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CESSIONI TEMPORANEE GIOCATORI DI CALCIO: NOVITÀ 2025 👆 Approvate le modifiche agli articoli 103 e 117 delle Norme Organizzative Interne Federali (N.O.I.F.) della FIGC, pubblicate il 20 dicembre 2024, con l’obiettivo di allinearsi alle disposizioni FIFA sui trasferimenti e le cessioni temporanee dei calciatori. Ecco le principali novità: 1. Articolo 103 - Cessioni Temporanee: • La durata massima delle cessioni temporanee è ridotta da due stagioni sportive a una sola. • Sono introdotti limiti numerici per le società: • Massimo 8 calciatori professionisti trasferiti o acquisiti temporaneamente per le società di Serie A, B e C maschile. • Massimo 6 calciatrici professioniste per le società di Serie A femminile. • Nessuna limitazione per i calciatori/calciatrici sotto i 23 anni. • Viene precisata la possibilità di prevedere obblighi di riscatto e clausole di contro-opzione con condizioni più dettagliate. • Le società cedente e cessionaria possono convertire le cessioni temporanee in definitive previo accordo e nei termini stabiliti. 2. Articolo 117 - Risoluzione del Rapporto Contrattuale: • Specifiche sulla risoluzione consensuale del contratto e sui termini per il deposito della documentazione. • Viene introdotto il diritto del calciatore di reintegrare il rapporto con la società cedente in caso di risoluzione anticipata per cause specifiche. • Nuove regole sulla retrocessione delle società che permettono il mantenimento del tesseramento con qualifica di “non professionista”. 3. Norme Transitorie: • Le nuove limitazioni sulle cessioni temporanee entrano in vigore dal 1° luglio 2025, con un periodo transitorio fino al 2027 per adeguarsi gradualmente. • Le cessioni temporanee effettuate prima di luglio 2025 rimangono valide fino alla loro scadenza naturale. Queste modifiche cercano di migliorare la gestione dei trasferimenti e di regolamentare in modo più stringente le cessioni temporanee, aumentando il controllo e limitando pratiche speculative nel calciomercato.

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DIVIETO DI SCOMMESSE SUL CALCIO PER I TESSERATI FIGC A LIVELLO PROFESSIONISTICO (ART. 24 CGS): CARATTERE ECCESSIVO DELLA SANZIONE MINIMA (36 MESI DI SQUALIFICA) E DELLA RELATIVA APPLICAZIONE (DECISIONE TFN 7 AGOSTO 2024, N. 40: 9 MESI DI SQUALIFICA PER UN TESSERATO). La disciplina FIGC relativa al divieto di scommesse per i tesserati FIGC a livello professionistico (art. 24 Codice Giustizia Sportiva FIGC) presenta, a mio parere, gravi criticità nel rapporto con i principi di ragionevolezza e di proporzionalità, sanciti dalle superiori fonti di livello costituzionale ed europeo. Anche l'applicazione concreta risulta non governata da una ragionevole applicazione dei principi superiori richiamati: in particolare, il Tribunale Federale Nazionale FIGC, con decisione 7 agosto 2024, n. 40, ha sanzionato un tesserato professionista con nove mesi di squalifica, pur riconoscendo allo stesso la estrema tenuità della condotta tenuta. Un risultato apparentemente positivo (un quarto della sanzione minima), ma sostanzialmente negativo ed eccessivamente afflittivo per il tesserato, alla luce del rapporto tra la estrema tenuità della condotta tenuta dal tesserato (riconosciuta dal TFN) ed il carattere sproporzionato della sanzione irrogata dallo stesso nella decisione in questione. La mia opinione personale e professionale (pur nella mia dichiarata posizione di non terzietà sulla questione, avendo prestato assistenza nel giudizio in questione) è che la previsione normativa (art. 24 CGS) e la relativa applicazione a livello di Giustizia Sportiva non si pongono in linea con i principi di ragionevolezza e di proporzionalità, che dovrebbero sempre ispirare (e vincolare) l'azione del Legislatore Federale e degli Organismi Giudicanti della stessa FIGC. Tribunale Federale Nazionale FIGC, decisione 7 agosto 2024, n. 40: https://lnkd.in/d6Cmp7QQ

Pubblichiamo l'ultimo articolo del fascicolo monografico sui temi giuridico-economici del mondo del calcio in cui l'Avv. Antonio Armentano propone un'analisi delle tre decisioni sportive che, in un breve arco temporale, si sono occupate della vicenda delle plusvalenze – conclusasi con la penalizzazione della Juventus e l’inibizione dei suoi più importanti dirigenti. L’autore si pone in posizione critica sull’ammissibilità della “riapertura” del procedimento, non sussistendo i presupposti che avrebbero potuto legittimare la revocazione della pronunzia che aveva prosciolto tutti i deferiti; sull’applicazione dell’art. 4 del Codice di Giustizia Sportiva, sia per l’assenza di una norma che vieta la pratica delle plusvalenze, sia perché tale pratica, dovrebbe essere invece valutata ai sensi dell’art. 31 dello stesso Codice; sul proscioglimento delle altre società coinvolte, trattandosi di una fattispecie che, se illecita, si perfeziona con il concorso necessario di due soggetti; sulla carenza di motivazione circa il totale dei punti di penalizzazione e l’automatica conseguenza dell’alterazione del risultato sportivo. #Plusvalenze #Revocazione #Lealtà #Principigenerali

Sempre influenti e con cifre rilevanti incassate, in attesa di novità dalla FIFA sul nuovo regolamento. A volte però anche resi necessari dai club, che si affidano a loro per cercare di strappare giocatori ad altre squadre o per piazzare meglio i propri. Parliamo dei procuratori, tra i grandi protagonisti dell’estate del calciomercato, sempre più in vista e sempre più attivi: se in passato c’era Mino Raiola (con operazioni tipo Pogba, per cui ha incassato 27 dei 105 milioni che il Manchester United ha pagato alla Juventus per il centrocampista francese nel 2016, oppure Haaland nei tempi più recenti), l’estate è stata dominata anche dalle voci legate a Joshua Zirkzee e la percentuale di commissioni voluta dal suo procuratore Kia Joorabchian. Con impatti importanti quindi anche dal punto di vista economico e sui bilanci delle società. La crescita dell’influenza dei procuratori si ritrova anche nei numeri. Nel 2015, quando la FIGC ha iniziato a rendere ufficiali i pagamenti delle squadre agli agenti, le società di Serie A hanno versato agli intermediari un totale di 84,4 milioni di euro. Otto anni dopo, la cifra è quasi triplicata, visto che nel 2023 sono stati pagate commissioni per complessivi 220,2 milioni dai club della massima serie. Se nel 2015 in media ogni club sborsava agli agenti 4,2 milioni, otto anni dopo la spesa è salita a 11,1 milioni ciascuno, come certificano i dati ufficiali della FIGC.

Promemoria per Abodi: se l'Agenzia viola lo Statuto Uefa, Italia fuori dalle coppe e dall'Europeo. 9 maggio, incontro fra Abodi e i vertici di Coni, calcio e basket al ministero dello sport. Tutto questo, naturalmente In fretta e furia, come si conviene nel nostro meraviglioso Paese dove prima escono le bozze dei provvedimenti, poi si convoca un vertice per discuterne con gli interessati. E chissenefrega se, magari, non si fa il contrario, obbedendo a un'elementare questione di rispetto verso le massime autorità sportive delle nazione che, negli ultimi quattro anni, ha vinto medaglie più di ogni altra rivale, fra Olimpiadi, mondiali ed europei, contemplando a una a una tutte le discipline in cui l'Italia è scesa in lizza. Le previsioni dicono che si andrà al muro contro muro, com'è naturale che sia, poiché la verità è che "l’autorità, tecnica e indipendente, alla quale delegare i controlli sulla gestione finanziaria e sul rispetto dei vari adempimenti dei club professionistici", in realtà sarà lo strumento della politica per controllare il calcio, il basket e poi, presumibilmente, altre federazioni a seguire. Così, forse è il caso di ricordare ad Abodi e a chi ha partorito l'ennesimo pasticcio, che cosa reciti l'articolo 9 del regolamento Uefa, alla quale appartiene la Figc, quattro volte campione del mondo, due volte campione d'Europa e una volta campione d'Olimpia, federata al Comitato Olimpico Nazionale Italiano e "unica accreditata allo scopo di promuovere in Italia il gioco del calcio, del calcio a 5 e del beach soccer, oltre a curare gli aspetti a essi connessi". La Federcalcio è affiliata alla Fifa dal 1905 e all'Uefa dal 1954, in qualità di cofondatrice. Articolo 9 Comitato esecutivo. ‘1) Se, a giudizio del Comitato esecutivo, un'Associazione membro ha commesso una grave violazione del presente Statuto o dei regolamenti o delle decisioni prese in base ad esso, il Comitato esecutivo ha il diritto di sospendere l'affiliazione dell'Associazione membro con effetto immediato. Motivi specifici di sospensione: 1bis) Un'Associazione Membro può essere sospesa, in particolare, se le autorità statali interferiscono nei suoi affari in modo così significativo che: a) non può più essere considerata pienamente responsabile dell'organizzazione di questioni legate al calcio nel suo territorio; b) non è più in grado di svolgere i suoi compiti statutari in modo appropriato; c) non è più garantito il regolare svolgimento di una competizione organizzata sotto i suoi auspici; o d) non è più garantita la libera elezione del suo organo esecutivo o l'elezione o la nomina totalmente indipendente degli altri suoi organi.’ Tradotto in soldoni: occhio a fare invasione di campo e a minare l'indipendenza degli organismi sportivi nazionali, l'Uefa non scherza (e anche la Fifa e il Cio). Se la nascitura Agenzia violerà lo Statuto, l'Italia rischierà di essere messa fuori dalle Coppe e dall'Europeo. Chiedere informazioni a Nyon. #abodi #cio #fifa #uefa #coni #figc

Si segnala la pubblicazione della #Circolare n. 1905 della #FIFA con cui si sono introdotte alcune modifiche al #RSTP (Regulations on the Status and Transfer of Players) connesse allo svolgimento del #Mondiale per #Club. In particolare, le partite del Mondiale per Club non sono da conteggiare ai fini della limitazione di cui all'art. 5, par. 4, RSTP (secondo cui un calciatore può essere tesserato per un massimo di tre club e giocare per un massimo di due club nella medesima stagione sportiva, salvo eccezioni). In aggiunta, le federazioni sportive nazionali presso cui sono affiliati i club che partecipano al Mondiale per Club potranno prevedere un periodo di tesseramento "eccezionale" fra il 01/06/2025 e il 10/06/2025. Da ultimo, durante lo svolgimento del Mondiale per Club, i club che partecipano alla competizione non saranno tenuti a rilasciare i loro calciatori per le squadre nazionali. In allegato la Circolare integrale 👇🏻 #DirittoSportivo #SportsLaw #InternationalLaw #Football #Calcio #FIGC #ClubWorldCup #AvvocatiSportivi

Negli ultimi giorni stiamo leggendo articoli dove si nominano direttori privi di abilitazioni e dove allenatori parlano da veri e propri direttori sportivi. Invitiamo la S.S. Turris Calcio ad assumere un Direttore Sportivo iscritto all’Elenco Speciale della FIGC - Federazione Italiana Giuoco Calcio, perché la persona delegata alla direzione sportiva, come da loro comunicato stampa, non è in possesso della relativa abilitazione imposta dal Manuale delle Licenze Nazionali. Il regolamento dell’Elenco Speciale prevede che questo ruolo lo può ricoprire anche chi ha cariche di rappresentanza della società ma in ogni caso non deve essere un pretesto per coprire chi abusivamente e di fatto opera come direttore sportivo. Pertanto si invitano i presidenti dei club professionistici a consultare l’Elenco Speciale della #FIGC quando bisogna scegliere il direttore ed il segretario sportivo. Se si vuole far crescere il movimento calcistico italiano bisogna partire dal pieno rispetto delle regole che agevolano la competenza e la meritocrazia. #Adicosp vigilerà in tal senso e non esiterà un secondo a segnalare agli organi competenti.

Entusiasta di informarvi che sulla rivista di diritto sportivo Olympialex Review è stato pubblicato il contributo che ho avuto il piacere di scrivere a quattro mani insieme all'amico e collega Tommaso Galli!!! L'articolo si propone di analizzare il contenuto del FIFA Football Agent Regulations e di evidenziarne le diverse reazioni giurisprudenziali alle norme più dibattute e controverse. La rivista è consultabile qui: https://lnkd.in/dQRP4FmB

Secondo l’ultimo rapporto annuale sul calcio italiano, sviluppato dal Centro Studi FIGC - Federazione Italiana Giuoco Calcio in collaborazione con Arel (Agenzia di ricerche e legislazione) e PwC, il comparto fashion è il settore che vanta il maggior numero di sponsorizzazioni nelle principali federazioni calcistiche