Buona Domenica da Mirco De Vincenzi
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12 Ottobre 2024 - Gli ingredienti di una stagione di successo del GRANA PADANO, destinata con ogni probabilità a proseguire anche in futuro in quanto basata su basi solide, sono molteplici: la crescita qualitativa del prodotto (grazie a innovazioni e miglioramenti dalla stalla alla trasformazione), un CONSUMATORE FIDELIZZATO tanto in Italia quanto all’estero, politiche di espansione dei mercati accompagnate da azioni di marketing vincenti e una IDENTITA’ FORTE DEL PRODOTTO. “Oggi – chiosa Valter GIACOMELLI, Allevatore di Nuvolento (Brescia) con una stalla all’avanguardia da 1.600 capi, Presidente della Cooperativa GARDALATTE (una quarantina di allevatori conferenti; 1,1 milioni di quintali di latte raccolti; 155.000 forme di Grana Padano e 15mila quintali di provolone prodotti) – NON VIVIAMO PIU’ DI RIFLESSO rispetto al Parmigiano Reggiano, abbiamo Clienti e Consumatori che chiedono il Grana Padano per le grandi qualità che ha saputo incarnare, non ultimo un MODELLO produttivo SOSTENIBILE”. Il MERITO, come detto, va ascritto a tutti gli anelli della filiera, dall’ALLEVAMENTO fino alle COOPERATIVE e agli INDUSTRIALI che producono un GRANA PADANO sempre più di qualità. E la risposta del mercato non si è fatta attendere, “grazie alle strategie impostate dal Consorzio di tutela con la consulenza di Kpmg e grazie anche alla congiuntura favorevole, con un incremento nei primi sette mesi dell’anno delle esportazioni di circa l’8%, a fronte di una leggera contrazione del mercato domestico – riassume Giacomelli -. Questo significa che, a conti fatti, siamo di fronte a un incremento delle vendite di Grana Padano che oscilla fra il 3,5% e il 4% delle vendite. Significa che siamo in linea, se non addirittura sopra, alle produzioni dei primi nove mesi del 2024, che si attestano al di sotto del 3 per cento”. Merito anche delle vendite di latte spot che alcuni caseifici hanno realizzato negli ultimi mesi, spinti da prezzi sempre crescenti, in parte dovuti, secondo l’analisi di Giacomelli, dal calo produttivo di cui sta risentendo la Germania, come conseguenza della Blue tongue. “La presenza della malattia ci preoccupa notevolmente, anche perché l’Italia importa molti animali da vita dalla Germania – afferma il presidente di Gardalatte -. Dobbiamo affrontare seriamente il problema Blue tongue, non dico bloccando l’import, ma almeno ripristinando le stalle di sosta e pianificando una campagna vaccinale efficace, pur nella consapevolezza che potrebbe esserci qualche effetto collaterale”. https://lnkd.in/dcChmnCN Buona Domenica da Mirco De Vincenzi
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Nocciole tutto da rifare? La produzione delle nocciole in Campania sta pagando un prezzo salatissimo. Sono oltre 30 anni che le nocciole si sono ammalate e non ci sono cure efficaci poi si è aggiunto di recente un meteo bizzarro. Non ultimo l'età media dei noccioleti che è di 50 anni. Di poi, per una corretta immissione del prodotto raccolto sul mercato, il sistema del prezzo relativo al punto resa da come risultato molto spesso prezzi netti al quintale tra gli 80 e 100 €. Per tutti i produttori oggi è possibile ribaltare questa situazione. Sono disponibili decine di migliaia di piantine della nuova varietà di nocciole Nalù®, forti di una genetica innovativa, che le rende resistente alle malattie, alle cimici, alla siccità, ai capricci del meteo, di poi l'assenza di polloni e l'elevata produzione di nocciole tonde la rendono ideale per la coltivazione sia in pianura che in collina. Le giovani piante di 4 anni hanno fatto registrare un primo raccolto di 1,4 kg a pianta. Le cugine di questa nuova varietà all'età di 30 anni hanno fatto registrare un raccolto di oltre 20 kg a pianta. Al punto resa danno un netto a pagamento medio di 470 grammi/kg. Grazie a Battistini vivai di Cesena questa nuova genetica è già disponibile con la varietà Nalù® a cui si aggiungeranno presto 3 portinnesti non polloniferi, tre impollinatori non polloniferi, un'altra varietà non pollonifera e due altre varietà, tutto condito da un patrimonio genetico che non ha punti di contatto con quello di tutte le altre nocciole esistenti in banca dati mondiale. La Simonetti srl di Nola ha in distribuzione per l'autunno prossimo ottimi astoni in vaso da tre litri di oltre due metri di altezza della varietà Nalù®. Il futuro delle nocciole inizia ora! #Nalù
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25 Giugno 2024 – TESEO RADDOPPIA. Il maialino, la dashboard in homepage a sinistra che consente ai visitatori del sito di individuare al primo sguardo il trend di mercato grazie all’immagine stilizzata e colorata in base alle dinamiche dei prezzi di mercato registrati in CUN, è ora affiancato da due BOVINI da CARNE, collocato sulla destra della HOMEPAGE di TESEO.Clal.it. Partiamo da qui. Colpo d’occhio e informazioni essenziali, intuitive, che in un’immagine (o meglio, in quattro immagini, perché appaiono nell’ordine SCOTTONA, VITELLONE MASCHIO, VITELLO e VACCA) indicano le QUOTAZIONI più recenti in BORSA merci a MODENA, piazza di riferimento nazionale per le carni bovine. Abbiamo chiesto a MASSIMILIANO RUGGENENTI, Allevatore di Castel Goffredo (Mantova) e PRESIDENTE del Consorzio Lombardo Produttori di Carne Bovina (CLPCB), un commento all’ultima seduta di mercato, che dopo diverse settimane di stabilità ha registrato un segno negativo. Un ridimensionamento “forse più dettato dalle dinamiche stagionali, con la convinzione che d’estate i consumi di carne bovina siano in leggera frenata rispetto all’inverno”, afferma Ruggenenti. “Siamo convinti che in questa fase la DISPONIBILITA’ di CARNE BOVINA sul mercato sia in diminuzione rispetto alla domanda e, a rigore di logica, già con le prossime settimane i listini dovrebbero aumentare”. Resta uno SCENARIO in tensione, tuttavia, per l’aumento dei PREZZI dei RISTALLI, che sono sostenuti anche dall’export di bovini vivi sulle rotte dalla Francia e dall’Italia verso il Nord Africa e che, spiega RUGGENENTI, “rispetto allo stesso periodo del 2023 si collocano su valori più alti del 7-10%, mentre i prezzi alla vendita delle bovine alla macellazione hanno registrato incremento intorno al 2-3%, con evidente squilibrio per i bilanci degli allevamenti. Senza un recupero della redditività diventano difficili il ricambio generazionale, gli investimenti e la sopravvivenza delle imprese zootecniche”. TESEO.clal.it Buona Giornata da Marika De Vincenzi
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📢 Comunicato stampa Assomela: situazione mercato mele giugno 2024 🍏 🍎 Dopo le gelate tardive sofferte in aprile, il mal tempo non ha dato tregua nelle principali aree di produzione, portandosi dietro preoccupazioni per la qualità delle mele. Gli ostacoli climatici rappresentano un’ennesima sfida che il comparto melicolo italiano ed europeo stanno affrontando. 🌧 ☃ 🍏 Assomela segue con interesse gli sviluppi post elettorali per capire chi saranno i futuri interlocutori a Bruxelles, nuovi o già conosciuti, con i quali affrontare importanti temi che vanno dalla razionalizzazione dell’uso dei prodotti fitosanitari, alla necessità di un coordinamento per l’utilizzo degli imballaggi, alle diverse situazioni di tensione a livello geopolitico, prima tra tutte la crisi sul Mar Rosso. 🍎 Le vendite di mele italiane per il mese di maggio a quota 178.200 tons sono superiori del 3% rispetto alla media degli ultimi cinque anni, favorite dalle temperature non particolarmente primaverili di questo periodo. 👇 https://lnkd.in/dVJWCBnu
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📢 COMUNICATO STAMPA Assomela - maggio 2024 🍎 🌨🌧❄ Abbiamo atteso per non creare falsi allarmismi, ma oggi possiamo dire che le temperature sotto lo zero avute nell’ultima settimana di aprile, sia in Trentino che in Alto Adige, hanno provocato pesanti danni in frutteto, che porteranno ad una diminuzione dei volumi di produzione per la prossima stagione. In Piemonte invece, dove non ci sono stati danni dovuti alle gelate, siamo preoccupati per le piogge e il brutto tempo che rischiano di influenzare in negativo il corretto sviluppo dei frutti e la loro qualità. Questi problemi rendono ancora più evidente la necessità di un sistema assicurativo funzionante e ben strutturato. 🍎🍏 Per quanto riguarda l’andamento di mercato, le vendite di mele italiane hanno subito un’accelerazione nell’ultimo mese, arrivando a 189.612 tons, superiori del 12% rispetto al mese di aprile dello scorso anno e del 2% rispetto alla media degli ultimi cinque anni. Trovate tutti i dettagli nel link: 👇 https://lnkd.in/dw3XrHmg
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EMILIA-ROMAGNA: CON LEGGE MICROBIRRIFICI BENEFICI PER INTERO SISTEMA PRODUTTIVO REGIONALE Sono trascorsi quasi due mesi dall’approvazione all’unanimità, in Consiglio regionale dell’Emilia-Romagna, della legge sulla promozione e valorizzazione della birra artigianale. Mentre le imprese della filiera brassicola si adoperano per cogliere appieno le opportunità delle nuove disposizioni normative regionali, si assiste alle esternazioni polemiche da parte di una associazione di categoria territoriale. “La reazione di Confesercenti, riportata dalla stampa, è curiosa e tardiva – dichiara Andrea Soncini, vicedirettore di Unionbirrai, l’associazione di categoria dei piccoli birrifici artigianali indipendenti – Francamente pare il tentativo, maldestro e fuori tempo massimo, di far passare per propria una vittoria altrui. Una vittoria, però, che non è mica di Unionbirrai in quanto promotori della norma ma che è soprattutto delle diverse componenti della filiera brassicola del territorio emiliano-romagnolo: dagli agricoltori in campo, ai microbirrifici sino alle attività che vendono e promuovono le produzioni locali. Il riconoscimento – prosegue Soncini – della possibilità dei birrifici di far consumare direttamente sul posto i propri prodotti è un aspetto su cui Confesercenti per prima dovrebbe congratularsi, eppure si assiste a polemiche che lasciano basiti”. La norma oggetto del contendere relativa alla cosiddetta “somministrazione non assistita” è, in realtà, solo uno dei tanti aspetti della legge che punta a sostenere e valorizzare la filiera brassicola anche stanziando risorse economiche per l’ammodernamento degli impianti produttivi. “Parliamo, però, di un aspetto cruciale per lo sviluppo del turismo brassicolo a beneficio di tutte le realtà commerciali locali, ivi incluse quelle rappresentate da Confesercenti – spiega Soncini (Unionbirrai) – Nulla di più di ciò che accade già con il vino nelle cantine e che è stato recentemente concesso a livello nazionale anche ai frantoi oleari. Situazioni in cui non si è di certo assistito a diatribe di questo tipo. Ma alle polemiche, da cultori della convivialità rispondiamo con l’invito ad unirsi a noi per valorizzare i territori e le produzioni locali, uscendo da logiche miopi e che appaiono contrarie allo sviluppo e alla crescita economica della nostra Regione. Prodotti di qualità – conclude il vicedirettore di Unionbirrai – che portano lavoro e ricchezza localmente e che andrebbero sostenuti dinanzi alla concorrenza dei grandi gruppi, affinché si possano ritagliare la propria fetta di mercato con acquirenti consapevoli e coscienziosi”.
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25 Giugno 2024 – TESEO RADDOPPIA. Il maialino, la dashboard in homepage a sinistra che consente ai visitatori del sito di individuare al primo sguardo il trend di mercato grazie all’immagine stilizzata e colorata in base alle dinamiche dei prezzi di mercato registrati in CUN, è ora affiancato da due BOVINI da CARNE, collocato sulla destra della HOMEPAGE di TESEO.Clal.it. Partiamo da qui. Colpo d’occhio e informazioni essenziali, intuitive, che in un’immagine (o meglio, in quattro immagini, perché appaiono nell’ordine SCOTTONA, VITELLONE MASCHIO, VITELLO e VACCA) indicano le QUOTAZIONI più recenti in BORSA merci a MODENA, piazza di riferimento nazionale per le carni bovine. Abbiamo chiesto a MASSIMILIANO RUGGENENTI, Allevatore di Castel Goffredo (Mantova) e PRESIDENTE del Consorzio Lombardo Produttori di Carne Bovina (CLPCB), un commento all’ultima seduta di mercato, che dopo diverse settimane di stabilità ha registrato un segno negativo. Un ridimensionamento “forse più dettato dalle dinamiche stagionali, con la convinzione che d’estate i consumi di carne bovina siano in leggera frenata rispetto all’inverno”, afferma Ruggenenti. “Siamo convinti che in questa fase la DISPONIBILITA’ di CARNE BOVINA sul mercato sia in diminuzione rispetto alla domanda e, a rigore di logica, già con le prossime settimane i listini dovrebbero aumentare”. Resta uno SCENARIO in tensione, tuttavia, per l’aumento dei PREZZI dei RISTALLI, che sono sostenuti anche dall’export di bovini vivi sulle rotte dalla Francia e dall’Italia verso il Nord Africa e che, spiega RUGGENENTI, “rispetto allo stesso periodo del 2023 si collocano su valori più alti del 7-10%, mentre i prezzi alla vendita delle bovine alla macellazione hanno registrato incremento intorno al 2-3%, con evidente squilibrio per i bilanci degli allevamenti. Senza un recupero della redditività diventano difficili il ricambio generazionale, gli investimenti e la sopravvivenza delle imprese zootecniche”. TESEO.clal.it Buona Giornata da Marika De Vincenzi
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La soluzione non può essere certo l'espianto dei vigneti... In Italia si beve poco ma si continua a produrre troppo. Sebbene all'estero i produttori italiani vadano forte - piazzandosi secondo le ultime stime di Federvini al secondo posto tra gli operatori mondiali - nella penisola la sovrapproduzione di vino è diventata un problema. Volumi e giacenze da smaltire che spaventano le associazioni di categoria al punto da rendere il taglio della produzione, e nel peggiore dei casi l'espianto dei vigneti, l'unica strada percorribile. Questa la soluzione del presidente di Assoenologi Cotarella contro la sovrapproduzione. Ma possibile che problemi di commercializzazione del prodotto debbano essere scaricati sulle piante? Non è forse più giusto, in un territorio con produzioni variegate e spesso di piccoli volumi, far crescere e maturare un nuovo approccio ad un marketing enologico più maturo e ad una commercializzazione con strumenti più moderni? Il corso di ITS Agroalimentare per il Piemonte Wine Marketing Manager è basato su un approccio moderno al mercato Wine e si orienta ad una "piazza" internazionale. #WineMarketingManager
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La percentuale di ortaggi confezionati continua a crescere in Italia, trainata dalla domanda di praticità e freschezza. I consumatori apprezzano sempre di più soluzioni pronte all'uso, favorendo l'espansione del mercato del prodotto imballato. Un trend in continua evoluzione che sottolinea l'importanza della sostenibilità e dell'innovazione nel settore agroalimentare. Di questo ne parla Felice Petrillo, presidente di AOP Luce, in questa intervista di FreshPlaza
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