L’approccio “scan, pilot, scale” (analisi, pilota, scala) non si basa sulla regolamentazione bensì sulla sperimentazione. Nella Ue invece si pensa prima a normare e poi a fare
Post di L'HuffPost
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Snellimento della #regolazione, spinta agli #investimenti, focus sulle piccole e medie #imprese e rafforzamento della dimensione #geopolitica. Sono i quattro principali leitmotiv dello studio “Un Piano per le #priorità #digitali del nuovo mandato Ue” realizzato dal network di think tank sud-europei #PromethEUs, coordinato da I-Com, Istituto per la Competitività e presentato la scorsa settimana in Parlamento europeo a #Bruxelles. Ne ho analizzato i risultati principali su Formiche 👇
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una realtà che sta diventando sempre più funzionale
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BREVE LETTERA ALL'UE. Gentile Europe Direct Contact Centre, devo chiarire. Non ho scritto per farvi partecipare a una attività promozionale o consuntiva di attività commerciale, (sono solo titolare di brevetti e marchio senza alcuna attività o azienda). Ripeto con umiltà di contattarmi, non solo aiuta e risolve 15 dei 17 obbiettivi Agenda ONU. MOLTO PIU' IMPORTANTE: - Salva vite, esonera responsabilità e aiuta economia di tutta l'UE, Stati uniti e Canada. In modo molto semplice grazie all'innovazione e invece di dover ricorrere a dazi su auto "estere" si aiuta e si protegge tutto il settore industriale dell'auto e di tutti i settori collegati. Invece di inasprire i già difficili rapporti geopolitici, (NO DAZI ma "pagamento" per aver risolto anche a loro problemi comuni su sicurezza stradale e inquinamento). Rilassamento tensioni nell'Indo Pacifico, (nelle auto "ecologiche" si una meno elettronica ma che garantisce la sicurezza). Minore inquinamento per minore richiesta materiale che è necessario alla transizione e che per essere estratto è altamente dannoso per l'ambiente. Non siate scettici. Credetemi e vi spiego nel dettaglio come fare quanto vi ho scritto e altro ancora, (che non ho riportato per agevolare la lettura della presente). Il progetto è grande, (sono anni che senza supporto cerco di sbloccare la situazione). DUOBBRAK rivoluziona i trasporti. Le aziende vedono un "costo", per DUOBBRAK non c'è un bando adeguato, non serve un acceleratore, come non serve un business angels o un fondo di capitali. Per creare pace e benessere a DUOBBRAK servono le istituzioni dell'Europa, degli Stati Uniti e del Canada come le altre che vogliono la prosperità del loro territorio e dei loro cittadini. Vi ho donato il "freno" auspicando vogliate pace e prosperità. Grazie Lamberto - inventore DUOBBRAK
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Il maggior finanziamento AI europeo di sempre? Ѐ sull’auto autonoma: 1 mld a Wayve. Wayve, startup britannica fondata a Londra nel 2017, si è assicurata un investimento da 1,05 miliardi di dollari per sviluppare la prossima generazione di veicoli guidati da intelligenza artificiale. Il round di finanziamento è stato guidato dalla giapponese SoftBank, ma nella cordata sono presenti anche società come Nvidia e Microsoft. Si tratta del più grande investimento mai fatto fino ad oggi per una startup europea di intelligenza artificiale. Wayve, specializzata nella tecnologia delle auto a guida autonoma, utilizzerà i fondi per lanciare la prima “intelligenza artificiale incorporata” per veicoli automatizzati nel Regno Unito, che consentirà ai mezzi di apprendere e interagire con l'ambiente reale. Il ministro dei trasporti del Regno Unito, Mark Harper, ha previsto che le auto a guida autonoma potrebbero circolare sulle strade della Gran Bretagna entro il 2026. Anche in Italia, saremo a breve coinvolti in una rivoluzione dei trasporti che cambierà radicalmente la nostra concezione di normalità e ci porrà di fronte ad un nuovo sistema di regole e conseguenti servizi di tutela assicurativa. Noi di OVB siamo pronti ad accogliere la sfida, tu cosa ne pensi? #ovb #consulenzapatrimoniale #ai #automobili #trasporti
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Gli esempi virtuosi (e concreti) dell'#AI nella #PubblicaAmministrazione
Direttore Risorse Strumentali e Centrale degli Acquisti presso Italian Civil Aviation Authority - ENAC
Quali sono le vostre esperienze e idee sull'utilizzo dell'#AI nella Pubblica Amministrazione? Ieri ho avuto il privilegio di partecipare al tavolo di lavoro permanente di @The European House-Ambrosetti dedicato al tema. Un'occasione preziosa per confrontarsi con esperti del settore e riflettere su come l'AI possa rivoluzionare il modo in cui la PA opera e interagisce con cittadini e imprese. In particolare, sono intervenuto nel panel "Le esperienze della PA Italiane: ambiti prioritari di lavoro, modelli operativi, fattori abilitanti e sfide affrontate", dove ho potuto condividere la visione di ENAC e presentare alcuni progetti concreti che dimostrano l'impatto positivo dell'AI nel settore pubblico. Ho illustrato come @ENAC - Ente Nazionale per l'Aviazione Civile stia utilizzando l'AI per migliorare l'efficienza e la sicurezza del settore aeronautico, con particolare attenzione ai progetti che stiamo sviluppando per abilitare nuovi settori del trasporto e fornire servizi tecnologici all'avanguardia ad altre PA, imprese, operatori e cittadini. L'AI non è solo una tecnologia, ma un abilitatore di cambiamento che può portare benefici concreti alla PA, migliorando efficienza, precisione e prevenzione dei rischi. La collaborazione tra istituzioni, imprese e mondo accademico è fondamentale per sviluppare soluzioni AI che rispondano alle reali esigenze della PA e dei cittadini. #IntelligenzaArtificiale #PA #innovazione #digitalizzazione #ENAC
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Se l’innovazione tecnologica non fa i conti con quella culturale e sociale potremmo avere un problema. Forse un culto totalmente individualizzato della frontiera, unica vera tradizione americana, privato di un orizzonte comune, che è quello che l’Europa ha sempre (meno) cercato di coltivare, può far degenerare l’innovazione tecnologica in direzioni rischiose.
Assoetica grazie innanzitutto all'opera del nostro Presidente Francesco Varanini è particolarmente attenta alle diverse tematiche legate allo sviluppo del digitale. Vi segnaliamo un articolo di Francesco Varanini pubblicato sul sito Futura network gestito da ASviS - Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile di sui Assoetica è socia. https://lnkd.in/ecsD3f-k
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Il mondo cambia. Così velocemente che mi manca il fiato. Dovevamo esportare la democrazia, stiamo importando oligarchia. Dovevamo essere un fare per il resto del mondo e stiamo importando i loro modi spicci di governo. Se governo non voglio ostacoli. Non esistono più opposizioni, istituzioni, regole comuni da rispettare, ma solo orpelli da sopprimere e asfaltare quando ci ostacolano (le ultime dichiarazioni di Tajani sulla corte dell'AIA ne sono un esempio nostrano). Se poi sono mondiali, beh, a casa nostra vogliamo decidere noi, mica l'OMS, ONU, o altri. E quando serve la giustizia ce la facciamo da soli (impressionante il volantino del KKK per spingere gli immigrati a lasciare l'America finché in tempo: per noi Europei, segno inequivocabile di tempi bui, se non sei bianco, etero e ricco, aggiungerei). Per quanto riguarda la società, i germi di questa nuovo modo di pensare (i nuovi arditi, li chiamerei) io li vedo già circolare abbondantemente. Quanto tempo ci vorrà per vedere questa nuova visione del mondo applicata nelle aziende? Una piccola contaminazione l'abbiamo già avuta con lo smantellamento dei programmi DEI (con tanto di giubilo anche da onesti osservatori). Poca roba se prevarrà la visione del lavoratore come inteso da Musk.
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Nei giorni scorsi è stato pubblicato il nuovo piano sull’intelligenza artificiale del Regno Unito, chiamato AI Opportunities Action Plan. Una scelta semantica interessante che rivela uno stacco netto rispetto alle passate titubanze di Rishi Sunak, preoccupato soprattutto dalla sicurezza dei modelli di IA generativa, e si fonda anche sul legittimo orgoglio per i Premi Nobel recentemente riconosciuti ai gemelli diversi con passaporto britannico Geoffrey Hinton e Demis Hassabis e i successi di Google DeepMind, che ha i suoi headquarters nel Regno Unito. D’altronde, nel suo editoriale per il Financial Times, il premier Keir Starmer ha scritto che “non abbiamo bisogno di seguire il modello statunitense o europeo per la regolamentazione dell’intelligenza artificiale: possiamo percorrere una nostra strada, adottando un approccio distintamente britannico che ci permetta di testare l’IA molto prima di regolarla, in modo che ogni nostra azione sia proporzionata e basata sulla scienza. Accanto a questo, offriamo agli investitori stabilità, pragmatismo e il buon senso che ci si aspetta dai valori democratici britannici”. Dunque, no alla burocrazia di Bruxelles ma neppure ai Dottor Stranamore a stelle e strisce. Nel Piano si dice con linguaggio più neutro ma nella sostanza ancora più duro che “l’approccio attuale pro-innovazione del Regno Unito è una fonte di forza relativamente ad altre giurisdizioni più regolate e noi dovremmo essere attenti a preservarlo”. A buon intenditor poche parole. Il Piano si compone di 50 proposte, molte già viste (ma non per questo sbagliate), altre formulate con eccessiva vaghezza (a partire dall’assenza di ogni indicazione di costo per la finanza pubblica) ma offre anche tanti spunti interessanti e innovativi che visti da questa parte del vecchio continente meriterebbero la giusta attenzione. Qui il mio pezzo per L'HuffPost 👇
Testarla prima, regolarla poi. La via britannica all'Ai è uno stimolo per l'Europa
huffingtonpost.it
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Quali sono le vostre esperienze e idee sull'utilizzo dell'#AI nella Pubblica Amministrazione? Ieri ho avuto il privilegio di partecipare al tavolo di lavoro permanente di @The European House-Ambrosetti dedicato al tema. Un'occasione preziosa per confrontarsi con esperti del settore e riflettere su come l'AI possa rivoluzionare il modo in cui la PA opera e interagisce con cittadini e imprese. In particolare, sono intervenuto nel panel "Le esperienze della PA Italiane: ambiti prioritari di lavoro, modelli operativi, fattori abilitanti e sfide affrontate", dove ho potuto condividere la visione di ENAC e presentare alcuni progetti concreti che dimostrano l'impatto positivo dell'AI nel settore pubblico. Ho illustrato come @ENAC - Ente Nazionale per l'Aviazione Civile stia utilizzando l'AI per migliorare l'efficienza e la sicurezza del settore aeronautico, con particolare attenzione ai progetti che stiamo sviluppando per abilitare nuovi settori del trasporto e fornire servizi tecnologici all'avanguardia ad altre PA, imprese, operatori e cittadini. L'AI non è solo una tecnologia, ma un abilitatore di cambiamento che può portare benefici concreti alla PA, migliorando efficienza, precisione e prevenzione dei rischi. La collaborazione tra istituzioni, imprese e mondo accademico è fondamentale per sviluppare soluzioni AI che rispondano alle reali esigenze della PA e dei cittadini. #IntelligenzaArtificiale #PA #innovazione #digitalizzazione #ENAC
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