Elezioni Europee: Uno Sguardo Critico da Scrutatore
Le recenti elezioni europee hanno messo in luce diverse problematiche, accompagnate da alcune note positive.
Un dato preoccupante è stato il dilagante assenteismo, segno di una disaffezione crescente nei confronti della politica e della convinzione diffusa di dover votare "il meno peggio". Questa tendenza rivela una sfiducia profonda nelle istituzioni e nei partiti attuali, che non riescono più a rappresentare le aspirazioni e i bisogni della popolazione.
Il ragionamento "non voto perché non c'è un partito che mi rappresenti" non regge. Ogni elettore dovrebbe avere dei valori imprescindibili da difendere e di conseguenza dovrebbe avere un partito che li condivide, anche se a volte in modo discutibile.
Tra gli episodi più allarmanti, spicca l'elezione di Vannacci ad europarlamentare con oltre 500.000 voti. Le sue dichiarazioni controverse sollevano interrogativi sulla qualità del dibattito pubblico e sulla capacità dell'elettorato di discernere tra leader competenti e figure populiste.
Non mancano, però, segnali positivi.
La possibilita per i fuori sede di votare rappresenta un passo significativo verso una maggiore inclusività elettorale, sebbene le modalità pratiche abbiano limitato la partecipazione. I dati provenienti dai seggi con alta affluenza giovanile mostrano un forte sostegno per Alleanza Verdi-Sinistra e PD, segnalando un orientamento progressista tra i giovani votanti.
Nonostante questo, la situazione generale rimane preoccupante.
Molti elettori della sezione in cui ho svolto il ruolo di scrutatore mi hanno confidato di votare non per fiducia nei partiti, ma perché ritengono il voto un dovere civico.
In conclusione, queste elezioni europee hanno rivelato una società italiana divisa e disillusa, ma con segnali di cambiamento e speranza. La partecipazione elettorale, soprattutto dei giovani, rimane una sfida fondamentale per il futuro della democrazia nel nostro Paese.
Il vero vincitore? Il partito dell'astensionismo.
COSA MI HA LASCIATO QUESTA ESPERIENZA?
Essere scrutatore é stata un'esperienza arricchente. Ho sviluppato competenze organizzative e di gestione del tempo, e ho appreso l'importanza del lavoro di squadra in un contesto frenetico. Inoltre, ho avuto l'opportunità di comprendere più a fondo le dinamiche della partecipazione civica e l'importanza del ruolo di ogni singolo voto nel processo democratico. Questa esperienza mi ha permesso di crescere sia professionalmente che personalmente, rafforzando il mio impegno civico verso una partecipazione attiva nella società.