In Europa c'è un eccessivo timore che i social e l'intelligenza artificiale influenzino il libero voto dei cittadini. I fatti non giustificano l'over-reaction. Riflessioni in vista delle urne tedesche
Post di L'HuffPost
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Nel prossimo Europarlamento siederanno politici che sdoganano teorie del complotto estremiste e antivacciniste, influencer in fissa con le automobili, e youtuber che hanno preso le elezioni come un’altra challenge (cioè una sfida) da affrontare. Qui di seguito abbiamo raccolto alcune delle figure più controverse.
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Pierguido Iezzi ripercorre il fenomeno della disinformazione nel mondo digitale. Quali sfide ci sono ora e come si legano alle elezioni Usa.
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Pochi giorni alle elezioni europee. insieme a Pietro Dunn proviamo a riflettere, nel nostro editoriale per Federalismi, cercando di evitare approcci distopici ed utopistici, su rischi ed opportunità del cocktail disinformazione/intelligenza artificiale. Quest'ultima può essere anche un'alleata alle strategie contro le fake news. Grazie alle colleghe ed amiche Federica Fabrizzi e Anna Poggi
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Brando Benifei, enfant prodige della politica italiana, viene eletto in #Europa a soli 28 anni nel 2014 per poi essere riconfermato alle ultime #elezioni del 2019. La sua intensa attività parlamentare lo ha spinto a lavorare per un’Europa più politica, democratica, vicina ai suoi cittadini. Oggi è il relatore dell'#AIAct. Ma in vista delle elezioni #europee 2024, quale futuro per l’Ue in questa nuova fase di “instabilità” mondiale? Leggi l'intervista completa sul nostro sito
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Qui trovate l'articolo che ho scritto per Prismag
🗳Nei periodi elettorali le #fakenews dilagano su temi di ogni tipo, dal #cambiamentoclimatico alla guerra in #Ucraina . Un report di IDMO - Italian Digital Media Observatory analizza più di mille articoli di #factchecking che nel 2023 hanno smentito le false narrative nei Paesi in #campagnaelettorale. L'articolo di Gabriele Ragnini lo trovi qui 👇 https://lnkd.in/dPnaky8J
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La #newsletter settimanale di Matrice Digitale ha presentato i riscontri delle attività di inchiesta svolte in questi mesi 🌍 Romania: prima democrazia digitale? Può un social come TikTok influenzare le elezioni di un intero paese? Certo che potrebbe, ma dai numeri emersi in Romania sembrerebbe proprio di no. E quindi la democrazia digitale significa annullare le elezioni che non ci piacciono? 🇮🇹 Giorgia Meloni e il Prime Time Matrice Digitale ha anticipato di 2 mesi il sondaggio del Corriere della Sera di sua maestà Pagnoncelli con le sue analisi ESCLUSIVE e basate su un campione molto più ampio tra cali di popolarità e dominio sui social. Questa volta però vi diamo un'altra notizia: il popolo ha fame, ma non crede nell'opposizione incapace di affondare la credibilità del Governo. Intanto Report aggiusta gli ascolti della RAI e del Debbio batte Nicola Porro 🕵️♂️ #Anonymous sotto controllo #NATO? Un lavoro di inchiesta continuato nel tempo, sin dal movimento Black Live Maters, da parte della redazione ha sempre denunciato l’infiltrazione del collettivo da parte delle forze occidentali: propaganda o operazioni mirate? Sorprende che nessun esperto se ne sia accorto oppure conveniva a qualcuno non parlarne? 🔒 Gratteri e la cybersicurezza italiana Hardware obsoleti e dati sensibili a rischio: il monito di Gratteri non sorprende i lettori di Matrice Digitale abituati da anni ad inchieste del genere. Anche qui c'è da ridere: ma i sorpresi del settore IT sono gli stessi che forniscono servizi di scarsa qualità tramite CONSIP? 👉 Tutti i dettagli nella newsletter completa e iscrivetevi, vi salverà dall'analfabetismo funzionale: https://lnkd.in/eHAPNQhE
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La CENSURA ID digitale che implorerai! Questa crisi dell'immigrazione dall'Europa all'America è chiaramente duplice. I democratici l'hanno istigata. Sono per così dire in un mercato ribassista in declino, con massimi e minimi decrescenti. Crolleranno perché predicano un grande governo centralizzato che fallisce sempre. Poi c'è il cosiddetto Deep State che è paranoico come Stalin, e vuole tracciare assolutamente tutti, e questo si estende alle convinzioni politiche e alle condizioni economiche. Proprio come nell'11 settembre, amano le crisi perché le usano sempre per espandere il loro potere. La crisi di confine in America è stata istigata il primo giorno in cui Biden è entrato in carica. Dovevano inondare il paese per influenzare le elezioni del 2024. La soluzione alla crisi elettorale e agli immigrati clandestini sarà accelerata quando ci sarà un terrorismo interno dove daranno la colpa agli immigrati clandestini cinesi, circa 40.000 finora, che sono lì per distruggere gli Stati Uniti dall'interno, come i Goti e Roma. Hanno deliberatamente permesso ai terroristi di entrare nel paese e useranno questo per la guerra contro la Cina, la Russia e il Medio Oriente e ci metteranno dentro la Corea del Nord solo per divertimento. Questa sarà come sempre la scusa per bloccarci, dato che il COVID è stata la prova generale. Per essere patriottici, come diceva Goering, vi arrenderete e accetterete un ID digitale biometrico in modo che possano filtrare i terroristi. Implorerete l'ID digitale biometrico! Traggono sempre vantaggio da una buona crisi. Quelli nelle viscere dello stato Profondo sono paranoici. Hanno paura di perdere potere e tutti sono una potenziale minaccia. In Europa, hanno intenzione di limitare i viaggi all'interno e gli americani avranno bisogno di un visto a partire dal 1° gennaio 2025, anche solo per visitare, uccidendo il commercio turistico. L'UE ha paura della rivoluzione. Sono ben consapevoli delle rivolte del 1848 che hanno travolto l'Europa. La loro soluzione è impedire alle persone di viaggiare per stroncare ogni possibile contagio. Utilizzeranno il cambiamento climatico e avrai un'"impronta di carbonio", determinando se hai viaggiato troppo durante l'anno. A questo si aggiunga la loro spinta a mettere a tacere la libertà di parola ovunque. Sta diventando una direttiva mondiale per tutti per mantenere il potere perché sono spaventati a morte. La STORIA ci mostra che i governi diventeranno più autoritari mentre ci dirigiamo verso il 2032 perché stanno perdendo potere e lo sanno. Ma non finirà come vorrebbero. Tutto questo è aiutato da alcune persone molto malate al World Economic Forum che non hanno mai imparato nulla dalla storia e sminuiscono la natura umana. Non si fidano di Noi il Popolo: siamo tutti colpevoli e malvagi. Solo loro possono vedere la luce su come governare il mondo. Non è solo che non possiederai nulla e sarai felice. È: Non possiederai nulla, STAI ZITTO , e sarai felice! Parla solo se ti viene chiesto!
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Ci aspetta un futuro senza giornali? La situazione dei giornali italiani è una specie di precipizio. Ho preso i dati che ADS pubblica ogni anno ad aprile sulla diffusione, con le vendite di copie cartacee e digitali sommate (considerando solo le testate sopra le 20 mila copie) e creato (grazie a chatGPT) questa tabella. A questo ritmo (con perdite a doppia cifra anno su anno) in meno di un decennio molte testate spariranno, perché evidentemente non avranno più la possibilità di sostenersi economicamente. Non penso che la soluzione sia sussidiare un settore che ha già ricevuto storicamente molti aiuti dallo Stato (e in alcuni casi, come Libero, continua a prenderne). Ma mi resta una domanda: di fronte a imprenditori evidentemente incapaci di rendere l'editoria un business profittevole e a un'industria culturale pubblica (la Rai) governata dai partiti e quindi al servizio, di volta in volta, del Governo di turno, di fronte all'evidente capacità di infiltrazione nelle nostre opinioni pubbliche di soggetti poco interessati alla democrazia e alla corretta informazione, che ne sarà del diritto fondamentale all'informazione della GenZ e di quelle successive? Tutti su TikTok (azienda cinese)? Che altro? Nel mondo dell'informazione in pochissimi ragionano su questi scenari. Giornali e giornalisti navigano sul Titanic, vedendo l'iceberg ma continuando a ballare tra (ricchi) prepensionamenti, difesa dei privilegi di pochissimi, abbassamento della qualità, inseguimento del sensazionalismo per guadagnare click effimeri. Senza un progetto, un'idea, un'innovazione davvero capace di incidere. Ci aspetta un futuro senza giornali? #Media #Giornalismo #Innovazione #Editoria #Comunicazione
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Elezioni europee: c'è un rischio intelligenza artificiale? Torna "Fabbrica della Realtà" o FDR, come Massimo Sebastiani ed io chiamiamo affettuosamente il podcast sui temi dell'intelligenza artificiale che realizziamo insieme per ANSA. Torna con un'undicesima puntata dedicata a ruolo dell'IA nella disinformazione durante le elezioni europee - tema più che mai attuale -per chiudersi con una riflessione sull'ultimo dramedy messo in scena in casa OpenAI e sulle responsabilità di chi sviluppa queste potenti tecnolgie. Di seguito la sinossi, mentre nel primo commento i link alla puntata sulle principali piattaforme (a proposito, non dimenticate di iscrivervi al podcast!) «Con l’uso dell’Intelligenza artificiale cresce la possibilità di diffondere disinformazione e l’Europa mette in guardia dalle ‘centrali’ russe che provano a incidere sul voto europeo del 2024: 373 milioni di aventi diritto al voto in 27 paesi condizionati da quella che Josep Borrell, capo della politica estera dell’Ue, ha definito ‘una minaccia per il modo in cui siamo abituati a condurre i nostri dibattiti democratici’. E si tenta di farlo anche, semplicemente, spingendo gli elettori a non andare a votare. Ma cosa c’entra in tutto questo l’IA? E soprattutto come possiamo difenderci?» #elezionieuropee #ai #intelligenzaartificiale #deepfake #democrazia #disinformazione #podcast #FdR #ansa
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